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Inviato: 3 set 2007, 21:53
da interforever
arnoldo ha scritto:


P.S. Anche se nei titoli è indicato con un diverso nome di battesimo, l'attore che interpreta Laas è lo stesso Hertzler che ci è familiare come il Klingon Martok.
(Fonte: Serietv.net)
Capperi! Questa l'avevo persa....
W FILIPPO!!!!!!!!!
Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e il rosso sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Milan, perchè noi siamo fratelli del mondo.

Inviato: 4 set 2007, 8:52
da spones
La differenza di credibilità, forse, é che a te piace di più il MOE e di Vic vedi solo quella che é la patina esterna. Il bello di DS9 é che un personaggio "secondario" come Vic o come Rom o come lo stesso Martok diventa decisivo. Io preferisco questo tipo di pluralità alle situazioni risolte sempre dagli stessi personaggi. Nelle altre serie Trek le situazioni ed i pericoli vengono risolti sempre dagli stessi personaggi (Spock, Data, KJ), in DS9 no. Io la considero una benedizione...


"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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:smokin: Denny Crane :smokin:

Inviato: 4 set 2007, 15:56
da Myra
A me è piaciuto molto quest'episodio sul tema del razzismo, lo trovo sempre attuale. Laas, essendo stato bersagliato da intolleranza e razzismo durante tutta la sua vita, diviene egli stesso intollerante per difendersi dai "diversi" che egli ora teme ed odia. Molto belli i sentimenti di lealtà di Odo, e il sacrificio finale di Kira. Tra tutti gli episodi sulla love-story Kira-Odo, questo è il mio preferito.
Anche perchè neanche a me piace Vic.

Inviato: 4 nov 2007, 15:06
da VulcanSmile
L'episodio in sé, quanto a ritmo, non mi ha propriamente tenuto incollato alla cadrega. Cosa che invece altri episodi "filosofici" hanno fatto (penso alla figlia di Data, o alla dimostrazione del diritto di Data a non essere spento...). Però lo segno tra quelli belli proprio per la qualità delle riflessioni che ci induce a fare. Sul razzismo, sul senso del "diverso", ma anche, dall'altra parte (Laas) sul senso dell'opportunità nel rivendicare i propri diritti e il proprio modo di essere. Non sul fatto che lo si possa fare, quello è chiaro, ma sul "come".
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)

Inviato: 5 nov 2007, 11:35
da efagiol
odo2007: Se si pensa a che cosa ridicola erano i ferengi in TNG non si può che fare un plauso allla bravura degli autori per una così spettacolare evoluzione dei ferengi.
Talmente spettacolare che praticamente non sembrano nemmeno la stessa cosa :wink:

Inviato: 5 nov 2007, 20:51
da Cinderella
VulcanSmile ha scritto:
L'episodio in sé, quanto a ritmo, non mi ha propriamente tenuto incollato alla cadrega. Cosa che invece altri episodi "filosofici" hanno fatto (penso alla figlia di Data, o alla dimostrazione del diritto di Data a non essere spento...). Però lo segno tra quelli belli proprio per la qualità delle riflessioni che ci induce a fare. Sul razzismo, sul senso del "diverso", ma anche, dall'altra parte (Laas) sul senso dell'opportunità nel rivendicare i propri diritti e il proprio modo di essere. Non sul fatto che lo si possa fare, quello è chiaro, ma sul "come".
direi che hai espresso in maniera perfetta il mio pensiero.

"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)



ELIM GARAK
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Bashir: "...tra le storie che mi ha raccontato quali erano vere e quali erano false"
Garak: "Ma mio caro dottore erano tutte vere."
Bashir: "Anche le bugie?"
Garak: "Specialmente le bugie"

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Re: Re:

Inviato: 10 nov 2016, 22:28
da TheGib
Bello. Very bello indeed.
Invece di ri-quotarmi (leggi: ho già sbrodolato approfondimenti a sufficienza :smokin1: ), suggello la re-visione con il richiamo ad un altro commento che sottoscrivo:
VulcanSmile ha scritto:... lo segno tra quelli belli proprio per la qualità delle riflessioni che ci induce a fare. Sul razzismo, sul senso del "diverso", ma anche, dall'altra parte (Laas) sul senso dell'opportunità nel rivendicare i propri diritti e il proprio modo di essere. Non sul fatto che lo si possa fare, quello è chiaro, ma sul "come".