10 agosto 2008, l'Italia blocca Pirate Bay

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trekfan1
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10 agosto 2008, l'Italia blocca Pirate Bay

Messaggio da trekfan1 » 11 ago 2008, 19:51

Fonte: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2381433

Roma - La Baia dei Pirati, quel "The Pirate Bay" che da anni tiene sotto scacco l'industria dei contenuti affermandosi come maggior snodo del mondo peer-to-peer, è meno facilmente accessibile dall'Italia ormai da molte ore. Stando a quanto emerso, infatti, la connessione alla Bay è al centro di una indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Bergamo.

<div align="right">Immagine</div id="right">Come già accaduto in passato per siti pedopornografici, agli ISP italiani è stato chiesto in questa fase di inibire l'accesso alle pagine della Baia: chi digitasse in queste ore la URL http://thepiratebay.org/ non riuscirebbe ad accedere con i mezzi tradizionali di navigazione alle pagine piratesche. Un blocco che sarebbe stato deciso nell'ambito dell'inchiesta tuttora in corso a carico dello snodo italiano colombo-bt.

Gli admin di Pirate Bay, sempre molto attivi nel combattere i tentativi di oscuramento in questo o di quel paese, hanno già iniziato a reagire mettendo in piedi labaia.org, [url=http://labaia.org" accesso alternativo[/url]al momento funzionante. Come noto, l'industria della musica, del cinema e del software da anni denuncia le attività di Pirate Bay sostenendo che quelle pagine facilitino la condivisione globale di materiale protetto da diritto d'autore, scambiato senza alcuna autorizzazione. Una accusa che la Baia non ha mai respinto, anzi ha alimentato in più occasioni.

Vista la straordinaria rilevanza del sito pirata di origine svedese, uno dei siti più visitati del mondo, la notizia del blocco sta rimbalzando un po' ovunque e la Baia ha già annunciato che tenterà anche un ricorso contro il provvedimento del GIP di Bergamo. A Torrent Freak il più celebre degli admin della baia, Peter Sunde, ha dichiarato nelle scorse ore che The Pirate Bay intende fare tutto il possibile per rimanere accessibile agli italiani, ed anzi invita gli utenti del Belpaese a contattare la Baia qualora abbiano intenzione di combattere sotto il profilo legale le misure decise dalle autorità nostrane.

Come suo solito, brokep, non usa mezzi termini per attaccare. In un post pubblicato su labaia.org afferma: "Siamo abituati al fatto che vi siano paesi fascisti che non consentano libertà di espressione. Alcuni paesi più piccoli hanno dittatori che decidono di bloccare il nostro sito perché possiamo contribuire a diffondere informazioni che potrebbero essere loro dannose". E aggiunge poi: "Abbiamo già cambiato IP per il sito web, e questo consentirà l'accesso da metà dei provider. Vorremmo che tutti spingessero i nostri amici italiani a cambiare i loro DNS ad OpenDNS in modo che possano bypassare i filtri degli ISP. Questo consentirà loro anche di bypassare altri filtri instalati dal governo italiano, come bonus".

Al di là delle parole, ora si apre in Italia una partita serissima per quelli di The Pirate Bay ma anche per i milioni di utenti che ne hanno fin qui fatto uso liberamente: è la prima volta che le autorità italiane bloccano un sito che non è "di nicchia" ma, appunto, tra i più popolari della rete. Si vedrà: in mezzo c'è il sempreverde conflitto tra il contrasto alla pirateria e alla violazione delle leggi sul diritto d'autore, la libertà di espressione e la libertà di pubblicazione e indicizzazione di link.

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hathor
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Messaggio da hathor » 11 ago 2008, 23:32

Originally posted by trekfan1

"Siamo abituati al fatto che vi siano paesi fascisti che non consentano libertà di espressione. Alcuni paesi più piccoli hanno dittatori che decidono di bloccare il nostro sito perché possiamo contribuire a diffondere informazioni che potrebbero essere loro dannose".
Ehm... sbaglio o non ci facciamo una gran figura?!

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"Eight years, seven months, sixteen days, four minutes, twenty-two..."

"Far too long."
...

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Messaggio da Galen » 12 ago 2008, 1:10

E' quella che meritiamo.

"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò

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Messaggio da favarato » 12 ago 2008, 19:52

in mezzo c'è il sempreverde conflitto tra il contrasto alla pirateria e alla violazione delle leggi sul diritto d'autore, la libertà di espressione e la libertà di pubblicazione e indicizzazione di link.
Bella questione in effetti, comunque anche siti grossi come http://www.ioffer.com sono anni che vendono liberamente falsi clamorosi (basta digitare su ioffer chessò: Louis Vuitton per trovare decine di borse, portafogli, ecc. chiaramente falsi...) e nessuno dice nulla.
Mai capita 'sta cosa...[?]

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