Crossover: The dilithium dilemma (TOS)

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Crossover: The dilithium dilemma (TOS)

Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:30

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 1 - L'arrivo
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

Luna guardo' l'orologio e si sedette. Qualsiasi minuto era buono
per...
"AAAAGGHH!! Arrivero' in ritardo!!!" Muovendosi con una velocita'
impressionante, Usagi si vesti' per andare a scuola. "Perche' nessuno
mi ha svegliato prima?!?"
"Ci ho provato, e anche tua mamma" le rispose Luna, "Due volte.
Ogni volta hai detto che ti stavi alzando."
"E tu mi hai creduto?"
"Non proprio." mugugno' la gatta.
Pur avendo sentito la risposta della gatta, Usagi decise di
ignorarla. Invece corse giu' per le scale. "Ci vediamo, mamma! Ciao!"
Si senti' la porta chiudersi e Luna guardo' la corsa di Usagi verso la
scuola.
Si sedette sul davanzale. "Beh, e' quasi un miglioramento, direi.
Solo pochi mesi fa avrei dovuro provarci altre due volte per farla
alzare. Ma..." La voce svani' quando guardo' alla luna piena che si
vedeva ancora nel cielo del mattino. Una luce vicino al satellite
catturo' la sua attenzione. 'Cos'e' quello?!?' penso', con gli occhi
che cercavano di adattarsi alla luce. Qualsiasi cosa fosse, doveva
essere ben luminosa per potersi vedere alla luce del giorno.
Il fenomeno sconosciuto svani' in pochi secondi. Se non avesse
alzato lo sguardo al cielo, probabilmente l'avrebbe perso. Fece un
appunto mentale di chiedere ad Ami di controllare piu' tardi.
Non rimaneva alcuna traccia del fenomeno misterioso. Attorno alla
gatta, tutto sembrava scorrere normalmente come prima
dell'apparizione. Ma qualcosa la turbava.
'Ho un brutto presentimento.'

La nave emerse dal centro del fenomeno, e si allontano' da esso.
Appena la nave emerse, la luce del campo di energia diminui' tanto
velocemente quanto era apparso. Solo quella nave provava che
quell'evento era successo. La sezione principale era un grosso disco,
connesso tramite un pilone a uno scafo secondario. La sezione bassa
era connessa a due motori, che erano allineati all'altezza della parte
a disco.
Un osservatore esterno avrebbe potuto leggere facilmente il numero
di serie e il nome stampati sullo scafo.
NCC-1701. USS Enterprise.

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Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
to explore strange, new worlds...
to seek out new life and new civilizations...
to boldly go where no man has gone befone.

Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 1 - L'arrivo

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Data stellare 5046.7. Dopo aver lasciato
il comandante romulano all'avamposto 20, l'Enterprise si e' messa in
rotta verso il quartier generale della flotta per consegnare il
dispositivo di occultamento romulano. Mentre eravamo in viaggio, la
nave ha incontraro uno strano fenomeno spaziale, che ci ha spedito ad
una distanza sconosciuta dalla rotta precedente. Lo stato della nave e
dell'equipaggio al momento e' sconosciuto."

Kirk si guardo' attorno sul ponte. Spock si era gia' rialzato ed era
tornato alla sua postazione, mentre il resto del personale sul ponte
si stava sollevando da terra per tornare alle proprie postazioni.
Visto che era rimasto seduto alla poltrona di comando, Kirk era stato
in grado di evitare di venir sbattuto da qualche parte.
Sembrava che non ci fossero ferite serie li' intorno. Kirk sperava
che lo stesso potesse essere detto per il resto dell'equipaggio. E per
la nave stessa. Attivo' l'interfono. "Kirk a sala macchine"
Dopo un attimo di silenzio, arrivo' la risposta "Sala macchine. Qui
Scott."
"Scott, puo' darmi un rapporto danni?"
"Abbiamo un danno al motore warp e a diversi sistemi secondari. I
sistemi ad impulso sembrano essere a posto, ma non li spingerei troppo
finche' non verranno completamente testati."
Era meglio di quanto si aspettasse. "Danni strutturali?"
"Solo lievi danni. Siamo stati fortunati" Kirk senti' il capo
ingeniere consultarsi con qualcuno, quindi torno' a parlare "Dovremmo
avere i motori warp attivi in circa dodici ore."
"Bene Scott. Mi tenga informato. Kirk chiudo." Attivo' un altro
interruttore sul pannello del bracciolo.
"Infermeria. Qui McCoy."
"Come vanno le cose li' Bones?"
"Avevo un presentimento che fossi tu, Jim. Ferite di poco conto.
Piu' che altro escoriazioni e botte. Un paio di ossa rotte e una o due
commozioni cerebrali. Niente di troppo serio." Ora che il suo
rappporto era completo. la voce del dottore prese un tono diverso "Che
diavolo e' successo li' sopra Jim? Hai lasciato guidare la nave a
Spock di nuovo?"
Con la coda dell'occhio, Kirk vide Spock guardare verso l'alto per
un attimo, ma decise di lasciar perdere la battuta del dottore.
"Stiamo ancora cercando di capire che e' successo, Bones. Kirk
chiudo". Si rivolse quindi al primo ufficiale "Bene, signor Spock, che
diavolo e' appena successo?"
"Al momento sconosciuto, capitano." rispose il Vulcan. Torno' alle
letture del suo scanner "Sto analizzando le registrazioni dei sensori
per accertare cosa e' successo."
Un brusio venne dal resto del ponte quando lo schermo venne
riattivato. Una visione molto familiare era apparsa. "Terra. Com'e'
possibile?"
"Confermo. Siamo nel sistema solare, capitano." disse Chekov. "Solo
cinquantamila chilometri dalla Luna." Si rivolse verso Kirk "Qualsiasi
cosa ci abbia colpito, signore, ci ha portato a molti anni luce di
distanza dalla nostra posizione originale."
"Vero, signor Chekov" rispose Kirk. La nave prima era nei pressi
della zona neutrale romulana. Il salto verso la Terra era di diverse
centinaia di anni luce. "Signor Sulu, se il timone e' operativo, ci
porti in orbita standard attorno alla Terra."
"Si signore." rispose il timoniere. Manovro' i comandi del timone,
ma scosse la testa alle letture "La nave risponde al timone, ma e' un
po' imprecisa."
"Tenente Uhura, chiami il comando"
Uhura si acciglio' quando cerco' di attivare i suoi controlli
"Capitano, ho cercato di chiamare il comando, ma non c'e' alcuna
risposta su nessuna frequenza. Infatti, oltre alle sorgenti naturali,
non ricevo nessun segnale subspaziale."
"Una malfunzione?"
"No, signore. Tutti i sistemi di comunicazione sono funzionanti."
Cerco' di modificare alcuni controlli. "Signore, rilevo vecchi
segnali... radio e televisivi, classificabili come segnali della fine
del ventesimo o inizio del ventunesimo secolo."
"Ventesimo secolo?" Kirk raggiunse la stazione scientifica
"Conferma, signor Spock?"
Spock fece degli ulteriori controlli "Affermativo, capitano. Sono
riuscito a intercettare il segnale temporale dell'US Naval Observatory.
Viene fornito come anno il 1992."
"Di nuovo in ballo" commento' Sulu dal timone.
Chekov si avvicino' e cerco' di tenere la voce bassa per far
sentire solo a Sulu. "Proprio quello che ci serviva, un altro viaggio
nel nostro passato." Sulu guardo' verso la stazione scientifica e vide
che il capitano li stava osservando. Apparentemente, Chekov aveva
parlato a voce troppo alta.
Spock continuo' come se i due non avessero parlato, dando ulteriori
dati ricavati dalle letture dei sensori. "Il grado di inquinamento
dell'atmosfera e' consistente con l'ultima meta' del ventesimo
secolo. Le letture astrometriche concordano." Mise ulteriormente a
fuoco i sensori prima di continuare. "Interessante. Dalla data
indicata dai segnali temporali, dovremmo vedere alcune indicazioni
delle guerre Eugenetiche. Pero' non riesco a rilevare nulla che indichi
che queste siano in corso." Alzo' un sopracciglio. "Affascinante."
"Qualche teoria, Spock?"
"Basandomi sui dati, ipotizzerei che il fenomeno che abbiamo
incontrato non solo ci ha fatto fare un salto nel tempo e nello
spazio, ma anche in un'altra realta'. Una realta' dove le guerre
Eugenetiche non sono mai accadute."
"Una forma alternativa della Terra del ventesimo secolo." disse
Kirk. Dopo un momento di attesa, si rivolse al timoniere e disse
"Sulu, alzi gli scudi."
"Scudi alzati, capitano" fu la risposta.
"Bene. Almeno non dovremo preoccuparci di essere visti da qualche
schermo radar." disse Kirk.

Luna si incontro' con Makoto, Ami e Usagi durante la pausa pranzo.
"Che c'e', Luna?" chiese Makoto. Ami alzo' lo sguardo dal libro che
stava leggendo, mentre Usagi la saluto' ingoiando un boccone di cibo.
"Mi sorprendo che tu abbia ancora qualcosa da mangiare." disse la
gatta a Usagi. "Di solito hai gia' mangiato tutto prima delle dieci."
Usagi ingoio' velocemente e urlo' a Luna "HEY!"
"Lo ha fatto" disse Makoro. "Sto dividendo il mio pranzo con lei."
"Avrei dovuto immaginarlo." disse Luna, ignorando le proteste di
Usagi. "Ho visto qualcosa nel cielo stamattina, e penso che la
Negaverse possa averci a che fare." La gatta descrisse brevemente il
lampo di luce che aveva visto, e la brutta sensazione che aveva
addosso da quel momento. "Ami, puoi fare un controllo?"
Ami annui' e comincio' a lavorare col suo computer. "Mah! Per me
sei solo paranoica, Luna." esclamo' Usagi.
"Non lo sono!" disse Luna, difendendosi, per poi guardare attorno,
col timore di aver attratto l'attenzione di qualcuno.
"Non lo e'," disse Ami. Intenta a controllare sul computer,
continuo' "Sto rilevando una qualche sorgente di energia in orbita.
Una specie di emissione gamma. E' come se fosse una specie di nave.
Non posso dirvi se e' connessa con la Negaverse comunque. E'
schermata, ed e' difficile avere un aggancio. Forse potrei scoprire
qualcosa se usassi un raggio di scansione maggiore."
"Molto bene" replico' Luna "Fai quello che puoi. Ci lavoreremo su
piu' tardi nel pomeriggio." quindi rivolse uno sguardo a Usagi "Sarei
io la paranoica, eh?"

Beryl guardo' nella sua sfera di cristallo, incredula. Aveva notato
la nave stellare dal momento in cui era apparsa, ma non aveva idea da
dove potesse arrivare. Tutto cio' che sapeva era che sentiva
un'immensa energia emanare da essa. Energia che poteva usare. Energia
che voleva. Guardando all'interno, scopri' che l'energia proveniva da
una camera nella parte inferiore della nave. L'energia che sentiva
arrivava da li' vicino... La visuale si sposto' per mostrare un
dispositivo che conteneva cinque cristalli raffinati.
'Quei cristalli!' penso'. 'L'energia che percepisco, arriva da quei
cristalli. Possiedono un incredibile potere di amplificazione
dell'energia. Sufficiente per risvegliare la Negaforce! Li devo
avere!' Ordino' a voce alta "Kunzite! Endymion! Venite qui subito!"
L'ultimo dei suoi generali, Kunzite, apparve assieme a Endymion. Si
guardarono per un attimo. "Ci ha chiamato, mia regina?" chiese
Kunzite.
"Si', Kunzite. Una nave stellare e' apparsa in orbita. Usa cinque
cristalli come parte della sua fonte di energia." Alcune immagini
della sala macchine della nave apparvero nell'aria di fronte a lei.
"Voglio che voi due li prendiate per me."
Endymion si acciglio' "Non ho bisogno del suo aiuto. Posso farcela
da solo!"
"Stavo per dire lo stesso." sbuffo Kunzite.
"Basta, voi due." ordino' Beryl "E' ora che voi due impariate a
lavorare assieme. Ora andate e portatemi quei cristalli!
Immediatamente!"
I due rivali si inchinarono verso la regina e svanirono.

"Signor Spock, ha fatto dei progressi nel determinare come
siamo arrivati qui?"
Il Vulcan annui'. "Si', capitano. Ho accertato che la nave e'
passata attraverso un flusso quantico nel continuum
spazio-temporale."
Kirk si irrigidi' "Siamo passati attraverso queste fluttuazioni
prima. Perche' questa avrebbe dovuto essere differente?"
"La mia analisi indica che questo non e' come un qualsiasi
flusso quantico che abbiamo osservato prima." Tocco' un bottone e
un diagramma apparve su uno degli schermi. Kirk diece un'occhiata
ai grafici degli aspetti spazio-temporali del flusso, assieme alle
equazioni che le descrivevano matematicamente, ma non riusciva a
dare un senso a tutto cio'. "Questo flusso sembra essere una via,
un ponte se vogliamo, fra questo universo ed il nostro. Quando
incontrammo il flusso mentre eravamo a curvatura, il campo warp
attorno alla nave ha energizzato il flusso e ci ha spinto in
questa realta'."
"Suppongo che la questione operativa sia: possiamo tornare alla
nostra realta'? "
"In teoria, si'. Se procedessimo su una rotta inversa attraverso
il flusso, ed attivassimo i motori al momento giusto, dovremmo
tornare al nostro universo. Ci mettero' un po' di tempo per
effettuare i calcoli precisi."
"Beh, dovrebbe avere un po' di tempo per i suoi calcoli, signor
Spock. I motori warp non saranno riattivati per almeno altre sei
ore."
"Capitano, visto che posso fare questi calcoli a mente, potrei
suggerire di utilizzare le risorse del nostro computer per
condurre un'analisi dettagliata di questa Terra? E' una
opportunita' unica per osservare un universo alternativo."
Prima che Kirk potesse rispondere, Uhura chiamo' "Capitano!
Allarme intrusione! Sala macchine!"
"Inviare la sicurezza alla sala macchine. Spock, venga con me."
ordino'. Il capitano e il primo ufficiale si mossero velocemente
verso il turbolift. "Signor Sulu, a lei la plancia."

Mamoru rimosse l'ultimo cristallo dal suo alloggiamento. Tutto
attorno giacevano i corpi senza conoscenza del personale della
sala macchine. "E' tutto, Kunzite. Andiamo!"
"Non ancora, principe Endymion. Prima dobbiamo essere sicuri
che questa nave non interferira' nei nostri piani."
Mamoru guardo' Kunzite. Stava manipolando i controlli di una
stazione li' vicino. "Che stai facendo?"
"Sto cercando di disabilitare i loro campi di contenimento."
replico' freddamente.
Mamoru scosse la testa. "Non e' necessario! Abbiamo cio' per
cui siamo venuti!"
Prima che Kunzite potesse rispondere, la porta si apri' e due
guardie della sicurezza entrarono. Senza neanche pensare per
considerare la situazione, puntarono i loro phaser e spararono.
Mamoru riusci' ad evitare i colpi, ma Kunzite fu colpito da un
colpo stordente prima di poter alzare una barriera. Barcollando
leggermente per l'impatto, urlo' di rimando "Pagherai per questo,
umano!" e scaglio' una sfera di energia alla guarda malcapitata.
La guardia ricevette la sfera in pieno petto e cadde a terra.
Nuovamente la porta si apri' e altre guardie entrarono in sala
macchine.
"E' tempo di andare, Kunzite!" urlo' Mamoru, e si
teletrasporto' via, tornando alla dimensione della Negaverse.
Kunzite si acciglio'. Sapeva che poteva tener testa questi umani
facilmente, nonostante il numero, ma se avesse ritardato, Mamoru
avrebbe potuto prendersi tutto il merito del successo. Kirk entro'
nella sala macchine appena in tempo per vedere Kunzite svanire.
McCoy stava gia' controllando la guardia a terra col suo
tricorder, ma presto scosse la testa. "E' morto, Jim." Il dottore
sposto' la sua attenzione a Scotty e gli somministro' un'iniezione
dall'hypospray. Lo scozzese rinvenne e inizio' a stiracchiarsi.
"Sembra che gli altri siano solo senza conoscenza. Niente di
troppo serio." Il dottore si mosse per andare a controllare le
condizioni degli altri feriti.
"Facile per lei, dottore." disse Scotty, sedendosi lentamente,
tenendosi la testa con ambo le mani "Lei non e' quello che ha un
forte mal di testa!"
"Che e' successo, Scotty?" chiese Kirk.
"Quei due sono saltati fuori all'improvviso, materializzandosi
nell'aria, signore. Ho avuto solo il tempo per suonare l'allarme
prima di venir colpito." Una smorfia di dolore seguita da un
grugnito termino' la frase.
"Capitano. Credo di aver scoperto il motivo della loro
intrusione." disse Spock indicando il contenitore dei cristalli
vuoto.
"Ach! No!" urlo' Scotty. Si alzo', come se non avesse nulla
alla vista del danno causato ai suoi preziosi motori. "Hanno preso
i cristalli di dilitio!"
"Tutti? Anche quello di scorta, Scotty?" chiese Kirk.
Scotty scosse la testa. "Si. Ho paura di si', capitano. Hanno
preso tutti i cristalli, riserva compresa. E senza quei
cristalli, i nostri motori warp non sono altro che due pezzi di
ferraglia. Abbiamo solo la potenza ad impulso."
"Capitano, senza i nostri motori warp..." inizio' Spock
"... non possiamo passare attraverso il flusso quantico."
termino' la frase Kirk. "In parole povere, siamo bloccati in
questa realta'."

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TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:31

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 2 - La ricerca
Storia originale di Bill Harris
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Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 2 - La ricerca

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Data stellare 5046.9. Nonostante
avessimo gli scudi alzati, l'Enterprise e' stata abbordata e
i cristalli di dilitio della nave sono stati rubati. Finche'
non riusciremo a ritrovare i cristalli, non saremo in grado
di ritornare a casa."

Kirk passeggiava impazientemente sul ponte, cercando di
trattenere la sua tempra. Visti gli eventi recenti, con la
sua nave abbordata e un membro dell'equipaggio ucciso, gli
era molto difficile. Specialmente da quando era stato messo
nella situazione di immobilita'. Aveva gia' preso le
precauzioni che poteva: incrementare la sicurezza nelle aree
vitali, ordinato ai membri dell'equipaggio di andare in giro
per la nave con le armi al fianco. Ora tutto cio' che poteva
fare era attendere che Spock fosse in grado di trovare i
cristalli.
E lui odiava attendere.
Dopo alcuni altri passi attraverso il ponte, si diresse
finalmente alla stazione scientifica. "Signor Spock.
Rapporto!"
Il Vulcan si alzo' dal banco sensori. "Risultati negativi,
signore. Ho completato due scansioni complete del sistema
terrestre. Non sono in grado di localizzare nessuna traccia
dei nostri cristalli."
La frustrazione si materializzo' sulla faccia di Kirk.
"Non dovrebbe essere poi cosi' difficile trovare quei
cristalli, Spock. Sono gli unici cristalli raffinati in
questo sistema! E forse sono gli unici pezzi di dilitio che
esistono in un parsec."
"Concordo" rispose Spock con la consueta calma. "Comunque
non sono in grado di localizzarli. L'assunzione logica e' che
siano mascherati ai nostri sensori in qualche maniera."
"E'... magnifico!" disse Kirk, sferrando il pugno nel
palmo della mano aperta, cercando di calmarsi continuo' "Ha
qualche teoria su come abbiano potuto trasportarsi a bordo
della nave con gli scudi alzati?"
"Le registrazioni del sensori al momento del loro
arrivi e della loro partenza, indicano diverse distorsioni
subspaziali. Teorizzo che abbiano usato una forma di
teletrasporto interdimensionale, un cambio dimensionale. I
nostri scudi sono inefficaci contro questo tipo di
trasporto."
Chekov intervenne dalla sua postazione "Ma il cambio
dimensionale ha un effetto dannoso sul tessuto umano!"
"Corretto, signor Chekov" disse Spock "Nella nostra
realta'. Le leggi della fisica potrebbero funzionare
diversamente qui."
"O piu' semplicemente, potrebbero aver trovato un modo per
aggirare il problema" aggiunse Kirk.
"O potrebbero semplicemente essere immuni agli effetti del
trasporto" disse Spock.
Kirk annui'. "Continui le scansioni, signor Spock. Voglio
quei cristalli!"
Mentre Spock torno' ai sensori, Kirk si irrito'
silenziosamente per un attimo a riflettere. Realizzo' che
anche se avessero potuto recuperare i cristalli, sarebbero
stati ancora sotto un possibile attacco. Fortunatamente,
c'era la possibilita' di prevenire tutto cio'. Raggiunse la
sala macchine.
"Scotty, il sistema di occultamento romulano e' ancora
collegato?"
"Stavo per iniziare a disconnetterlo quando e' successo
tutto il fattaccio." replico' "Posso averlo di nuovo
funzionante in poche ore." Kirk annui'. "Ma capitano, senza
quei cristalli, non saremo in grado di ricavare energia dai
motori warp. E non c'e' abbastanza energia dai motori ad
impulso da usare per l'occultamento."
"Questo e' affar mio, signor Scott. Si preoccupi del suo
lavoro."

"Stupefacente." Kunzite esamino' uno dei cristalli rubati.
"Questi cristalli servono praticamente ad amplificare
l'energia che vi viene introdotta." Non c'era da meravigliarsi
sul perche' Queen Beryl li volesse.
"Mi ha chiamato, Kunzite?"
Kunzite guardo' verso la sorgente della voce. "Si,
Obsidian. Ho una missione per te." Gli porse il cristallo.
"Queen Beryl ha bisogno di solo quattro cristalli per
risvegliare la Negaforce. Tu userai il rimanente per distruggere
quelle odiose Sailor Senshi! Quando avrai finito, recupererai
il cristallo d'argento dal cadavere di Sailor Moon."
Obsidian prese il cristallo e si inchino' verso Kunzite "Ho
ascoltato ed obbediro', mio signore. Ma come potro' trovare le
Sailor Senshi?"
"Quella e' l'ultima delle tue preoccupazioni," rispose
Kunzite. "Il potere di questo cristallo verra' sicuramente
rivelato da Sailor Mercury, se non anche da Sailor Mars. Alla
fine, saranno loro a trovare te. Devi solo preoccuparti di
distruggerle."
Obsidian esito' ancora. "So quanto siano estesi i miei
poteri, Kunzite, ma non sono lontanamente paragonabili contro
quelli di tutte e cinque le Sailor Senshi."
"Con quel cristallo, lo saranno. Esso assorbira' l'energia
dei loro attacchi e tu ne trarrai vantaggio. Inoltre
amplifichera' i tuoi poteri e potrai attaccarle di rimando.
Ora va!"
Obsidian sorrise e svani'. Kunzite fece un sorriso ancora
piu' esteso, pensando agli eventi che stavano per accadere.
'Quello scemo' penso'. 'Non capisce che il cristallo potrebbe
anche essere la causa della sua rovina. Anche se avesse
successo, lo brucera' e lo trasformera' in un mucchietto di
cenere. Ma il suo scopo e' quello di tenere lontano quelle
maledete Sailor Senshi il tempo necessario perche' Queen Beryl
risvegli la Negaforce. E chissa'... Magari potrebbe anche essere
tanto fortunato da eliminare una o due senshi, O forse tutte.'
Cio' pensando, esplose in una fragorosa risata.

Luna stava attendendo al tempio con Rei, quando Ami
arrivo'. "Trovato qualcosa?"
Ami scosse la testa e comincio' a lavorare sul computer.
"Non del tutto. Se c'e' qualcosa, le letture dei livelli di
energia sono diminuiti e piu' diffusi. Tutto cio' che posso
dire di sicuro e' che si trova in orbita." Le sue analisi
vennero interrotte da una risatina che arrivava dall'altra
parte della stanza.
"Oh! Usagi!" disse Rei.
"Hmmm" Impegnata com'era nella lettura dell'ultimo manga,
Usagi non senti' la falsa dolcezza nel tono di Rei.
"Ci stai ascoltando?"
"Uh huh."
"Anche se ti chiamo scema, testolina buffa ?"
"Uh huh." Dopo un secondo, il vero significato delle parole
di Rei la scossero "Hey!"
"Aha!" esclamo' Rei puntando Usagi con l'indice in maniera
accusatoria. "Lo sapevo che non ci stavi ascoltando!"
"Rei, lo sai perfettamente che il NON mi chiamo testolina
buffa!"
"Allora ammetti di essere scama?"
"Io non sono scema!" le urlo' e tiro' fuori la lingua
all'indirizzo di Rei, che rispose allo stesso modo.
"Oh! Ragazze!" intervenne Luna.

Obsidian si materializzo' sulla Terra, nel parco del
quartiere Juban. Teneva il cristallo fra le mani, stabilendo
un contatto con esso. Percepiva che il proprio potere stava
aumentando. Se Kunzite aveva ragione, le Senshi sarebbero
apparse molto presto.
Lo sperava fortemente. Non vedeva l'ora di provare il suo
nuovo potere.

"Capitano" disse Spock "I sensori hanno rilevato uno dei
cristalli rubati nelle vicinanze di Tokyo."
"Solo uno? E dove sono gli altri?"
"Sconosciuto, al momento."
"Signor Spock, lei viene con me. Uhura, mandi il dottor McCoy
e una squadra di sicurezza alla sala teletrasporto. Dica al
magazziniere di fornirci abiti del tardo ventesimo secolo,
appropriati per la zona. Signor Sulu, a lei la plancia." I due
ufficiali ebbero a malapena il tempo di annuire agli ordini
prima che il capitano e il primo ufficiale scomparissero nel
turbolift.

Stavano ancora litigando a suon di linguacce, quando Rei
improvvisamente si irrigidi', la vista che le andava e veniva.
"Che c'e', Rei?" chiese Usagi, notando improvvisamente il
cambiamento nell'amica.
"Non ne sono sicura," rispose. "Ho solo avuto una
sensazione strana. C'e' qualcosa di malvagio nei dintorni."
"Sto rilevando qualcosa anche io" disse Ami "Una sorgente
di energia, simile a quella che si trova in orbita." Si fermo'
un attimo, lavorando alla tastiera. "E' nel parco."
"E che sta facendo li'?" chiese Makoto.
"Andiamo a controllare." suggeri' Minako.

In un angolo deserto del parco, apparvero sei colonne di
energia, che si solidificarono in pochi secondi nelle forme di
Kirk, Spock, McCoy e tre guardie della sicurezza. Si erano
cambiati e indossavano dei vestiti contemporaneti, con Spock
che indossava un cappello per nascondere le sue orecchie a
punta. Spock inizio' a scansionare l'area con il tricorder,
mentre gli altri membri del gruppo tenevano sotto controllo i
dintorni.
Ci mise un attimo a localizzare cio' che stava cercando.
Mise il tricorder sotto il soprabito. "Capitano, ho
localizzato il cristallo, approssimativamente 100 metri a
nordest da qui." Il Vulcan punto' la direzione indicata dalle
sue scansioni.
Kirk annui'. "Molto bene, signor Spock. Signori, ricordate:
phaser su stordimento, e state attenti a non colpire quel
cristallo! Andiamo."

"Cos'e' quello?" chiese Makoto. Le cinque ragazze e i due
gatti si riunirono e cercarono di nascondersi dietro ad un
albero. Una grossa figura, la cui pelle luccicava come uno
specchio, stava guardandosi attorno. Un grosso cristallo
attaccato ad una catena, pendeva dal suo collo.
"Problemi" rispose Artemis.
"Davvero? E cosa te lo fa pensare?" gli rispose Minako.
"Non c'e' tempo" disse Luna "Henshin yo!"

Obsidian muoveva lo sguardo tutto attorno. Le Senshi
dovevano arrivare presto. Improvvisamente, un gruppo di uomini
entrarono nel parco.
Distratto dall'arrivo degli umani, che lo stavano
osservando di rimando, Obsidian e il gruppo dell'Enterprise non
si accorsero dei lampi di luce che stavano illuminando la
collina.

Il gruppo atterrato rallento' il passo nel momento in cui
si avvicinarono alla posizione indicata da Spock.
Nell'avvicinarsi, videro una grossa sagoma, troppo grossa per
essere umana. Era alto circa tre metri, e la sua pelle era
principalmente nera, ma lucente come uno specchio. Avevano
visto diverse forme di alieni nei loro viaggi, ma questa li
fece fermare un attimo.
"Che diavolo e' quello, Jim?" disse McCoy a voce bassa.
"Non ne ho idea, Bones, ma ha il cristallo."
"Lasciate questo posto finche' potete, umani." la creatura
li ammoni' "Non siete nulla al confronto del grande Obsidian!"
Kirk fece coraggiosamente un passo in avanti "Tu hai
qualcosa che ci appartiene. Ti suggerisco di ridarcelo."
"Stai scherzando!" rispose in una risata "Saro' generoso,
umano. Andatevene finche' potete. Non siete voi quelli che sto
aspettando. Non oggi, almeno."
"E chi staresti aspettando?" chiese Kirk.
"Probabilmente, sta aspettando noi!" esclamo' una voce
femminile.

Obsidian si volto' verso le cinque senshi. Stavano
allineate verso di lui, Sailor Moon al centro, con Mars e
Mercury alla sua destra, e Jupiter e Venus alla sua sinistra.
"Era ora che vi faceste vedere."
Sailor Moon inizio' il suo solito discorso
pre-combattimento. "Sono la paladina della legge! Sono una
combattente che veste alla marinara! Io sono Sailor Moon!
Come osate voi tutti portare problemi in questo parco
pacifico? In nome della luna, vi puniro'!" e per enfatizzare
il tutto, punto' in avanti, indicando che intendeva sia
Obsidian che i membri dell'Enterprise.
"Aspetta un attimo! Noi siamo i buoni!" protesto' McCoy.

"Quella ragazza... sta parlando sul serio?" borbotto'
Kirk.
Spock continuo' a scandagliare le Senshi ed Obsidian.
"Credo di si, capitano. Sto rilevando alti livelli di energia
provenienti da loro. Il loro semplice aspetto non deve
ingannarci."
McCoy incrocio' gli occhi 'Sei sempre la chiarezza fatta
persona, vero Spock?"

Obsidian si rivolse alle Senshi. "Punirmi? Non penso
proprio, Sailor spazzatura! Non finche'... Avro' questo!"
Prese il cristallo rubato con una mano e questo pulso',
emettendo una sfera di energia verso le senshi. Queste
scattarono ed evitarono l'esplosione finale.
Sailor Mars rotolo' e si rimise in piedi confrontando
Obsidian. "FIRE... SOUL!" La palla di fuoco raggiunse lo
youma in pieno, ma l'energia venne assorbita dal cristallo.

Kirk rimase stupito. "Vedo cio' che intendeva dire,
Spock."
"Dobbiamo intervenire?" chiese una guardia.
Per tutta risposta, un'ondata di energia scosse l'area,
forzando l'away team a dividersi e a trovare riparo.

"Tocca a me!" urlo' Jupiter "SUPREME... THUNDER!" La
scarica elettrica colpi' Obsidian, ma anche questa venne
assorbita dal cristallo. Di rimando, mando' un'altra scarica
verso Sailor Jupiter. Dopo essere stata sbattuta a diversi
metri di distanza, cadde al suolo, con delle ferite gravi.
"Sailor Jupiter! NO!" grido' Sailor Moon.
Sailor Mercury attivo' il visore e inizio' le analisi. Lo
youma stava in qualche modo assorbendo l'energia dei loro
attacchi, e la stava usando di rimando contro di loro. Doveva
capire il come prima che fosse troppo tardi.

Istintivamente, McCoy corse per aiutare la senshi ferita.
Kirk segnalo' ad una delle guardie di coprire il dottore.
"Dividiamoci" ordino' al resto dell'away team "Cerchiamo
di colpirlo dai lati."
"Sarebbe uno spreco di energia, capitano" disse Spock "La
creatura sta usando il cristallo per assorbire l'energia
degli attacchi sailor. Farebbe lo stesso con i nostri
phaser."
Kirk evito' un'altra sfera di energia di Obsidian. "Sono
pronto a prendere in considerazione altri suggerimenti,
Spock."

"Sailor Venus, attacchiamolo assieme!" grido' Mars,
posizionandosi al lato opposto di Obsidian rispetto a Venus.
"Pronta! CRESCENT..."
"FIRE..."
"BEAM!"
"SOUL!"
L'attacco contemporaneo di luce e fuoco colpi' Obsidian.
Ancora una volta, l'energia degli attacchi venne assorbita.
Il cristallo pulso', inviando due sfere di energia, una verso
ciascuna delle senshi, causando due tremende esplosioni. Il
fumo di dissolse, rivelando il corpo di Venus immobile a
terra. Mars aveva preso la sfera di striscio alla testa, e
stava cercando di stare in piedi.

McCoy si alzo' da Jupiter ed inizio' ad analizzare la
bionda svenuta. Era ancora viva, ma era messa male. Doveva
prendersi cura di lei al piu' presto possibile, ma prima
doveva stabilizzare le ferite di Jupiter.

Kirk aveva visto abbastanza. "Fuoco!" I raggi rossi di
energia colpirono Obsidian, senza effetto. Raggi di energia
piu' potenti partirono dal cristallo e tornarono verso gli
uomini. Uno di loro venne colpito e svani' in un lampo di
luce. Gli altri furono piu' fortunati, essendo riusciti a
coprirsi.
"Dobbiamo solo portargli via il cristallo, capitano" disse
Spock "Fino ad allora, l'essere e' praticamente immune ad
ogni attacco."

Mercury era arrivata alla stessa soluzione. "Sailor Moon!
Dobbiamo tirargli via quel cristallo! Solo allora i nostri
attacchi saranno efficienti!"
Obsidian lancio' una sfera di energia verso Mercury.
Questa cerco' di scansarsi, ma riusci' solo in parte. Il
colpo la prese alla gamba sinistra e cadde a terra tenendola.
Approfittando della distrazione, Sailor Moon si mosse
velocemente. Salto' verso Obsidian, e scalcio' il cristallo.
La forza del colpo fu sufficiente per rompere la catena che
lo teneva al collo, e lo spinse verso Kirk. Lo youma la colpi
di riflesso, al petto, lasciandola senza fiato.
"Bel colpo, Sailor Moon, ma troppo tardi!" alzo' il pugno
per darle il colpo di grazia. "Almeno, il cristallo d'argento
sara' nostro!"
"Fuoco!" Quattro raggi rossi di energia colpirono Obsidian
alla schiena, facendolo piegare dal dolore. Si giro' per
affrontarli. "Portare i phaser al massino" ordino' Kirk.
Obsidian non intendeva dar loro un'altra opportunita'. Le
senshi erano state neutralizzate, percio' decise di far fuori
questi umani prima di pensare alle senshi. Salto' verso
l'away team, dividendolo, puntando a quello che sembrava
essere il leader. Kirk fece fuoco quasi a bruciapelo, ma non
ebbe altro effetto che far ulteriormente infuriare lo youma,
che gli prese il collo con una mano. Spock si porto' dietro
allo youma, cercando inutilmente di utilizzare la presa
nervosa vulcaniana.
Obsidian uso' la mano libera per colpire gli altri
ufficiali e spedirli a terra, mentre Kirk stava cercando
inutilmente di liberarsi. La sua vista stava gia' diminuendo
per la carenza di ossigeno.
L'aver dimenticato le senshi, pero' fu un errore per
Obsidian, visto che Sailor Moon non era stata messa fuori
combattimento del tutto. "MOON TIARA... ACTION!" urlo' quasi
senza fiato, lanciando il disco di energia verso Obsidian.
Sapeva di dover fare attenzione a lanciare il suo attacco, o
anche l'uomo che era vicino poteva venir colpito. La mira si
rivelo' corretta, colpendo in pieno lo youma. In un urlo, si
disintegro', lasciando solo un mucchietto di polvere. Esausta
per la battaglia, sveni'. Sfortunatamente cadde su Sailor
Mars, e le due teste si scontrarono col risultato di far
svenire anche la compagna.
Ora che la battaglia era finita, Luna e Artemis corsero
per verificare le condizioni delle ragazze.

"Sta bene, capitano?" chiese Spock.
Kirk annui' "Penso di si', signor Spock" Guardo' con
imbarazzo al mucchietto di polvere che era tutto cio' che
rimaneva della creatura, e poi verso la ragazza svenuta che
gli aveva salvato la vita.
Soddisfatto del fatto che il suo capitano stesse bene,
Spock ando' verso il cristallo e lo esamino'. Dopo aver
verificato che fosse in buone condizioni, lo porse ad uno dei
membri della sicurezza. "Ritornate sulla nave. Il capitano,
il dottor McCoy e io vi seguiremo a breve, Portate il cristallo
al signor Scott il piu' in fretta possibile."

Mercury guardo' i due stranieri sparire in un raggio di
luce, portando lo strano cristallo con loro. Voleva saperne
di piu', ma c'erano altre priorita'. "Dobbiamo trovare un
dottore per le altre. Hanno bisogno immediato di cure
mediche."
"Sono un dottore" rispose McCoy. Quindi si rivolse a Kirk
"Jim, devo prendere queste due" indicando Jupiter e Venus "e
portarle sulla nave. non posso fare altro per loro qui. E non
se la caverebbero con le attrezzature mediche primitive che
hanno qui."
Kirk annui' e McCoy prese il suo comunicatore. "McCoy a
Enterprise. Voglio una squadra medica in sala teletrasporto.
Pronti a recuperarci con dei feriti."
Mercury non era sicura sul da farsi sentendo cio' che
stavano dicendo. Nave? Non sembravano essere parte
dell'equipaggio di una nave. In piu' avevano strane armi ed
era strano il modo in cui gli altri due erano scomparsi. No,
c'era qualcosa di anormale. "Mi scusi" chiese "Ma voi chi
siete?"
"Non abbiamo il tempo per le presentazioni, Jim."
"Ho paura che il buon dottore abbia ragione" Kirk le
rispose "Ma per ora credo basti che non abbiamo intenzioni
ostili e che faremo cio' che possiamo per le tue amiche."
Estrasse il comunicatore aprendolo "Kirk a Enterprise"
"Enterprise, tenente Uhura."
"Trasporto a largo raggio, tenente. Otto da portar su a
queste coordinate."
Il raggio del teletrasporto prese il resto dell'away team
e le Senshi. Il raggio prese anche due gatti che erano nelle
vicinanze.

Beryl guardo' il suo ultimo generale "Dimmi, Kunzite,
dov'e' il quinto cristallo?"
"Sono necessari solo quattro cristalli per il vostro
piano, mia regina" spiego' Kunzite, scegliendo le parole con
prudenza. Confidava nella bonta' del suo piano, ma in quei
giorni, la sua regina era molto irritata. "Ho mandato
Obsidian col quinto cristallo per distruggere quelle
maledette Sailor Senshi. Se avra' successo, dovrebbe anche
poterci portare il cristallo d'argento"
Beryl si stese sul trono. "Piano interessante" Kunzite si
rilasso' internamente. Solo per un attimo.
"E come tutti i suoi piani precedenti, un fallimento
completo!" Endymion entro' nella stanza, guardando Kunzite.
"Che stai dicendo, Endymion?" chiese Kunzite.
"Ho osservato la battaglia. Diverse senshi sono state
ferite, ma Sailor Moon e' stata in grado di sconfiggere
Obsidian, con l'aiuto degli uomini della nave stellare. Al
solito, Kunzite, hai sottovalutato il tuo avversario."
Kunzite chiuse i suoi pugni rabbiosamente "Se diverse
senshi sono state ferite, allora e' un successo parziale,
almeno. Per quando si saranno riprese, sara' troppo tardi.
Avremo risvegliato la Negaforce... e ci saremo presi cura della
nave stellare, in un colpo solo."
Endymion sbuffo' "Ti stai arrampicando sugli specchi,
Kunzite. Se tu potessi trovare il coraggio di combattere le
tue battaglie, il cristallo d'argento sarebbe gia' nelle
nostre mani."
"Basta, voi due!" intervenne Beryl. "Kunzite, voglio che
tu supervisioni la raccolta dell'energia. Quando ne avremo a
sufficienza, risveglieremo la Negaforce!"

----

TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:38

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 3 - Benvenute a bordo, Sailor Senshi
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

---------------------------------------------------------------------

Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
to explore strange, new worlds...
to seek out new life and new civilizations...
to boldly go where no man has gone befone.


Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 3 - Benvenute a bordo, Sailor Senshi

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Supplemento. Siamo riusciti a recuperare uno
dei cristalli rubati. Abbiamo anche teletrasportato a bordo alcune...
ospiti abbastanza interessanti che potrebbero avere informazioni
vitali per la nostra ricerca. Le nostre domande pero' dovranno
attendere finche' non verranno curate per le ferite ricevute nella
battaglia per il recupero del primo cristallo."

Sailor Mercury stava in piedi, a fianco dei bioletto dove giaceva
Sailor Mars, con Sailor Moon sull'altro che si trovava dietro di lei.
Il personale medico aveva risanato velocemente le sue ferite,
spruzzando della pelle sintetica sulla bruciatura e usando quello che
loro chiamavano un rigeneratore di tessuti. La tecnologia presente era
oltre le sue conoscenze, ma le letture erano ancora abbastanza facili
da comprendere.
Le condizioni di Sailor Mars e di Sailor Moon erano buone, nella
norma indicate dai pannelli, e non era troppo preoccupata per la loro
prognosi. Avrebbe voluto saperne di piu' sulle condizioni di Jupiter
e di Venus.
Aveva controllato col computer prima, e aveva ricevuto la conferma
che questa nave era l'origine delle letture di energia che aveva
riscontrato in orbita.
Non era ancora sicura chi fossero, ma era ovvio che non avevano
connessioni con la Negaverse. Almeno erano amichevoli.
Senti' qualcosa avvicinarsi da dietro. Voltandosi, vide uno degli
uomini che erano nel parco. Ora era vestito come gli altri che aveva
visto li': stivali, pantaloni neri e una maglietta azzurra che aveva
un simbolo simile ad una freccia sulla sinistra del petto. Ma cio' che
aveva attratto la sua attenzione erano le orecchie dell'uomo.
Erano a punta.
"La saluto" disse "Mi permetta di presentarmi. Io sono Spock, primo
ufficiale dell'Enterprise."
"Piacere, Sailor Mercury."
L'uomo alzo' un sopracciglio. "Interessante. Ho notato durante la
battaglia che vi chiamavate fra di voi usando nomi di pianeti o
satelliti. E' cosi' per tutte?"
"Si'" rispose annuendo "Noi siamo le Sailor Senshi. Quella e'
Sailor Moon e questa e' Sailor Mars." Guardo' nella stanza nervosa.
"Ma... non so dove siano Sailor Jupiter e Sailor Venus."
"Le sue amiche sono in chirurgia, al momento." le disse Spock. Allo
sguardo interrogativo della ragazza, aggiunse "Non mi preoccuperei. Il
dottor McCoy e il dottor M'Benga sono eccellenti chirurghi, forse i
migliori della flotta stellare. Sono ragionevolmente sicuro che Sailor
Jupiter e Sailor Venus si riprenderanno completamente."
"Spero che lei abbia ragione..." disse dolcemente.
Dopo un attimo, Spock aggiunse "Se venisse com me, il capitano
Kirk vorrebbe scambiare due parole con lei."
"Non saprei..." Guardo' verso le due compagne svenute.
"Non c'e' nulla che lei possa fare per le sue compagne rimanendo
qui. Dal momento che stiamo ovviamente affrontando uno stesso nemico,
la logica dice che noi dovremmo avere un rapido scambio di
informazioni in modo da sviluppare una strategia comune." Vedendo che
era ancora esitante, aggiunse "Se desidera, posso fare in modo di
venir avvisati ad ogni cambiamento delle loro condizioni, non importa
quanto lieve."
Con riluttanza, la ragazza annui' e lo segui'. Sapeva in qualche
modo che l'uomo aveva ragione, ma una parte di lei non voleva lasciare
l'infermeria finche' sapeva che le sue compagne non fossero
completamente a posto. Nel momento in cui segui' Spock, un altro
pensiero si fece avanti. Cos'era successo a Luna e ad Artemis?

Luna tocco' il campo di forza per provarlo, ed emise un breve urlo
di dolore. Una delle guardie la guardo'. "Stai attenta, gattina.
Toccare quel campo di forza potrebbe spellare le tue zampette."
Di rimando lo guardo' in malo modo, e si ritiro' verso il fondo della
stanza, dove Artemis stava tenendo il broncio.
"Bene. Cosa devi dire a tua discolpa?" gli chiese a bassa voce.
"Non e' colpa mia se siamo finiti qui" le rispose, tenendo la voce
bassa allo stesso modo.
"Non e' colpa tua??? Hai quasi strappato la mano a quell'uomo!"
Artemis le fece cenno di mantenere la voce bassa. La guardia
guardo' all'interno per un attimo, per poi rivolgersi nuovamente
all'esterno. "Non gli ho fatto cosi' male!"
"Male abbastanza per farlo reagire con quell'arma a energia. E
hanno colpito pure me. Siamo stati fortunati che ci abbiano messo solo
a dormire per un po'." sospiro' esasperata "Dovevi perdere il
controllo in quel modo? Ora saremmo in quell'infermeria che hanno
detto invece di stare qui."
Il gatto bianco la guardo' "Hai sentito che volevano fare di noi.
Stavano per tele...trasportarci giu', il che mi suggerisce che non
saremmo stati piu' vicino alle ragazze. E credo che se fosse stata
Usagi ferita in quel modo, ti saresti comportata allo stesso modo."
Luna annui', incassando. "Forse hai ragione." Guardando la stanza,
aggiunse "Almeno credo che queste persone non faranno alcun male alle
ragazze. Non sento nulla di malvagio in questo luogo."
Artemis usci' dal suo broncio e si guardo' intorno. "Hai ragione.
Ma sento una specie di residuo, come se qualcuno dalla Negaverse fosse
stato qui per un breve tempo."
"Si'" confermo' Luna "Forse Kunzite. Probabilmente ha rubato quel
cristallo da qui. Ma, dov'e' qui? E cos'era quel cristallo?"
"Belle domande" rispose Artemis "Dobbiamo aspettare per le
risposte."

Il tecnico medico fece un ulteriore controllo, e annui'
soddisfatto. "Nessuna ferita rimasta, signore.'" disse al suo capitano
"ma avra' il collo dolorante per qualche giorno."
"Meglio di rimaner strangolato" replico' Kirk con un sorriso.
"Grazie" e si diresse verso la porta, dove lo stavano aspettando il
suo primo ufficiale e una delle sue ospiti. "Ho detto al buon dottore
che stavo bene, ma ha insistito a volermi fare da mamma."
"Una saggia precauzione. La cura del dottor McCoy per la salute
dell'equipaggio e' cosa nota." disse Spock.
Kirk fece un piccolo sorriso a denti stretti. "Meglio che Bones non
la senta parlare cosi'. La accuserebbe di diventare piu' umano."
Spock alzo' un sopracciglio, ma non replico'. "Capitano, questa e'
Sailor Mercury, una delle Sailor Senshi."
"Porgendole la mano "Sono il capitano James T. Kirk della nave
stellare della Federazione Enterprise. Benvenuta a bordo. Avrei voluto
che le circostanze fossero differenti."
"Piacere." lo sguardo della ragazza si rivolse approssimativamente
alla volta dell'infermeria.
Spock rispose alla domanda non posta da Kirk "Il dottor McCoy e il
dottor M'Benga sono in chirurgia con le due Sailor Senshi che sono state
ferite in maniera peggiore. Le altre hanno subito delle ferite
relativamente minori e sono in cura."
"Bene" disse Kirk "E i gatti che abbiamo preso?"
"Al sicuro"
'Gatti? Al sicuro?' Mercury si sveglio' al sentire cio' "Un gatto
bianco, uno nero, entrambi con una mezzaluna sulla fronte?" Quando
Spock annui', "Sono con noi. Dove sono? Su questa nave?"
"Al momento sono in cella" rispose Spock.
"Cosa?!?" Mercury era esterrefatta "Ma sono inoffensivi!"
"Lei puo' informare il Capo Kyle di questo, "rispose Spock
"Ha subito diverse ferite dal gatto bianco."
"Artemis" disse dolcemente "Probabilmente e' solo preoccupato di
Sailor Venus. Sono insieme da tanto tempo." Vedendo gli sguardi
interrogativi, aggiuse "Vi spieghero' piu' tardi. So che abbiamo un
sacco di cose di cui parlare, ma potrebbero venir portati qui prima? O
forse potrei andare io stessa a prenderli. Potrei prevenire... una
loro reazione."
Kirk penso' un attimo "Non vedo perche' no. Signor Spock, perche'
non scorta Sailor Mercury alle celle? Nel momento andro' a fare dei
controlli sul ponte. Ci riuniremo in un secondo tempo."

La guardia scatto' sugli attenti quando Spock arrivo' alle celle,
con Sailor Mercury dietro di lui "... percio' lei e' per meta' umano?"
stava dicendo.
"Corretto. Mia madre e' terrestre, e mio padre e' del pianeta
Vulcan." Si rivolse alla guardia "Disattivare il campo di forza."
"Si signore." la guardia tocco' il controllo e il campo di forza
che bloccava l'entrata venne spento. Mercury entro' nella stanza e
Luna le salto' in braccio.
"Sono felice di vederti, Ami" le sussurro'.
"Anche io" le rispose "Non vi preoccupate, siamo fra amici."
"Dove sono le altre?"
"In infermeria. Vi porto la'. Makoto e Minako sono sotto i ferri. Rei
e Usagi sembrano stare bene, piu' o meno." Si volto' e porse la gatta
al Vulcan. "Potrebbe portare Luna mentre portero' Artemis? Cosi'
eviteremo che possa graffiare qualcun altro." Artemis miagolo'
protestando.
"Naturalmente" rispose Spock, con la sua solita calma. Mercury gli
porse Luna e si piego' per prendere Artemis. In questo modo si perse
l'espressione di stupore di Spock e Luna. Emettendo un urlo, Luna
salto' a terra, voltandosi a guardare Spock.
"Uh?" Mercury guardo' i due, non sapendo cosa fosse successo. La
guardia si allerto' e pose mano al phaser.
"Affascinante..." Spock si rivolse all'uomo. "E' tutto, ensign.
Puo' andare."
L'uomo era dubbioso "Signore, e' sicuro che..."
"Ho detto che puo' andare, ensign!" rispose il primo ufficiale con
un tono di voce piu' alto. La guardia annui' e usci' nel corridoio.
Spock si rivolse a Mercury. "Non mi aveva detto che questi due gatti
erano senzienti."
Mercury quasi soffoco' dalla sorpresa "Come..."
"Ha facolta' telepatiche, Mercury" rispose Luna "L'ho sentito il suo
tocco telepatico nella mia mente."
"Si', un breve tocco telepatico" corresse Spock. "Tipicamente i
miei scudi psichici mi salvano da interazioni telepatiche involontarie
durante il contatto, ma non avrei potuto immaginare una mente
senziente in una gatta. Percio' i miei scudi erano al livello
minimo. Le mie scuse per l'intrusione."
"Nessun problema" rispose la gatta "Andiamo in infermeria?"
"Naturalmente" rispose Spock. Alzando le proprie difese mentali,
riprese Luna. "Una volta la', avremo molto da discutere."

Sailor Moon apri' gli occhi. "Uhh... che strano sogno..." ma la sua
voce le venne meno quando diede una buona occhiata all'ambiente
circostante. Non era stato affatto un sogno. "Rei! Stai bene? Dove
sono le altre? Dove ci troviamo?"
"Chiedimelo di nuovo quando la stanza smette di girare"
brofonchio', sedendosi lentamente.
"Oh, bene. Mi sembra che tu stia bene." poi si acciglio' "Ma come
ti sei fatta male?"
"La tua testa si e' inzuccata contro la mia quando sei caduta. Ecco
come." le rispose Mars.
"Ah, si. Giusto." Si tocco' la testa a tentativi "E come mai la mia
testa non mi fa male?"
"Forse perche' non c'e' niente li' dentro da danneggiare?"
Sailor Moon cambio' improvvisamente umore e comincio' ad urlare
contro Mars. "COSA?!?"
Ulteriori discussioni furono interrotte dall'arrivo di Mercury con
Artemis. "Bene. Vedo che vi siete riprese."
"Piu' o meno" rispose Mars.
"Ehi! Dov'e' Luna?" chiese Sailor Moon.
"Sta discutendo privatamente con il signor Spock." rispose Artemis.
"Spock? Che strano nome." disse Mars.
"Dubito che per lui lo sia. Dopo tutto non e' umano" disse Mercury.

"Bene. Di cosa voleva parlare? chiese Luna sedendosi sul tavolo
dell'ufficio di McCoy. Spock si sedette su una sedia di fronte a lei.
"C'e' una grossa quantita' di informazioni che dovremmo
condividere. E per velocizzare il tutto, suggerirei la fusione mentale
vulcaniana."
"E che cos'e'?"
"E' una tecnica telepatica vulcaniana. Usando le mie abilita', le
nostre menti si uniranno temporaneamente, diventando a tutti gli
effetti una mente unica. Considerando la quantita' delle informazioni
che dobbiamo scambiarci, sembra che questa sia la cosa piu' logica da
fare."
"Sono d'accordo" disse Luna. "Prego, proceda."
Spock porto' le mani sul petto, iniziando la preparazione mentale
per la fusione. Dopo un momento, mise le mani sulla testa di Luna. La
testa della gatta era troppo piccola per i punti di contatto soliti,
percio' dovette improvvisare al meglio che poteva. "La mia mente e' la
tua mente." intono' nel momento in cui instauro' il legame. "I tuoi
pensieri sono i miei pensieri." La connessione era formata, e le due
menti diventarono un'unica mente.
Immagini passarono attraverso la fusione. Memorie del Silver
Millennium, del Moon Kingdom. La gioia che luna provo' vedendo le
Senshi crescere nel loro potere. La sua amicizia con la principessa.
Vederla innamorarsi del principe Endymion.
Altri ricordi, questi terribili. L'attacco di Beryl al Moon
Kingdom. Il vederlo venire distrutto. La valorosa, ma inutile lotta
delle Senshi contro gli invasori. Il suo dolore nel vedere Usagi e
Mamoru uccisi dalla Negaforce. L'utilizzo del pieno potere del
cristallo d'argento da parte di Queen Serenity e il suo estremo
sacrificio. La fredda capsula ibernante.
Il risveglio. Trovare Usagi, Sailor Moon. La ricerca delle altre
Senshi. La sua frustrazione con Usagi. La ricerca della principessa,
senza accorgersi che era sotto il suo naso dall'inizio.
Anche le memorie di Spock fluirono attraverso il legame. La sua
difficile crescita su Vulcano. L'entrata nella Flotta Stellare,
nonostante i desideri di suo padre, Sarek. L'incarico sull'Enterprise.
Il suo servizio prima sotto il capitano Pike e piu' tardi sotto il
capitano Kirk. La sua riconciliazione con Sarek. I viaggi e le
avventure dell'Enterprise e il suo equipaggio. Il passaggio della nave
verso questo universo. Il furto dei cristalli.
Ricordi dell'ultima battaglia vennero scambiati. L'orrore di Luna
nel vedere le Senshi cadere ferite una ad una. Lo sconforto di Spock
per il suo capitano quando Obsidian cerco' di strozzarlo. Il ritorno
alla nave.
Dopo diversi minuti, Spock apri' gli occhi e rilascio' la presa su
Luna. Si guardarono per alcuni momenti.
"Affascinante."

McCoy entro' stanco nel suo ufficio, solo per vedere Spock seduto.
Il Vulcan si alzo' nel momento in cui entro' "Le mie scuse per
l'intrusione, dottore, ma avevo bisogno di riservatezza."
"Qualcosa che non va con il suo alloggio?" disse McCoy, poi alzo'
la mano. "Lasci perdere. Sono troppo stanco per discutere ora, Spock."
Guardo' un attimo la gatta nera nell'ufficio, ma lascio' stare.
"Come sono le condizioni delle sue pazienti?"
McCoy sospiro'. "M'Benga ha finito il lavoro sulla bionda poco prima
che io finissi con la brunetta. Sono ricoverate al momento. Ci vorra'
almeno una settimana prima che possano riprendersi."
"Ma si riprenderanno completamente?"
"Oh, nessun dubbio su questo." Poteva scommettere di aver sentito
un sospiro di sollievo dalla gatta. Sara' stata la stanchezza.
"Comunque le loro costituzioni sono impressionanti. Le ferite che
hanno subito avrebbero ucciso qualsiasi altra persona. Forse anche
lei, Spock."
Il Vulcan ignoro' l'ultima frase. "Molto bene. Io..." Qualsiasi
cosa stesse per dire, fu interrotta dal suono di un litigio a voce
alta.
"Che succede?" disse McCoy, che corse fuori dall'ufficio.
"Oh no!" mugugno' Luna "Ci risiamo!"
"Vero" rispose Spock, avendo capito a chi appartenevano le voci che
si sentivano.

Sailor Moon guardo' inferocita Mars. "Ritira cio' che hai detto!"
"Sto solo dicendo la verita'!"
"Perche' tu..."
"BASTA!" Bloccate improvvisamente, Mars e Moon guardarono McCoy,
che di rimando le guardo' con gli occhi pieni di rabbia. "Non so di
cosa stiate discutendo voi due, ma finira' in questo momento! E tu!"
Indicando Mars "Torna a sdraiarti subito, signorina! Devi ancora
riprenderti da una commozione cerebrale."
"Sto bene" insis-bip- Sailor Mars, ignorando il fatto che la stanza
le stava ancora girando attorno. Cerco' di fare un passo, ma subito si
aggrappo' al letto per sostenersi.
"Ma certo." disse McCoy. "Ora, torni a letto o ti devo dare un
sedativo?"
"Penso che tu debba fare cio' che dice, Mars" suggeri' Sailor Moon.
"Da quando sei un dottore?"
Sailor Moon mostro' i denti. "Potro' non essere un dottore, ma
riconosco il buon senso quando lo sento."
"Ma dai" rispose Mars "Tu stai al buon senso come..."
"Ho detto di piantarla di litigare!" interruppe McCoy "Non posso
stare qui tutto il giorno a fermare questi litigi fra voi. Sono un
dottore, non un arbitro! Ora se non ve ne starete buone, vi procurero'
un lungo pisolino." E per enfatizzare il concetto, estrasse un
hypospray.
"Ha ragione" intervenne Mercury "Non potere stare calme senza
litigare per piu' di cinque minuti?"
"Non credo" borbotto' Artemis. McCoy fu sorpreso, e arretro' un
passo. Aveva appena sentito un gatto parlare?
La sua sorpresa venne interrotta dall'allarme seguito dalla voce di
Uhura dall'inrefono. "Allarme intruso. A tutti i ponti! Allarme
intruso! Sicurezza in sala macchine!"

Spock attivo' l'interfono. "Qui Spock."
"Spock. Abbiamo rilevato diversi intrusi in sala macchine" rispose
la voce di Kirk dall'interfono. "Mi raggiunga la' il piu' presto
possibile."
"Capitano, se gli intrusi sono simili alla creatura che abbiamo
incontrato sulla superficie, potremmo aver bisogno delle Sailor Senshi
per affrontarli." Luna stava gia 'uscendo dall'ufficio.
"Buona idea. Porti quelle che puo'. Kirk chiudo."

Luna salto' in braccio a Sailor Moon "E' la Negaverse!" A quel
ponto la mandibola di McCoy cadde a terra. Prima ragazzine con
superpoteri, ora un gatto parlante. E poi? "Stanno attaccando questa
nave. Dovete intervenire tutte in sala macchine a dare una mano. E con
tutte, intendo anche Venus e Jupiter!" Mars con un grugnito cerco' di
rialzarsi.
"No! Solo un dannato minuto!" arrivo' la voce di McCoy. Si', forse
c'era un gatto parlante li' intorno, ma lui era ancora l'Ufficiale
Medico in capo della nave. "Solo voi due" indicando Sailor Moon e
Mercury "potete andare. Le altre sono confinate in infermeria."
"Sia quel che sia, dottore" disse Spock "abbiamo bisogno di tutte e
cinque in sala macchine. Ora."
"Spock, lei sa come me che e' praticamente impossibile.'
"Non del tutto, dottore" insis-bip- il Vulcan "Sailor Moon puo'
guarire le altre usando il Moon Healing Escalation."
"Il cosa??? Come diavolo fa a saperlo, Spock?" chiese di rimando
McCoy.
"E' il risultato di una fusione mentale che ho avuto con Luna"
rispose Spock, indicando la gatta nera.
McCoy guardo' prima la gatta, poi Spock. "Ha fatto una fusione
mentale... con un gatto??? Ma e' fuori della sua mente Vulcan?"
"Spero di no" disse Luna "Potrebbe avere delle ripercusisoni sulla
mia stabilita' mentale"
Artemis si preoccupo'. "Luna!" McCoy guardo' senza parole il gatto
bianco. DUE gatti parlanti?
"Affascinante" disse Spock "Non penso di aver mai visto il dottore
in questa situazione senza parole. Vorrei molto anche io avere una
discussione logica con lei, dottore, ma non c'e' tempo." si volto'
verso Sailor Moon "Voi cinque siete attese in sala macchine
immediatamente. Suggerisco di curare le sue amiche e quindi di
procedere."
"Va bene!" rispose la ragazza, ed estrasse la Crescent Moon Wand.
Riprendendosi lentamente, McCoy la guardo' scettico. "E come pensi
di fare?" chiese "Pensi di far girare la tua bacchetta magica e farle
stare tutte bene?"
"Piu' o meno" rispose Sailor Moon nel momento in cui Spock alzo' un
sopracciglio. Sembrava che McCoy stesse per subire un altro shock.
"Stia li' e le faro' vedere!"

"Och! Non ancora!" disse Scotty nel momento in cui si butto' al
riparo, sperando che i suoi preziosi motori non venissero troppo
danneggiati. Le forze di sicurezza presenti erano state in grado di
evitare che le creature facessero danni ai sistemi critici, ma era
difficile prevedere il risultato dello scontro. Senti' il rumore delle
porte che si aprivano e sospiro', rilassato visto che i rinforzi erano
arrivati.
"Io sono Sailor Moon!" proclamo' una voce da ragazzina "Una
combattente per la giustizia! Raddrizzo i torti e trionfo sul male! E
questi, siete voi!"
"Sono le Sailor Senshi!" sibilo' una voce.
"Che diavolo?" borbotto' Scott. Arrischio' un'occhiata alla
battaglia e si stupi'. Cinque ragazzine stavano sulla porta,
affrontando i mostri che avevano invaso la sala macchine
dell'Enterprise. "Ma sono matte?" penso' "Non hanno alcuna
possibilita'"
"SHABON... SPRAY!" La sala macchine venne invasa dalla nebbia.
"SUPREME... THUNDER!"
"CRESCENT... BEAM!"
"FIRE... SOUL!"
Lampi di tuoni, intensi raggi di luce e sfere di fuoco inondarono
la sala macchine, disintegrando la maggior parte degli invasori.
L'ultimo youma rimasto, si guardo' attorno, prima di sentire "MOON
TIARA... ACTION!" e fu disintegrato. "Beh.. E' stato facile!"
"Facile?" La squadra di sicurezza si guardo' intorno, attonita, nel
momento in cui la nebbia si dipano'. Queste ragazzine avevano spazzato
via un'orda di creature in una manciata di secondi mentre loro erano
li' da piu' di cinque minuti ed erano solo riusciti a tenerli a bada.
"Non ci posso credere" disse Scotty, uscendo dal riparo e andando
da quella che sembrava essere la leader del gruppo. "Non so chi voi
siate, ma grazie lo stesso."
Le porte si aprirono e Kirk entro', seguito subito da Spock. Un
rapido esame della stanza, con le ragazze in mezzo ad essa e diversi
mucchietti di polvere, gli disse che la situazione era stata risolta.
"Grazie per l'assistenza"
"Nessun problema" disse Sailor Moon, con Mars e Mercury che
annuirono.
"Come mangiare una fetta di torta" disse Venus, con un sorriso e
mostrando la mano con la V di vittoria, mentre il personale della sala
macchine la guardava incredulo.
Jupiter non disse nulla, ma stava guardando intensamente Kirk.
"Wow! Assomiglia al mio ex fidanzato." All'unisono, le compagne
mugugnarono, mentre entrambi i sopraccigli di Spock si alzarono.
"Um... grazie... credo" disse Kirk. Si scuso' velocemente e si
rivolse a Scotty. Jupiter continuava a fissarlo. "Come va, Scotty?"
"Ero appena riuscito a installare il cristallo prima che questo
mucchio di roba apparisse." disse Scotty. Guardo' lo stato dei motori
e annui' soddisfatto. "Sembra che non sia stato danneggiato nulla
durante la battaglia. La potenza warp e' disponibile."
"Bene." disse Kirk "Attivare il dispositivo di occultamento"
"Capitano, non assorbirei troppa potenza dai motori" avverti' lo
scozzese "visto che abbiamo solo un cristallo. Troppa potenza e
potrebbe saltare."
"Lasciandoci al punto di partenza. Assorbire energia dai motori
warp solo per il dispositivo di occultamento. Tutti gli altri sistemi,
dovranno prendere l'energia dai motori ad impulso." Annuendo, Scotty
si diresse ad attivare diversi controlli sul pannello principale.
"Dispositivo di occultamento?" disse Venus "Cos'e'?"
"Un dispositivo che ci rende invisibili alla maggior parte delle
tecniche di rilevamento" rispose Spock.
"Grande!" esclamo' Jupiter "Una nave stellare nascosta!"
"Espresso colloquialmente..." osservo' il Vulcan "ma
essenzialmente corretto."

Kunzite si acciglio' La nave stellare era svanita pochi momenti
prima, ma non nel modo in cui si aspettava.
"Kunzite!" urlo' Beryl.
Il generale rispose "Si', mia regina?"
"Credevo di averti ordinato di supervisionare la raccolta di
energia necessaria per riattivare la Negaforce. Perche' non l'hai
ancora fatto?"
Si inchino' "Mi perdoni, mia regina, ma stavo prendendo precauzioni
perche' la nave stellare non potesse interferire. Io..."
Beryl sbuffo' "Anche se conoscessero i nostri piani, non c'e' nulla
che possano fare per fermarci! Supervisiona la raccolta di energia!
Tutto il resto non conta!"
"Si', mia regina"

----

TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:39

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 4 - La ricerca di una strategia
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
to explore strange, new worlds...
to seek out new life and new civilizations...
to boldly go where no man has gone befone.


Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 4 - La ricerca di una strategia

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

---------------------------------------------------------------------

"Diario del capitano. Supplemento. Grazie ad un recupero miracoloso
delle nostre ospiti, le Sailor Senshi, abbiamo respinto con successo
un altro abbordaggio da parte dei nostri avversari. Il signor Spock li
ha identificati come appartenenti a cio' che viene chiamato la
"Negaverse". La nostra preoccupazione primaria ora e' localizzare e
recuperare i cristalli rimanenti."

"Vuole dire che questa e' una nave spaziale?!" esclamo' Jupiter.
"Una nave stellare" corresse Spock. "L'Enterprise e' uno dei
dodici incrociatori pesanti di classe Constitution della Federazione."
La scena nella sala riunioni era abbastanza strana. Da una parte
del tavolo, Kirk, McCoy e Scotty stavano discutendo con i gatti,
mentre dall'altra parte Spock stava svolgendo lo stesso compito con le
Sailor Senshi.
"Ok, percio' voi arrivate da un altro universo, dove siete nel
ventitreesimo secolo." tiro' le somme Mars "Niente Sailor Senshi,
niente Negaverse. E allora perche' quello youma aveva quel cristallo?
Che se ne faceva?"
"Credo che potremo rispondere meglio a questa domanda quando Luna
avra' finito di parlare col capitano." replico' Spock.
Nello stesso momento, Luna aveva finito la sua esposizione della
storia delle Sailor Senshi, sia la storia antica che la recente.
"E' strano da credersi." commento' McCoy.
"Considerando che lo stai ascoltando da un gatto parlante, Bones,
non e' poi tanto difficile." replico' Kirk.
"Vero" confermo' Scotty. "E considerando il modo in cui quel
diavolo dai capelli bianchi e' apparso in sala macchine come una
furia, con quelle bestie al seguito..."
"Diavolo dai capelli bianchi?" chiese Sailor Moon.
"Penso si riferisca a Kunzite." intervenne Venus.
"Se voi intendete questo individuo..." Spock inseri' una cartuccia
dati e un'immagine di Kunzite in sala macchine apparve sul monitor
centrale. "... allora e' corretto."
La faccia di Jupiter si oscuro' cercando di controllare la sua
furia. "E' Kunzite. Non ci sono dubbi."
"Non capisco" disse Venus. "Che ci stava facendo qui? Ultimamente
tutto quello che stava cercando di fare, era rubare il cristallo
d'argento da Sailor Moon."
"Si', e con piani sempre piu' strani." aggiunse Mars.
"Piani in cui voi sembrate sempre trovarvi in mezzo" aggiunse
Artemis.
"Hey!"
"Beh, io non sono stato quello che e' andato alla 'Gara per la
principessa delle nev... Ouch!" Artemis si massaggio' il naso
dolorante.
Sperando di evitare che la riunione uscisse troppo dai canoni,
Spock rispose alla domanda di Venus lasciate in sospeso. "Ha rubato i
cristalli di dilitio della nave." Sapendo bene che reazione sarebbe
arrivata, Spock mostro' un'immagine del principe Endymion, "Assieme a
questo individuo."
"Mamo-chan." Anche se aveva parlato a bassa voce, il nome venne
detto con una forte emozione.
"Ho capito da Luna che voi siete abbastanza... uniti, e che gli e'
stato fatto il lavaggio del cervello per farlo collaborare con la
Negaverse. Per questo, mi dispiace." disse Kirk con simpatia. Ma
aggiunse con un tono piu' aspro "Comunque, io ho due uomini morti alla
fine di tutto questo. Uno durante la battaglia per recuperare il
cristallo, e uno quando questi due li hanno rubati la prima volta.
Quello che vorrei sapere e' il perche'!"
Sailor Moon assunse un'espressione di orrore. "Morti? Mamoru... E'
stato...?"
"Negativo." disse Spock, scuotendo la testa. "Mamoru era gia'
andato via dalla nave a quel punto. Kunzite e' l'unico responsabile
della morte dell'uomo dell'equipaggio."
"Oh si' che lo e'!" confermo' Scotty "Ma aveva molta fretta
di andarsene una volta rubati i cristalli."
"Percio' la domanda principale e': perche' hanno rubato i cristalli
la prima volta?" chiese Kirk.
"Beh, se sapessimo cos'e' il dilitio, potremmo darvi una mano."
disse Mars.
"Una richiesta logica" replico' Spock. "Il dilitio e' una sostanza
cristallina, ed e' un elemento essenziale per la sorgente principale
di energia della nave. In termini semplici, serve come un
amplificatore di potenza, amplificando il flusso di energia che
fuoriesce dai reattori materia-antimateria nella camera di
interscambio per dare energia al sistema di propulsione warp della
nave. In tutto vengono usati cinque cristalli. Quattro primari ed uno
di scorta."
"Se non lo capite, non preoccupatevi" intervenne McCoy "Ci lavoro
tutti i giorni e ancora non lo capisco."
"Puo' amplificare tutte le forme di energia?" chiese Mercury.
"Corretto."
La senshi rimase pensierosa. "Ma se puo' amplificare energia,
includendo l'energia di tipo organico, allora..." la voce le venne
meno quando considero' le implicazioni. "Oh, no!"
"Che c'e'?" le chiese Sailor Mars.
"Potrebbero usare i cristalli per amplificare una quantita' di
energia organica, producendone abbastanza per ricaricare e rilasciare
la Negaforce!"
"Non mi suona bene" disse Sailor Moon.
"Ovviamente no! E' disastroso!" esclamo' Luna "Se potessero
liberare la Negaforce, sarebbero inarrestabili!"
"Adesso ho capito, Luna! Ora ci sono!"
"Una volta che la Negaforce verra' risvegliata, le forze della
Negaverse colpiranno per conquistare la Terra." disse Spock "E una
volta fatto questo, suppongo che tenteranno di espandere la loro
influenza al nostro universo. La Federazione stessa potrebbe essere a
rischio."
"Concordo. La nostra strategia migliore e' quella di localizzare e
recuperare i cristalli prima che possano essere usati in questa
maniera" disse Kirk "Novita' da quel fronte, signor Spock?"
Il Vulcan nego' "Sfortunatamente, non abbiamo fatto progressi nel
localizzare i cristalli mancanti. Dato che sono in un'altra
dimensione, sembra che non potremo localizzarli finche' Beryl e le sue
forze non li riportino in questa realta'."
"Ma allora, sara' troppo tardi." disse Artemis.
"Ci dev'essere un modo per localizzare quei cristalli" borbotto'
McCoy.
"Sono disponibile ad accettare suggerimenti, dottore." replico'
Spock, imperturbabile come sempre.
"Potrei aiutarvi io." disse Sailor Mercury. Apri' il suo computer e
inizio' a lavorare sulla tastiera. "Ho avuto qualche successo nelle
scansioni per cercare la Negaverse. Ma il mio raggio di azione e'
limitato."
Spock guardo' il minicomputer intensamente. "Interessante. Posso
esaminarlo?"
"Certamente." e porse il computer a Spock. Il Vulcan lo esamino'
approfonditamente per diversi minuti, sembrando estasiato, e poi
cerco' di usarlo a tentativi.
"Affascinante" La voce del primo ufficiale aveva quasi un tono di
rispetto.
McCoy lo guardo' con un'espressione divertita. "Non lo guardare
adesso, Jim, ma credo che sia innamorato." Questa frase fece arrossire
Mercury.
"Dottore, questo e' abbastanza illogico. Sto semplicemente
esaminando un affascinante attrezzatura." replico' Spock.
"Ci potrei scommettere!" rispose McCoy a voce bassa, causando
un ulteriore arrossamento di Mercury mentre le compagne iniziarono a
ridacchiare.
"Dottore, lei sa benissimo che, come un Vulcan, io sono incapace di
provare le emozioni che lei sta suggerendo." continuo' Spock come se
non ci fossero state interruzioni.
"Non lo ammetterai mai" lo sfido' McCoy.
Spock ignoro' l'ultima frase di McCoy "Capitano, credo che il
computer di Sailor Mercury possa localizzare i nostri cristalli
rubati, se venisse interfacciato con il computer principale della
nave. Possiamo utilizzare la rete dei sensori della nave ed effettuare
scansioni direttamente all'interno della Negaverse."
"Se Sailor Mercury e' d'accordo..." inizio' Kirk.
La ragazza annui' vigorosamente, "Naturalmente. Tutto quello che
vuole se serve."
"Molto bene. Signor Spock, lei e Sailor Mercury procederete ad
interfacciare i due computer, e inizierete le ricerche dei cristalli."
"Jim, anche se li troviamo, come facciamo a riprenderceli? Non
possiamo teletrasportarli se sono in un'altra dimensione." disse
McCoy.
Kirk si rivolse al primo ufficiale "Ha segnato un punto a suo
favore, Spock. Qualche suggerimento?"
"Non al momento, capitano. Comunque ho qualche ipotesi sul metodo
di teletrasporto utilizzato da Kunzite per salire a bordo. Esplorero'
le possibilita' dopo aver iniziato le ricerche dei cristalli." Ad un
cenno di assenso dal capitano, Spock lascio' la sala riunioni, seguito
da Sailor Mercury.
McCoy indico' le senshi. "Nel frattempo, vi voglio tutte in
infermeria."
"E perche'? Stiamo bene!" protesto' Mars.
"Forse si', grazie a quel Moon Healing quelchefosse, ma voglio lo
stesso farvi un controllo di sicurezza. Percio' non discutete!"
Kirk sorrise. "So da esperienza personale che e' impossibile averla
vinta col dottore."
"Gee... Dev'essere imparentato con Mars!"
"COSA?"

"Fatto!" disse Sailor Mercury. Guardo' Spock, che stava in piedi
presso di lei alla console scientifica. "Ho stabilito la connessione
al computer centrale."
"Impressionante" disse Spock "Avevo pensato che ci avrebbe messo
piu' tempo per completare il tutto."
"Beh, il mio computer e' disegnato per essere facile da usare."
Sembrava quasi scusarsi. "E... e' leggermente piu' potente del
computer della vostra nave." Questa frase causo' diversi sguardi dal
personale di plancia verso di lei. Anche Spock sembrava sorpreso.
"Affascinante."
"Ho bisogno delle specifiche della struttura dei cristalli di
dilitio per poter iniziare le ricerche."
"Molto bene." Spock attivo' l'interfaccia vocale del computer.
"Computer, accedere ai file sulla struttura cristallina del dilitio e
trasferirli attraverso il canale stabilito col computer esterno."
"In elaborazione..." Il computer emise diversi suoni finche' non
termino' il lavoro "... eseguito."
Sailor Mercury premette diversi tasti sul computer e annui'
soddisfatta. "Si', ci sono. Modifico il programma di ricerca." Inizio'
a lavorare furiosamente sulla tastiera del computer.
Mentre stava lavorando, le porte del turbolift si aprirono e Kirk
arrivo' in plancia. "Progressi, signor Spock?"
"Si', capitano. Sailor Mercury sta configurando il suo computer per
effettuare le scansioni nella Negaverse. Dovremmo essere pronti a
momenti."
"Signor Spock" disse Sulu "Ho completato le scansioni sensoriali
che mi aveva richiesto."
Spock annui'. Dopo uno sguardo interrogativo da parte del capitano,
disse "Ho chiesto al signor Sulu di scansionare lo spazio circostante
alla ricerca di distorsioni spaziali mentre stavo assistendo Sailor
Mercury. Se la mia teoria e' corretta, Kunzite usa una distorsione
spaziale per teletrasportarsi fra questa dimensione e la Negaverse."
"Possiamo fare lo stesso?"
"E' possibile"
"Bene. Cos'ha trovato, signor Sulu?"
"Ho localizzato tre distorsioni spaziali nel sistema Terra-Luna.
Due sono sulla Terra, una al polo nord e una in Giappone. La terza e'
localizzata qui, sulla Luna..." premendo dei tasti fece apparire
un'immagine della Luna sullo schermo. C'era una luce lampeggiante
all'interno di uno dei mari. "... nel Mare della Tranquillita'".
Kirk guardo' l'immagine per un momento. "Beh, Spock? Possiamo usare
queste distorsioni per teletrasportare fuori i cristalli?"
Spock esamino' le letture sul visore di Sulu per un momento. "Mon
direttamente. Comunque, se producessimo un campo subspaziale modulato
nei pressi di una delle distorsioni, potrebbe creare un corridoio
interdimensionale di connessione. Potremmo essere in grado di dirigere
un raggio teletrasporto direttamente nella Negaverse. Se necessario,
potrebbe anche permettere le comunicazioni."
"Ci vorra' un sacco di energia per generare il campo" disse Scotty.
Ma i motori ad impulso hanno energia a sufficienza per il lavoro."
Spock scosse la testa. "Negativo, signor Scott. Il generatore di
campo deve essere messo il piu' vicino possibile alla distorsione."
"Allora, dovremo usare una navetta." replico' l'ingegnere.
Sospiro'. "Penso che avra' bisogno della potenza di riserva, ma
dovrebbe farcela."
"Suggerisco di utilizzare il sito lunare, capitano." disse Spock.
"Una navetta sarebbe troppo visibile sulla Terra."
"Concordo. Quanto tempo per le modifiche, Scotty?"
"Non molto, signore. Iniziero' subito." L'ingegnere si diresse
verso il turbolift e lascio' il ponte.
Mercury alzo' lo sguardo dal computer. "Fatto. Il programma di
ricerca e' completo. Sto iniziando le scansioni nella Negaverse...
ora!" Premette un tasto sulla tastiera, e la scritta 'Scanning in
progress' apparve sul visore.
"Bel lavoro" disse Kirk.
Spock guardo' la stazione scientifica. "La scansione della
Negaverse dovrebbe finire in tempo prima che il signor Scott finisca
le modifiche alla navetta."
"Mi scusi" disse Sailor Mercury "Dove sono le mie compagne?"
"Vi abbiamo assegnato degli alloggi temporanei." rispose Kirk "Luna
ha suggerito che fosse una buona idea concedere loro un po' di riposo,
una volta che McCoy avesse finito." Kirk sorrise quando Mercury
trattenne uno sbadiglio. "E penso che sia una buona idea anche per
lei."
"Si', penso che lei abbia ragione. Qualcuno mi puo' indicare la
strada?" Kirk fece un cenno ad una guardia che segui' Mercury nel
turbolift.

"E' arrivata" disse la guardia. "Lei e Sailor Moon avete questo
alloggio."
Mercury ringrazio' la guardia ed entro'. La stanza era scura piu'
del corridoio, ma non di molto, visto che sulla nave si stava
osservando la condizione notturna. Non ci volle molto perche' i suoi
occhi si adeguassero. Sentendosi improvvisamente stanca, lascio'
svanire la trasformazione e si diresse verso la stanza da letto.
Usagi stava seduta sul letto, leggendo qualcosa dal visore. Luna si
era rannicchiata sul letto e dava l'impressione di stare a dormire.
Usagi alzo' lo sguardo quando Ami entro' in camera. "Ciao Ami. Com'e'
andata con Spock?"
"Bene. Per la connessione col computer principale ci e' voluto
poco. Ora il programma di ricerca sta girando. Ci chiameranno se ci
sono sviluppi."
La guardo' di sott'occhio. "Sei sicura che e' tutto quello che avete
fatto?" Ami arrossi' leggermente all'insinuazione.
"Usagi! Stavamo lavorando!"
"Ah, davvero?"
Luna intervenne in aiuto di Ami. "Basta, Usagi. Avete bisogno di
dormire adesso. Tutte e due!"
"Ah, va bene... Lasciami finire questo prima"
"Che stai leggendo?" chiese Ami, incuriosita.
Usagi giro' il visore verso l'amica. "Ta daa!" Ami diede
un'occhiata e chino' la testa con disappunto. Con tutta la letteratura
della Federazione a disposizione, Usagi stava leggendo dei fumetti!

Il suono della chiamata dell'interfono le fece svegliare. Usagi
urlo' "Sono in ritardo!" e cerco' di prepararsi per la scuola prima di
realizzare dove si trovava.
Luna salto' sul tavolo e rispose alla chiamata. "Si'?"
"Qui Spock. Il capitano ed io saremo da voi in cinque minuti." Con
un click, l'interfono si spense.
Ami controllo' l'orologio. "Sono passate solo quattro ore. Mi
chiedo cosa sia successo."
"Lo scopriremo presto." replico' Luna. "Svelte voi due!
Trasformatevi!"
Il campanello della porta suono' cinque minuti piu' tardi, e
salutarono Kirk e Spock al loro ingresso. Le altre li seguirono. "La
buona notizia e' che il programma di ricerca ha lavorato come un
gioiello, e abbiamo la posizione dei cristalli. La cattiva e' che
sembra che il nostro nemico si stia muovendo. Uhura ha intercettato
diverse trasmissioni che parlavano di gente che sveniva o che si
sentiva stanchissima."
"Stanno raccogliendo l'energia per liberare la Negaforce." disse
Artemis.
"Quella era la mia analisi." replico' Spock. Diede a Mercury il suo
computer. "Sfortunatamente, questo ci forza ad intervenire prima di
essere adeguatamente preparati."
"Non potete teletrasportare fuori i cristalli?" chiese Luna.
"Sfortunatamente no". rispose Kirk. "La risoluzione dei sensori era
appena sufficiente per segnalare una locazione imprecisata, troppo per
poter provare a puntare il raggio del teletrasporto. Se li rivogliamo,
dovremmo andarceli a prendere." Il capitano sembro' esitante. "Beh...
io non posso ordinarvi di farlo. Per evitare che la nostra presenza
interferisca con il vostro universo, il mio equipaggio ed io
personalmente dovremo provare a tirarli fuori. Ma non e' una vostra
responsabilita'. Se volete, vi posso teletrasportare sulla..."
"Non dica altro, capitano." lo interruppe Sailor Moon. "Siamo qui.
Vi aiuteremo."
"Grazie." disse Kirk, uscendo dalla stanza con tutto il gruppo.
"Luna, Artemis: il signor Spock vi portera' all'hangar navette."
"Perche'?"
"La navetta e' equipaggiata con un generatore di campo subspaziale
che ci permettera' di teletrasportarci direttamente nella Negaverse."
spiego' Spock. "Abbiamo determinato che il punto ottimale per generare
il campo e' esattamente nel centro di quello che era il Moon Kingdom."
"E visto che voi conoscete gia' il posto, vorrei che accompagnaste
il signor Scott sulla Galileo." aggiunse Kirk.
"Non so che aiuto potremo darvi, ma se dovesse servire, siamo con
lei." rispose Luna. Prima di dividersi, si rivolse alle Senshi "In
bocca al lupo, ragazze!"
"Ci uniremo al comandante Giotto e alla sua squadra di sicurezza
nella sala teletrasporto." disse Kirk dopo che i gatti erano andati.
"Una volta che la Galileo e' in posizione, ci teletrasporteremo. Avrei
preferito piu' tempo per preparare le nostre forze per lavorare
assieme, ma non e' possibile. Pronti o no, stiamo andando nella
Negaverse."

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TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:42

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 5 - ... ancora una volta nella frattura ...
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 5 - ... ancora una volta nella frattura...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Data stellare 5048.5. Sono a capo di un
gruppo pronto a sbarcare, accompagnato dalle Sailor Senshi, per
cercare di recuperare i cristalli rubati. Dobbiamo farlo prima che
Beryl li possa usare per liberare la Negaforce."

Sette fasci di luci, una miscela di blu e arancio invece del solito
rosso ed arancio, illuminarono un corridoio deserto. Dopo essersi
materializzati, gli uomini della sicurezza imbracciarono i fucili
pahser mentre Spock esaminava l'area. Vedendo che non c'erano
problemi, per il momento, Kirk prese il comunicatore. "Kirk a
Enterprise. L'area e' sicura. Mandare il resto della squadra." Altre
sei colonne di energia apparvero, materializzando le Sailor Senshi e
McCoy.
McCoy si senti' a pezzi dopo che la materializzazione fu finita "E
io che pensavo che un normale teletrasporto fosse dannoso."
"Davvero?" disse Sailor Moon. "A me e' quasi piaciuto." McCoy la
guardo' con uno sguardo fulminante.
Kirk sorrise e apri' di nuovo il comunicatore. "Squadra atterrata
senza problemi, Uhura. Silenzio radio fino a compimento missione."
"Si signore. Inizio..." La voce di Uhura cambio' "Signore, il
signor Scott le vuole parlare."
"Molto bene, tenente. Kirk chiuso." Cambio' un settaggio sul
comunicatore. "Kirk a Galileo. Che succede, Scotty?"
"Abbiamo un problema di energia, signore. Quando il teletrasporto
e' passato attraverso il campo, abbiamo subito un assorbimento
massiccio di energia, superiore a quanto aspettato. Le riserve della
Galileo sono quasi andate. Non so se ce ne sara' a sufficienza per
portarvi fuori."
"Ricevuto. Kirk, chiudo." Si rivolse a Spock. "Cosa dice il
tricorder, signor Spock?"
"C'e' una forte interferenza nell'area, capitano." disse. Il Vulcan
era ancora occupato con le scansioni col tricorder, ed anche Mercury,
che aveva iniziato a fare lo stesso col suo computer nel momento in
cui era arrivata. "Il raggio di azione del tricorder e' estremamente
limitato. Non riesco a localizzare i cristalli."
Mercury alzo' lo sguardo dalle sue scansioni. "Li ho trovati!
Approssimativamente cinquecento metri in quella direzione." Indico' il
tunnel.
"Molto bene!" disse Jupiter. "Andiamo!"
"Comandante Giotto, ha sentito la signora."
"Si signore" disse il capo della sicurezza. Rivolgendosi al suo
gruppo "Avanzare, schema alfa. Anderson, lei in testa" Uno degli
uomini della sicurezza annui' e si mise alla testa della formazione.
Il gruppo cammino' lentamente lungo il tunnel, in silenzio, ad
eccezione del suono del tricorder che stava scansionando l'area. Dopo
un po' arrivarono ad un punto in cui il tunnel si apri' in una grossa
caverna. Anderson entro' con cautela nella caverna. Si volto' per
affrontare un rumore strisciante che era dietro di lui. "Capitano!
Attento a..." comincio', ma il suo urlo di avvertimento termino' in un
grido strozzato.
Una delle altre guardie fece fuoco contro lo youma che si trovava
sopra Anderson, e svani' in un lampo di luce rossa. Altri youma
arrivarono di corsa nella caverna e caricarono il gruppo, cercando di
sopraffarli.
Mercury entro' in azione "SHABON... SPRAY!"
Una densa nebbia si formo' nella caverna, e gli youma si fermarono,
esitanti, confusi. In qualche modo, gli uomini della sicurezza
potevano ancora vedere i loro bersagli. I fucili phaser spararono
all'unisono e diversi youma svanirono.
Alcuni furono in grado di sopportare l'energia dei phaser. Dopo
aver rimosso la confusione causata dalla nebbia, caricarono verso le
guardie.
A quel punto entrarono in azione le senshi.
"CRESCENT... BEAM!"
"SUPREME... THUNDER!"
"FIRE... SOUL!"
Come in sala macchine, gli attacchi delle Senshi colpirono gli
youma che stavano arrivando, lasciandone uno in piedi. Questo
salto' verso Giotto, tirando fuori gli artigli, cercando di
sventrarlo. Diverse guardie fecero fuoco, in un disperato tentativo di
salvare il capo della sicurezza, ma senza successo.
"MOON TIARA... ACTION!" La tiara di Sailor Moon taglio' in due lo
youma, lasciando solo un mucchietto di polvere ai piedi del capo della
sicurezza. Lo aiuto' ad alzarsi "Sta bene?"
"Ora si'. Grazie"
"Hey! Nessun problema." rispose la ragazza. Giotto riprese il suo
fucile phaser e entro' nella caverna.
McCoy esamino' Anderson brevemente e scosse la testa. Non c'era
piu' nulla da fare per la guardia.
"E cosi' e' andata la sorpresa" borbotto' Kirk. Guardo' le diverse
uscite della caverna. "Da che parte?"
Dopo un breve momento di ricerca, sia Mercury che Spock dissero "Da
questa parte" indicando una delle uscite posteriori. Il gruppo si
riuni' e continuo' il suo cammino.

I gatti guardarono fuori dalla navetta, verso le rovine del Moon
Kingdom. "Non e' cambiato molto da quando siamo stati qui l'ultima
volta" osservo' Artemis.
Luna annui' concordando in silenzio. Dopo un po' distolse lo
sguardo dalla finestra. "Preferisco ricordarmelo com'era prima."
"Ho paura che quel tempo se ne sia andato, Luna."
"Lo so. Ma forse potremmo tornare al fasto di un tempo, forse in un
altra maniera." Salto' giu' dalla console e si mosse verso il retro
della navetta. "Ma prima dobbiamo confrontarci con Beryl. Come vanno
le cose, signor Scott?"
"Siamo riusciti a far tornare parte dell'energia di riserva. Spero
che ce ne sia abbastanza per riportarli fuori." L'ingegnere fece dei
controlli. "Baker, tenga d'occhio il flusso di energia." L'altro
ingegnere annui'.

Kunzite si materializzo' nella stanza contenente l'apparato coi
cristalli. "E' tutto pronto, principe Endymion?"
"Si'. I cristalli sono al loro posto. Tutto quello che ci serve e'
un modesto apporto di energia da farci passare attraverso, e la
Negaforce si risvegliera'."
"Eccellente."

"Sono qui" disse Sailor Mercury.
Il gruppo si era fermato all'entrata della grossa caverna,
tenendosi basso dietro qualsiasi riparo che potessero trovare. Nel
centro si trovava una grossa capsula, all'apparenza organica.
All'interno di essa, c'erano i cristalli rubati, allineati.
Kirk si acciglio'. All'interno c'erano anche Kunzite e Endymion. E
chissa' quanti youma li' vicino. Fecero qualche passo indietro. "Non
sembra sara' facile." osservo' Venus sottovoce.
Spock si concentro' per un attimo. "Stimerei le nostre possibilita'
di successo pari a cinquemiladuecentoquarantasette virgola sei contro
una." disse, causando degli sguardi increduli dalle senshi.
"E' questo che apprezzo di te, Spock. Sei sempre ottimista!" disse
McCoy.
"Buono Bones. E' meglio di quando fummo su Organia."
"Allora conoscevo la forza del nemico, capitano. Credo che la mia
stima delle possibilita' di Kunzite possa essere sottostimata."
"Oh."
"Scusate, ma possiamo tornare al lavoro?" intervenne Mars.
"Ha ragione, signore." disse Giotto. "Qualsiasi cosa dobbiamo fare,
sconsiglio un attacco frontale."
"Concordo" rispose Kirk. "Non abbiamo tempo per qualcosa di
preciso, percio' ecco il piano: io e Spock passeremo da questi tunnel
attorno e cercheremo un'altra entrata. Dateci quindici minuti, poi
create un diversivo. Se avremo fortuna, riusciremo a prendere i
cristalli e ci teletrasporteremo fuori."
Giotto annui', ma Sailor Mars borbotto' "Oh, sembra un *grande*
piano." Il suo tono indicava che era tutt'altro.
"Ha un'idea migliore?" chiese di rimando McCoy.
"Certo. Una di noi deve andare con loro."
Venus annui'. "Sai come si dice: In due si sta bene, ma in tre e'
compagnia."
"L'idea di Mars ha senso." aggiuse Jupiter, ignorando lo
strafalcione di Venus. "Dopo tutto, che succederebbe se vi trovaste
faccia a faccia con uno youma a prova di phaser?"
"E' solo logica" disse Mercury.
"E' stata con Spock troppo tempo."
"Bones..."
"Mars ha ragione" disse Sailor Moon, suscitando sguardi sorpresi
dalle altre. "E io andro' con loro."
Mars stava per obiettare, ma Spock intervenne prima che potesse
parlare. "Ha ragione. Nelle ultime battaglie con Kunzite, Sailor Moon
e' stata l'unica che ha dimostrato il potere di poterlo affrontare da
sola. Visto che lo scopo di quelli che staranno indietro e' provvedere
ad una mera distrazione, e' logico che il membro coi poteri maggiori
del gruppo ci accompagni." Mars si calmo', ma non era convinta.
"Andiamo allora." I tre si mossero e gli altri attesero in
silenzio. Dieci minuti piu' tardi, diversi youma entrarono nella
camera e iniziarono a muovere l'apparecchiatura sotto gli ordini di
Kunzite.
"Dove lo stanno portando?" chiese Jupiter.
"Non importa." rispose Giotto. "Se lo spostano, il capitano non
sara' in grado di prendere i cristalli. Dobbiamo attaccare ora."

"Eccellente" gongolo' Kunzite. "Presto la Negaforce verra'
risvegliata."
"Non in questa vita, nega spazzatura!"
Kunzite si giro'. "Chi...?"
Le Sailor Senshi erano in piedi all'entrata. "Dovresti sapere di
noi, Kunzite! Quei cristalli non ti appertengono! E in nome di
Venere..."
"... in nome di Mercurio..."
"... in nome di Marte..."
"... in nome di Giove..."
"... ti puniremo!" conclusero simultaneamente. Un osservatore
sarebbe stato in grado di sentire un mugugno provenire dall'entrata.
Kunzite fu preso di sorpresa. "Impossibile! Non potete essere qui!
Obsidian vi aveva ferito in maniera grave tanto da non potervi far
interferire!"
"Un altro dei tuoi 'successi brillanti', Kunzite?" gli disse
Endymion.
"Non importa!" sbuffo' Kunzite. "Siete state delle pazze a venire
nel nostro regno, da sole, Sailor Senshi! Specialmente senza la vostra
preziosa leader!" Fece un cenno agli youma che stavano muovendo
l'apparato coi cristalli. "Distruggetele!"
Gli youma partirono alla carica delle senshi, solo per incontrare
cinque fasci di phaser. Giotto sposto' la mira da uno youma appena
vaporizzato verso Kunzite. "Non sono venute da sole!"

"E' sicuro di sapere dove sta andando?" chiese Sailor Moon.
"Si'" rispose Spock. "Il raggio del tricorder potra' essere
limitato, ma e' sufficiente per tracciare una mappa dell'area
circostante. L'entrata che dovremo usare e' giusto dietro l'angolo."
Quando girarono la colonna che Spock aveva indicato, si trovarono
faccia a faccia con un grosso youma che stava portando un grosso
cristallo. Si guardarono per un attimo, poi lo youma carico'. Kirk
sparo' col phaser, ma ebbe lo stesso effetto di quando cerco' di
colpire Obsidian. Cioe' nulla.
Sailor Moon reagi' di istinto. "MOON TIARA... ACTION!"
Spock si chino' ad esaminare il cristallo che si trovava sopra il
mucchietto di sabbia in cui era stato vaporizzato lo youma.
"Interessante. Sembra essere una specie di contenitore per
bioenergia."
"Vuol dire che e' l'energia che hanno raccolto?" chiese Sailor
Moon. Spock annui'.
"Bene. Questo dovrebbe fermare il loro piano." Kirk fece cenno di
allontanarsi, e miro' il cristallo col phaser. Sparo' e il cristallo
svani' in un'intensa luce. La loro attenzione fu attirata dal rumore
dei colpi di phaser che stavano sparando. "Sono in anticipo" osservo'
Kirk.
"Il comandante Giotto solitamente e' puntuale." noto' Spock. "La
situazione dev'essere cambiata." I due ufficiali e la senshi entrarono
nella stanza.

Kunzite guardo' i fasci di energia delle armi che si infrangevano
contro il suo scudo. "Molto impressionante" disse "ma inutile." Le
guardie schivarono i suoi colpi di energia.

Arrivarono ai cristalli. Sailor Moon guardo' la battaglia che si
stava svolgendo. "Svelti! Non so per quanto tempo possano trattenere
Kunzite."
Imperturbabile come sempre, il Vulcan annui' appena. "Abbiamo
bisogno di soli due virgola tre minuti per prendere i cristalli. Poi
saremo pronti per venir teletrasportati."

"FIRE... SOUL!"
La sfera di fuoco di mars si disintegro' contro lo scudo di Kunzite.
Questo le spedi' una sfera di energia, facendola barcollare. Una
guardia la prese con un tuffo e la porto' al riparo.
A questo punto, gli youma erano stati vaporizzati, polverizzati,
elettrificati o in qualche modo distrutti. Mettere fuori gioco Kunzite
era un'altra cosa. Giotto e i suoi uomini continuarono a sparare,
cercando di distrarre Kunzite dalle Senshi il piu' a lungo possibile.
Endymion guardava la battaglia. 'Strano' penso' 'Non sembra che
stiano cercando di prendere...' guardo' verso i cristalli. '..aha!
Molto intelligente, capitano.'

"L'ultimo" disse Kirk. Si mosse verso l'ultimo cristallo. Ma quando
lo raggiunse, un lampo nero passo' vicino alla sua mano. La ritrasse
istintivamente, guardando la rosa nera che si era conficcata nel muro.
"Non penso, capitano Kirk." Sorpresi, si voltarono a vedere un uomo
mascherato in smoking, completo di cappello a cilindro e mantello.
"E tu chi sei?"
"Tuxedo Kamen!"
"Al tuo servizio" rispose, mostrando un'altra rosa nera. "E non
riuscirete a prendere quei cristalli, capitano."

"Ma quanto ci vuole per questo?" borbotto' Giotto. Uno dei suoi
uomini era a terra, con McCoy che stava provvedendo. Il resto della
squadra stava mantenendo un fuoco costante contro Kunzite, assieme
alle senshi. Ma tutti i loro attacchi vaporizzavano sullo scudo.
"CRESCENT..."
"SUPREME..."
"... BEAM!"
"... THUNDER!"
L'attacco contemporaneo sembro' ancora inefficace, ma Giotto poteva
giurare di aver visto alcune gocce di sudore sulla fronte di Kunzite.
Forse stavano riuscendo ad indebolirlo. Miro' col fucile laser e tiro'
il grilletto.
La punta del fucile si illumino', na non ci fu altra reazione. La
carica dell'arma era esaurita. Si mosse velocemente per cambiarla.

Kirk estrasse il phaser. "Prendi l'ultimo cristallo, Spock.
Cerchero' di tenerlo a bada."
"Stia attento, capitano. Tuxedo Kamen e' l'alter ego del principe
Endymion, ed e' stato un valente alleato delle Sailor Senshi prima di
cooperare con la Negaverse. Ha poteri simili alle senshi."
"Il tuo amico con le orecchie a punta ha ragione." Tuxedo Kamen
sorrise e scaglio' la rosa, incastrandola nel phaser. "Lascia stare,
Kirk. Non hai possibilita' contro di me."
Kirk butto' l'arma inusabile contro Tuxedo Kamen e gli si scaglio'
contro.

Kunsite fece un largo movimento delle braccia, rilasciando una
ondata di energia. Giotto senti' un senso di nausea quando l'ondata
arrivo'. Si rialzo' e valuto' velocemente la situazione. Non buona.
Oltre a lui, c'era solo un altro uomo della sicurezza in piedi. Il
terzo era stato ferito dall'ondata e McCoy stava muovendosi per
prendersi cura di lui. Le senshi erano a terra, ma si stavano
lentamente rialzando.

Kirk venne sbattuto a terra violentemente. Si rimise in piedi
lentamente, cercando di riprendere fiato. Tuxedo Kamen era piu' forte
di quanto sembrava, ed era anche veloce.
"Non metterti sulla mia strada, Kirk. Non voglio farvi del male, ma
lo faro' se necessario. Non prenderete quei cristalli." Si volto' per
affrontare Spock.
'Grosso errore.' Kirk lo prese per la spalla, girandolo verso di
se'. Con un destro incrociato lo colpi' alla mascella, e con il
sinistro lo colpi' in pieno allo stomaco. I due pugni avrebbero
stordito anche un Vulcan per qualche secondo.
Non Tuxedo Kamen, apparentemente. Sbuffo' e tiro' fuori il suo
bastone, colpendo Kirk in faccia. Di nuovo, cadde a terra, stordito.
'Forse non era un cosi' grosso errore...'
Tuxedo Kamen prese un'altra rosa nera. "Basta! Stattene a terra e
fuori dai piedi, capitano Kirk, o morirai! Non puoi vincere."
Kirk si sforzo' per tornare in piedi. "Ho... gia' sentito quella
frase... da gente piu' forte... di te." Kirk stava pensando a Gorn, ma
era vero, nonostante tutto.
"Sia come sia." Si preparo' a lanciare la rosa.
Sailor Moon si interpose fra i due uomini. "Mamoru, aspetta!"

Giotto e l'altra guardia spararono a Kunzite. Sbuffo' ai loro
sforzi. "Che patetici." Alzo' la mano, preparandosi a sferrare una
sfera di energia concentrata verso Giotto. Il suo scudo diminui' per
pochi secondi...
"CRESCENT... BEAM!"
Il raggio di luce prese Kunzite indifeso. Era riuscito a rialzare il
suo scudo per deviare alcuni dei colpi, ma non abbastanza per evitare
che questi potessero passarci attraverso.

"Mamoru, non vuoi farlo." disse Sailor Moon, quasi pregandolo.
"Cerca di ricordare chi sei. Beryl non puo' averti cancellato
completamente la memoria." Tuxedo Kamen la guardava in silenzio. "Ci
hai aiutato molte volte contro la Negaverse."
Kirk guardo' l'intermezzo fra i due cercando di riprendere fiato.
Stranamente le sue parole, il cercare di fargli ricordare chi fosse e
cosa avesse fatto, sembravano avere un effetto. La faccia dell'uomo
era strana, come se si stesse combattendo una battaglia interiore, come
se alcuni ricordi cercassero di farsi strada nel subconscio.
Alla fine disse "Basta." Tiro' la rosa verso la ragazza, ma si
conficco' nel pavimento della caverna. "Li lascero' andare coi loro
cristalli, e anche le tue amiche, Sailor Moon... se mi darai il
cristallo d'argento." Lei esito'.
"No!" disse Kirk. "Non hai il diritto sui cristalli di dilitio...
ne' sul cristallo d'argento. Ce ne andremo da qui con entrambi!"
"Come se ce la possiate fare!" replico' Tuxedo Kamen. "Guardati
intorno, Kirk. I tuoi uomini sono quasi tutti feriti. E tu certamente
non puoi oltrepassarmi." Una mano gli prese la spalla alla base del
collo e strinse. Gli occhi ei Endymion ruotarono verso l'alto e cadde
svenuto.
"Come sempre, signor Spock, il suo tempismo e' impeccabile." Spock
guardo' il suo capitano, alzando un sopracciglio.
"Mamoru!" Sailor Moon accorse al suo fianco.
"Sta bene" la rassicuro' Spock. "La presa vulcaniana e' un metodo
non letale per sottomettere un nemico. Si riprendera' presto.
Capitano, visto che abbiamo i cristalli, suggerisco di ritirarci
sull'Enterprise."
"Concordo. Kirk a Enterprise."
"Enterprise, tenente Uhura."
"Missione completa. Dica al capo Kyle di tirarci fuori da qui."

Giotto continuo' a sparare, come la guardia rimasta. Mars e Jupiter
erano di nuovo in piedi e si alternarono con Venus nell'attaccare
Kunzite. Ogni tanto Mercury oscurava la zona con la nebbia. La
modalita' 'colpisci e fuggi' evitava che Kunzite potesse rispondere
con colpi precisi, ma il suo campo di forza era ancora abbastanza
forte da evitargli di venire ferito. Era una situazione di stallo.
Il suo comunicatore scelse quel momento per suonare. "Qui Giotto."
"Qui Uhura. Pronti per il teletrasporto."
"Bene tenente." rispose "Pronti." Si sposto' verso Sailor Mercury.
La senshi aveva il visore attivato, cercando di trovare una qualche
debolezza nello scudo di Kunzite. "Stiamo per andarcene. Che ne dice
di una copertura?"
Mercury annui'. "Si'." Si alzo' e chiamo' il suo potere. "SHABON...
SPRAY!"
Kunzite cerco' di guardare attraverso la nebbia. 'Dove sono?' Di
solito, le senshi usavano il potere della nebbia per coprire nuovi
attacchi, ma la zona era stranamente in silenzio, ad eccezione di un
rumore che si ripete' diverse volte. Come era apparso. il banco di
nebbia svani'.
I suoi occhi non credettero a cio' che videro: se ne erano andati!

Le luci nella navetta si abbassarono e il rumore dai motori inizio'
a diminuire. Scotty corse per esaminare le letture del campo
subspaziale, e pronuncio' diverse maledizioni gaeliche. "L'assorbimento
di energia e' diventato critico. Non possiamo mantenere il campo."
Estrasse il comunicatore. "Scott a Kyle. Li avete tutti?"
"No, signore. Il campo subspaziale ha ceduto quando stavo per
iniziare a trasportare l'ultimo gruppo." rispose Kyle. "Il corridoio
non e' abbastanza ampio per avere un aggancio positivo sul capitano e
gli altri."
"Che e' successo?" chiese Artemis.
"Per generare il campo, ho prosciugato le riserve dei motori della
navetta. L'energia della navetta ora e' quella delle batterie." Finche'
non avesse trovato una soluzione, e velocemente, il capitano, il signor
Spock e Sailor Moon erano bloccati nella Negaverse.
"Abbiamo bisogno di piu' energia per ristabilire l'integrita' del
campo?" chiese Luna.
"Si'. Ma i motori non ne hanno piu'." Guardo' la gatta. "Almeno
finche' non avremo un generatore di energia qui."
"Una grossa sorgente di elettricita' potrebbe andar bene?" chiese
Jupiter dal comunicatore.
"Si', potrebbe. Ma cosa...?"
"Ce l'abbiamo!" grido' Artemis. "Mandate qui Jupiter!"
"Signore?" chiese Kyle, confuso.
Scotty guardo' Artemis, con la faccia dubbiosa. Poi la sua
espressione si rischiaro'. "Ha sentito il gatto, Kyle." rispose
Scotty. "Teletrasportate Jupiter sulla Galileo."

"Stiamo lavorando ad una soluzione, capitano, ma ci vorranno alcuni
minuti prima di fare un tentativo."
"Le suggerisco di sbrigarsi, Scotty. Kirk, chiudo." Chiuse il
comunicatore e guardo' i suoi compagni. "Meglio trovare un posto dove
nasconderci finche' il signor Scott non faccia il miracolo."
"Non possiamo lasciare Mamoru qui." disse Sailor Moon.
Kirk annui'. "Lo porteremo con noi. Ma e' meglio uscire di qui, e
alla svelta." Prima che lui o Spock potesse avvicinarsi a Mamoru, un
campo di forza di energia nera lo avvolse.
"Non credo, Kirk!" urlo' Kunzite.
"Correte!" disse Kirk. Riuscirono ad andare al riparo prima che un
colpo di energia nera passasse sopra le loro teste. Cercando
un'uscita, Kirk inciampo' nel suo phaser. Non poteva piu' sparare, ma
se la riserva di energia non era stata danneggiata, poteva fare ancora
una cosa... Giro' il controllo al massimo e un sibilo inizio' a uscire
dall'arma, aumentanto lentamente di intensita'. Si giro' e lo tiro' a
Kunzite. "Prendi!" gli urlo', quindi corse verso il tunnel il piu'
velocemente possibile. Quando penso' che fosse passato il tempo
necessario, urlo' "GIU'!" a Spock. Prendendo Sailor Moon, la copri'
lui stesso.

Kunzite guardo' il phaser che stava a terra. Quella cosa tanto
stupida avrebbe potuto fargli male? Ma il rumore stava aumentando di
intensita'... e di volume.

"Che sta succedendo..." Sailor Moon non fece in tempo a finire la
frase che si senti' una grossa esplosione arrivare dietro di loro. La
caverna venne scossa e il tunnel crollo' dietro di loro.
"Mamoru!"
"Sono sicuro che sta bene." Kirk la rassicuro, sperando che fosse
il caso. "Ricorda, era racchiuso in un campo di forza di Kunzite."
Quando la polvere si poso', si alzarono e guardarono indietro, al
tunnel ormai impenetrabile. "Dovrebbe rallentarlo un po'" disse Kirk
con soddisfazione.
"Non completamente, capitano." rispose Spock. "Abbiamo visto che
alcune entita' qui hanno l'abilita' di teletrasportarsi. Suggerisco di
velocizzare la nostra partenza dalla corrente posizione il piu' in
fretta possibile."
Sailor Moon non capiva. "Potrebbe tradurre???"
"Ha detto: corriamo!" disse Kirk.
E si misero a correre.

Kunzite grugni' dalla rabbia. Quei vermi della nave e le loro
alleate stavano diventando noiosi. Era appena riuscito a
teletrasportarsi con Endymion prima dell'esplosione. Ed era stato un
bene... Forse non sarebbe stato in grado di sopportare
quell'esplosione.
Ora, doveva far pagare a Kirk lo scotto della sconfitta...

Scotty lavoro' in tutta fretta per riconfigurare il sistema di
propulsione per accettare un immsione diretta di elettricita' da
Jupiter. Da li', l'energia sarebbe stata convogliata nel generatore di
campo, sperando che non andasse in sovraccarico.
"Presto!" lo incito' Luna.
"Sto andando il piu' velocemente possibile. Avremo solo un
tentativo. Se non funzionera' al primo colpo, i motori e il generatore
di campo saranno solo spazzatura metallica. E non potremo riportare qui
il capitano e gli altri indietro."

Kirk e Spock correvano lungo i tunnel della Negaverse, seguendo
Sailor Moon. Corsero lungo un tunnel, finche' questo fini'.
"Vicolo cieco." disse Kirk.
"Deve dirlo in quel modo?" chiese Sailor Moon. Si fermarono per un
momento ad ascoltare rumori di eventuali inseguitori. Niente.
Spock guardo' il suo tricorder. "Non rilevo segni di inseguitori."
"Significa che non ci stanno dietro?" chiese Sailor Moon. Sembrava
quasi che non avesse il fiatone.
Kirk annui', respirando affannosamente. "Penso... che li abbiamo
seminati."
"Non ne essere tanto sicuro, Kirk!" Kunzite apparve li' vicino.
Lancio' una scarica di energia che colpi' il phaser di Spock,
facendolo cadere al suolo. "Prendero' quei cristalli, ora. E vi
ringrazio anche per avermi portato il cristallo d'argento."

"Pronto!" annuncio' Scotty. Annui' a Sailor Jupiter.
Makoto si concentro', sentendo il potere che cresceva dentro di
lei. Era dolorante, leggermente ferita ed esausta per la battaglia
appena passata, ma era determinata. Troppo dipendeva da lei per
fallire. Kirk, Spock, tutta la gente dell'Enterprise... ma soprattutto
Usagi dipendevano da lei ora.
E non poteva fallire.
Non ora... ne' mai.
Senti' il potere che voleva uscire e combatteva per trattenerlo.
Nonostante cio', si vedeva parte di esso che riusciva a passare,
manifestandosi come piccoli fulmini che le illuminavano le mani.
Strinse i denti contro il dolore, cercando di forzare il livello di
energia il piu' alto possibile, piu' di quanto non avesse mai fatto.
Alla fine rilascio' l'energia assieme ad un urlo spaventoso.
Una mezza dozzina di allarmi della navetta entrarono in funzione
alla scarica di energia. "Ora, signor Kyle!" urlo' il capo ingegnere.
"Ho una lettura per il teletrasporto!" rispose il capo "Energia!"
Alcune scintille uscirono da diverse console.

"Non avrai quei cristalli, Kunzite!" esclamo' Sailor Moon. Si pose
di fronte agli ufficiali della flotta stellare, con la Crescent moon
Wand in mano. "O il cristallo d'argento! In nome della Luna, ti
puniro'!"
Kirk era impressionato dal comportamento dell'alleata. Un minuto
prima li stava conducendo attraverso i tunnel. Ora stava fronteggiando
un essere che riusciva a contrastare le forze congiunte delle Sailor
Senshi e delle armi pesanti della flotta stellare. E la cosa strana
era che lei ne era convinta.
Kunzite sembro' meno che impressionato. "Lo vedremo, Sailor Moon!"
disse, scagliando una scarica di energia verso i tre.
Non arrivo' mai. Con un comando mentale, il cristallo d'argento
pulso' e rilascio' una scarica di energia che poteva fronteggiare
quella di Kunzite. Ci fu un breve lampo e le due scariche si
annullarono.
Quindi un lieve rumore invase il tunnel. Una luce blu-arancio
avvolse Sailor Moon e i due ufficiali, e svanirono.
"Se ne sono andati! Con i cristalli!" gli occhi di Kunzite non ci
credevano. "Queen Beryl non sara' contenta di tutto questo!" mormoro'.

"Bel lavoro, Scotty." disse la voce di Kirk dal comunicatore.
"Un po' troppo buono, signore." rispose Scotty. Cerco' di muovere
l'aria con la mano, per dissipare il fumo che invadeva la navetta,
senza molto successo. Baker era occupato con un estintore sui piccoli
focolai che si erano accesi sui vari pannelli. "La scarica di energia
di Jupiter ha fritto la meta' dei sistemi della navetta. Ci vorra' un
po' di tempo prima di poter ripartire, se le riserve di carburante non
si sono esaurite."
Jupiter barcollava, cercando di rimettersi in piedi. Il rilascio di
energia l'aveva sbattuta a terra, e l'uso massiccio del suo potere la
aveva indebolita. "Er... mi dispiace."
L'ingegnere scosse la testa aiutandola a rialzarsi. "Non dire
stupidate. Hai fatto quello che dovevi per tirar fuori i nostri da
la'." Guardo' l'interno della navetta. "Tutto questo puo' essere
rimpiazzato, ma le loro vite no. Hai fatto un dannato buon lavoro!"

"Scappati?!? Coi cristalli?!? Come e' successo, Kunzite?" Beryl
urlo' minacciosa. Involonrariamente, Kunzite tremo'. Beryl era in uno
di quei momenti. "L'equipaggio della nave ha mandato un gruppo per
recuperare i cristalli, mia regina. Erano accompagnati dalle Sailor
Senshi."
Beryl era su tutte le furie. "Come sono arrivati fin qui?"
"Non ne sono sicuro, mia regina. Sapevamo che la nave stellare aveva
la possibilita' di trasferire la materia, ma pensavo che poter passare
attraverso la barriera dimensionale non fosse alla loro portata. Sembra
che si siano alleati con le senshi." Kunzite si fermo' un attimo,
guardando allo spazio. "Mia regina, posso ritrovare la nave. Posso
andarci e riprendermi i cristalli."
Beryl si appoggio' allo schienale del trono. "No, ho un'idea
migliore."

Jupiter guardo' in alto quando la navetta inizio' a scuotersi.
"Cos'e'? Un terremoto?"
"Non lo so!"
Luna e Artemis sentirono la pelliccia dietro al collo alzarsi.
"C'e' qualcosa di dannatemente malvagio!" esclamo' Luna. "Dobbiamo
andarcene da qui! Ora!"

L'interfono fischio' insistentemente. "Capitano" disse Chekov, "I
sensori registrano una grossa distorsione dimensionale che si sta
formando proprio sopra la navetta!"
Kirk fece uno sguardo interrogativo verso il primo ufficiale,
"Spock?"
Spock attivo' il visore ausiliario e guardo' i risultati. "Qualcosa
sta emergendo da una tasca subspaziale."
"Signor Kyle, li porti via da li'!"

Lo spazio sopra la navetta sembro' liquefarsi, e una strana nave
apparve. Era molto piu' grande della nave stellare della federazione,
nera come la notte e sembrava una specie di orca marina mutata. Pulso'
come viva e un raggio di energia parti' da essa, colpendo in pieno la
navetta.

"MAKO!" urlo' Sailor Moon, vedendo la navetta distrutta. Le altre
senshi guardavano inorridite.
"Capo... Li ha..."
Kyle annui'. "Si signore." Lentamente abbasso' i controllo per la
sequenza finale di materializzazione. "Stanno materializzandosi ora."
e subito dopo gli occupanti della navetta erano sulla pedana del
teletrasporto. Le ragazze si precipitarono attorno a Jupiter,
salutando il suo ritorno. Luna e Artemis costretti dalle prese d'orso
di Moon e Venus. Scotty e Baker guardarono i festeggiamenti e scesero
dalla pedana.
"Bentornato, Scotty."
"Grazie, signore." disse Scotty. "Ma e' stato un po' troppo vicino
questa volta."
"Capitano" disse Spock, nonostante i festeggiamenti delle senshi.
"La nave aliena si sta avvicinando rapidamente."
Luna riusci' a divincolarsi dalla presa di Sailor Moon per poter
dare una occhiata allo schermo. Rimase incredula alla vista della
creatura. "Oh no..."
"Sapete cos'e'?"
"L'abbiamo gia' vista" rispose Artemis. "Non so chi siano ne' da
dove arrivino, ma hanno aiutato Beryl nel suo attacco al Moon Kingdom.
Penso sia prudente assumere che sia ostile."
"Ci occulteremo e..."
"Non lo consiglio, capitano. L'attivazione dell'occultamento ci
precluderebbe l'uso degli scudi. E alla velocita' di avvicinamento
della creatura, non saremo totalmente occultati quando arrivera'."
"Allora facciamo la cosa migliore da fare: leviamoci di torno!"
Kirk attivo' l'interfono. "Kirk a ponte. Alzare gli scudi e uscire
dall'orbita. Curvatura 1."

L'Enterprise si allontano' dalla nave nera, acccelerando alla
velocita' della luce. Il vascello oscuro sembro' quasi urlare, e un
altro raggio di energia taglio' lo spazio, colpendo gli scudi della
nave stellare nel momento in cui entro' a curvatura.

La nave ebbe uno scossone quando gli scudi vennero colpiti, quindi
fece un balzo piu' violento e le luci diminuirono.
"Che succede?" chiese Sailor Venus.
Scotty sudo' "Il cristallo di dilitio e' andato! Non abbiamo piu'
la propulsione warp!"
Kirk diede a Scotty la borsa con gli altri quattro cristalli.
"Scotty, li installi il piu' in fretta possibile!"
"Ci vorranno almeno dieci minuti..." inizio' lo scozzese.
"Ne ha cinque! Vada!" Kirk guardo' la nave che si avvicinava,
quindi attivo' l'interfono generale. "Qui e' il capitano. Allarme
rosso! Tutti ai posti di combattimento!"

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TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:50

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Capitolo 6 - Cosmic Moon Power!
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
to explore strange, new worlds...
to seek out new life and new civilizations...
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Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Capitolo 6 - Cosmic Moon Power!

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Supplemento. Siamo riusciti a recuperare i
cristalli di dilitio con minime perdite. Sfortunatamente, la nave ora
e' sotto attacco e non possiamo usare i motori a curvatura."

La sirena dell'allarme rosso inizio' a suonare, mentre la voce di
Uhura risuonava per la nave. "Allarme rosso! Tutti gli uomini ai posti
di combattimento! Non e' un'esercitazone! Ripeto! Non e'
un'esercitazione!"
Le senshi seguirono Kirk e Spock che correvano verso il turbolift.
"Ponte." Le porte si chiusero, e sentirono il lieve rumore del
turbolift. Kirk premette l'interfono. "Kirk a ponte."
"Qui Sulu, capitano."
"Situazione, signor Sulu."
"L'alieno si e' avvicinato a quarantamila chilometri, signore, ma
non ha ancora fatto fuoco." inizio' il timoniere.
"Probabilmente cerchera' di avvicinarsi ulteriormente prima di
farlo." disse Kirk a voce bassa. Spock annui'. Sembrava una
conclusione logica.
Sulu continuo'. "Motori a curvatura inoperativi, ma i motori ad
impulso sono a piena potenza."
"Molto bene Sulu. Mantenga la distanza come meglio riesce." ordino'
Kirk. "Kirk, chiudo." Guardo' il suo ufficiale scientifico. "Cosa
diavolo e' quella cosa?"
"E' una nave spaziale che sembrerebbe usare una specie di
tecnologia organica." Kirk rimase sorpreso. La risposta non arrivo'
dal Vulcan, ma da Mercury. Non doveva essere poi cosi' sorpreso.
Leggendo dal computer, la senshi continuo' "E' grossa all'incirca
quattro volte questa nave e i suoi livelli di energia sono piu' alti
comparati a quelli dell'Enterprise a piena potenza che avevo rilevato
quando siete entrati in orbita."
Spock annui'. "Sembra essere un'analisi corretta. Penso che lei
abbia acceduto ai sensori attraverso l'interfaccia di connessione."
"Si'. Mi sembra corretto continuare a lasciarla attiva finche'
tutto questo non sia finito."
Kirk decise di lasciar perdere per ora. La cosa piu' importante era
la situazione tattica corrente. Che non sembrava essere buona per
l'Enterprise. "Puo' fare una stima del potenziale di fuoco?"
Mercury si acciglio' e premette diversi tasti. "Basandomi sul colpo
ricevuto precedentemente, direi che il suo potenziale di fuoco sia
maggiore di quello dell'Enterprise. Ma non rilevo nulla che possa
esssre simile al vostro scudo deflettore."
Kirk fece un sorriso stentato. "Beh, almeno abbiamo un vantaggio.
Speriamo che ci sia tempo sufficiente per Scotty per rimettere a posto
i cristalli."

Beryl guardo' la nave nella sua sfera di cristallo mentre si
avvicinava all'Enterprise. Fece una risatina di ovvio piacere. "Presto
quelle maledette Sailor Senshi non mi saranno piu' di intralcio... per
sempre! E il cristallo d'argento sara' mio!"
"Pensa che sia saggio che il veliero ombra attacchi la nave
stellare, mia regina?" chiese Kunzite con riluttanza. "Dopo tanti
secoli isolato, lo youma che lo controlla potrebbe impazzire ed essere
incontrollabile. Il cristallo d'argento potrebbe venir distrutto."
La regina spazzo' via le sue obiezioni. "Tranquillo, Kunzite. Ho un
totale controllo su di esso. Spazzeremo via le loro difese e poi
offriremo loro una scelta tale per cui dovranno darci il cristallo
d'argento."
"E distruggeremo la nave dopo aver ricevuto il cristallo?"
"Ovviamente. Un piano semplice e diretto." Guardo' puntanto
Kunzite. "Meglio dei tanti che tu hai provato a mettere insieme."
Kunzite voleva risponderle, ma non oso' farlo.

Le porte del turbolift si aprirono sul ponte. Kirk praticamente
salto' nella sedia di comando. Spock si diresse alla console
scientifica, mentre le senshi si riunirono sul retro del ponte.
"Rapporto, signor Sulu."
"La nave aliena si e' avvicinata a ventimila chilometri. Scudi al
massimo e siamo a pieno impulso." Sulu guardo' nel suo visore e scosse
la testa. "Si sta avvicinando ancora."
"Continuare con manovre evasive. Stato dei phaser?"
"Phaser pronti, signore" rispose Chekov. Si rivolse al capitano con
un'espressione di disappunto. "Ma solo al trentatre percento."
'Magnifico!' penso' Kirk.
Il vascello ombra lancio' un raggio di energia che avvolse e colpi'
la nave. Il ponte rollo' sotto la forza dell'impatto. Essendo passati
attraverso altre esperienze similari, l'equipaggio fu in grado di
tenersi in piedi. Nel retro del ponte, le senshi caddero una sopra
all'altra. "Togliti di dosso, Usagi!" sibilo' una voce.
"Non sono io!"
"Gli scudi tengono, capitano, ma stanno cedendo." disse Spock nella
confusione. "Ora sono all'ottanta percento."
"Signor Sulu. Phaser sul bersaglio." ordino' Kirk.
Sulu armegggio' i cotrolli dei phaser. "Phaser sul bersaglio."
"Fuoco!" I raggi rossi di energia usirono dalla nave, colpendo il
vascello nemico. Si contorse come se ferito, ma torno' verso la nave.
"Colpo diretto." fece il suo rapporto Spock. "I sensori hanno
rilevato che l'alieno non ha avuto danni visibili. Ha assorbito
l'energia dei phaser disperdendola attraverso di se'."
"Potrebbe fare lo stesso con una scarica di siluri?"
"Dati insufficienti."
Kirk si strinse la mascella. "Allora proviamoci. Signor Chekov,
prepari i siluri fotonici, minima dispersione." La nave tremo' sotto
un ulteriore colpo diretto.
Spock si alzo' dal visore. "Scudi al quarantasette percento. Non
possono sopportare un altro colpo."
"Siluri pronti, capitano." disse Checov.
Kirk fece un lungo respiro. "Fuoco!"
Tre siluri partirono dai tubi di lancio della nave. Due colpirono
l'alieno e il terzo esplose nelle vicinanze.
"Preso!" esclamo' Chekov. Il suo sorriso pero' svani' quando la
nave aliena emerse dalla luce causata dall'esplosione dei siluri
praticamente intatta.
"Effetti minimi." confero' Spock. "E' stato in grado di assorbire
l'energia dei siluri fotonici allo stesso modo. Sembra che le nostre
armi abbiano solo un minimo effetto contro di esso, anche se avessimo la
piena potenza disponibile."
Kirk tiro' un pugno all'interfono. "Scotty, mi piacerebbe ricevere
delle buone notizie adesso."

Scotty diede uno sguardo esasperato al comunicatore. Perche' doveva
far sempre tutto in fretta e furia? "Li ho quasi installati." rispose
"Mi servono ancora alcuni minuti."
"Non li abbiamo!" esclamo' Kirk. La nave rollo' di nuovo, stavolta
piu' violentemente di prima.

"Gli scudi hanno ceduto." disse Spock.
"Sto ricevendo rapporto danni da diversi ponti." disse Uhura.
"Squadre di riparazione stanno procedendo."
Kirk guardo' la nave aliena prepararsi per un altro attacco contro
l'Enterprise. Senza scudi, questo avrebbe di sicuro distrutto la nave.
Ma, inesplicabilmente, si fermo', mantenendo una distanza costante
dalla nave. "Che diavolo?"
"Che sta facendo?" chiese Sailor Moon. "Perche' sta li' fermo?"
"Dati insufficienti" rispose Spock. Era ovviamente disorientato
come gli altri.
Uhura tocco' la sua auricolare, ascoltando attentamente. "Capitano,
ci stanno chiamando."
"Ci chiamano? Chi?"
"Si identifica come Kunzite, signore."
"E che vuole?" chiese Jupiter.
"Tiro ad indovinare, ma vuole questo" disse Sailor Moon, mostrando
la Crescent Moon Wand.
Kirk annui'. "Sullo schermo."
Lo schermo cambio' e l'immagine del generale della Negaverse
apparve. Luna sibilo', e le senshi lo guardarono. "Ci incontriamo di
nuovo, capitano Kirk."
Kirk non vide la necessita' di scambiarsi cortesie. "Perche' ci ha
attaccato, Kunzite?"
"E me lo chiede? Voi avete invaso il nostro regno e avete rubato
diversi oggetti da la'"
"Ci siamo ripresi cio' che era nostro." rispose Kirk.
"Non sono qui per discutere semantica, non quando il vostro
prezioso dilitio non fa piu' parte dei nostri piani, capitano. Ma il
cristallo d'argento si'. Ce lo consegni, assieme alle Sailor Senshi e
risparmiero' la sua nave e il suo equipaggio."
"Scordatelo, Kunzite!" urlo' Sailor Moon "Non avrai il mio
cristallo!"
"Non sei tu a decidere, mocciosa." le rispose il generale.
"Sicuro?"
Kirk cerco' di sembrare pensieroso. "Come faccio a sapere che
manterra' la sua parola?"
Sailor Moon rimase a bocca aperta. "Cosa?!?" Il tono dela voce
della ragazza lo fece sorridere internamente, ma si sforzo' di non
voltarsi verso la ragazza. Doveva giocare il suo bluff per poter dare
il tempo a Scotty per compiere il suo miracolo in sala macchine.
Dietro a lui, le altre senshi sembravano stupite, ad eccezione di
Sailor Mars. Semplicemente lo guardava intensamente.
La vanita' sulla faccia di Kunzite era incredibile. "Voi non avete
scelta, o sbaglio? I vostri scudi sono andati, la vostra nave e' senza
difesa e le vostre stupide armi non possono competere con la nostra
nave! Arrendetevi e consegnatemi le senshi. Ora!"
Kirk mostro' la sua faccia da poker migliore, cercando di sembrare
ragionevole. "Mi dia alcuni minuti per consultarmi coi miei ufficiali
superiori."
"Le do sessanta secomdi. Non di piu'" Lo schermo torno' a mostrare
l'esterno.

Le senshi guardarono la faccia di Kirk mentre parlava con Spock.
"Non vuole dare a Kunzite quello che vuole" disse Mars sottovoce. "Sta
solo prendendo tempo." Le altre annuirono, capendo in quel momento.
La faccia di Sailor Moon cambio' da scioccata a quella di una che
sapeva tutto dal principio. "Oh, gia'! Lo sapevo!" Mars si morse la
lingua per non risponderle, ma la guardo' intensamente.
"Anche se il signor Scott riuscisse a far tornare l'energia dei
motori a curvatura, l'Enterprise non potrebbe durare a lungo senza
scudi." osservo' Mercury.
"Ci dev'essere qualcosa che possiamo fare!" disse Jupiter.
"C'e'!" le rispose Artemis "Ho un'idea!"
"Meglio tardi che mai."
"Ascoltate..."

Kirk torno' alla sua sedia. Dietro di lui poteva sentire Luna e
Artemis che parlavano con le senshi, ma non aveva il tempo per
scoprire cosa stessero confabulando. Attivo' l'interfono con la sala
macchine di nuovo. "Scotty, sarebbe ora che mi dicesse che lei ha
finito."
"Ci sono quasi, signore! Mi serve un altro minuto o due!"
Kirk annui'. Sarebbe stata un'altra scommessa. Forse una scommessa
troppo rischiosa, questa volta. "Puntare i phaser e preparare i
siluri, colpo multiplo simultaneo." ordino' con calma. Il timoniere e
il navigatore ubbidirono all'ordine.
Uhura salto' sulla sedia. "Kunzite chiede di parlare con lei,
capitano. E sta urlando."
Kirk si acciglio'. Perche' i cattivi dovevano essere sempre cosi'
puntuali? "Bene, tenente. Apra il canale."
L'immagine di Kunzite riapparve sullo schermo. "Allora capitano? Il
tempo e' scaduto. Qual'e' la sua risposta?"
"La mia risposta?" Kirk non vide altre ragioni per continuare il
bluff. O andava o era finita. Anche se Scotty avesse finito o meno.
"Voi avete attaccato questa nave senza ragioni o provocazioni. Voi e i
vostri uomini avete abbordato la mia nave, avete assalito e ucciso
membri del mio equipaggio. E avete la sfrontatezza di chiedermi di
consegnarvi queste ragazze?" Si alzo' e fece un passo verso lo
schermo. "La mia risposta e': andate al diavolo!"
"Se ne pentira', Kirk!" disse Kunzite in un grigno e lo schermo si
spense.
"Pronti a..."
"Sta facendo fuoco!" interruppe Spock. Kirk guardo' il raggio di
energia che avrebbe sicuramente distrutto la nave avvicinarsi sempre
piu'. Era stata dura, ma non c'era altro che potesse fare.
"Ora!" urlo' Artemis. Le senshi annuirono e alzarono le loro
transformation pen.
Il personale della flotta guardo' le senshi, cercando di capire
cosa stessero facendo.
"VENUS POWER!" Un globo arancio si formo' sulla sua testa.
"MERCURY POWER!" Un globo azzurro si formo' e si uni' al precedente.
"MARS POWER!" Un altro globo di energia, rosso, si formo'.
"JUPITER POWER!" L'ultimo globo, verde,
I quattro globi di energia si unirono sopra di loro e si espansero
fuori dalla nave, formando una barriera sferica attorno a questa. Il
raggio di energia arrivo' a colpirla, ma venne completamente deviato.
L'unica reazione all'interno della nave fu un leggero rollio, quasi
impercettibile. Frustrata, la nave aliena fece ancora fuoco, ma il
raggio di energia venne nuovamente deviato. La nave si scosse
leggermente al secondo colpo, mentre all'interno le senshi stringevano
i denti per mantenere il campo di forza.
"Stanno generando un campo di energia sconosciuto che sta
circondando la nave" disse Spock. "Ci sta proteggendo dagli attacchi
dell'alieno, meglio dei nostri scudi." Si alzo' e guardo' le senshi.
"Affascinante..."
"Non sapevo potessero farlo." disse Kirk, stupito ancora dalle loro
possibilita'. "Ma dobbiamo ancora trovare il modo di distruggere
quella cosa."
"Abbiamo un piano, capitano." gli disse Luna. "Ora Sailor Moon.
Usa..."
"Sono pronta, Luna. Quella cosa e' polvere cosmica!" Sailor Moon
alzo' la Moon Wand sulla sua testa, con il cristallo d'argento che
brillava intensamente. "COSMIC MOON POWER!"
Il cristallo d'argento si illumino' e mando' un raggio di energia
luminoso che passo' attraverso lo scafo senza danneggiarlo. Usci' e
colpi' la nave aliena. Questa si muoveva freneticamente cercando di
evitare il raggio, ma era trattenuta come una mosca nella tela di un
ragno.
Spock torno' ai sensori, analizzando lo stato del vascello nemico.
"Il potere del cristallo sta destabilizzando la matrice organica della
nave aliena, ma lentamente. Sta cercando di adattarsi per dissipare il
potere del raggio."
Kirk guardo' Sailor Moon "Puo' essere sufficiente per distruggere
l'alieno, Spock?"
"Possibile. Comunque a questo punto il risultato e' incerto."
"Puo' aumentare la potenza?" Kirk chiese ai gatti.
"Sailor Moon potrebbe trarre piu' potenza dal cristallo, ma e'
pericoloso. Se usasse tutto il suo potere, le assorbirebbe la sua
forza vitale e quindi..." la voce di Luna si spense.
"Lo posso fare, Luna..." disse in una voce sotto sforzo.
"No, Sailor Moon! Ti ucciderai!"
"Non e' una buona scelta!" disse Kirk. Erano gia' morti in troppi
in questa missione. Non voleva chiedere ad una ragazzina di
sacrificarsi per la sua nave. Doveva esserci un'alternativa. "Io..."
L'interfono fischio', interrompendolo. "Scott a ponte. Cristalli di
dilitio reinstallati. Potenza curvatura disponibile."
Kirk sorrise. "Scotty, il suo tempismo e' perfetto! Potenza
curvatura alle armi. E' tempo di far vedere a quesi esseri della
Negaverse che cosa puo' realmente fare una nave stellare."
Sulu riaggiusto' velocemente i controlli. "Phaser a piena potenza."
"Siluri pronti." aggiunse Chekov.
"Le Sailor Senshi ci hanno aiutato tanto finora. E' il momento di
ritornare loro il favore." disse Kirk. "Aprire il fuoco con tutte le
armi!"
I raggi dei phaser raggiunsero la nave della Negaverse di nuovo,
questa volta piu' luminosi di prima. Allo stesso tempo una salva di
siluri venne lanciata, e tutti i colpi andarono a segno. La nave si
contorse, e quasi sembrava urlare di dolore. Due specie di lische
erano state tagliate dall'impatto dei siluri, e una sostanza nerastra
usciva dalle ferite.
"Colpo diretto multiplo." disse Spock. "Le sua difese sono state
danneggiate significativamente. Non e' in grado di compensare la
combinazione delle nostre armi e del cristallo d'argento." La nave
sussulto' di nuovo quando l'alieno rilascio' un altro raggio di
energia. "Sembra che possa combattere ancora." La nave continuo' a
sussultare alle continue scariche di energia in arrivo, che cercavano
di infrangere la barriera delle senshi.
"Sulu, mantenere i phaser attivi." Kirk diede uno sguardo rapido
alle senshi. Stavano mantenendo lo scudo attorno alla nave, mentre
Sailor Moon stava ancora mantenendo il raggio di energia contro il
vascello alieno; ma gli sembrava che lo sforzo che stavano facendo
stava per farle cedere. Chi sapeva quanto avrebbero potuto resistere
ancora? "E' ora di finire il lavoro. Signor Chekov, prepari un'altra
salva di siluri fotonici. Bersaglio: lo stesso punto dei phaser." Dopo
che il navigatore annui' quando i siluri furono pronti, "Fuoco!" I
siluri colpirono di nuovo assieme ai phaser, e questa volta
penetrarono nella pelle della nave spaziale organica. Un comando
mentale di Sailor Moon fece dirigere il raggio del cristallo d'argento
verso la ferita della nave aliena. Dando un ultimo grido di
disperazione, la nave inizio' a cedere, fino ad esplodere in una sfera
di polvere che si andava disperdendo nello spazio.
"Preso!" esclamo' Chekov.
"Polverizzato!" gridarono le senshi, che si abbracciarono per
festeggiare la vittoria.
Al solito, Spock era meno socievole. "La nave aliena e' stata
distrutta, capitano. Suggerisco di occultarci prima che Kunzite possa
attaccarci ancora."
"Concordo, signor Spock. Signor Sulu, attivi il dispositivo di
occultamento."

Beryl urlo' frustrata quando l'Enterprise spari' dalla sua vista.
"No! Non puo' essere! Ero cosi' vicina!!"
Kunzite mantenne la sua faccia passiva, ma internamente sorrise.
'Molto meglio dei miei piani, eh?'

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TO BE CONTINUED

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Messaggio da trekfan1 » 4 ott 2009, 17:51

Sailor Trek
The dilithium dilemma
Epilogo - Addio, Enterprise
Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
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Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

Epilogo - Addio, Enterprise!

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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"Diario del capitano. Data stellare 5049.3. Con le riparazioni
completate e i cristalli di dilitio nuovamente al loro posto,
l'Enterprise e' pronta per ritornare nel nostro universo. Ma prima
dobbiamo riportare le Sailor Senshi a casa."

Le senshi erano attorno a Mercury, con espressioni ansiose. "Non mi
sembra buono" commento' Venus.
Sailor Moon scosse la testa. "Ho fiducia in Mercury. Ce la fara',
aspettate e vedrete."
"Non questa volta" disse McCoy. "Ho paura che ci siamo."
Mercury cerco' di fermare i bisbigli che provenivano da dietro di
lei e si concentro' sulla prossima mossa. Alla fine decise di muovere
la propria regina. "A lei" disse al suo avversario.
Spock annui' e contemplo' la nuova posizione dei pezzi sulla
scacchiera. Dopo pochi secondi, prese l'alfiere e lo mosse. Mercury
fece spallucce quando vide dove stava posizionandolo. "Scacco. Matto
in cinque."
"No! Non puo' essere!" urlo' Sailor Moon.
"Ho paura di si'!" disse Mercury. Mise la mano sul suo re e lo fece
cadere sulla scacchiera, abbandonando la partita. "Bella partita."
"Anche la sua" rispose il Vulcan. "Gioca bene per la sua eta' e
relativa inesperienza." la ragazza annui' accettando le
congratulazioni.
"Ero sicuro che Mercury avrebbe vinto." disse Artemis.
"Anche io" aggiunse un Chekov depresso.
"Perche' e' cosi' giu'?" chiese Mars.
Sorrise. "Ho appena perso una scommessa con Sulu."
Il timoniere intervenne. "Quando imparerai che non si puo'
scommettere contro l'attuale campione di scacchi dell'Enterprise,
Pavel?"
"Beh, qualcuno dovra' pur batterlo prima o poi."
"Nel frattempo, mi devi venti crediti."
"E *tu* me ne devi trenta" disse la voce di Uhura. Chekov ora
sorrise al cambio di espressione di Sulu, ma finche' Uhura si rivolse
a lui stesso "Ed anche te!"
"Se Sulu aveva scommesso su Spock, come ha fatto a vincere Uhura?"
chiese Luna.
"Ha scommesso sulla durata della partita." rispose Sulu. "E non e'
mai successo che Spock ci mettesse piu' di settanta mosse per battere
un avversario umano."
"Specialmente negli scacchi bidimensionali." aggiuse Chekov.
La porta della sala giochi si apri', e Kirk entro'. Vedendo che la
partita era finita "Mi sono perso anche la rivincita?"
"No!" disse Jupiter "Hanno appena finito la prima."
Kirk sembro' perplesso "Appena finito?"
"Avresti dovuto vederlo, Jim. Ha dato a Spock la partita della
vita. Piu' di ottanta mosse."
"Ottantatre" preciso' Spock.
L'espressione di Kirk era sufficiente per far iniziare a
ridacchiare Sailor Moon. "Ottanta... tre? La mia partita piu' lunga
con lei e' stata cinquanta mosse!"
"Quarantasette, per essere preciso."
Kirk fu salvato da un ulteriore imbarazzo dal fischio
dell'interfono. "Qui Kirk."
"Abbiamo riconfigurato i motori a curvatura sulla frequenza
indicata dal signor Spock, capitano." rispose Scotty. "E la nave e' in
orbita alta attorno alla terra. Siamo pronti a rimandare le nostre
ospiti a casa."
"Grazie, Scotty. Kirk, chiudo."

Il capo Kyle guardo' all'entrata quando si aprirono le porte della
sala teletrasporto, per far entrare il capitano Kirk e Sailor Moon.
Furono seguiti da Spock, Luna, Artemis e le altre senshi. "Prima che
ve ne andiate" disse Kirk "voglio solo ringraziarvi nuovamente per il
vostro aiuto durante la nostra permanenza nel vostro universo. Avete
senza dubbio salvato questa nave diverse volte, assieme alla vita del
mio equipaggio."
"E le nostre possibilita' di recuperare i cristalli di dilitio
sarebbero state infinitesimali senza il vostro supporto." aggiunse
Spock.
Sailor Moon rise. "Hey! Nessun problema. Con me in giro, non
c'erano dubbi sul risultato." Mars sembrava voler fare un commento
sarcastico, ma rimase in silenzio.
"Gia'! Siamo bravissime a salvare il mondo tutti i giorni!" disse
Venus.
"Comunque ci avete gia' ripagate." disse Jupiter. "Se non era per
il dottor McCoy, non penso che io e Venus saremmo sopravvissute." La
bionda annui'.
"Considerando che e' stato a causa del nostro cristallo di dilitio
che siete state ferite, era il minimo che potessimo fare." rispose il
capitano. "Ma riferiro' al buon dottore."
Luna salto' sulla pedana del teletrasporto. "Andiamo, ragazze! E'
ora di tornare da dove veniamo!"
"Gia'! A quest'ora i vostri genitori saranno preoccupati!" aggiunse
Artemis.
"Non esseri cosi' preoccupato, Artemis!" disse Venus. "Abbiamo gia'
una copertura."
"Eh?"
"Uhura si e' inserita nella rete di telefonia cellulare di Tokyo e
ci ha fatto fare qualche telefonata ai nostri." spiego' Mercury
"Abbiamo detto che passavamo la nottata da Mako."
"Oh."
Jupiter si fermo' un attimo prima di salire sulla pedana. "Sapete,
e' un male che non possiate stare qui attorno a darci una mano a
finire la Negaverse. Col vostro aiuto, non ci metteremmo molto!"
"Vero" disse Kirk "E se non dovessimo tornare nel nostro universo,
sarei tentato di restare. Ma c'e' bisogno di noi altrove."
"Non vi preoccupate! Nessun problema!" disse Sailor Moon "Finche'
saro' attorno, Beryl e i suoi seguaci non hanno alcuna possibilita'!"
"Almeno finche' non farai la stupida di nuovo" rispose Mars,
incapace di trattenersi stavolta. "Il che sara' ogni cinque minuti!"
"E piantala, Mars!" le rispose Sailor Moon.
"Thbbbb."
"Thbbbb a te!" le replico' Sailor Moon.
"Basta, voi due!" ammoni' Luna. "Non abbiamo tempo per questo!" Le
due senshi borbottarono e presero posto, guardandosi di traverso.
"Pensa che ci rivedremo, capitano?" chiese Sailor Mercury.
"Improbabile" rispose Spock.
"E' molto difficile, ma chissa'" disse Kirk. "L'universo e' strano
per questo. Arrivederci, Sailor Senshi. E buona fortuna!"
Spock alzo' la sua mano nel saluto Vulcan. "Lunga vita e
prosperita', Sailor Senshi." Mars e Jupiter cercarono di emularlo, ma
fallirono. Le altre fecero solo un gesto con la mano per salutare.
"Energia!" disse Kirk al capo Kyle. Annuendo, l'operatore attivo'
il raggio. Le senshi e i due gatti scomparvero in colonne di luce
arancio-giallo.

La notte tranquilla del parco Juban venne disturbata da un lieve
rumore causato dalla materializzazione delle senshi. Una volta che il
processo fu completo, si guardarono attorno e notarono con sollievo
che erano tornate al loro ambiente familiare. "E' bello tornare a
casa." commento' Venus.
"Si', ma devi ammettere che e' stato interessante!" rimarco'
Jupiter.
Artemis annui'. "Gia'! E' stata una delle battaglie piu' dure che
avete affrontato."
"Beh, e' finita adesso." rimarco' Luna. "Ed e' anche ora di tornare
a casa." Le ragazze annuirono e dopo pochi momenti cinque Sailor
Senshi vennero sostituite da cinque teenager.
"Hey, Mako!" disse Usagi giocosamente "Scommetto che Spock non
somigliava al tuo vecchio ragazzo!"
"No" concordo' l'amica, "Ma il capotano Kirk di sicuro. E ora che
ci penso, anche Chekov!" Rimase imbarazzata ai mugugni delle compagne.
"Beh, penso di non poterla biasimare." commento' Venus "Ha un bel
fisico!"
"Chi? Kirk o Chekov?"
"Indovina!"
"Non so. Io ho trovato piu' attraente Spock." disse Ami.
Uno sguardo strano apparve sul viso di Usagi, che giocando
continuo' con Ami. "Ah, cosi' e' il tuo nuovo ragazzo, Ami?"
Divenne completamente rossa. "Non essere stupida! Non e' neanche
umano!"
"Beh, meta' umano" disse Luna, sopprimendo uno sbadiglio.
Rei guardo' il cielo, come se stesse cercando di vedere la nave in
orbita. "Pensi che ce la faranno a tornare a casa?"
"Oh, ne sono sicura" rispose Ami. "Il signor Spock mi ha spiegato
il processo. E' incredibilmente intelligente."
Usagi voleva dar fastidio ad Ami di nuovo, ma rivolse la sua
attenzione altrove. "Che stai facendo Rei?" le chiese, indicando cio'
che stava facendo con la mano. "Non sai fare il saluto Vulcan?"
"Vorrei vedere te!" le rispose.
"Hah!" Usagi le rispose, e mise la mano nella perfetta imitazione
di cio' che Spock aveva fatto prima. "Ora chi e' la stupida?"
Inutile a dirsi, le tiro' fuori la lingua.

Kirk sedette nella portrona di comando. "Signor Chekov, tracci una
rotta per tornare attraverso il flusso quantico."
"Rotta calcolata ed impostata, signore." replico' l'ensign russo.
"Motori a curvatura configurati per attivarsi quando entreremo in
contatto con il flusso." aggiunse Scotty.
"Bene" disse kirk, guardando McCoy e Spock, "Posso dire che questo
sia stato uno degli incontri piu'... interessanti che abbiamo avuto."
"Puoi ben dirlo, Jim!" replico' McCoy. "Ragazzine con superpoteri,
alieni invasori da un'altra dimensione che vogliono conquistare la
Terra... Preferisco i Romulani o i Klingon!"
Kirk annui'. "Comunque, Bones, posso dire che il destino di questa
Terra e' in buone mani."
"Aggiungici anche delle zampe!" aggiunse McCoy.
"Concordo." disse Spock. "Luna e' molto intelligente e logica, come
Sailor Mercury. L'ho trovato molto strano in un umano."
"Oh, davvero, Spock?" chiese McCoy. C'era uno sguardo di sfida nei
suoi occhi. "Sei sicuro che non le stavi guardando le gambe?" Alla
console di navigazione, Sulu e Chekov si scambiarono delle risate.
McCoy ci stava provando ancora.
Spock ruoto' gli occhi e assunse una espressione Vulcan di
impazienza. "Veramente, dottore, la sua preoccupazione per gli
attributi fisici e' alquanto irritante. Lo sa bene che i Vulcan non
sono capaci di capire l'attrazione fisica."
"Si', per un cieco!" rispose McCoy. Stava sorridendo al Vulcan
ora, divertendosi. "Eri attratto dal suo computer." Si mosse verso il
capitano e disse "Lo sai, Jim. Mi spiace davvero per Spock. Aveva
finalmente trovato la femmina perfetta per lui, ma era una minorenne!"
Spock alzo' un sopracciglio. "Abbastanza illogico, dottore. Comunque
ho notato che lei ammirava occasionalmente le... disponibilita' di
Jupiter."
Kirk sorrise internamente. Spock aveva segnato un punto a suo
favore.
"Dottor McCoy!" esclamo' Scotty quasi inorridito. "E' abbastanza
giovane da essere sua figlia!"
McCoy divenne rosso e alzo' un dito accusatorio verso il primo
ufficiale. "Ora, aspetti solo un dannato minuto..."
"Bones..." inizio' Kirk.
"Stavo solo facendo una osservazione, dottore."
"Signori..." Kirk cerco' di intervenire con la voce piu' alta.
"... insinuare che io mi sarei comportato in quel modo verso una
mia paziente..."
"Non era piu' una sua paziente in quel momento, dottore."
"Non e' quello il punto!"
"Basta!" urlo' Kirk, mettendo a tacere i due. Con voce piu' calma
osservo' "State iniziando a comportarvi come Sailor Moon e Sailor
Mars!" Sebbene nessuno dei due replico', McCoy sembrava alquanto
indignato, mentre Spock sollevo' entrambi i sopraccigli. Ignorando gli
sguardi che arrivavano dai due ufficiali, Kirk si rivolse al
timoniere. "Signor Sulu... ci riporti a casa."
"Si signore." rispose Sulu ed attivo' i controlli del timone,
muovendo la nave fuori dall'orbita. Alcuni momenti dopo, si senti' il
rumore dei motori a curvatura che si stavano attivando.
L'Enterprise era sulla strada di casa.

FINE

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