Star Trek: XI (la storia) (1° e 2° Parte)
Inviato: 25 gen 2006, 4:30
PROLOGO
Data Stellare 55532.2
La voce del computer si fece strada come un bisturi laser tra gli strati ovattati di un sogno, incitando il colonnello Kira Nerys a svegliarsi. Il comandante di DS9 aprì gli occhi e mugugnò un'imprecazione all'indirizzo del computer. ""Va bene, ho capito, basta, sono sveglia!""
La voce finalmente tacque, e la bajoriana socchiuse le palpebre cercando di agguantare gli ultimi brandelli di quella che era stata una piacevole fantasia onirica. Era sulla stazione, prima che scoppiasse la guerra, e tutti i suoi vecchi compagni ed amici erano lì con lei: il capitano Sisko, Jadzia, O'Brien, Worf... c'erano pure Ziyal e Vedek Bareil... Era illogico, d'accordo, ma in fin dei conti era un sogno, non un teorema matematico vulcaniano.
Era strano, pensò, ricordando quanto fossero stati pieni di tensione quegli anni: prima c'era stata la morte di Kai Opaka, il rischio della guerra civile, le prime tensioni con il Dominio, con i Klingon, poi la guerra... no, non c'erano stati molti momenti di quiete. Ma, allora, perché le mancavano così dolorosamente?
Trenta minuti dopo nessuno avrebbe potuto indovinare quello che aveva pensato il colonnello Kira Nerys mentre con passo sicuro si stava aggirando per la passeggiata, in quello che era divenuto parte del suo rituale mattutino. ""Sto pattugliando il mio territorio"" pensò sarcasticamente. Passò davanti al bar di Quark, che già era intento a curare i suoi affari dietro al bancone, salutò Bashir ed Ezri, che stavano consumando la prima colazione seduti a un tavolino e passò davanti ad un negozio chiuso, che tempo prima era stata la sartoria dell'unico cardassiano residente sulla stazione, Garak. Infine salì su un turboascensore e si diresse in sala operazioni.
Come sempre non era passata davanti all'ufficio del conestabile.
Sala operazioni, alcune ore dopo
Stava finendo il suo turno, un turno banale e totalmente privo di qualcosa d'interessante, come tanti altri che l'avevano preceduto, quando all'improvviso Nog esclamò: ""Signore i sensori a lungo raggio rilevano un aumento dell'emissione di neutrini dal tunnel spaziale...""
Kira si volse a guardare il giovane ferengi che aveva sostituito O'Brien nel ruolo di capo operazioni della stazione. In qualche modo era sembrata una cosa naturale, considerato che era stato proprio l'irlandese ad insegnargli praticamente tutto quello che sapeva, e per la bajoriana questo semplice fatto valeva più di una delle tante lettere di raccomandazione che accompagnavano la candidatura di altri ufficiali della flotta.
""Sbaglio o non abbiamo nessuna nave in arrivo dal tunnel oggi, tenente?"" si trattava di una domanda puramente retorica, in quanto il traffico da e per il quadrante gamma era ancora praticamente ridotto a zero. Al Colonnello passarono per la mente decine di immagini spaventose degli anni precedenti: la guerra col dominio, le liste dei caduti, tutte le persone che le erano morte tra le braccia, e poi Gul Dukat, Kai Winn, i Pah-Wraith.......dopo qualche secondo riuscì a tornare alla realtà e subito ordinò all'ufficiale tattico: ""Allarme giallo, alzi gli scudi e si prepari a dare energia alle armi!""
L'ufficiale rispose: ""Sissignore!""
Dopo pochi secondi, si catapultò fuori dal tunnel un unico caccia Jem'Hadar seriamente danneggiato, gli scudi erano fuori uso, le armi erano state completamente distrutte, la gondola di curvatura di dritta era in avaria e le linee aggraziate dello scafo erano state deturpate in più punti dal fuoco di armi ad energia...
Kira capì subito che non poteva essere una minaccia per la stazione e ordinò:
""Guardiamarina Dawson apra tutte le frequenze e cerchi di contattarli!""
Il guardiamarina Dawson rispose: ""Signore, nessuna risposta""
Kira disse: ""Continui a provare!""
""Sissignore""
""Nog effettui una scansione completa delle forme viventi sulla nave e dell'integrità strutturale dello scafo!""
""Sissignore"" rispose Nog. ""Signore"" continuò alcuni secondi dopo ""ci sono due segni vitali, la razza non si può specificare, sono troppo deboli..."" Nello stesso momento il guardiamarina Dawson esclamò ""Signore, altre due navi stanno uscendo dal tunnel spaziale""
""Le due navi sconosciute hanno dato energia alle loro armi"" disse Nog.
""Passiamo ad allarme rosso, armate i siluri e i phaser"" All'ordine di Kira le sirene iniziarono a suonare inquietanti avvertendo l'equipaggio del pericolo che la stazione correva.
""Fanno fuoco!"" urlò il bajoriano che si occupava della postazione tattica. Sullo schermo, le due navi, simili a squali azzurri aggraziati e letali, si tuffarono verso il caccia Jem'Hadar emettendo fasci di energia in fase, che lo colpirono facendolo impennare come una balena arpionata a morte.
""Signore"" disse Nog rivolto a Kira ""l'integrità strutturale del caccia è gravemente compromessa! 10% e in diminuzione... 5%...""
""Chiamate quelle navi!"" tuonò il colonnello
""Non rispondono signore!""
""Nog, agganci i segni vitali ed effettui un teletrasporto di emergenza!"" tuonò Kira =^=Infermeria, preparatevi all'arrivo di due feriti. Sicurezza, mandate una squadra in infermeria=^=
Nog ebbe appena il tempo di replicare ""teletrasporto effettuato"" che il caccia esplose.
""Signore, le navi ci stanno attaccando!"" esclamò l'ufficiale tattico, mentre la stazione tremava leggermente sotto i colpi degli aggressori. Proprio in quel momento la voce del dottor Bashir si fece udire attraverso l'intercom =^=Infermeria a sala operazioni. Colonnello, credo che farebbe bene a venire qui appena possibile=^=
=^=Ora non ho tempo dottore=^= replicò la bajoriana chiudendo il collegamento.
""Scudi al 91%, danni minori al pilone di attracco due"" esclamò l'ufficiale tattico
Un altro colpo scosse la stazione.
""Bene, facciamo vedere loro che abbiamo i denti anche noi"" esclamò risoluta Kira ""fuoco con i phaser, mirate solo alle armi e ai motori, voglio sapere con chi abbiamo a che fare!""
Dalla stazione partirono quattro bordate di raggi phaser che si abbatterono sulle due navi. La prime tre non causarono danni considerevoli, ma la quarta mise completamente fuori combattimento la prima nave ed i sistemi di armamento della seconda, che si allontanò veloce verso il tunnel spaziale.
""Lasciatela andare ed agganciate l'altra con il raggio traente"" ordinò il colonnello. Il raggio agganciò la nave alla deriva e iniziò a trainarla verso l'anello di attracco, ma...
""Signore!"" esclamò Nog ""rilevo un improvviso aumento di energia nella loro sala macchine! Credo che abbiano attivato l'autodistruzione...""
Un istante dopo l'ipotesi del ferengi trovò conferma. Con un lampo di plasma bluastro il loro misterioso nemico entrò nell'oblio.
""Ma chi diavolo erano?"" chiese Kira a voce alta
""Quelli"" rispose una voce alle sue spalle ""erano il motivo per cui mi trovo qui""
Il colonnello si girò di scatto e, tra due ufficiali della milizia bajoriana, scorse l'ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in quel momento in sala comando.
""Odo!""
Il suo primo impulso fu quello di gettargli le braccia al collo e di baciarlo così, davanti a tutti. Ma bastò una sola occhiata all’ex Conestabile per bloccarla. “Odo, che succede?” Odo stava dritto davanti a lei, ancora tra i due ufficiali e fissava lo schermo con gli occhi socchiusi. Sembrava incredulo. Sì, questo era nel suo carattere. Ma nei suoi occhi c’era anche una sfumatura di qualcosa che lei non aveva mai visto, neanche durante la malattia che l’aveva quasi ucciso. Sembrava quasi paura. Paura? Odo? Si sentì ridicola, poi riguardò quegli occhi che amava e la traccia c'era ancora. Non l’aveva mai visto così. Per quanto ne sapeva lei, nessuno l’aveva mai visto in questo stato. Premette con rabbia il suo comunicatore e disse: “Kira a Bashir! Dottore, potrebbe venire in Sala Operazioni? Kira a Dax! Consigliere, potrebbe venire in Sala Operazioni?” Poi si rivolse nuovamente ad Odo e con dolcezza chiese: “Odo, cos’è successo?"" Poi indicò lo schermo adesso pieno solo di stelle e chiese ancora: ""E quelli? Chi sono? E perché ti hanno attaccato?” Per un attimo credette che lui non l’avesse neanche sentita, poi con un sospiro si girò verso di lei e disse: “Colonnello, mandi un messaggio all’Ammiraglio Ross. Credo che la Federazione debba sapere cosa sta succedendo dall'altra parte del Wormhole. Se ho ragione, l’intero Quadrante Gamma è in pericolo e la colpa potrebbe essere mia.”
Le sue parole ebbero l’effetto di una cappa di ghiaccio. Bashir, che frattanto era sopraggiunto di corsa insieme a Ezri, si lasciò sfuggire un’imprecazione. Kira lo udì ma non disse niente, se avesse avuto tempo ne avrebbe dette un centinaio anche lei. Ma tempo proprio non ne aveva e così disse: “Guardiamarina Parker chiami subito il comando di Flotta e chieda dell’Ammiraglio Ross. Gli faccia vedere una registrazione degli ultimi minuti e poi passi la comunicazione nel mio ufficio. Odo, Dax, Julian venite con me!”
Worf non si divertiva così da anni. Annusò l’aria e digrignò i denti. Aveva un braccio rotto e sanguinava da un profondo taglio sotto lo zigomo sinistro. Martok non era certo in condizioni migliori. Aveva il naso schiacciato (probabilmente era rotto) e zoppicava vistosamente. Anche lui aveva sentito lo stesso odore e si era messo in posizione d’attesa. Facevano davvero una bella coppia loro due. Il Cancelliere dell’Impero e l’Ambasciatore, feriti, stanchi e sporchi stavano sdraiati per terra con la faccia atteggiata a un ghigno, attenti ad ogni minimo odore o rumore. Worf considerò per un paio di secondi la situazione, incrociò lo sguardo di Martok e scoppiò a ridere, imitato subito dal Cancelliere. E per poco questo non costò loro la pelle. L’enorme animale piombò loro addosso in un attimo. Con una zampata scaraventò Worf a 10 metri di distanza senza apparente sforzo e caricò Martok. Il capo dell’Impero Klingon inarcò un sopracciglio e scartò di lato. La bestia confusa centrò un alberò. Scrollò l’enorme testa, snudò i denti e si preparò all’attacco. Nel frattempo Worf aveva raggiunto l’amico e adesso stavano ritti, fianco a fianco, con le loro Bath’Leth in mano. Se la bestia avesse avuto anche un barlume di intelligenza avrebbe subito fatto dietrofront e sarebbe scappata veloce come il vento. Ma aveva solo l’istinto e questo le diceva che le sue prede erano ormai sfiancate ed adesso erano alla sua portata. E caricò. L’ultima cosa che vide fu una delle sue prede che si spostava verso destra. E poi crollò. Morta prima di toccare terra. Mentre Worf si rialzava da terra vide Martok che estraeva la sua Bath’leth dalla gola dell’animale e stava cominciando a bere il suo sangue. Si precipitò al suo fianco e divise con lui l’onore di bere il sangue della loro preda. Poi mormorarono una frase cerimoniale in cui si lodava il valore della bestia e risero di nuovo. Erano davvero anni che non si divertiva così. Ed era certo che anche Martok si stesse divertendo come un matto. Mentre tornavano zoppicando al loro veicolo intonarono un canto di vittoria e diedero fondo alla bottiglia di Vino di Sangue che Martok aveva portato con sé per festeggiare la caccia. Si, adesso ne era sicuro. Si stava davvero divertendo.
Sapevano di trovare molti messaggi al loro ritorno dentro il veicolo che avevano lasciato ai limitari della foresta. Dopotutto la caccia durava sempre almeno una settimana, ed infatti trovarono alcuni messaggi da parte dell’ambasciata della Federazione e un paio dell’ufficio di Martok. Ma tra questi messaggi di routine ne videro due che fecero loro aggrottare le sopracciglia. Il primo era datato sei giorni prima e veniva direttamente da Starfleet, a firma dell’Ammiraglio Ross. Il secondo, spedito quattro giorni dopo, veniva da Deep Space 9 ed era firmato ancora da Ross. Nel primo c’era una generica richiesta di mettersi in contatto con DS9 o con lui stesso. Nel secondo c’era un filmato. Dieci minuti dopo aver visto questo filmato i due erano già in vista della Capitale.
Jake Sisko era preoccupato. Erano ormai quasi ventiquattr'ore che se ne stava rinchiuso nei suoi alloggi ad ideare un nuovo racconto che aveva intenzione di scrivere, ma non riusciva a trovare l'ispirazione. Il ragazzo faceva di tutto per concentrarsi, ma non riusciva a non pensare al wormhole che si era aperto, a quella nave distrutta...
Il ricordo di suo padre, il capitano Benjamin Sisko, si fece avanti con violenza nella sua testa. Da quando era rimasto nel tunnel spaziale per stare con i Profeti, Jake non era più riuscito a sentirlo dentro di se, suo padre era come svanito...ma ora, dopo quegli avvenimenti, gli sembrava quasi di sentirlo nella sua testa; come se lo stesse chiamando. Si, ne era sicuro... Benjamin Lafayette Sisko lo stava chiamando.
Improvvisamente, la sua vista si fece più ovattata e tutt'intorno a lui apparvero le persone che più lo amavano...suo nonno Joseph, Nog, il colonnello Kira, Kassidy...tutti avevano un'aria impassibile, quasi ultraterrena...
""E' lui."" disse Nog
""E' colui che viene dal Sisko"" rispose Joseph Sisko
""Ma chi siete?"" chiese Jake
""Coloro che sono con il Sisko..."" disse Kassidy
All'improvviso, la verità balzò agli occhi del ragazzo.
""Siete i profeti!!"" esclamò. ""Dov'è mio padre? Sta bene? Dove si trova?!!""
""Il Sisko è con noi. Noi siamo con il Sisko..."" aggiunse il profeta che aveva assunto le sembianze di Kira.
""Fatemi parlare con lui, vi prego!""
""E' lineare...""
""Come il Sisko...""
""Il tempo e lo spazio sono scissi per lui...""
Jake non sapeva come comportarsi. Perchè gli alieni del tunnel spaziale si erano messi in contatto con lui? Cosa significava questa visione?
""Cosa volete da me?"" chiese infine.
""Il Sisko ci ha mandati. Noi siamo con il Sisko...""
""Tu comprendi il Sisko...""
""Un grande pericolo è in arrivo. La casa è pericolo. Tu comprenderai il Sisko...""
Jake aveva in mente mille domande da fare ai Profeti riguardo suo padre, riguardo a tutto quello che stava accadendo, ma non fece in tempo perchè tutto svanì; e il ragazzo si ritrovò da solo nel suo alloggio con il dipad in mano.
Una cosa era certa: doveva parlare con Kira.
Il ritmo sulla Passeggiata era divenuto frenetico. Gli ufficiali della Flotta Stellare avevano i volti rigidi e camminavano con passo deciso; i loro colleghi della Milizia Bajoriana non erano da meno. Era come se un allarme fosse
scattato senza sirene o spie luminose di segnalazione.
Quark era nervoso. Il suo locale era semivuoto e certo la colpa era di tutta quella agitazione che c'era in giro.
Il barista Ferengi si rivolse al suo interlocutore: ""Era da troppo tempo che si stava bene, vero Morn?!""
Lo sguardo fra il sarcastico e il rassegnato del Luriano era una risposta più che sufficiente.
""E che diamine!"" continuò Quark ""se queste agitazioni dureranno per molto tempo, rischio di finire sul lastrico! Non c'è più rispetto per un povero e onesto barista che tenta di fare il suo lavoro!!!""
Morn, il quale non era molto interessato alle elucubrazioni di Quark, stava per cambiare discorso cominciando una delle sue leggendarie barzellette, quando il Ferengi lo interruppe di nuovo.
""E' inammissibile!!!"" tuonò. ""certa gente ha messo persino in giro la voce del ritorno di Odo!!! E come se non bastasse, quell'inetto di mio fratello sta raggiungendo DS9 in qualità di Grande Nagus! Troverò mai la pace, Morn?""
Il monologo fu interrotto dall'arrivo di Jake Sisko, che si rivolse subito al barista:
""Quark, il colonnello Kira è passata di qui?""
""Tutti passano di qui ragazzo, ma il cliente in questione è da un po' che non si vede!"" disse Quark servendo a Morn una bevanda di un inquietante colore violaceo. ""La gente vocifera che ci sia in corso una riunione tra gli alti
ufficiali...roba grossa! Se vuoi un consiglio, Jake...tieniti fuori dai guai. La faccenda puzza come un brandy caitiano invecchiato!!"" finì Quark.
Jake diede una pacca sulla spalla a Morn e si avviò verso la Sala Operazioni. Doveva parlare assolutamente con Kira.
""Che vadano tutti al diavolo!"" Tuonò Julian Bashir.. la situazione era inammissibile.. La sala riunioni era chiusa, dentro vi erano Kira, L'Ammiraglio Ross, Odo e si sapeva che erano in contatto con Qo'nos.. Con Worf e Il cancelliere..
""Mi faranno entrare dannazione..."" ""Io sono un ufficiale superiore devo essere a conoscenza dei problemi qui.."" disse con una voce altera in cui si notava tutta la sua frustrazione per il mancato invito..
""Calma Julian.. vedrai che appena il colloquio finirà, Kira ci dirà tutto."" gli disse ezri posando una mano sulla sua spalla.. ""anche io sono preoccupata.. insomma Odo che ritorna dal tunnel spaziale.. lo scontro con i jem'hadar tutto fa pensare ad un ritorno alle ostilità.. alla guerra.."" e un lampo di tristezza le attraverso gli occhi.. ""vedremo.. non lasciamoci trasportare.. dalla fantasia."" e fece un sorriso radioso per cercare di calmarlo..
Intanto all'interno..
""..non possiamo conoscere ancora quale saranno le ripercussioni sul nostro quadrante.. ma di sicuro la mia razza cesserà di essere"" disse Odo con voce altera al Cancelliere Martok...
""Non possiamo ignorare che loro ci hanno attaccato e ci hanno quasi sconfitto.. che vadano al diavolo.. senza offesa conestabile.. ""rispose martok con un grugnito ""noi non abbiamo intenzione di prestare aiuto ai nostri nemici.. ma in via ufficiosa manderò Worf con la Rotarran per prestarvi assistenza in caso vi serva un secondo vascello occultato.. niente di più.. in nome della vecchia amicizia.. non ci sarebbe onore senza la famiglia.. e il capitano Sisko a modo suo fa parte della mia.. "" esordì il cancelliere ""Worf è già partito stamane per ds9 e sarà da voi in 2 giorni.. questo è tutto... Qaplà! colonnello, ammiraglio, Odo.."" la trasmissione si chiuse così..
""Me l'aspettavo dal cancelliere.."" disse Ross ""ma in effetti non era tutta la verità.. l'impero è uscito con le ossa rotte.. avranno bisogno di una altro anno per tornare alla massima capacità.""
Le cose andavano molto male.. nel quadrante gamma.. Odo aveva portato una ventata di bontà nel grande legame.. la sua apertura e il suo rispetto per i solidi, unito all'amore per nerys avevano portato il legame a decidere una smilitarizzazione del quadrante.. i jem'hadar avrebbero continuato a vigilare.. ma non a terrorizzare le popolazioni deboli.. e a sottomettere nuovi popoli.. la fine dell'occupazione di centinaia di pianeti aveva creato il caos.. rancori sopiti verso i mutaforma si erano finalmente potuti sfogare.. se non fosse stato per i jem'hadar il pianeta dei mutaforma sarebbe stato distrutto.. avevano creato un perimetro difensivo molto rigido nel sistema.. la loro tecnologia era ancora superiore al resto del quadrante.. e quindi potevano tenere testa ai loro ex-sudditi. Inoltre una nuova razza del Gamma, i Bariani, avevano preso possesso di una delle stazioni di clonazione abbandonate ed avevano incominciato a studiare le tecniche di clonazione dando vita a dei jem'hadar senza dipendenza da ketracel bianco.. che si erano rivoltati ai loro costruttori creando una loro società guerriera su un pianeta sterminando la popolazione.. Odo era venuto nel quadrante alpha per cercare l'aiuto della federazione nel cercare di salvare la sua razza.. se non per un atto di bontà perchè loro avevano delle conoscenza superiori a quelle della Federazione in molte branche scientifiche...
Il colonnello Kira ascoltò tutto, e meditabonda disse ad Odo.. ""Capisci vero che in questo modo la Federazione potrebbe essere costretta ad una guerra.. io propongo di inviare la Defiant e la Rotarran al di là del tunnel.. per vedere con i nostri occhi e valutare tutte le possibilità..""
Odo: ""non avrei mai pensato di sentirla parlare con tanta cautela Colonnello.. il capitano Sisko ha fatto un ottimo lavoro."" le disse sorridendo caldamente..
""io sarei d'accordo con lei per adesso.. abbiamo bisogno dell'occultamento per passare.. io sono riuscito a passare per fortuna.. ""
""Partirete appena pronti Colonnello"" ""avete 6 giorni per tornare."" disse l'ammiraglio Ross"" non fate azioni belligeranti a meno di non esserne costretti.."" ""La federazione non può permettersi un'altra guerra""
Uno strano individuo era seduto nell'oscurità di un alloggio standard per ufficiali , di fronte a lui c'era una figura in piedi immobile.
""I Bariani , cosa sappiamo di loro?""
""Sto ancora cercando di scoprirlo , ma Odo aimè è sempre con lo staff del colonnello Kira , cerchi di capire non posso scoprirmi troppo presto!""
""Ha ragione e neanche io intendo farlo , quando la spedizione per il quadrante gamma partirà , lei farà in modo di essere a bordo della Defiant"".
""Si , non credo che mi sarà difficile introdurmi tra l'equipaggio...""
""Ovvio... la accetteranno volentieri...""
La figura in piedi si voltò e nell'oscurità si incamminò verso la porta.
""Un'ultima cosa comandante, prima di partire mi consegni il rapporto di Koval sui remani . E' molto importante"".
La figura in piedi fece un cenno di affermazione ed uscì.
Dopo l'aggiornamento che Kira aveva tenuto per informare i suoi ufficiali , Odo e Kira si diressero alla passeggiata .
""Non mi ero resa conto di quanto mi mancassi Odo""
""Mi sei mancata molto anche tu Nerys; il legame non riesce a colmare il grande vuoto che è in me per via della tua mancanza""
Kira arrossì, insieme stavano percorrendo il solito percorso della passeggiata, quello superiore dal quale era possibile osservare la cintura di Denorius e quindi il tunnel spaziale. Scesero nel locale di Quark .
Quando li vide insieme a Quark quasi venne un colpo .
""Odo!... Non saresti dovuto tornare così presto, gli affari andavano a gonfie vele! ....""
Poi abbassò gli occhi, ma un sorriso si aprì sul suo volto:
""Tanto ormai non sei più nella sicurezza Bajoriana! Cosa vi porto?""
Kira e Odo si guardarono gli sorrisero e Odo disse:
""Preferiremmo un pò di tranquillità stasera Quark , hai il programma dell'alba Risiana ? ""
""Certo Odo , non pensavo che lo avessi usato ...""
Odo sorrise ancora
"" Nerys lo sapeva .... ""
I due passarono la serata nella""calda alba Risiana ; ma non riuscivano a parlare , non volevano sciupare quei momenti con le chiacchere o la curiosità : vissero il momento , abbraggiati ed entrambi sentivano che si stavano ritemprando , le loro forze aumentavano più si guardavano ; erano felici e speravano che quei momenti non finissero mai .
Intanto , nel locale di Quark era entrato un'individuo che attirò subito l'attenzione del Ferengi , era il mutaforma che accompagnava Odo . Il mutaforma era vestito come Odo , con una tunica bianca . Il nuovo colore della tunica -pensò Quark - poteva essere dovuto alla svolta che il ritorno di Odo aveva provocato nel legame . Il cambiante si era seduto ad un tavolo appartato e si guardava intorno soffermandosi parecchio verso la porta della sala ologrammi dove era entrato Odo , ma poi la sua attenzione fu attratta dal tavolo del Dabo. Quark era incuriosito dall'enigmatico cambiante e si avvicinò :
"" Buonasera , il mio nome è Quark e sono il gestore di questo posto ; se posso servirla in qualche modo basta che mi faccia un segno ""
Il cambiante lasciò finire Quark di parlare e poi si girò verso di lui , lo fissava . A Quark salì un brivido lungo la schiena .
"" Dovrebbe sapere che non mi occorre nulla , a meno che il suo ricordo di Odo sia sopito ""
Quark trasalì , poi però si calmò - aveva rotto il ghiaccio e lo spunto si faceva interessante : "" Scommetto che nel legame ha saputo tutto su di me e gli altri amici di Odo , non è così?""
"" Per essere un Ferengi ragioni meglio di quanto credessi ""
"" Bene se era un sì ... come si chiama lei ?""
Il cambiante aveva l'aria sconfortata , il suo dialogo con il ferengi lo infastidiva "" Odo ci ha spiegato dell'importanza del nome per un individuo , e in effetti siamo stati tutti tentati di trovarne uno ; dato che ho accompagnato Odo nella sua missione e sapendo che avrei avuto a che fare con i solidi ... puoi chiamarmi Kabo . ""
""Bè , piacere di conoscerla signor Kabo ; ora , se lei permette ... ""
Il cambiante non lasciò finire Quark e prese la parola in modo brusco
"" Senta piccolo ferengi , non sono qui per fare conversazione ; si ricorda , so tutto di lei . Io la disprezzo , disprezzo il fatto che anni addietro Odo si fidasse di lei molto più di quanto si fidasse di noi ... era intollerabile . per fortuna ora non è più così ! "" Il cambiante aveva finito e fissava Quark negli occhi con disprezzo , ma stranamente non con odio .
Quark si rese conto che la conversazione era finita e un pò trasandato tornò al bancone . In quel momento nel locale entrò Ezri
""Quark , hai un'aria terribile , cosa è successo ?""
""Ho avuto una conversazione con il nostro ospite mutaforma .."" e lanciò un'occhiata verso il tavolo del cambiante che intanto era tornato a fissare il Dabo "" ... inutile dire che non è stata piacevole ""
Ezri appoggiò una mano sulla spalla di Quark
"" Non prendertela , lo sai che non sono esseri facili da prendere ... però dato che è in luogo pubblico non vedo perchè non lo possa disturbare anch'io "" e con un sorriso si avviò verso il tavolo del cambiante .
Ezri era in piedi davanti a lui e senza dire una parola aspettò che il cambiante si girasse . Così fu .
"" Posso sedermi ?"" chiese Ezri con un tono vagamente ironico , il cambiante la fissava stranamente , ma annuì .
"" Non le siamo simpatici per nulla , non è vero?""
"" Lei è perspicace tenente Dax ""
"" E' curioso non trova ? Lei crede di sapere tutto di noi e delle nostre vite grazie al punto di vista di Odo... volti , nomi , abitudini ; ma sono nulla , dovrebbe sapere che l'unica persona che conosceva davvero bene era Kira , o sbaglio? Non crederà che come suoi amici ignoravamo il fatto che a Odo non interessava molto la nostra amicizia ? ""
"" Le ripeto , lei è perspicace ""
Ezri sorrise "" Forse Odo non era il migliore interlocutore nel tempo libero , ma di lui ci fidavamo cecamente , e lui di noi ; era un rapporto strano con tutti ...."" Ezri fece una pausa e il cambiante ne approfittò "" Tranne con Kira ..... nel legame ho visto , so cosa provava ... e lei ha ragione era interessato solo a Kira , ma con mia sorpresa , rispettava tutti voi ..."" e buttò un occhio verso Quark "" ... anche troppo direi ."" Ezri sorrise ; un rumore attirò la loro attenzione , era la porta della sala ologrammi che si apriva . Odo e Kira si avvicinarono al tavolo di Ezri e Kabo . I due si alzarono
""Spero che vi siate divertiti "" disse Ezri , Odo e Kira annuirono; si congedarono e con Kabo lasciarono il locale . Ezri guardava i tre uscire dal locale e intanto si era avvicinata a Quark"" forse Quark , qualche cosa è cambiato nel legame .."" e lo guardò con un sorriso ""...aspettiamo!"" e Quark ricambiò il sorriso .
Kira accompagnò Odo e il suo amico mutaforma che lo seguiva ai loro alloggi.
""Mi sono divertito questa sera Nerys, mi è mancato molto""
""Forse dovresti tornare più spesso, non credi?""
""Si, forse... ma prima dobbiamo risolvere... problemi più urgenti...""
Kira e Odo arrivarono al turboascensore che li avrebbe condotti nella sezione abitativa , ma quando le porte del turboascensore si aprirono quasi trasalirono.
Una romulana era in piedi di fronte a loro.
""T'Rul!""
""Si colonnello, sono io""
""Scusi la mia sorpresa, ma... non la aspettavamo...""
""Non si scusi... entrate vi prego""
Kira, Odo e l'altro mutaforma entrarono nel turboascensore. Kira fece strada e portò la comitiva all'alloggio di Odo, ma era molto curiosa di sentire cosa ci faceva la romulana alla stazione.
Entrarono nell'alloggio e T'Rul iniziò a parlare :
""Mi spiace di non aver avvertito nessuno del mio arrivo, ma abbiamo intercettato la trasmissione fra voi e i Klingon così ci siamo incuriositi; ora lavoro per la Thal'Shiar e il mio governo chiede spiegazioni... direi in segno di vecchia amicizia""
""Si , mi sembra giusto"" sentenziò Kira
Dopo il breve racconto di Kira e Odo, T'Rul era pensierosa :
""Vorrei far parte della spedizione, in qualità di rappresentante dell'impero romulano; posso apportare delle modifiche al dispositivo di occultamento per renderlo ancora più efficiente, anche se non posso fornirvene uno nuovo potenziato, ma il suo rendimento sarà pressochè identico: accettate?""
Kira e Odo si guardarono
"" Va bene comandante "" disse Kira e nel farlo guardò T'rul negli occhi talmente intensamente che T'Rul cedette e distolse lo sguardo .
"" Molto bene"" - disse T'Rul a testa bassa, poi alzò fiera la testa - ""Comunicatemi giorno e ora della partenza , con il suo permesso eseguirò subito le modifiche al dispositivo di occultamento... meglio essere pronti""
Kira annuì; a T'Rul fu assegnato una agente della sicurezza che la accompagnò alla Defiant dove l'attendeva Nog.
""Pensi che sia una buona idea portarla con noi, Nerys?""
""Non lo so, ma sempre meglio che scoprire una delle loro navi che ci segue, cosa che potrebbe avvenire tranquillamente... per quel che ne sappiamo! Comunque credo che Ross non obbietterà."" Kira si congedò da Odo e tornò al suo alloggio.
Due giorni dopo Kira e gli altri ufficiali si ritrovarono in sala operazioni, T'Rul li aveva informati che il dispositivo di occultamento era stato modificato ed era funzionante , Worf aveva preparato la Rotarran alla partenza.
""Molto bene signori"" -disse Kira- ""Partiremo domani alle 6:00 la partecipazione è assolutamente a vostra volontà...""
Ma fu interrotta
""Colonnello, il tunnel si sta aprendo; tre navi Jem'hadar che sembrano modificate, hanno scudi e armi attivi!""
""Allarme rosso!"" gridò Kira
Le navi Jem'hadar attaccarono, la Rotarran lasciò l'attracco e si scagliò contro le navi; ma erano potenti, più potenti del normale.
Una nave fu danneggiata dai siluri della stazione e tornò nel tunnel, un'altra si scagliò contro la Rotarran che nella battaglia che seguì perse una delle ali e andò alla deriva , le due navi Jem'hadar stavano convergendo sulla nave klingon , ma due falchi da guerra romulani comparvero all'ultimo momento. Una nave fu distrutta, l'altra danneggiò un falco privandolo della curvatura e poi si ritirò nel tunnel. Worf e i sopravvissuti della Rotarran furono teletrasportati sulla stazione un'attimo prima che la nave esplodesse, distrutta dalla rottura del nucleo a curvatura .
Worf non era ferito in maniera grave , aveva una ustione sul braccio , che Bashir fece sparire in un attimo .
Kira guardò Odo
""Questo cambia i nostri piani..."" rivolgendosi a tutti disse ""Partiremo tra due ore che la Defiant sia pronta, Worf abbiamo bisogno di un tattico a bordo...!""
Worf annuì e l'equipaggio si diresse verso la Defiant.
Quando la Defiant si staccò dall'anello di attracco, Worf lanciò uno sguardo a ciò che il visore della nave federale mostrava: i resti della navi distrutte nella battaglia che vagavano senza meta nello spazio, come delle foglie spazzate via dal vento. Quella guerra era scoppiata da così poco tempo e già sei klingon e quindici romulani erano stati uccisi.
Riportò lo sguardo verso la sua consolle. I sistemi d'armamento della Defiant erano nominali, gli arsenali al completo.
Le armi a sua disposizione ora erano decisamente meglio ripeto a quelle della Rotarran, ma dubitava fortemente che ciò bastasse.
""T'rul, scudi al 100%"", disse il Colonnello Kira.
“Scudi alzati”.
""Tenente Nog, inserisca la rotta per il tunnel"".
""Rotta inserita. Propulsori in stand-by"".
“Potenza a un quarto d’impulso”.
In breve, il nero spazio di fronte a loro s’increspò in un varco di luce bluastra, che rapidamente li inghiottì.
Sebbene per gran parte di loro non fosse la prima volta che varcavano le porte di quello “spazio nello spazio”, la tensione era palpabile, e di certo non calava con il passare dei minuti…
“Dieci secondi all’uscita dal tunnel”. Questo avviso fu accolto da un irreale silenzio, che venne poco dopo rotto dal perentorio ordine di Kira: “Inizializzare l’occultamento. Attivare al mio comando!”.
Il Quadrante Gamma si estendeva di fronte a loro, territorio quanto mai ostile.
“Ora!”.
La sagoma della Defiant si perse oscillando nelle tenebre, mentre la nave proseguiva nel suo pericoloso viaggio.
Il tenente Barclay entrò nella stanza buia e umida con affanno.
Guardò con occhi sgranati un klingon e il dottor Zimmerman che si voltarono all'unisono.
- Signore, l'Alto Comando... - disse con il fiato tagliato il tenente.
Il klingon gli si avvicinò guardandolo attentamente negli occhi. Gli posò una grossa, tozza e
corazzata mano sulla spalla e gli disse - Tenente Barclay, se lei non inizierà a calmarsi e a
respirare con regolarità andrà sicuramente in iperventilazione. -
Barclay guardò il klingon con aria sconcertata e quasi impaurita, mentre la sua emotività
stava aumentanto visibilmente.
- Oh... mi perdoni. - disse il guerriero, che si rivolse verso Zimmerman come per chiedere il
permesso di fare qualcosa.
- Credo sia meglio rimandare. - Disse il dottore con accennato sorriso di compiacimento.
Il klingon scosse la testa in segno di assenso. L'aria iniziò a tremargli intorno, facendo
sfumare i contorni del suo corpo. L'armatura divenne una divisa celeste della federazione,
gli arti si assottigliarono, la cresta fece posto ad una fronte spaziante e i lunghi capelli
neri si ritirarono in una corona di peluria scura.
Barclay, sospirando, guardò, come d'istinto, la spalla sinistra di quello che prima era un
klingon, notando il piccolo generatore olografico portatile.
- Dottore! - Esclamò.
- Ha visto, tenente? - Disse il dottor Zimmerman, osservando soddisfatto il suo sosia
olografico.
- Sono riuscito a riprogrammare la mia matrice in maniera tale da imitare le fattezze di
specie differenti sin nei minimi particolari. - Spiegò, sorridendo, il Dottore. - Mi basta avere
un semplice contatto fisico con l'oggetto o la persona da imitare per possedere tutte le
informazioni necessarie per riprodurlo. -
- Come... come un cambiante... - fece Barclay con un filo di voce.
- Quasi... - disse Zimmerman guardandolo dall'alto in basso. - Dunque, tenente... di cosa
voleva informarci? -
Barclay si riprese dalla fenomenale distrazione e ritornò velocemente ai suoi doveri.
- Signore, dobbiamo andare via da Kronos. L'Alto Comando ha dato disposizioni impellenti.
Ogni sezione federale che non abbia attinenze militaristiche deve far ritorno sulla Terra
immediatamente. -
- Ma che storie sono queste?! - Esclamò irritato Zimmerman. - A me non è arrivato nessun
comunicato dalla Flotta Stellare . - Ed indicò il terminale da tavolo in un angolo della stanza, il quale,
immediatamente, iniziò a lampeggiare segnalando una chiamata con alta priorità.
Sia il dottor Zimmerman che il Dottore assunsero un'espressione di stupore in maniera tale
da sembrare l'uno l'eco dell'altro.
Zimmerman si avvicinò al terminale e lo accese. Sul monitor c'era il volto del capitano
T'val, un'anziana vulcaniana dall'aria seria ed impassibile.
- Dottor Zimmerman, deve sospendere i suoi esperimenti all'istante. Prepari le sue attrezzature
e si disponga per li teletrasporto sulla T`Kumbra entro un'ora da adesso. Non è ammesso il
minimo ritardo. T'val, chiudo.
Data Stellare 55532.2
La voce del computer si fece strada come un bisturi laser tra gli strati ovattati di un sogno, incitando il colonnello Kira Nerys a svegliarsi. Il comandante di DS9 aprì gli occhi e mugugnò un'imprecazione all'indirizzo del computer. ""Va bene, ho capito, basta, sono sveglia!""
La voce finalmente tacque, e la bajoriana socchiuse le palpebre cercando di agguantare gli ultimi brandelli di quella che era stata una piacevole fantasia onirica. Era sulla stazione, prima che scoppiasse la guerra, e tutti i suoi vecchi compagni ed amici erano lì con lei: il capitano Sisko, Jadzia, O'Brien, Worf... c'erano pure Ziyal e Vedek Bareil... Era illogico, d'accordo, ma in fin dei conti era un sogno, non un teorema matematico vulcaniano.
Era strano, pensò, ricordando quanto fossero stati pieni di tensione quegli anni: prima c'era stata la morte di Kai Opaka, il rischio della guerra civile, le prime tensioni con il Dominio, con i Klingon, poi la guerra... no, non c'erano stati molti momenti di quiete. Ma, allora, perché le mancavano così dolorosamente?
Trenta minuti dopo nessuno avrebbe potuto indovinare quello che aveva pensato il colonnello Kira Nerys mentre con passo sicuro si stava aggirando per la passeggiata, in quello che era divenuto parte del suo rituale mattutino. ""Sto pattugliando il mio territorio"" pensò sarcasticamente. Passò davanti al bar di Quark, che già era intento a curare i suoi affari dietro al bancone, salutò Bashir ed Ezri, che stavano consumando la prima colazione seduti a un tavolino e passò davanti ad un negozio chiuso, che tempo prima era stata la sartoria dell'unico cardassiano residente sulla stazione, Garak. Infine salì su un turboascensore e si diresse in sala operazioni.
Come sempre non era passata davanti all'ufficio del conestabile.
Sala operazioni, alcune ore dopo
Stava finendo il suo turno, un turno banale e totalmente privo di qualcosa d'interessante, come tanti altri che l'avevano preceduto, quando all'improvviso Nog esclamò: ""Signore i sensori a lungo raggio rilevano un aumento dell'emissione di neutrini dal tunnel spaziale...""
Kira si volse a guardare il giovane ferengi che aveva sostituito O'Brien nel ruolo di capo operazioni della stazione. In qualche modo era sembrata una cosa naturale, considerato che era stato proprio l'irlandese ad insegnargli praticamente tutto quello che sapeva, e per la bajoriana questo semplice fatto valeva più di una delle tante lettere di raccomandazione che accompagnavano la candidatura di altri ufficiali della flotta.
""Sbaglio o non abbiamo nessuna nave in arrivo dal tunnel oggi, tenente?"" si trattava di una domanda puramente retorica, in quanto il traffico da e per il quadrante gamma era ancora praticamente ridotto a zero. Al Colonnello passarono per la mente decine di immagini spaventose degli anni precedenti: la guerra col dominio, le liste dei caduti, tutte le persone che le erano morte tra le braccia, e poi Gul Dukat, Kai Winn, i Pah-Wraith.......dopo qualche secondo riuscì a tornare alla realtà e subito ordinò all'ufficiale tattico: ""Allarme giallo, alzi gli scudi e si prepari a dare energia alle armi!""
L'ufficiale rispose: ""Sissignore!""
Dopo pochi secondi, si catapultò fuori dal tunnel un unico caccia Jem'Hadar seriamente danneggiato, gli scudi erano fuori uso, le armi erano state completamente distrutte, la gondola di curvatura di dritta era in avaria e le linee aggraziate dello scafo erano state deturpate in più punti dal fuoco di armi ad energia...
Kira capì subito che non poteva essere una minaccia per la stazione e ordinò:
""Guardiamarina Dawson apra tutte le frequenze e cerchi di contattarli!""
Il guardiamarina Dawson rispose: ""Signore, nessuna risposta""
Kira disse: ""Continui a provare!""
""Sissignore""
""Nog effettui una scansione completa delle forme viventi sulla nave e dell'integrità strutturale dello scafo!""
""Sissignore"" rispose Nog. ""Signore"" continuò alcuni secondi dopo ""ci sono due segni vitali, la razza non si può specificare, sono troppo deboli..."" Nello stesso momento il guardiamarina Dawson esclamò ""Signore, altre due navi stanno uscendo dal tunnel spaziale""
""Le due navi sconosciute hanno dato energia alle loro armi"" disse Nog.
""Passiamo ad allarme rosso, armate i siluri e i phaser"" All'ordine di Kira le sirene iniziarono a suonare inquietanti avvertendo l'equipaggio del pericolo che la stazione correva.
""Fanno fuoco!"" urlò il bajoriano che si occupava della postazione tattica. Sullo schermo, le due navi, simili a squali azzurri aggraziati e letali, si tuffarono verso il caccia Jem'Hadar emettendo fasci di energia in fase, che lo colpirono facendolo impennare come una balena arpionata a morte.
""Signore"" disse Nog rivolto a Kira ""l'integrità strutturale del caccia è gravemente compromessa! 10% e in diminuzione... 5%...""
""Chiamate quelle navi!"" tuonò il colonnello
""Non rispondono signore!""
""Nog, agganci i segni vitali ed effettui un teletrasporto di emergenza!"" tuonò Kira =^=Infermeria, preparatevi all'arrivo di due feriti. Sicurezza, mandate una squadra in infermeria=^=
Nog ebbe appena il tempo di replicare ""teletrasporto effettuato"" che il caccia esplose.
""Signore, le navi ci stanno attaccando!"" esclamò l'ufficiale tattico, mentre la stazione tremava leggermente sotto i colpi degli aggressori. Proprio in quel momento la voce del dottor Bashir si fece udire attraverso l'intercom =^=Infermeria a sala operazioni. Colonnello, credo che farebbe bene a venire qui appena possibile=^=
=^=Ora non ho tempo dottore=^= replicò la bajoriana chiudendo il collegamento.
""Scudi al 91%, danni minori al pilone di attracco due"" esclamò l'ufficiale tattico
Un altro colpo scosse la stazione.
""Bene, facciamo vedere loro che abbiamo i denti anche noi"" esclamò risoluta Kira ""fuoco con i phaser, mirate solo alle armi e ai motori, voglio sapere con chi abbiamo a che fare!""
Dalla stazione partirono quattro bordate di raggi phaser che si abbatterono sulle due navi. La prime tre non causarono danni considerevoli, ma la quarta mise completamente fuori combattimento la prima nave ed i sistemi di armamento della seconda, che si allontanò veloce verso il tunnel spaziale.
""Lasciatela andare ed agganciate l'altra con il raggio traente"" ordinò il colonnello. Il raggio agganciò la nave alla deriva e iniziò a trainarla verso l'anello di attracco, ma...
""Signore!"" esclamò Nog ""rilevo un improvviso aumento di energia nella loro sala macchine! Credo che abbiano attivato l'autodistruzione...""
Un istante dopo l'ipotesi del ferengi trovò conferma. Con un lampo di plasma bluastro il loro misterioso nemico entrò nell'oblio.
""Ma chi diavolo erano?"" chiese Kira a voce alta
""Quelli"" rispose una voce alle sue spalle ""erano il motivo per cui mi trovo qui""
Il colonnello si girò di scatto e, tra due ufficiali della milizia bajoriana, scorse l'ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in quel momento in sala comando.
""Odo!""
Il suo primo impulso fu quello di gettargli le braccia al collo e di baciarlo così, davanti a tutti. Ma bastò una sola occhiata all’ex Conestabile per bloccarla. “Odo, che succede?” Odo stava dritto davanti a lei, ancora tra i due ufficiali e fissava lo schermo con gli occhi socchiusi. Sembrava incredulo. Sì, questo era nel suo carattere. Ma nei suoi occhi c’era anche una sfumatura di qualcosa che lei non aveva mai visto, neanche durante la malattia che l’aveva quasi ucciso. Sembrava quasi paura. Paura? Odo? Si sentì ridicola, poi riguardò quegli occhi che amava e la traccia c'era ancora. Non l’aveva mai visto così. Per quanto ne sapeva lei, nessuno l’aveva mai visto in questo stato. Premette con rabbia il suo comunicatore e disse: “Kira a Bashir! Dottore, potrebbe venire in Sala Operazioni? Kira a Dax! Consigliere, potrebbe venire in Sala Operazioni?” Poi si rivolse nuovamente ad Odo e con dolcezza chiese: “Odo, cos’è successo?"" Poi indicò lo schermo adesso pieno solo di stelle e chiese ancora: ""E quelli? Chi sono? E perché ti hanno attaccato?” Per un attimo credette che lui non l’avesse neanche sentita, poi con un sospiro si girò verso di lei e disse: “Colonnello, mandi un messaggio all’Ammiraglio Ross. Credo che la Federazione debba sapere cosa sta succedendo dall'altra parte del Wormhole. Se ho ragione, l’intero Quadrante Gamma è in pericolo e la colpa potrebbe essere mia.”
Le sue parole ebbero l’effetto di una cappa di ghiaccio. Bashir, che frattanto era sopraggiunto di corsa insieme a Ezri, si lasciò sfuggire un’imprecazione. Kira lo udì ma non disse niente, se avesse avuto tempo ne avrebbe dette un centinaio anche lei. Ma tempo proprio non ne aveva e così disse: “Guardiamarina Parker chiami subito il comando di Flotta e chieda dell’Ammiraglio Ross. Gli faccia vedere una registrazione degli ultimi minuti e poi passi la comunicazione nel mio ufficio. Odo, Dax, Julian venite con me!”
Worf non si divertiva così da anni. Annusò l’aria e digrignò i denti. Aveva un braccio rotto e sanguinava da un profondo taglio sotto lo zigomo sinistro. Martok non era certo in condizioni migliori. Aveva il naso schiacciato (probabilmente era rotto) e zoppicava vistosamente. Anche lui aveva sentito lo stesso odore e si era messo in posizione d’attesa. Facevano davvero una bella coppia loro due. Il Cancelliere dell’Impero e l’Ambasciatore, feriti, stanchi e sporchi stavano sdraiati per terra con la faccia atteggiata a un ghigno, attenti ad ogni minimo odore o rumore. Worf considerò per un paio di secondi la situazione, incrociò lo sguardo di Martok e scoppiò a ridere, imitato subito dal Cancelliere. E per poco questo non costò loro la pelle. L’enorme animale piombò loro addosso in un attimo. Con una zampata scaraventò Worf a 10 metri di distanza senza apparente sforzo e caricò Martok. Il capo dell’Impero Klingon inarcò un sopracciglio e scartò di lato. La bestia confusa centrò un alberò. Scrollò l’enorme testa, snudò i denti e si preparò all’attacco. Nel frattempo Worf aveva raggiunto l’amico e adesso stavano ritti, fianco a fianco, con le loro Bath’Leth in mano. Se la bestia avesse avuto anche un barlume di intelligenza avrebbe subito fatto dietrofront e sarebbe scappata veloce come il vento. Ma aveva solo l’istinto e questo le diceva che le sue prede erano ormai sfiancate ed adesso erano alla sua portata. E caricò. L’ultima cosa che vide fu una delle sue prede che si spostava verso destra. E poi crollò. Morta prima di toccare terra. Mentre Worf si rialzava da terra vide Martok che estraeva la sua Bath’leth dalla gola dell’animale e stava cominciando a bere il suo sangue. Si precipitò al suo fianco e divise con lui l’onore di bere il sangue della loro preda. Poi mormorarono una frase cerimoniale in cui si lodava il valore della bestia e risero di nuovo. Erano davvero anni che non si divertiva così. Ed era certo che anche Martok si stesse divertendo come un matto. Mentre tornavano zoppicando al loro veicolo intonarono un canto di vittoria e diedero fondo alla bottiglia di Vino di Sangue che Martok aveva portato con sé per festeggiare la caccia. Si, adesso ne era sicuro. Si stava davvero divertendo.
Sapevano di trovare molti messaggi al loro ritorno dentro il veicolo che avevano lasciato ai limitari della foresta. Dopotutto la caccia durava sempre almeno una settimana, ed infatti trovarono alcuni messaggi da parte dell’ambasciata della Federazione e un paio dell’ufficio di Martok. Ma tra questi messaggi di routine ne videro due che fecero loro aggrottare le sopracciglia. Il primo era datato sei giorni prima e veniva direttamente da Starfleet, a firma dell’Ammiraglio Ross. Il secondo, spedito quattro giorni dopo, veniva da Deep Space 9 ed era firmato ancora da Ross. Nel primo c’era una generica richiesta di mettersi in contatto con DS9 o con lui stesso. Nel secondo c’era un filmato. Dieci minuti dopo aver visto questo filmato i due erano già in vista della Capitale.
Jake Sisko era preoccupato. Erano ormai quasi ventiquattr'ore che se ne stava rinchiuso nei suoi alloggi ad ideare un nuovo racconto che aveva intenzione di scrivere, ma non riusciva a trovare l'ispirazione. Il ragazzo faceva di tutto per concentrarsi, ma non riusciva a non pensare al wormhole che si era aperto, a quella nave distrutta...
Il ricordo di suo padre, il capitano Benjamin Sisko, si fece avanti con violenza nella sua testa. Da quando era rimasto nel tunnel spaziale per stare con i Profeti, Jake non era più riuscito a sentirlo dentro di se, suo padre era come svanito...ma ora, dopo quegli avvenimenti, gli sembrava quasi di sentirlo nella sua testa; come se lo stesse chiamando. Si, ne era sicuro... Benjamin Lafayette Sisko lo stava chiamando.
Improvvisamente, la sua vista si fece più ovattata e tutt'intorno a lui apparvero le persone che più lo amavano...suo nonno Joseph, Nog, il colonnello Kira, Kassidy...tutti avevano un'aria impassibile, quasi ultraterrena...
""E' lui."" disse Nog
""E' colui che viene dal Sisko"" rispose Joseph Sisko
""Ma chi siete?"" chiese Jake
""Coloro che sono con il Sisko..."" disse Kassidy
All'improvviso, la verità balzò agli occhi del ragazzo.
""Siete i profeti!!"" esclamò. ""Dov'è mio padre? Sta bene? Dove si trova?!!""
""Il Sisko è con noi. Noi siamo con il Sisko..."" aggiunse il profeta che aveva assunto le sembianze di Kira.
""Fatemi parlare con lui, vi prego!""
""E' lineare...""
""Come il Sisko...""
""Il tempo e lo spazio sono scissi per lui...""
Jake non sapeva come comportarsi. Perchè gli alieni del tunnel spaziale si erano messi in contatto con lui? Cosa significava questa visione?
""Cosa volete da me?"" chiese infine.
""Il Sisko ci ha mandati. Noi siamo con il Sisko...""
""Tu comprendi il Sisko...""
""Un grande pericolo è in arrivo. La casa è pericolo. Tu comprenderai il Sisko...""
Jake aveva in mente mille domande da fare ai Profeti riguardo suo padre, riguardo a tutto quello che stava accadendo, ma non fece in tempo perchè tutto svanì; e il ragazzo si ritrovò da solo nel suo alloggio con il dipad in mano.
Una cosa era certa: doveva parlare con Kira.
Il ritmo sulla Passeggiata era divenuto frenetico. Gli ufficiali della Flotta Stellare avevano i volti rigidi e camminavano con passo deciso; i loro colleghi della Milizia Bajoriana non erano da meno. Era come se un allarme fosse
scattato senza sirene o spie luminose di segnalazione.
Quark era nervoso. Il suo locale era semivuoto e certo la colpa era di tutta quella agitazione che c'era in giro.
Il barista Ferengi si rivolse al suo interlocutore: ""Era da troppo tempo che si stava bene, vero Morn?!""
Lo sguardo fra il sarcastico e il rassegnato del Luriano era una risposta più che sufficiente.
""E che diamine!"" continuò Quark ""se queste agitazioni dureranno per molto tempo, rischio di finire sul lastrico! Non c'è più rispetto per un povero e onesto barista che tenta di fare il suo lavoro!!!""
Morn, il quale non era molto interessato alle elucubrazioni di Quark, stava per cambiare discorso cominciando una delle sue leggendarie barzellette, quando il Ferengi lo interruppe di nuovo.
""E' inammissibile!!!"" tuonò. ""certa gente ha messo persino in giro la voce del ritorno di Odo!!! E come se non bastasse, quell'inetto di mio fratello sta raggiungendo DS9 in qualità di Grande Nagus! Troverò mai la pace, Morn?""
Il monologo fu interrotto dall'arrivo di Jake Sisko, che si rivolse subito al barista:
""Quark, il colonnello Kira è passata di qui?""
""Tutti passano di qui ragazzo, ma il cliente in questione è da un po' che non si vede!"" disse Quark servendo a Morn una bevanda di un inquietante colore violaceo. ""La gente vocifera che ci sia in corso una riunione tra gli alti
ufficiali...roba grossa! Se vuoi un consiglio, Jake...tieniti fuori dai guai. La faccenda puzza come un brandy caitiano invecchiato!!"" finì Quark.
Jake diede una pacca sulla spalla a Morn e si avviò verso la Sala Operazioni. Doveva parlare assolutamente con Kira.
""Che vadano tutti al diavolo!"" Tuonò Julian Bashir.. la situazione era inammissibile.. La sala riunioni era chiusa, dentro vi erano Kira, L'Ammiraglio Ross, Odo e si sapeva che erano in contatto con Qo'nos.. Con Worf e Il cancelliere..
""Mi faranno entrare dannazione..."" ""Io sono un ufficiale superiore devo essere a conoscenza dei problemi qui.."" disse con una voce altera in cui si notava tutta la sua frustrazione per il mancato invito..
""Calma Julian.. vedrai che appena il colloquio finirà, Kira ci dirà tutto."" gli disse ezri posando una mano sulla sua spalla.. ""anche io sono preoccupata.. insomma Odo che ritorna dal tunnel spaziale.. lo scontro con i jem'hadar tutto fa pensare ad un ritorno alle ostilità.. alla guerra.."" e un lampo di tristezza le attraverso gli occhi.. ""vedremo.. non lasciamoci trasportare.. dalla fantasia."" e fece un sorriso radioso per cercare di calmarlo..
Intanto all'interno..
""..non possiamo conoscere ancora quale saranno le ripercussioni sul nostro quadrante.. ma di sicuro la mia razza cesserà di essere"" disse Odo con voce altera al Cancelliere Martok...
""Non possiamo ignorare che loro ci hanno attaccato e ci hanno quasi sconfitto.. che vadano al diavolo.. senza offesa conestabile.. ""rispose martok con un grugnito ""noi non abbiamo intenzione di prestare aiuto ai nostri nemici.. ma in via ufficiosa manderò Worf con la Rotarran per prestarvi assistenza in caso vi serva un secondo vascello occultato.. niente di più.. in nome della vecchia amicizia.. non ci sarebbe onore senza la famiglia.. e il capitano Sisko a modo suo fa parte della mia.. "" esordì il cancelliere ""Worf è già partito stamane per ds9 e sarà da voi in 2 giorni.. questo è tutto... Qaplà! colonnello, ammiraglio, Odo.."" la trasmissione si chiuse così..
""Me l'aspettavo dal cancelliere.."" disse Ross ""ma in effetti non era tutta la verità.. l'impero è uscito con le ossa rotte.. avranno bisogno di una altro anno per tornare alla massima capacità.""
Le cose andavano molto male.. nel quadrante gamma.. Odo aveva portato una ventata di bontà nel grande legame.. la sua apertura e il suo rispetto per i solidi, unito all'amore per nerys avevano portato il legame a decidere una smilitarizzazione del quadrante.. i jem'hadar avrebbero continuato a vigilare.. ma non a terrorizzare le popolazioni deboli.. e a sottomettere nuovi popoli.. la fine dell'occupazione di centinaia di pianeti aveva creato il caos.. rancori sopiti verso i mutaforma si erano finalmente potuti sfogare.. se non fosse stato per i jem'hadar il pianeta dei mutaforma sarebbe stato distrutto.. avevano creato un perimetro difensivo molto rigido nel sistema.. la loro tecnologia era ancora superiore al resto del quadrante.. e quindi potevano tenere testa ai loro ex-sudditi. Inoltre una nuova razza del Gamma, i Bariani, avevano preso possesso di una delle stazioni di clonazione abbandonate ed avevano incominciato a studiare le tecniche di clonazione dando vita a dei jem'hadar senza dipendenza da ketracel bianco.. che si erano rivoltati ai loro costruttori creando una loro società guerriera su un pianeta sterminando la popolazione.. Odo era venuto nel quadrante alpha per cercare l'aiuto della federazione nel cercare di salvare la sua razza.. se non per un atto di bontà perchè loro avevano delle conoscenza superiori a quelle della Federazione in molte branche scientifiche...
Il colonnello Kira ascoltò tutto, e meditabonda disse ad Odo.. ""Capisci vero che in questo modo la Federazione potrebbe essere costretta ad una guerra.. io propongo di inviare la Defiant e la Rotarran al di là del tunnel.. per vedere con i nostri occhi e valutare tutte le possibilità..""
Odo: ""non avrei mai pensato di sentirla parlare con tanta cautela Colonnello.. il capitano Sisko ha fatto un ottimo lavoro."" le disse sorridendo caldamente..
""io sarei d'accordo con lei per adesso.. abbiamo bisogno dell'occultamento per passare.. io sono riuscito a passare per fortuna.. ""
""Partirete appena pronti Colonnello"" ""avete 6 giorni per tornare."" disse l'ammiraglio Ross"" non fate azioni belligeranti a meno di non esserne costretti.."" ""La federazione non può permettersi un'altra guerra""
Uno strano individuo era seduto nell'oscurità di un alloggio standard per ufficiali , di fronte a lui c'era una figura in piedi immobile.
""I Bariani , cosa sappiamo di loro?""
""Sto ancora cercando di scoprirlo , ma Odo aimè è sempre con lo staff del colonnello Kira , cerchi di capire non posso scoprirmi troppo presto!""
""Ha ragione e neanche io intendo farlo , quando la spedizione per il quadrante gamma partirà , lei farà in modo di essere a bordo della Defiant"".
""Si , non credo che mi sarà difficile introdurmi tra l'equipaggio...""
""Ovvio... la accetteranno volentieri...""
La figura in piedi si voltò e nell'oscurità si incamminò verso la porta.
""Un'ultima cosa comandante, prima di partire mi consegni il rapporto di Koval sui remani . E' molto importante"".
La figura in piedi fece un cenno di affermazione ed uscì.
Dopo l'aggiornamento che Kira aveva tenuto per informare i suoi ufficiali , Odo e Kira si diressero alla passeggiata .
""Non mi ero resa conto di quanto mi mancassi Odo""
""Mi sei mancata molto anche tu Nerys; il legame non riesce a colmare il grande vuoto che è in me per via della tua mancanza""
Kira arrossì, insieme stavano percorrendo il solito percorso della passeggiata, quello superiore dal quale era possibile osservare la cintura di Denorius e quindi il tunnel spaziale. Scesero nel locale di Quark .
Quando li vide insieme a Quark quasi venne un colpo .
""Odo!... Non saresti dovuto tornare così presto, gli affari andavano a gonfie vele! ....""
Poi abbassò gli occhi, ma un sorriso si aprì sul suo volto:
""Tanto ormai non sei più nella sicurezza Bajoriana! Cosa vi porto?""
Kira e Odo si guardarono gli sorrisero e Odo disse:
""Preferiremmo un pò di tranquillità stasera Quark , hai il programma dell'alba Risiana ? ""
""Certo Odo , non pensavo che lo avessi usato ...""
Odo sorrise ancora
"" Nerys lo sapeva .... ""
I due passarono la serata nella""calda alba Risiana ; ma non riuscivano a parlare , non volevano sciupare quei momenti con le chiacchere o la curiosità : vissero il momento , abbraggiati ed entrambi sentivano che si stavano ritemprando , le loro forze aumentavano più si guardavano ; erano felici e speravano che quei momenti non finissero mai .
Intanto , nel locale di Quark era entrato un'individuo che attirò subito l'attenzione del Ferengi , era il mutaforma che accompagnava Odo . Il mutaforma era vestito come Odo , con una tunica bianca . Il nuovo colore della tunica -pensò Quark - poteva essere dovuto alla svolta che il ritorno di Odo aveva provocato nel legame . Il cambiante si era seduto ad un tavolo appartato e si guardava intorno soffermandosi parecchio verso la porta della sala ologrammi dove era entrato Odo , ma poi la sua attenzione fu attratta dal tavolo del Dabo. Quark era incuriosito dall'enigmatico cambiante e si avvicinò :
"" Buonasera , il mio nome è Quark e sono il gestore di questo posto ; se posso servirla in qualche modo basta che mi faccia un segno ""
Il cambiante lasciò finire Quark di parlare e poi si girò verso di lui , lo fissava . A Quark salì un brivido lungo la schiena .
"" Dovrebbe sapere che non mi occorre nulla , a meno che il suo ricordo di Odo sia sopito ""
Quark trasalì , poi però si calmò - aveva rotto il ghiaccio e lo spunto si faceva interessante : "" Scommetto che nel legame ha saputo tutto su di me e gli altri amici di Odo , non è così?""
"" Per essere un Ferengi ragioni meglio di quanto credessi ""
"" Bene se era un sì ... come si chiama lei ?""
Il cambiante aveva l'aria sconfortata , il suo dialogo con il ferengi lo infastidiva "" Odo ci ha spiegato dell'importanza del nome per un individuo , e in effetti siamo stati tutti tentati di trovarne uno ; dato che ho accompagnato Odo nella sua missione e sapendo che avrei avuto a che fare con i solidi ... puoi chiamarmi Kabo . ""
""Bè , piacere di conoscerla signor Kabo ; ora , se lei permette ... ""
Il cambiante non lasciò finire Quark e prese la parola in modo brusco
"" Senta piccolo ferengi , non sono qui per fare conversazione ; si ricorda , so tutto di lei . Io la disprezzo , disprezzo il fatto che anni addietro Odo si fidasse di lei molto più di quanto si fidasse di noi ... era intollerabile . per fortuna ora non è più così ! "" Il cambiante aveva finito e fissava Quark negli occhi con disprezzo , ma stranamente non con odio .
Quark si rese conto che la conversazione era finita e un pò trasandato tornò al bancone . In quel momento nel locale entrò Ezri
""Quark , hai un'aria terribile , cosa è successo ?""
""Ho avuto una conversazione con il nostro ospite mutaforma .."" e lanciò un'occhiata verso il tavolo del cambiante che intanto era tornato a fissare il Dabo "" ... inutile dire che non è stata piacevole ""
Ezri appoggiò una mano sulla spalla di Quark
"" Non prendertela , lo sai che non sono esseri facili da prendere ... però dato che è in luogo pubblico non vedo perchè non lo possa disturbare anch'io "" e con un sorriso si avviò verso il tavolo del cambiante .
Ezri era in piedi davanti a lui e senza dire una parola aspettò che il cambiante si girasse . Così fu .
"" Posso sedermi ?"" chiese Ezri con un tono vagamente ironico , il cambiante la fissava stranamente , ma annuì .
"" Non le siamo simpatici per nulla , non è vero?""
"" Lei è perspicace tenente Dax ""
"" E' curioso non trova ? Lei crede di sapere tutto di noi e delle nostre vite grazie al punto di vista di Odo... volti , nomi , abitudini ; ma sono nulla , dovrebbe sapere che l'unica persona che conosceva davvero bene era Kira , o sbaglio? Non crederà che come suoi amici ignoravamo il fatto che a Odo non interessava molto la nostra amicizia ? ""
"" Le ripeto , lei è perspicace ""
Ezri sorrise "" Forse Odo non era il migliore interlocutore nel tempo libero , ma di lui ci fidavamo cecamente , e lui di noi ; era un rapporto strano con tutti ...."" Ezri fece una pausa e il cambiante ne approfittò "" Tranne con Kira ..... nel legame ho visto , so cosa provava ... e lei ha ragione era interessato solo a Kira , ma con mia sorpresa , rispettava tutti voi ..."" e buttò un occhio verso Quark "" ... anche troppo direi ."" Ezri sorrise ; un rumore attirò la loro attenzione , era la porta della sala ologrammi che si apriva . Odo e Kira si avvicinarono al tavolo di Ezri e Kabo . I due si alzarono
""Spero che vi siate divertiti "" disse Ezri , Odo e Kira annuirono; si congedarono e con Kabo lasciarono il locale . Ezri guardava i tre uscire dal locale e intanto si era avvicinata a Quark"" forse Quark , qualche cosa è cambiato nel legame .."" e lo guardò con un sorriso ""...aspettiamo!"" e Quark ricambiò il sorriso .
Kira accompagnò Odo e il suo amico mutaforma che lo seguiva ai loro alloggi.
""Mi sono divertito questa sera Nerys, mi è mancato molto""
""Forse dovresti tornare più spesso, non credi?""
""Si, forse... ma prima dobbiamo risolvere... problemi più urgenti...""
Kira e Odo arrivarono al turboascensore che li avrebbe condotti nella sezione abitativa , ma quando le porte del turboascensore si aprirono quasi trasalirono.
Una romulana era in piedi di fronte a loro.
""T'Rul!""
""Si colonnello, sono io""
""Scusi la mia sorpresa, ma... non la aspettavamo...""
""Non si scusi... entrate vi prego""
Kira, Odo e l'altro mutaforma entrarono nel turboascensore. Kira fece strada e portò la comitiva all'alloggio di Odo, ma era molto curiosa di sentire cosa ci faceva la romulana alla stazione.
Entrarono nell'alloggio e T'Rul iniziò a parlare :
""Mi spiace di non aver avvertito nessuno del mio arrivo, ma abbiamo intercettato la trasmissione fra voi e i Klingon così ci siamo incuriositi; ora lavoro per la Thal'Shiar e il mio governo chiede spiegazioni... direi in segno di vecchia amicizia""
""Si , mi sembra giusto"" sentenziò Kira
Dopo il breve racconto di Kira e Odo, T'Rul era pensierosa :
""Vorrei far parte della spedizione, in qualità di rappresentante dell'impero romulano; posso apportare delle modifiche al dispositivo di occultamento per renderlo ancora più efficiente, anche se non posso fornirvene uno nuovo potenziato, ma il suo rendimento sarà pressochè identico: accettate?""
Kira e Odo si guardarono
"" Va bene comandante "" disse Kira e nel farlo guardò T'rul negli occhi talmente intensamente che T'Rul cedette e distolse lo sguardo .
"" Molto bene"" - disse T'Rul a testa bassa, poi alzò fiera la testa - ""Comunicatemi giorno e ora della partenza , con il suo permesso eseguirò subito le modifiche al dispositivo di occultamento... meglio essere pronti""
Kira annuì; a T'Rul fu assegnato una agente della sicurezza che la accompagnò alla Defiant dove l'attendeva Nog.
""Pensi che sia una buona idea portarla con noi, Nerys?""
""Non lo so, ma sempre meglio che scoprire una delle loro navi che ci segue, cosa che potrebbe avvenire tranquillamente... per quel che ne sappiamo! Comunque credo che Ross non obbietterà."" Kira si congedò da Odo e tornò al suo alloggio.
Due giorni dopo Kira e gli altri ufficiali si ritrovarono in sala operazioni, T'Rul li aveva informati che il dispositivo di occultamento era stato modificato ed era funzionante , Worf aveva preparato la Rotarran alla partenza.
""Molto bene signori"" -disse Kira- ""Partiremo domani alle 6:00 la partecipazione è assolutamente a vostra volontà...""
Ma fu interrotta
""Colonnello, il tunnel si sta aprendo; tre navi Jem'hadar che sembrano modificate, hanno scudi e armi attivi!""
""Allarme rosso!"" gridò Kira
Le navi Jem'hadar attaccarono, la Rotarran lasciò l'attracco e si scagliò contro le navi; ma erano potenti, più potenti del normale.
Una nave fu danneggiata dai siluri della stazione e tornò nel tunnel, un'altra si scagliò contro la Rotarran che nella battaglia che seguì perse una delle ali e andò alla deriva , le due navi Jem'hadar stavano convergendo sulla nave klingon , ma due falchi da guerra romulani comparvero all'ultimo momento. Una nave fu distrutta, l'altra danneggiò un falco privandolo della curvatura e poi si ritirò nel tunnel. Worf e i sopravvissuti della Rotarran furono teletrasportati sulla stazione un'attimo prima che la nave esplodesse, distrutta dalla rottura del nucleo a curvatura .
Worf non era ferito in maniera grave , aveva una ustione sul braccio , che Bashir fece sparire in un attimo .
Kira guardò Odo
""Questo cambia i nostri piani..."" rivolgendosi a tutti disse ""Partiremo tra due ore che la Defiant sia pronta, Worf abbiamo bisogno di un tattico a bordo...!""
Worf annuì e l'equipaggio si diresse verso la Defiant.
Quando la Defiant si staccò dall'anello di attracco, Worf lanciò uno sguardo a ciò che il visore della nave federale mostrava: i resti della navi distrutte nella battaglia che vagavano senza meta nello spazio, come delle foglie spazzate via dal vento. Quella guerra era scoppiata da così poco tempo e già sei klingon e quindici romulani erano stati uccisi.
Riportò lo sguardo verso la sua consolle. I sistemi d'armamento della Defiant erano nominali, gli arsenali al completo.
Le armi a sua disposizione ora erano decisamente meglio ripeto a quelle della Rotarran, ma dubitava fortemente che ciò bastasse.
""T'rul, scudi al 100%"", disse il Colonnello Kira.
“Scudi alzati”.
""Tenente Nog, inserisca la rotta per il tunnel"".
""Rotta inserita. Propulsori in stand-by"".
“Potenza a un quarto d’impulso”.
In breve, il nero spazio di fronte a loro s’increspò in un varco di luce bluastra, che rapidamente li inghiottì.
Sebbene per gran parte di loro non fosse la prima volta che varcavano le porte di quello “spazio nello spazio”, la tensione era palpabile, e di certo non calava con il passare dei minuti…
“Dieci secondi all’uscita dal tunnel”. Questo avviso fu accolto da un irreale silenzio, che venne poco dopo rotto dal perentorio ordine di Kira: “Inizializzare l’occultamento. Attivare al mio comando!”.
Il Quadrante Gamma si estendeva di fronte a loro, territorio quanto mai ostile.
“Ora!”.
La sagoma della Defiant si perse oscillando nelle tenebre, mentre la nave proseguiva nel suo pericoloso viaggio.
Il tenente Barclay entrò nella stanza buia e umida con affanno.
Guardò con occhi sgranati un klingon e il dottor Zimmerman che si voltarono all'unisono.
- Signore, l'Alto Comando... - disse con il fiato tagliato il tenente.
Il klingon gli si avvicinò guardandolo attentamente negli occhi. Gli posò una grossa, tozza e
corazzata mano sulla spalla e gli disse - Tenente Barclay, se lei non inizierà a calmarsi e a
respirare con regolarità andrà sicuramente in iperventilazione. -
Barclay guardò il klingon con aria sconcertata e quasi impaurita, mentre la sua emotività
stava aumentanto visibilmente.
- Oh... mi perdoni. - disse il guerriero, che si rivolse verso Zimmerman come per chiedere il
permesso di fare qualcosa.
- Credo sia meglio rimandare. - Disse il dottore con accennato sorriso di compiacimento.
Il klingon scosse la testa in segno di assenso. L'aria iniziò a tremargli intorno, facendo
sfumare i contorni del suo corpo. L'armatura divenne una divisa celeste della federazione,
gli arti si assottigliarono, la cresta fece posto ad una fronte spaziante e i lunghi capelli
neri si ritirarono in una corona di peluria scura.
Barclay, sospirando, guardò, come d'istinto, la spalla sinistra di quello che prima era un
klingon, notando il piccolo generatore olografico portatile.
- Dottore! - Esclamò.
- Ha visto, tenente? - Disse il dottor Zimmerman, osservando soddisfatto il suo sosia
olografico.
- Sono riuscito a riprogrammare la mia matrice in maniera tale da imitare le fattezze di
specie differenti sin nei minimi particolari. - Spiegò, sorridendo, il Dottore. - Mi basta avere
un semplice contatto fisico con l'oggetto o la persona da imitare per possedere tutte le
informazioni necessarie per riprodurlo. -
- Come... come un cambiante... - fece Barclay con un filo di voce.
- Quasi... - disse Zimmerman guardandolo dall'alto in basso. - Dunque, tenente... di cosa
voleva informarci? -
Barclay si riprese dalla fenomenale distrazione e ritornò velocemente ai suoi doveri.
- Signore, dobbiamo andare via da Kronos. L'Alto Comando ha dato disposizioni impellenti.
Ogni sezione federale che non abbia attinenze militaristiche deve far ritorno sulla Terra
immediatamente. -
- Ma che storie sono queste?! - Esclamò irritato Zimmerman. - A me non è arrivato nessun
comunicato dalla Flotta Stellare . - Ed indicò il terminale da tavolo in un angolo della stanza, il quale,
immediatamente, iniziò a lampeggiare segnalando una chiamata con alta priorità.
Sia il dottor Zimmerman che il Dottore assunsero un'espressione di stupore in maniera tale
da sembrare l'uno l'eco dell'altro.
Zimmerman si avvicinò al terminale e lo accese. Sul monitor c'era il volto del capitano
T'val, un'anziana vulcaniana dall'aria seria ed impassibile.
- Dottor Zimmerman, deve sospendere i suoi esperimenti all'istante. Prepari le sue attrezzature
e si disponga per li teletrasporto sulla T`Kumbra entro un'ora da adesso. Non è ammesso il
minimo ritardo. T'val, chiudo.