La minaccia dei Borg (revisionato)

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La minaccia dei Borg (revisionato)

Messaggio da trekfan1 » 6 ott 2009, 10:58

Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 1 - Un balzo imprevisto
by Bosk
I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

In orbita attorno alla terra, nel XXIV secolo, l'Enterprise
era stata messa in un bacino di controllo per poter effettuare
alcune riparazioni e una revisione generale. Picard, a bordo,
aveva seguito personalmente i lavori di revisione, ed ormai
la nave era pronta per tornare a viaggiare nello spazio. Nel
suo ufficio di fianco alla plancia, stava dettando il diario
di bordo.
"Diario del capitano. Data stellare 48401.5. Dopo le ultime
vicissitudini, l'Enterprise e' stata rimessa a nuovo nel bacino
in orbita attorno alla Terra. Prima di procedere per la nostra
prima missione dopo la revisione, ho chiesto al Comando, ed ottenuta,
l'autorizzazione per una crociera di test ai limiti del settore 001.
L'equipaggio sembra soddisfatto delle migliorie apportate all'Enterprise."
La voce di Riker risuono' dall'interfono: "Riker a Capitano Picard.
Siamo pronti a muovere."
"Arrivo, Numero Uno."
Picard usci' dall'ufficio e si affaccio' sulla plancia. Tutti gli
ufficiali presenti si voltano verso di lui in attesa degli ordini.
"Signori, situazione."
"Motori ad impulso operativi." disse LaForge "Motore a curvatura
attivato. Tutti i sistemi efficienti."
"Banchi phaser e tubi lancia-siluri in stand-by." disse Worf "I
sensori dicono che il campo e' libero fin oltre Plutone."
"Sistemi di navigazione efficienti." disse Data
"Siamo pronti per l'ordine di partenza dal bacino." termino' il
rapporto Riker. Picard si mosse verso la poltrona di comando, si
aggiusto' la maglia della divisa, e si sedette. "Numero Uno, ci porti
fuori da qui."
"Rotta, signore?"
"Usciamo dal sistema solare, poi a discrezione."
"Sissignore." rivolgendosi agli ufficiali di plancia, Riker imparti'
gli ordini per la partenza "Navigatore, uscire dal bacino. 1/4 di
potenza di impulso, quindi rotta per l'uscita dal sistema solare,
3/4 di impulso poi alla via cosi'."
"Si signore. Rotta calcolata ed impostata."
"Bene. Engage!"
L'Enterprise usci' dal bacino e si mosse verso il sistema solare
esterno lasciandosi alle spalle la Terra.

**

Ormai la minaccia di Chaos era stata sconfitta. Usagi stesa a letto,
cercando di ripassare la lezione per il giorno successivo, stava
ripensando a quelle tragiche ore dell'ultima battaglia. Il dolore per
le amiche che le erano svanite fra le braccia, la conversione di Galaxia,
sconfitta senza utilizzare alcuna arma, la propria gioia quando si sono
rimaterializzate le planetar senshi dai loro Star Seed, l'abbraccio con
Mamoru ormai considerato perduto e il saluto a Kayuu Hime e alle
Starlights quando hanno lasciato la terra per ritornare al loro pianeta.
Non poteva immaginare che i tre mesi di tranquillita' trascorsi erano
gia' fin troppi per lei e le sue compagne, ormai inseparabili amiche
per la vita e per la morte.
Ogni tanto sul giornale si leggeva la notizia di qualche prodigioso
intervento di Minako, tornata nel fuku di Sailor V, nella lotta contro
la criminalita', ma Usagi aveva detto basta a quella vita da guerriera,
da paladina della legge, e aveva rinchiuso in un quadretto, appeso alla
parete della sua stanza, il Moon Article e il Communicator watch, assieme
al comunicatore dorato della Federazione Unita dei Pianeti che il Capitano
Picard aveva lasciato a ciascuna senshi come ricordo delle loro precedenti
missioni.
Ma la minaccia che stava sopraggiungendo non poteva rimanere ignorata.
Il Sailor Team sarebbe dovuto tornare unito per affrontare l'ennesima,
dura battaglia.

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To seek out new life and new civilizations...
To boldly go where no one has gone before...
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Sailor Trek
Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 1 - Un balzo imprevisto

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Nonostante l'ora tarda, il telefono che stava sulla scrivania della
camera di Usagi, si mise a squillare. Stancamente Usagi si alzo' dal
letto e prese in mano il ricevitore
"Hai! Moshi moshi?"
"Usagi!" la voce di Rei dall'altro capo del telefono era sovraeccitata
"Ho appena fatto una lettura dal fuoco. E' terribile!"
"Rei! Ma che hai visto?"
"Non te lo posso spiegare per telefono. Le altre stanno gia' venendo al
tempio. Potresti venire anche tu?"
"Rei, lo sai che fra tre giorni ho un compito in classe e forse dovrei
studiare?" rispose usagi con un tono alquanto alterato
"Ma se le altre hanno detto che tutto quello che c'era da studiare per
quel compito avresti dovuto saperlo due settimane fa! Al solito ti riduci
all'ultimo minuto eh?" le rispose Rei dal telefono.
"Rei! Pensa agli affari tuoi! Comunque arrivo! Non riuscirei a digerire
altro di questa dannata materia per stasera!"
"Porta anche gli attrezzi... potrebbero servire"
"Attrezzi? Quali attrezzi?"
"Il quadretto che hai in camera, no?"
"NO! Di nuovo? Non voglio combattere ancora!"
"E' solo una precauzione... forse non servira'"
"Va bene! Due minuti ed esco."
Usagi depose il ricevitore del telefono. Prese la sedia, vi sali'
sopra e stacco' dalla parete il quadretto.
-Pero' non lo apro!- penso' Usagi -Sara' una delle sue solite visioni-
Si vesti' in fretta, prendendo le prime cose che le capitarono in mano
aprendo il guardaroba, ovvero un maglioncino grigio a manica lunga e un
paio di jeans. Usci' dalla sua camera e scese le scale. Al vestibolo
si mise le scarpe, saluto' i genitori che erano in salotto a guardare la
televisione ed usci'.
Mentre era sull'autobus che la portava al tempio di Rei, Usagi vide
apparire nel cielo una colonna di energia, dal colore vagamente rosa,
che si materializzo' nel parco. Istintivamente strinse a se' il quadretto
fra le braccia, quasi a proteggerlo. Spinta da uno strano istinto pero' si
alzo' e scese alla fermata del parco e si avvicino' prudentemente alla
colonna di energia.
Lentamente la colonna di energia lascio' intravedere quattro figure,
che sembravano bambine dell'eta' approssimativa di dieci, forse dodici
anni, vestite succintamente con dei costumi a due pezzi.
Il bagliore diminui' ancora e Usagi si nascose dietro un albero,
abbastanza vicina pero' da poter sentire il loro dialogo.
"Sei sicura che siamo nel posto giusto JunJun?" disse una prima voce
"Sembrerebbe di si'." rispose la seconda figura.
"Va bene" disse la terza figura "avvisiamo la nostra principessa nel
futuro che il posto e' tranquillo."
"Principessa" disse la quarta figura "il posto e' libero. Puo' venire
senza problemi!"
-Principessa? JunJun? NEHRENIA! No... non puo' essere!- questo pensiero
baleno' immediatamente nella mente di Usagi. Presa da un attimo di panico,
lascio' cadere il quadretto. Il vetro che copriva gli oggetti in esso
contenuti si ruppe, ma il frastuono di una nuova colonna di energia ne
copri' il rumore.
Usagi si accovaccio' appoggiando la schiena all'albero, la sua mente
rifiutava cio' che poteva succedere di li' a poco: -No! Non voglio! Ho
detto basta a questa vita di battaglie!-
La colonna di energia aumento' di intensita', ma il rumore non venne
sentito da Usagi, assorta dai suoi pensieri: -Ma d'altronde, non c'e'
altro da fare! E' ritornata!- A questo pensiero, Usagi prese la sua
decisione, e ruppe la promessa che si era fatta. Prese da terra il
Moon Article, lo apri' mentre si alzava e sfiorando il cristallo a
forma di stella che si trovava all'interno, si trasformo':
"MOON ETERNAL... MAKE UP!"
Mentre nella colonna di energia si iniziava ad intravedere un'altra
forma umanoide, Sailor Moon usci' allo scoperto, e si avvicino' alle
quattro figure, che molto probabilmente gia' conosceva: "Ferme dove
siete! Come osate venire dal futuro a turbare la tranquillita' del
nostro tempo? Ve la faro' pagare! Ai to seigi, sailor to bishojo
senshi, Sailor Moon!"
Le quattro figure al bagliore della colonna luminosa, si rivelarono
essere l'Amazoness Quartet, che si giro' stupito e, nel momento in cui
vide Sailor Moon, invece di avere intenzioni ostili, come invece si
aspettava Usagi, si inginocchio' di fronte a lei. JunJun prese la parola.
"Tsuki ni kawatte..."
"Ciao Sailor Moon! Oh scusami! I miei ossequi, futura Regina Serenity."
"Non siamo venute per turbare il passato..." continuo' ParaPara
"... ma per avvisarvi di un nuovo nemico e accompagnare la nostra
principessa." fini' la frase VesVes.
"Come sta vostra altezza?" chiese CereCere
Ferma a meta' della posa finale, Sailor Moon fu leggermente confusa
dal comportamento del quartetto, e riusci' solo a balbettare qualcosa
"Ehm... Bene grazie. Ma chi e' la principessa che..."
Concentrata sull'Amazoness Quartet, Sailor Moon non si era accorta
che la colonna di energia nel frattempo era svanita. Improvvisamente
un paio di mani coprirono gli occhi di Sailor Moon che rimase stupita.
Una dolce vocina la sfido': "Cucu'! Indovina chi e'?"
"Non ci posso credere!" e togliendo delicatamente le mani che le
coprivano gli occhi, si giro': "Chibiusa! Ma... non capisco... cosa ci
fa qui l'Amazoness Quartet? E cosa ci fai tu qui?"
"Guarda!" le rispose Chibiusa. Rivolgendosi verso il quartetto,
ordino' loro: "Minna! Hensin yo!"
Le quattro ragazze si trasformarono in quattro nuove guerriere
Sailor, e Chiubiusa continuo', rivolgendosi a Sailor Moon: "Queste
sono le Asteroid senshi. Ognuna prende il nome ed il potere da uno
dei quattro asteroidi maggiori del sistema solare che le protegge."
"Ho capito."
"E sono anche la mia guardia personale. Ma tu che ci fai qui nel
parco?"
"Stavo andando da Rei, che ha letto qualcosa nel fuoco. Venite
anche voi?"
"Io di sicuro! Andiamo dai! Mi devi raccontare un sacco di cose!"
e rivolgendosi al quartetto, Chibiusa disse: "Voi tornate nel futuro.
Ormai sono in buone mani!" concludendo la frase con un sorriso.
"Come vuole, principessa." disse Sailor Juno
"Arrivederci, Sailor Moon." saluto' Sailor Pallas
La colonna di energia si riformo' e le asteroid senshi vi
rientrarono per tornare al futuro.

**

Al tempio, l'inaspettato ritardo di Usagi stava oscurando
leggermente l'animo di Rei. Le altre amiche erano gia' arrivate, e il
ritardo di Usagi stava scaldando l'animo di Rei: "Mai una volta che sia
puntuale. Neanche adesso che doveva solo uscire e prendere un autobus che
passa ogni 5 minuti!"
"Calmati Rei" disse Minako "Avra' visto qualche bel fusto e si sara'
persa dietro di lui."
"Minako!" esclamo' Ami, ma la discussione fu interrotta da una voce
che veniva dall'esterno: "Ferme, siete circondate!"
Alzandosi di scatto, Makoto credette di riconoscere la voce che stava
fuori dalla porta: "Ma questa voce io la conosco! Anzi! La conosciamo
benissimo tutte!"
La porta si apri' e apparve una chioma rosa. La porta continuo'
lentamente ad aprirsi lasciando intravedere in controluce la figura
di Chibiusa.
"Mirai tsuki ni kawatte... oshioki yo!" disse Chibiusa con voce
giocosa "Ciao ragazze, come state?"
"Chibiusa!" disser quasi all'unisono, le quattro amiche
"Eccomi qui!" disse Usagi, entrando nella stanza "Scusa il ritardo
Rei, ma credo che questo... imprevisto lo possa giustificare no?"
"Oh, beh! Giustificatissimo direi!"
"Come mai sei qui?" chiese Minako
"Come fareste a sopportare la monotonia di tutti i giorni senza una
rompiscatole come me ?" rispose Chibiusa "E poi avevo una gran voglia
di rivedervi!"
Mentre i convenevoli si svolgevano all'interno, una macchina si fermo'
alla base delle scale che portavano al tempio. Due figure femminili
scesero e salirono lentamente la scala, fino ad arrivare a bussare alla
porta.
Non aspettando visite, Rei chiese "Chi e'?"
"Possiamo entrare?" disse una voce da dietro la porta, che si apri'
"Haruka! Michiru! Come mai qui?" chiese Usagi
"Abbiamo visto quel raggio di energia e..." disse Haruka che subito fu
bloccata da Michiru che aveva notato l'ospite: "Chibiusa! Che sorpresa!"
"Ciao ragazze! Ma Hotaru dov'e'?" saluto' Chibiusa
"Non lo so. Comunque, veniamo al nostro incontro. Vedo che siete tutte
qui, deduco che Rei ha avuto una visione giusto?"
"E' proprio quello che e' successo!" disse una voce fuori dalla porta
"I biondi codini sono di nuovo in pericolo..." aggiunse una seconda voce.
Due sagome entrarono nella stanza e Chibiusa, alla loro vista, si alzo'
e si butto nelle loro braccia felice: "Puh! Hotaru!"
"Piccola Lady, e' un piacere rivederti." disse Setsuna
"Chibiusa, come stai?" chiese Hotaru
"Calma, calma!" disse Rei, cercando di tornare all'argomento dell'incontro
"Non mi aspettavo tutta questa gente! Ma visto che siamo tutte qui, ecco
quello che e' successo. Oggi ero in meditazione davanti al fuoco, quando
in una fiammata ho visto la terra. Ma era diversa... L'aria aveva un colore
diverso, non c'erano nubi. Non sono riuscita a vedere altro."
"Un segno simile l'ho visto nello specchio" disse Michiru "Non riesco
a capire cosa voglia dire pero'"
"L'unica cosa che sono riuscita a capire e' che la minaccia non arriva
dal presente, ne' dal passato... ma dal futuro!" aggiunse Setsuna
"Dal futuro?" chiese stupita Usagi
"Si, ma prima dello splendore di Crystal Tokyo. Pero' se non riusciremo
a fermarla, Crystal Tokyo non potra' esistere!"
"So che non puoi darci troppi dettagli sul tempo, in quanto tu ne sei la
guardiana, ma... potresti dirci da che epoca potrebbe arrivare?" chiese
Minako, preoccupata
"Non ne sono sicura, ma potrebbe arrivare all'incirca dal
ventiquattresimo secolo."

**

Al limite del settore 001, l'Enterprise stava procedendo a velocita'
warp 6. Gli ingegnieri in sala macchine stavano facendo le verifiche
funzionali dei vari sistemi. LaForge, in plancia, dirigeva l'attivita'
della sala macchine, tenendo sotto controllo tutti i sistemi.
"LaForge, che ne dice di questi nuovi motori?" chiese Picard
"Molto efficienti, hanno migliorato il flusso di canalizzazione per
la reazione materia-antimateria... Rispondono a meraviglia."
"Signore" interruppe Worf "Non sarebbe il caso di provare anche i nuovi
sistemi difensivi?"
"Giusto, Worf. Numero Uno, manovre di attacco simulato."
"Si signore. Navigatore: passare ad impulso ed effettuare il piano
di manovre simulate. Batterie a 1/100 di potenza."
L'esercitazione mostro' una grande manovrabilita' dell'Enterprise,
ma improvvisamente qualcosa apparve sul banco dei sensori: "Contatto
dai sensori, signore." disse Worf "Nave non identificata."
"Fa parte dell'esercitazione?" chiese Riker
"No, non c'e' nel programma." rispose Picard, a conoscenza di tutti
gli schemi di addestramento simulato
"Confermo i dati dei sensori." disse Data "Nave sconosciuta in
avvicinamento. E' in rotta di intercettazione. Ho un contatto video."
"Sullo schermo!"
Un'immagine di un cubo apparve sullo schermo. Subito Picard scatto'
dalla poltrona di comando: "Allarme rosso! Posti di combattimento!
Alzare gli scudi!"
"Armare banchi phaser e siluri fotonici!" aggiunse Riker "Questa non
e' un'esercitazione. Ripeto: questa non e' un'esercitazione!"
"Avvisare il comando di flotta. Abbiamo bisogno di rinforzi!" disse
Picard
"La nave nemica e' ancora in rotta di intercettazione." disse Data
"No... ha cambiato rotta."
"Che rotta ha preso?"
"Signore, se non cambieranno ulteriormente rotta, sono diretti verso
il cuore del settore 001! Verso la Terra!"
"Mettiamoci all'inseguimento! Massima velocita'!"
"Il comando dice che siamo l'unica nave nel settore." disse Worf
"La nave nemica e' a velocita warp 9.6." disse Data "A questa
velocita', potremo mantenere l'inseguimento fino al settore 001, ma
non riusciremo ad avvicinarci"
"Mantenere la rotta. Vedremo cosa vogliono fare stavolta quando
saremo nei pressi dell'orbita terrestre." ordino' Picard che aggiunse
"Worf, avvisi il comando sulla rotta che ha preso la nave."

**

"Lo sento... sta arrivando" disse Michiru, interrompendo la discussione
"Cosa?"
"Sento che il mare e' in tempesta. Qualcosa o qualcuno sta per
arrivare nel nostro tempo, ma non sara' una visita amichevole questa volta!"

**

La nave nemica era arrivata nei pressi dell'orbita terrestre con al
seguito l'Enterprise. Le letture dei dati pero' stavano fornendo un
nuovo pericolo: "Stanno generando un campo takionico." disse Data "Dai
dati, sembrerebbe che vogliano tornare indietro nel tempo!"
"Interferisca con un altro campo analogo!" disse Picard "Almeno li
devieremo dal loro obiettivo primario!"
"Sissignore. Attivo un campo takionico di interferenza nel loro flusso"
Memore della sua esperienza coi Borg, Picard raggiunse la console
di fuoco e ordino': "Worf, pronto a far fuoco al mio ordine su queste
coordinate."
"Campo takioniko di interferenza attivato, signore" disse Data "Ma
siamo stati risucchiati anche noi nel vortice temporale!"
"Scudi al massimo! Pronti alle turbolenze!"
Le due navi si tuffarono nel corridoio spazio-tempo e dopo un breve
viaggio riemersero nel passato. Prima che il cubo Borg potesse fare
qualcosa, Picard ordino': "Fuoco a volonta'!"
Una raffica di siluri fotonici parti' dai tubi dell'Enterprise e
raggiunse la nave nemica, causando danni critici. Una navicella di
emergenza si stacco' dalla nave-madre poco prima che questa esplodesse.
"Bene." disse Picard "Seguire la rotta della navicella! Data,
situazione."
"Signore, siamo alla fine del ventesimo secolo, ma c'e' qualcosa di
strano. Com'e' possibile che ci siano nove comunicatori della Federazione
nel nostro ventesimo secolo?"
"Data, faccia un'analisi del balzo takionico. Credo che oltre ad aver
fatto un balzo temporale, siamo sforati nuovamente nella linea spazio-tempo
dell'altra volta!"
"Signore, la sua ipotesi e' corretta. Ho identificato le fonti di
energia Sailor a Tokyo. Ma..."
"Problemi, Data?"
"No, niente. Dieci fonti di energia Sailor agganciate. E dagli schemi,
sembrerebbe che sia tornata Chibiusa. Sono in un tempio."
"I comunicatori sono vicini a qualcuna di queste fonti?"
"Solo due. Se non erro uno e' quello di Usagi. L'altro e' quello di
Rei. Provo a chiamare?"
"Si'. Credo che le uniche che possano darci una mano in questo secolo,
tanto per cambiare, siano ancora loro. E io che mi ero ripromesso di non
volerle piu' chiamare in causa dopo i fatti nel quadrante Gamma!" disse
Picard

**

Nella stanza del tempio di Rei dove erano riunite le ragazze, il
comunicatore che Usagi aveva in tasca trillo', e la voce di Data risuono'
ovattata dalla tasca di Usagi: "Data a Usagi. Chiamata di emergenza.
Mi sente?"
"Da dove arriva questa voce?" chiese Rei
"Dalla tasca di Usagi. Cos'hai li' dentro ?" disse Ami
"Non lo so! Aspetta... Il Moon Article, il Communicator Watch, ma
e' spento... e questo qui." nel tirar fuori il comunicatore della
Federazione, Usagi lo attivo'
"Il comunicatore dell'Enterprise" disse Makoto
"Esatto, vedo che lo avete attivato." disse la voce di Data
"Data?" chiese Ami, riconoscendo la voce dell'amico androide
"Si' Ami, e' un piacere risentirti."
"Data, che ci fate qui?" chiese Usagi, ma la risposta arrivo' dalla
voce del capitano: "Involontariamente siamo rientrati nella vostra linea
spazio-tempo, ma ci sono problemi. Aspettate, e' meglio parlarne di
persona. Veniamo giu' io, Riker e Data. Picard chiudo."
Le ragazze si guardarono in faccia, non nascondendo un certo stupore.
Dopo due minuti, Picard, Riker e Data si materializzarono nella stanza.
"Buonasera a tutte." disse Picard, appena la procedura di
materializzazione fu terminata "Chibiusa! Ne e' passato di tempo!
Come state?"
"Capitano! Come sta?" disse Chibiusa
"Non c'e' male, grazie."
"Veniamo a noi, i convenevoli sono inutili." intervenne subito Setsuna
"Stavamo attendendo una minaccia dal futuro e credo che il vostro arrivo
confermi che sia arrivata."
"Esatto Setsuna. Eravamo ai limiti del settore 001 quando una nave
Borg ci ha intercettato, ma stranamente, invece di attaccare, si e'
diretta verso la terra. Nei pressi dell'orbita ha generato un campo
takionico per tornare indietro nel tempo. Noi abbiamo interferito
con il nostro campo takionico e dev'essersi riformato il corridoio
spazio-tempo che ci ha riportati qui."
"Non credevo che arrivassero cosi' presto." aggiunse Michiru
Intanto la TV, che era accesa nella stanza ma con il volume al minimo,
stava trasmettendo un'edizione straordinaria del notiziario. Usagi si giro'
verso la tv e vide un Borg: "E quello cos'e'???"
"Ecco la minaccia che e' arrivata assieme a noi!" disse Picard
Rei prese il telecomando ed alzo' il volume della televisione e la voce
dello speaker fu l'unica che risuono' per la stanza.
"... atterrata nella zona del monte Fuji, sembrerebbe per un'anomalia
al loro sistema propulsivo, visto il racconto di come si e' svolto
l'atterraggio proposto da alcuni testimoni che hanno parlato di un rumore
intenso e di una palla di fuoco che si e' schiantata a terra. L'equipaggio,
come potete vedere e' di razza umanoide, ma le autorita' hanno deciso di
bloccare la zona con un cordone di sicurezza..."
"Servira' a poco." intervenne Picard "Il tempo di riorganizzarsi e in
breve tempo il pianeta sara' sotto il loro controllo. E noi non possiamo
scoprirci!"
Usagi guardava la tv e ascolto' in silenzio le parole di Picard. Poi
rivolse lo sguardo a terra. Nonostante la promessa che si era fatta,
prese coraggio ed esterno' la sua decisione alle altre.
"Ragazze!"
Le altre ragazze si girarono verso Usagi, che, seduta e con la testa
rivolta verso il pavimento, alzo' lo sguardo. Uno sguardo deciso, con
gli occhi carichi di energia, visti soltanto negli scontri decisivi.
Usagi si alzo' e chiuse il pugno destro. Con un tono di voce altrettanto
deciso inizio' a parlare alle altre, da vera leader del gruppo:
"Torniamo a combattere! Non mi interessa chi siano e da dove provengano
questi alieni, ma se il capitano Picard dice che sono pericolosi, dobbiamo
difendere il nostro pianeta! Abbiamo gia' respinto altri invasori dallo
spazio. Siamo abituate ormai! Non saranno certo questi a spaventarci. Non
ci tireremo indietro! Capitano, conti pure su di me!"
Le altre ragazze, stupite dall'insolito atteggiamento di Usagi, non
riuscirono a proferire alcuna parola. Dopo un attimo Rei reagi':
"Io non mi tiro indietro di certo!"
"Io neppure!" la segui' a ruota Makoto
"Finalmente si torna a combattere assieme!" disse Minako
"Chiunque siano, dovranno vedersela con noi" aggiunse Ami
"Principessa, il nostro dovere e' difenderti..." inizio' la frase Haruka
"... e seguirti in ogni caso!" e la concluse Michiru
"Io sono con voi, ragazze!" disse Setsuna
"Di sicuro io non manchero'!" aggiunse Hotaru
Usagi prese in mano il Moon Article e invito' le compagne alla battaglia:
"Minna! HENSHIN YO!"
"Un momento, Usagi." Picard fermo' l'impeto di Usagi "Credo sia meglio
che veniate sull'Enterprise per poter analizzare il nemico. Non e' cosi'
facile come potrebbe sembrare."
"Mi ricordo di aver visto di sfuggita un'immagine di questa razza
sul computer della nave" disse Ami "ma e' un ricordo vago, come se avessi
lavorato per giorni sul computer... Ma mi ricordo solo di una nottata
sull'Enterprise!"
"Capitano?" disse Data, visto che non potevano restare segreti fra le
ragazze e l'equipaggio
"Si' Data" disse Picard, intuendo cio' che l'androide stava per fare
"Glielo dica."
"Vedi, Ami, e tutte voi, l'ultima volta che ci siamo visti, non e' stato
quando ci avete aiutato a tornare nella nostra linea spazio-tempo, ma quando
ci avete aiutato con una entita' nel quadrante gamma. Avete pero' deciso di
voler cancellare la vostra memoria riguardo questo fatto, visto che vi
aveva fatto conoscere le identita' delle Sailor Starlight. Probabilmente
alcuni ricordi sono rimasti nel vostro subconscio."
"Signore" disse Riker "Crede che sarebbe meglio far vedere loro il dossier
completo sui Borg?"
"Si', Numero Uno, risaliamo."
"Ma perche' non interveniamo subito?" chiese Usagi che era in pieno
fermento, pronta a tornare in azione
"Conosci il tuo nemico prima di attaccare." le disse Ami, appoggiandole
la mano sulla spalla
"Giusto." aggiunse Haruka "Al solito, Ami, hai ragione. Senza di te,
sarei ancora imprigionata nell'incubo di Nehrenia!"
Picard premette sul comunicatore: "Picard ad Enterprise. Canale riservato
con il signor Worf."
"Qui Worf"
"Teletrasporto multiplo. Tredici da portare su. Faccia preparare gli
alloggi per le Sailor Senshi."
"Ricevuto, signore"
Il fascio di energia prelevo' l'away team e le ragazze, portandole
sull'Enterprise.
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TO BE CONTINUED
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Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 2 - Sailor Borg
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"Diario personale del capitano. Data stellare 48402.0. Nel tentativo
di fermare la nave Borg, siamo stati costretti a seguirli in un balzo
spazio-tempo che ci ha riportato nella terra del XX secolo nella
timeline delle Sailor senshi. Ho subito preso contatto con loro in
quanto ritengo che in questo momento siano l'unica forza affidabile
con cui poter combattere. Cercare di contattare le autorita' del
pianeta in questo momento potrebbe non essere una decisione corretta."
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Sailor Trek
Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 2 - Sailor Borg
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Nella sala riunioni, gli ufficiali superiori e le ragazze stavano tenendo
un breve briefing introduttivo sulla razza dei Borg. Le senshi indossavano
le divise della Federazione, mentre Chibiusa e Hotaru erano in abiti civili.
Sul video della sala scorrevano le immagini degli eventi accaduti a partire
dalla data stellare 43998.1
"Capitano, ma lei e' diventato uno di loro!" esclamo' Usagi alla visione
delle immagini
"Si, Usagi" rispose Picard "ma devo ringraziare Riker ed una sua decisione
avventata se sono ancora qui. Purtroppo di quell'esperienza, ricordo tutto."
"Ma non ho capito una cosa" disse Ami "I Borg si comportano come se
fossero un'unica entita', giusto? Ma allora, come possiamo fare per
combatterli? Appena una di noi usa il suo potere, tutti gli altri sapranno
come difendersi!"
"E' proprio questo il problema con loro." le rispose Data "Come hai
visto i phaser avevano effetto per uno o due colpi, poi si adattavano."
"E' davvero piu' difficile del previsto." disse Haruka
"La forza bruta non basta... Bisogna agire anche d'astuzia" aggiunse
Makoto
"Non si sono interessati a voi quando siete andati sulla loro nave
finche' non avete distrutto alcuni nodi di scambio di energia" disse
Ami, abbassando lo sguardo sul tavolo e rimanendo pensierosa.
"A cosa pensi, Ami?" le chiese Riker
"Finche' non rappresentiamo una minaccia possiamo introdurci fra
di loro senza problemi. Non so... Forse mi verra' in mente qualcosa."
"Ho capito" disse Picard "Ci Volete pensare su ed analizzare il tutto.
Computer!"
"Pronto"
"Autorizzazione vocale Picard Alpha due cinque. I diari di bordo sono
accessibili ai membri del Gruppo Moonlight, come da elenco fornito
dal capo della sicurezza, Signor Worf."
"Autorizzazione vocale riconosciuta. Capitano Jean Luc Picard. Ordine
di rimozione della protezione dai diari di bordo per il Gruppo Moonlight
eseguito."
"Il vostro nome in codice presso la Federazione ormai e' diventato
'Gruppo Moonlight'. Per chiamare tutte le altre quando volete riunirvi,
bastera' chiamare il vostro gruppo. I diari di bordo dei vari contatti
che abbiamo avuto con i Borg sono a vostra disposizione. Spero che
riuscirete a farne buon uso. Potete andare." disse Picard, terminando
il briefing.
La riunione si sciolse e le ragazze andarono verso gli alloggi.

**

Solita instancabile lavoratrice, Ami aveva iniziato appena entrata
nell'alloggio a studiare i Borg. Dopo tre ore pero' qualcosa, quasi un
ricordo del subconscio, le fa interrompere il suo lavoro: "Computer!
Che ore sono?"
"Sono le ore 19 57"
-Lo sapevo. Stavo per fare l'errore dell'altra volta! Ma stavolta
mi fermo!- penso' Ami "Computer! Mettere bookmark su pagina corrente
e chiudere file"
"Ordine eseguito. Autorizzazione SECLAR-8 Ensign Ami Mitsuno convalida
ordine vocale"
"SECLAR-8? Ho questo livello di accesso ai dati del computer? E
da quando?"
"Dalla data stellare 48312.4."
"Strano... Computer spegnere console."
Ami usci' dal suo alloggo e ando' verso il turbolift. Entrando ordino'
la sua destinazione: "Ponte 10 - Ten Forward!". Dopo un breve tragitto,
il turbolift si fermo', Ami usci' e si diresse verso il bar di prora.
Le porte del bar di prora si aprirono. Ami entro' si sedette ad un
tavolo. Subito Guinan arrivo' per chiederle cosa volesse.
"Oh... Una giovane guardiamarina di prima nomina a quanto pare."
"Gia'. Mi riesci a fare due panini?"
"Panini? Uhm... tu non me la racconti giusta... Con tutto quello che
potresti ordinare dal replicatore, mi prendi solo due panini!"
In quel momento il capitano Picard entro' nel bar di prora e vide Ami che
sembrava in difficolta' con Guinan. Si avvicino' al tavolo e intervenne:
"Posso sedermi con lei, ensign Mitzuno?"
"Certo, capitano"
"Mitzuno" disse pensierosa Guinan "Non mi ricordo di un ensign con
questo nome sulla nave! Eppure ho buona memoria."
"Guinan" le disse Picard "non ne faccia parola con nessuno. E' una
questione riservata."
"Ho capito. Due panini e, scommetto, un Earl Grey caldo. Giusto?"
"Giusto. Grazie Guinan." rispose Picard
Guinan si allontano' dal tavolo. Subito Picard venne al dunque:
"Allora, hai pensato a qualcosa?"
"Poco... Ogni tentativo da' sempre lo stesso risultato: non potremo
usare piu' di una volta ciascuna ogni nostro colpo, piu' il potere
planetario. Escludo l'uso del Silence Glaive Apply di Sailor Saturn.
E' troppo potente per la zona critica dove si trova l'installazione.
Percio' abbiamo al massimo una ventina di tentativi prima che si siano
adattati, visto che alcuni colpi fra l'altro sono simili fra di loro.
Io ho solo due colpi d'attacco. La nebbia e' solo difensiva. Come il
Silence Wall di Saturn. Stavolta sono senza idee!"
"Capisco. Dalle analisi dei sensori, i Borg si sono gia' organizzati.
Sono all'incirca cinquanta e stanno installando una base in quella zona
abbastanza inaccessibile del monte Fuji. Prevediamo che in meno di 36 ore,
al massimo 48 potranno iniziare... l'assimilazione del pianeta!
Dall'Enterprise non si puo' tentare alcun attacco altrimenti si
rischierebbe di risvegliare il vulcano."

**

Intanto, in un altro alloggio, Usagi era immersa nella visione dei
dati del computer sui Borg. Sebbene riuscisse a capire poco di quello
che leggeva dal monitor, cercava di sforzarsi per non distrarsi e
non desistere.
"Usagi, ho fame! Staccati da quel computer!" le disse Chibiusa
"No. Ami sicuramente stara' lavorando al doppio delle mie capacita',
ma stavolta non voglio che sia solo lei a pensare a tutto! Se hai fame,
prendi qualcosa dal replicatore. Poi magari facciamo un salto al bar di
prora. Adesso voglio andare avanti qui!"
-Incredibile!- penso' Chibiusa -non l'ho mai vista cosi'!-. Andando
al replicatore, ordino': "Computer! Torta al limone!" Prese quindi il
piatto dal replicatore, ne assaggio' un pezzetto ma ne rimase quasi
disgustata: "Bleah!... La fa piu' buona tua mamma!"
Come previsto pero', Usagi non riusci' a reggere il carico di notizie
e ad un certo punto non ce la faceva piu'.
"Auff... Mi si incrociano gli occhi... Chibiusa, andiamo?"
"Dove?"
"Al bar di prora... forse le altre sono gia' la'"

**

Nel frattempo, al Bar di prora. Ami e Picard avevano continuato nel
loro dialogo, parlando di altro oltre a cio' che stava succedendo
"... capisco." disse Picard "Quindi avete poi scoperto le identita'
delle Sailor Starlight anche senza il nostro aiuto. E adesso dove sono?"
"Sono partite e sono tornate al loro pianeta per ricominciare da zero."
Usagi e Chibiusa entrarono nel bar di prora. Subito Chibiusa identifico'
l'amica: "Guarda! Ami e il capitano!"
"Si! andiamo da loro." le disse Usagi, e assieme si avvicinarono al tavolo.
Usagi, rispettosamente chiese: "Capitano, possiamo unirci?"
"Oh! Certamente!" disse Picard "Dove siete state finora?"
"Non ci credera', capitano, ma Usagi e' rimasta incollata al computer
fino a cinque minuti fa!"
"Gia'! Stavolta voglio vedere se riesco a fare qualcosa anche io!"
"E che cosa hai pensato?" le chiese Ami
"Per ora poco o niente. Solo una mezza idea di usare la penna lunare,
ma non mi sembra valida."
"Penna lunare? E cos'e'?" chiese Picard
"Una penna che permette di trasformarsi in qualsiasi persona si voglia."
"Vorresti trasformarti in una Borg e mescolarti con loro?" le chiese
Ami, giungendo subito al punto.
"Non ho detto che IO mi devo trasformare! Pensavo ad Haruka o a Makoto!
Forse sono le piu' adatte. Pero' devono deciderlo loro!"
Haruka, seduta ad un tavolo vicino con Michiru, nascosta da una colonna,
aveva sentito tutto. Si alzo' e si avvicino' al tavolo di Usagi,
intervenendo bruscamente: "E dove dovrei andare?"
Usagi, colta di sorpresa, non riusci' a replicare: "Haruka! Che sorpresa!"
"Non cambiare discorso, Usagi. Dammi quella penna e risolviamo la
questione! Abbiamo 36 ore, forse meno!"
L'inseparabile Michiru aggiunse: "E se va Haruka, io di sicuro non mi
tiro indietro!"
"Calma, ragazze!" disse Ami "E' solo una ipotesi!"
"Non sapete cosa vi aspetta laggiu'." aggiunse Picard "Potrebbero
accorgersi del trucco e tutto sarebbe vano."
"Abbiamo gia' visto abbastanza dal diario di bordo." rispose quasi
sgarbatamente Haruka "Dobbiamo fermarli!"
"Come volete... Ma prima voglio sentire tutte le altre. Qual'e' il
nostro nome in codice?" chiese Usagi
"Gruppo Moonlight." le disse sbuffando Chibiusa
"Nel mio alloggio?"
"Direi di si'." rispose Picard.
Premendo sul comunicatore, Usagi chiamo' le altre senshi: "Tsukino
a Gruppo Moonlight. Appuntamento nel mio alloggio. Tsukino chiudo." quindi
rivolgendosi ai presenti, si alzo' e disse: "Andiamo!"
"Picard a LaForge" Il capitano chiamo' il suo capo tecnico col quale
aveva gia' pensato a qualcosa.
"Si' capitano"
"Venga nell'alloggio di Usagi con quello che lei sa."
"Ricevuto signore. LaForge, chiudo."

**

Nell'alloggio di Usagi e Chibiusa, si sono riunite tutte le ragazze
con il capitano Picard e LaForge. Usagi prese la parola:
"Ami, riassumi le tue analisi."
"Dunque. I Borg sono un'unica entita' pensante, come avrete visto dai
diari di bordo, quindi abbiamo a disposizione un attacco a testa per tipo
piu' il Planet Attack. I sensori dicono che i Borg hanno iniziato la
costruzione di una strana apparecchiatura. Dalle immagini che abbiamo
potuto ricavare in orbita sembrerebbe un convertitore di atmosfera o
qualcosa del genere."
"La loro velocita' di lavoro e' impressionante." aggiunse Picard "Col
fatto poi che un'unica entita' controlla il lavoro di tutti, sono
perfettamente sincronizzati."
"Questi i dati di fatto." termino' Usagi "Le contromisure trovate
fin'ora, purtroppo, sono poco efficaci. Io ho provato a proporre di
utilizzare la penna lunare e di trasformare alcune di noi in Borg per
intrufolarci in mezzo a loro e poter causare qualche danno."
"Ed io e Michiru siamo pronte per questa missione." aggiuse Haruka
"Buona idea! Io ci sto!" disse con entusiasmo Makoto
"Non te lo volevo chiedere, Mako..." le disse Usagi
"Io vengo con te!" aggiunse Minako
"Anche io!" disse Rei
"Credo che verro' anche io!" aggiunse Setsuna
"Non esageriamo!" intervenne Ami "Possiamo intrufolarci, ma se siamo
tutte, potrebbero accorgersene. Tre o al massimo quattro direi. Bisogna
cercare solo di rallentare il loro processo produttivo colpendoli
dall'interno."
"Ok, chi va?" chiese alla fine Usagi.
Haruka, Michiru, Makoto e Minako si alzarono in piedi.
"In quattro. Bene" disse Ami "Usagi, la penna lunare."
Estraendo la penna lunare e porgendola alle volontarie, Usagi chiese:
"Sapete come usarla no?"
Per prima Minako afferro' la penna: "Io lo so! Ti ricordi sulla Torre
di Tokyo come ti somigliavo?" Lancio' quindi la penna in aria e...
"MOON POWER... BORG NI NARE!" Un bagliore avvolse Minako appena ebbe
terminato di gridare la frase di attivazione della penna. Quando il
bagliore svani', le altre si trovarono di fronte ad un drone Borg.
Le altre tre volontarie, seguendo il suo esempio, fecero altrettanto.
"Un momento, ragazze" disse Picard "LaForge..."
"Si' signore. Questi comunicatori sono schermati." inizio' LaForge
"Non dovrebbero venire scoperti dai Borg, mentre queste microcamere che
vi sto installando sulla spalla sinistra ci permetteranno di vedere
quello che farete. Le comunicazioni saranno sempre attive, quindi
saremo in grado di darvi supporto da qui."
"La vostra missione" continuo' Ami "e' penetrare all'interno
dell'installazione, di cercare di causare danni e raccogliere dati su
quello che stanno cercando di fare e sulla dislocazione delle loro
apparecchiature. In caso di difficolta', chiamateci. Noi saremo pronte
gia' trasformate per entrare in azione."
"Bastera' solo premere due volte consecutivamente il comunicatore
per attivare la procedura del teletrasporto di emergenza." disse LaForge.
"Siete pronte?" chiese Picard.
"Si'. Andiamo." disse Haruka.
"Va bene. Signor Worf"
"Si signore"
"Agganci i quattro comunicatori speciali ed esegua un teletrasporto
all'interno dell'installazione Borg."
"Ricevuto signore. Energia!"
-Buona fortuna, ragazze- penso' fra se' Usagi mentre il fascio di
energia prelevava le quattro ragazze e le teletrasportava sulla terra.
Una volta scomparse dall'alloggio, Usagi invito' le altre compagne alla
trasformazione: "Minna! Henshin yo! Pronte ad intervenire!".
Mentre le senshi si trasformavano, Picard diede un ulteriore ordine:
"Picard a Worf. Tenga sotto controllo i quattro comunicatori. Una chiamata
doppia da uno qualsiasi di essi significa emergenza e dovranno essere
immediatamente prelevate."
"Ricevuto capitano."
Terminate le trasformazioni, le senshi e Picard uscirono dall'alloggio
e si diressero verso la sala teletrasporto piu' vicina, pronte ad
intervenire in caso di una qualsiasi emergenza.
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TO BE CONTINUED
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Messaggio da trekfan1 » 6 ott 2009, 10:59

Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 3 - Missione fallita
by Bosk
I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

"Diario del capitano. Data stellare 48403.5. Quattro componenti
del gruppo Sailor si sono trasformate in Borg grazie ad una penna di
Usagi e si sono teletrasportate sul pianeta all'interno
dell'installazione Borg. Le altre sono pronte ad intervenire nella
sala teletrasporto tre, e stanno seguendo sui monitor l'evolversi
della situazione."
Sailor Moon e Sailor Mercury erano in prima fila assieme alle altre
senshi, davanti al monitor, per seguire i movimenti delle ragazze
che sono sulla terra.
"Ami! Hai visto?" chiese stupita Usagi, che non riusciva a
distogliere lo sguardo da quello che le microcamere stavano inviando
sulla nave.
"Incredibile ritmo di lavoro!" disse Ami "Sara' un bel problema
affrontarli"
"Proviamo ad entrare in quella sala sulla destra?" chiese Haruka
da terra
"Si' Haruka" le disse Ami, che aveva preso l'incarico di seguire
tutta la strategia dell'operazione "sembra essere una specie di sala
macchine"
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Musica introduttiva della serie ST:TNG

Space, the final frontier...
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La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song

Sailor Trek
Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 3 - Missione fallita
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"Niente, e' solo una stanza piena di alcove" disse Ami, dopo aver visto
una sequenza di postazioni con una strana apparecchiatura verdastra che
emanava scariche elettriche. "Riprendete lungo il corridoio di prima"
"Va bene Ami" disse Haruka, che a sua volta si era assunta il ruolo
di leader dell'away-team.
Proseguendo nell'installazione, le ragazze incontrarono diversi droni
che le lasciarono passare quasi senza notarle. Ad un certo punto arrivarono
ad un bivio e si fermarono per consultarsi su cosa fare.
"Non e' il caso di dividerci?" propose Haruka
"Per me va bene" rispose Makoto
"Attenzione, mi raccomando." arrivo' la voce di Sailor Moon dai
comunicatori.
"Tranquilla, Usagi!" rispose la voce squillante di Minako. Uno strattone
di Haruka la fece tornare a concentrarsi sul problema che stavano
affrontando. Sapendo di potersi fidare di Michiru, Haruka decise di
prendere con se' Minako guadagnando la via di sinistra.

I corridoi percorsi dalle senshi erano fiocamente illuminati, e la
temperatura all'interno dell'installazione era quasi insopportabile. Altri
droni passarono di fianco a loro, e Minako non pote' starsene zitta
ulteriormente, forse per l'adrenalina che stava scorrendo ampiamente
nelle vene.
"Mamma mia! Ognuno ha degli arti meccanici diversi dagli altri!"
"L'ho notato anche io." le rispose quasi impassibile Haruka
"E quello cos'e'?" chiese Minako, indicando un dispositivo
"Sembrerebbe un pannello di controllo diverso da quello che abbiamo
incontrato fino ad ora... Ami, tu che dici?"
"Avvicinatevi di piu', non riesco a vedere." disse dal comunicatore Ami
"Va bene cosi'?"
"Si', adesso l'immagine e' nitida"
Vedendo un riflesso dalla console del pannello, Sailor Mars
istintivamente grido' alle compagne "ATTENTE ALLE SPALLE!"
Una pattuglia composta da tre Borg si avvicinava alle due ragazze,
che non poterono fare altro che allontanarsi dal pannello. Fortunatamente
i tre passarono oltre.
"Fiuu! E' andata bene" disse Minako con un sospiro.
"Meno male!" disse a sua volta rilassandosi Sailor Mars
"Ok, fine break!" disse Haruka "Proseguiamo con questo pannello.
Che devo fare, Ami?"
"Aspetta." Sailor Mercury aveva gia' attivato il visore e stava
tempestando la tastiera del suo palmtop "Dunque... spostati un poco a
sinistra che non riesco a vedere... ecco cosi'..."
"Sbrigati Ami!" disse Minako
"Un attimo." rispose impassibile Sailor Mercury "C'e' un sistema di
protezione complicato"

**

Nel frattempo Michiru e Makoto erano arrivate in fondo ad un corridoio
chiuso da una porta metallica. A differenza delle precedenti, questa
non si era aperta automaticamente al loro avvicinarsi.
"Credo che sia la strada sbagliata." disse Michiru "Questa porta non
si e' aperta come le altre."
Dopo essersi guardata attorno, Makoto disse "C'e' un pannello li' di
fianco. Vediamo se magari Ami riesce a fare qualcosa."
"Adesso no, Mako." disse Ami "Sto cercando di capire come penetrare un
pannello di fronte ad Haruka"
"Michiru, da voi nessuna novita'?" chiese Haruka, visto che la
situazione era temporaneamente tranquilla.
"No, solo qualche Borg che ci ha lasciate passare come se non
esistessimo." le rispose
"Haruka" intervenne Ami "Da quella console non si puo' far molto.
Sembra essere solo un sistema periferico."
"Ok, proseguiamo."
Terminata l'analisi del quadro precedente, Sailor Mercury pote'
dedicarsi all'altra coppia "Mako, avvicinati a quel pannello. Ecco, ferma
cosi'"
Stavolta la chiave di accesso alla porta fu trovata con rapidita' dalla
senshi dai capelli blu, che la trasmise direttamente attraverso i
comunicatori."
"Si e' aperta!" disse Michiru
"Sempre grande, Ami!" disse Makoto "Noi proseguiamo!"

**

Proseguendo per i corridoi dell'installazione Borg, ad un tratto le
due coppie si riunirono all'interno di quella che sembrava essere una
camera contenente un generatore di energia dell'installazione.

"Ami, che dici? Ci siamo?" chiese Haruka, con voce quasi trionfale
"Io dico di si'!" la risposta arrivo' da Makoto, che subito venne
doppiata da Sailor Mercury "Si', forse ci siamo. Non ci sono protezioni
di sorta visibili. Come volete procedere?"
L'irruenza di Haruka si fece avanti: "E c'e' da chiederlo?"
"URANUS PLANET POWER... MAKE UP!"
"NEPTUNE PLANET POWER... MAKE UP!"
"Ma non rischiate di attirare la loro attenzione?" chiese Sailor Moon
"Dai corridoi non appare nulla!"
"Forza, Haruka!"
"DEEP..."
"WORLD..."
Ma mentre i ki di energia si formavano fra le mani delle senshi, si
cominciarono a sentire dei passi pesanti avvicinarsi alla sala.
Allo stesso tempo, il computer di Sailor Mercury identifico' una
fluttuazione di energia in arrivo
"FERME!" cerco' di intervenire Sailor Mercury "Si e' attivato uno scudo!"
"...SUBMERGE!"
"...SHAKING!"
"Troppo tardi!" disse sconsolata Sailor Mercury.
I due colpi andarono ad infrangersi su uno scudo di protezione del
sistema. Una pattuglia Borg, contemporaneamente apparve all'entrata della
sala. Inoltre una strana sostanza gassosa di colore giallastro stava
invadendo la stanza.
"Cos'e' questo gas?" disse Makoto, e nel cercare di capire da dove
provenisse, si volto' e vide... "Attente! I Borg!"
Minako fu la piu' solerte ad attivare la procedura di emergenza
"Presto! Andiamocene!" e premendo sul comunicatore piu' volte aggiunse
quasi istericamente: "Portateci via da quiii!"

**

Ricevuto il segnale, Sailor Mercury si rivolse all'addetto del
teletrasporto: "Presto! Le riporti su! In fretta!" Quindi premendo il
comunicatore che ognuna di loro aveva appuntato sul petto, sotto la
spalla sinistra, chiamo': "Dr Crusher, qui Mitzuno. Credo che non ce
ne sia bisogno, ma forse e' meglio sottoporre ad un controllo le
ragazze che stanno risalendo."
"Ricevuto, Ami. Arrivo subito." rispose Crusher dall'interfono
Sulla pedana del teletrasporto apparirono Sailor Uranus, Sailor
Neptune, Makoto e Minako, senza apparenti danni.
"Prese al volo!" disse l'addetto "Tutto bene?"
"Si', grazie." disse Haruka
"Si sono allarmati... che si fa?" chiese Makoto
"Non credi che... magari... sia il caso di... cambiare vestito?" disse
strizzando l'occhio alle due amiche Sailor Moon.
"Vero! E visto che siete tutte pronte..."

"VENUS CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
"JUPITER CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
"Ok" disse Sailor Mercury "Abbiamo qualche altro dato sottomano
adesso, ma credo che abbiamo sprecato due attacchi."
"Cosa vuoi dire?" chiese Sailor Uranus
"Non li abbiamo diretti verso uno di loro!" puntualizzo' Sailor Neptune.
"Speriamo bene!" disse Sailor Mercury che torno' ai dati del computer
"Al limite sono pronta ad affrontarli a mani nude!" disse Sailor Uranus
chiudendo il pugno.
"No Haruka!" Intervenne la voce di Picard, che era appena entrato nella
sala teletrasporto, al seguito di Crusher "Dimenticavo una cosa: dovete
cercare di colpirli stando a debita distanza. Se vi mettono le mani addosso
e vi iniettano le loro nanosonde, per voi e' finita. Verreste assimilate
nel giro di pochi minuti, e non c'e' biofiltro del teletrasporto che vi
possa aiutare a disfarvi degli innesti. Infatti arrivano ad agire a livello
cellulare, modificando profondamente il DNA."
Intanto Crusher aveva iniziato a verificare le condizioni delle
ragazze risalite, ma i dati non quadravano: "Trasformate state dando dei
dati fuori norma. Sciogliete le trasformazioni e venite in infermeria."
"Ma abbiamo poco tempo!" ribatte' Haruka.
"Non mi interessa." rispose Crusher "Per un controllo completo non ci
mettero' piu' di cinque minuti a testa."
"Haruka" disse Sailor Moon, appoggiandole la mano sulla spalla "Forse e'
meglio che andiate"
"Non sappiamo cosa potete aver respirato laggiu'"
"Mi hai convinto. Ma non piu' di cinque minuti."
"Data a capitano Picard."
"Qui Picard"
"Rilevo uno scudo di energia attorno all'installazione" continuo' la
voce dell'androide "che si estende per un raggio di circa 300 metri dal
centro dell'installazione stessa. Il teletrasporto all'interno della zona
protetta, dalla nave, e' impossibile."
"Grazie Data"
"Data" intervenne Ami "Mi puoi fare un'analisi dello scudo e mandarmela
qui sul mio computer ?"
"A che ti serve?"
"Voglio vedere se puo' bloccare anche il nostro teleport."
"Ho capito. Attiva il link del tuo computer. Ti mando subito i dati."
In alcuni istanti, l'analisi dello scudo dei Borg era sul computer
portatile di Ami. Le quattro componenti del gruppo che erano andate
in ricognizione intanto erano in viaggio verso l'infermeria per i check-up.
"Meno male. E' lo stesso scudo dell'Enterprise, piu' o meno." disse Ami
"Dovremmo riuscire a passare."
"Sei sicura?" le chiese Usagi, un poco preoccupata.
"Lo schema di energia e' quasi lo stesso. Possiamo attraversarlo"
"Andiamo in infermeria a vedere come stanno le altre" propose Setsuna
"Poi se tutto e' a posto, partiremo da li'"
"Mi sembra la cosa migliore da fare" disse Picard "Andiamo?"

**

In infermeria, il Dr. Crusher aveva quasi finito le analisi delle
ragazze che erano tornate dalla missione. Haruka era l'ultima ad essere
sottoposta agli esami. I dati che il dottore stata rilevando, pero'
fornivano strane letture.
"Ci sono dei valori che non sono normali. Cosa avete fatto laggiu'?"
"Siamo entrate nella base trasformate in Borg" rispose Haruka, quasi
insofferente, "abbiamo guardato un po' in giro e abbiamo trovato una
specie di generatore. Poi io e Michiru ci siamo trasformate e abbiamo
cercato di distruggerlo. Perche'? Qualcosa non va?"
"Sembra che tu e Michiru siate state contaminate da qualcosa." rispose
Crusher "Le altre due no, forse perche' hanno mantenuto l'aspetto Borg.
Devo fare delle analisi piu' approfondite. Ma per ora vi devo confinare
in questa camera, isolata anche dai campi subspaziali."
"Dottoressa" disse Michiru, "se ci e' successo qualcosa, ce lo dica!
Non abbiamo paura della morte... L'abbiamo vista da vicino gia' due volte."
"Lo so, ragazze, che non avete paura della morte. Ma forse avete
respirato un gas che in questo momento sta facendo effetto ed altera il
vostro metabolismo. E' solo una precauzione."
Uscendo dalla sala di confinamento "Computer! Attivare un campo di
forza di tipo 2 attorno alla camera di quarantena." rivolgendosi alle
ragazze "Cercate di dormire e recuperare un po' di forze. Per questa
notte penso che non si combattera'. Almeno voi due."
Lasciando con queste parole le ragazze in isolamento, Crusher ando'
a sedersi alla sua scrivania, dall'altra parte dell'infermeria. Il
capitano Picard e le altre ragazze in quel momento entrarono in infermeria.
"Allora, Beverly?" chiese Picard
"Makoto e Minako non hanno nulla" rispose la dottoressa "Haruka e
Michiru hanno dei valori leggermente alterati. Le ho messe in isolamento
finche' non riesco a capire cosa abbiano."
"E per quanto tempo le terra' la' dentro?" chiese preoccupata Usagi.
"Almeno per tutta la notte. Il tempo di capire a cosa e' dovuta
l'anomalia nel loro metabolismo e scoprirne l'eventuale antidoto."
"E fino ad allora che facciamo?" chiese Rei, che voleva agire al piu'
presto.
"Prendiamo le registrazioni della ricognizione e vediamo che cosa
possiamo ricavare." disse Ami "Di sicuro ne sapremo di piu' di prima."
"Credo che sia il caso che vi prendiate anche qualche ora di sonno." disse
Picard "Ormai e' mezzanotte. Il computer elaborera' i dati e domattina
cercera' di fornire una risposta. Ordinero' a Data di supervisionare il
lavoro."
"Come vuole, capitano."
Le ragazze andarono verso i propri alloggi, mentre il team medico si
prese cura di Haruka e Michiru. Picard ando' in plancia e subito chiamo' in
disparte Data: "Data, venga nel mio ufficio"
"Si signore"
Nell'ufficio, Picard mise al corrente Data della situazione e gli
ordino' di analizzare i dati della missione delle senshi per poter trovare
una strategia.
"Vedro' che posso fare signore. C'e' altro?"
"No, puo' andare. Mi tenga informato."
"Certo, signore."
Data usci' dall'ufficio. Picard, prese in mano un notepad con il
rapporto generale della giornata, ma dopo aver letto le prime righe
lo depose sul tavolo. Si alzo' andando verso la finestra di alluminio
trasparente. La Terra era di fronte all'Enterprise, e sullo sfondo
l'universo infinito.
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TO BE CONTINUED
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Messaggio da trekfan1 » 6 ott 2009, 11:03

Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 4 - Un aiuto insperato
by Bosk
I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

"Diario del capitano. Data stellare 48405.1. Due componenti del Sailor
Team sono state contaminate da qualcosa durante la loro missione
nell'installazione Borg. I loro dati al momento sembrano essere tornati
alla normalita' dopo una nottata di riposo, ma il Dr Crusher non ha
ancora sciolto la prognosi. Data sta elaborando al computer un piano
per distruggere l'installazione."
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Sailor Trek
Episodio 3 - La minaccia dei Borg
Parte 4 - Un aiuto insperato

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In infermeria, nella stanza isolata, Haruka ha passeggiato nervosamente
avanti e indietro per tutta la notte. Michiru invece si e' addormentata
ed ha fatto un lungo sonno senza interruzioni. Nell'ufficio attiguo, il
Dr Crusher stava monitorando costantemente le due ragazze. I monitor
segnalavano il ritorno alla normalita' dei valori e gli esami davano tutti
esiti negativi. Il Dr Crusher si alzo' e ando' verso le ragazze. Haruka
vedendo la dottoressa arrivare, quasi istericamente si rivolse a lei in
malo modo.
"Allora, dottore. Per quanto dovremo stare ancora qui dentro?"
"Diciamo... il tempo di togliere il campo di forza." rispose sorridendo
Crusher, quindi ordino' "Computer, rimuovere il campo di forza.
Autorizzazione Crusher Beta Omega quattro otto"
"E' finita allora?" chiese Haruka
"Si'." rispose il dottore, facendo un'ultima scansione col tricorder
medico "I vostri valori sono di nuovo normali. Se qualcosa vi ha
contaminato, lo ha fatto in maniera superficiale e non e' andato piu' in
profondita'. Comunque continuo le analisi."
Spostandosi dall'entrata della camera isolata continuo' con un consiglio:
"Andate nel vostro alloggio, e tu, Haruka, fatti almeno un pisolo.
Sei rimasta in piedi tutta la notte!"
Cambiando tono di voce, meno aggressivo, Haruka rispose "Grazie,
dottore. Mi scusi per il mio modo di fare." Scuotendo dolcemente Michiru
"Michiru, sveglia!"
Assonnata nel dormiveglia, Michiru chiese: "Che succede?"
"Che andiamo nel nostro alloggio. La quarantena e' finita."
"Si'... Ho bisogno di darmi una rinfrescata!"
Haruka e Michiru uscirono dall'infermeria, incrociando Picard che stava
entrando. Le ragazze salutarono e si allontanarono. Picard entro' in
infermeria e ando' verso l'ufficio della dottoressa.
"Beverly, tutto bene?"
"Si', Jean-Luc. Niente di grave."
"Cioe'?"
"Gli esami fatti ogni quarto d'ora nelle ultime due ore hanno dato esiti
negativi. Per me Haruka e Michiru sono a posto. Le ho congedate."
"Ho capito. Le altre?"
"Ogni ora facevo fare un'analisi a distanza dal computer su Minako e
Makoto, ma loro erano a posto. Quindi per me, il gruppo e' in perfetta
salute."
"Beh, e' una buona notizia. Facciamo colazione?"
"Vado un attimo nel mio alloggio a rinfrescarmi. Ci vediamo nel tuo
alloggio fra un quarto d'ora, va bene?"
"Va bene, Beverly. Ci vediamo fra un quarto d'ora."

**

Nell'alloggio di Usagi, Chibiusa si era svegliata ormai da un po' e si
era gia' vestita, mentre Usagi stava ancora dormendo profondamente.
-Ma guarda questa qui!- penso' la bambina -Il mondo e' in pericolo e
questa dorme come se niente fosse... La sveglio o non la sveglio?-
Chibiusa guardo' Usagi e prese la sua decisione.
-La sveglio!- Imitando goffamente la voce della mamma di Usagi,
Chibiusa urlo' "Usagi, sono le otto e mezza! Sveglia!"
"Hmmmm... Ancora un poco..." rispose da sotto le coperte Usagi
"Sono le otto e mezza!"
"Si' ho capito, sono le otto..." realizzando di colpo quello che
aveva appena sentito "LE OTTO E MEZZA? SONO IN RITARDO!"
Usagi salto' giu' dal letto e, convinta di essere in camera sua, ando'
a sbattere contro lo stipite della porta del bagno dell'alloggio.
Chibiusa era piegata in due dal ridere.
"Uh uh uh... Usagi!"
"Bello scherzo, Chibiusa!" disse Usagi, ormai sveglia.
Il campanello dell'alloggio suono' in quel momento. "Chi e'?" chiese
Usagi
"Ensign Mitzuno, Kino, Hino e Aino." rispose la voce di Ami
dall'interfono.
"Avanti, ragazze."
La porta dell'alloggio si apri' e le ragazze, pronte in divisa,
entrarono. Subito Ami apostrofo' Usagi: "Ma sei ancora in pigiama?"
"Dovresti saperlo, Ami." rispose con un tono sarcastico Rei
"COSA VORRESTI DIRE?"
"Dai su." disse Minako "Vatti a cambiare che intanto noi
prepariamo per la colazione. Ti va?"
"E qui c'e' una bella torta!" disse Makoto "Fatta da me, non dal
replicatore!"
"E come hai fatto?"
"E' un segreto!"
Usagi ando' in bagno a lavarsi e a cambiarsi, mentre le amiche
prepararono la tavola. Una volta pronta, si sedettero e fecero colazione,
ma l'umore non era dei migliori.
"Dovremo attaccare tutte assieme stavolta." disse Usagi, interrompendo
il silenzio.
"Si'." disse Ami "Ma bisognera' dosare gli attacchi e non sprecare
neanche un colpo. Ma tu, Usagi, come farai, senza l'Eternal Tier?"
"Ecco cosa mi ero dimenticata!" disse Chibiusa, alzandosi di scatto
da tavola. La bambina ando' a prendere il suo zaino, dal quale estrasse
un'altra Eternal Tier. Tornando al tavolo, si avvicino' ad Usagi,
porgendogliela.
"Ero tornata anche per questa, Usagi. La mamma... cioe' tu... Si',
va beh, credo che tu abbia capito... Tieni."
"Grazie Chibiusa!" esclamo' sorpresa usagi "Finalmente ho di nuovo
un'arma!"

**

Nel frattempo, nell'alloggio di Michiru e Haruka, questa, seguendo
il consiglio della dottoressa, si era buttata sopra il letto, vestita,
e subito aveva preso sonno, mentre Michiru era sotto la doccia.
Quando Michiru fini', entrando nella stanza vide la sua compagna
rannicchiata nel letto e decise di coprirla. Avvicinansodi al replicatore,
ordino' una tazza di caffe' caldo. Mentre stava sorseggiando la bevanda,
il campanello dell'alloggio suono'.
"Chi e'?"
"Sono io con Hotaru." rispose la voce di Setsuna.
"Avanti."
Le altre due ragazze entrarono nell'alloggio. Subito Setsuna chiese
ragguagli.
"Allora, come state?"
"La dottoressa ha detto che dovremmo essere a posto." rispose Michiru
"Io stanotte ho dormito, ma Haruka e' rimasta sveglia. Si e' appena
appisolata."
"Lasciala dormire per un po'." disse Hotaru "Non sara' certo una o
due ore di differenza che potranno cambiare la sorte del pianeta."
"Lo spero... Ma avreste dovuto vedere cosa c'e' laggiu'"
"Abbiamo visto."
"No, avete visto solo quel poco che le telecamere potevano riprendere.
Questa razza e' davvero pericolosa!"
"Lo so... E in questo tempo, solo noi possiamo contrastarli."
"Si'" interruppe il dialogo la voce di Haruka, che nel frattempo si
era svegliata "Ma credo che stavolta abbiamo gia' commesso un errore!"
"Haruka!" esclamo' Michiru "Perche' sei gia' sveglia?"
"Mi sono svegliata quando mi hai coperto. Ma non fa nulla. Tanto mi
bastano dieci minuti per tirare avanti per oggi."
"Bene. Visto che siamo pronte, andiamo dalle altre?"
"Dammi due minuti e arrivo." rispose Michiru, andando verso la poltrona
dove aveva appoggiato la divisa per indossarla.

**

Nell'alloggio di Usagi, la colazione era terminata. Nel frattempo Data
si era unito a loro ed aveva appena acceso il computer dell'alloggio per
spiegare la situazione e il piano che era stato pensato nella notte. Il
campanello dell'alloggio suono'.
"Avanti!" disse Usagi. Le porte dell'alloggio si aprirono e le altre
quattro ragazze entrarono.
"Avete gia' iniziato?" chiese Haruka
"No, ho solo acceso lo schermo del computer." rispose Data
"Bene, allora non ci siamo perse nulla. Cominciamo." disse Setsuna,
accomodandosi.
"Iniziamo dallo scudo difensivo." inizio' la relazione Data "E' uno
scudo di protezione simile a quello dell'Enterprise. Il nostro
teletrasporto non puo' funzionare attraverso di esso, quindi"
"Dato che il Sailor Teleport puo' passare attraverso quello scudo,
scenderemo in questo modo." lo interruppe Ami.
"Esatto, Ami." riprese Data "Per quanto riguarda l'installazione,
siamo riusciti ad identificare tre fonti di energia, disposte a triangolo.
Una di queste e' quella che avete cercato di attaccare voi direttamente
dall'interno senza successo. Al centro del triangolo troviamo l'obiettivo
principale. E' stato calcolato che per far scendere lo scudo e permettere
ad una nostra squadra di appoggiare la vostra azione, bisogna far saltare
almeno uno dei generatori. Visto pero' che, nel momento in cui Uranus e
Neptune hanno concentrato la loro energia per scagliare il colpo, si sono
attivate le difese, proporrei l'utilizzo di tradizionali cariche al plasma,
almeno per il primo generatore." Mostrando un grafico della base,
Data indico' uno dei tre generatori individuati "Sembra che il generatore
piu' a monte sia il meno difeso, forse anche perche' e' il piu' protetto
dalla natura, oltre che dallo scudo. Quindi direi che il punto di inizio
dell'operazione sia proprio il generatore a monte."
"Si'! Ho capito!" disse Usagi, estasiata dalla spiegazione
"Cosa hai capito?" le chiese Rei
"Che e' un gran casino!" rispose in una risatina
"Lo sapevo!" disse Rei, arrabbiandosi
"Cosa intendi dire?"
"Ferme!" intervenne Ami per fare da paciere "Non e' il momento di
litigare!"
"Quando si comincia?" chiese Makoto, alzandosi e sbattendo il pugno
contro il palmo dell'altra mano.
"Per me anche subito!" disse entusiasta Minako. Rivolgendosi alle altre
"Per voi?"
[BGM: Sailor Team no theme]
Setsuna si alzo' e impugno' il suo henshin stick. Quasi sussurrando
aggiunse: "Henshin yo!"

"PLUTO PLANET POWER... MAKE UP!"
"URANUS PLANET POWER... MAKE UP!"
"NEPTUNE PLANET POWER... MAKE UP!"
"SATURN PLANET POWER... MAKE UP!"
"MOON ETERNAL... MAKE UP!"
"MOON PRISM POWER.. MAKE UP!"
"MERCURY CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
"MARS CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
"JUPITER CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
"VENUS CRYSTAL POWER... MAKE UP!"

Quando le ragazze terminarono le trasformazioni, Data prese la parola:
"Sailor Senshi, il capitano voleva parlarvi prima della partenza." premendo
quindi sul comunicatore "Data a capitano Picard. Il gruppo Moonlight e'
pronto. Vuole venire nell'alloggio di Tsukino?"
"Arrivo, signor Data."
Dopo pochi minuti, Picard assieme al Dr Crusher e a LaForge arrivo'
nell'alloggio di Usagi. Vedendo che le ragazze erano gia' pronte per entrare
in azione, inizio' a parlare.
"Volevo solo dirvi... In bocca al lupo, Sailor Senshi."
"Crepi!" risposero all'unisono le ragazze
"La squadra d'assalto e' gia' pronta a raggiungervi nel momento in cui
farete cedere lo scudo. Dottore, a lei"
"Ho analizzato i residui di gas e ho creato questo antidoto. L'iniezione
che sto per farvi, vi rendera' immuni al gas per tre ore. Dopodiche' dovrete
abbandonare il campo di battaglia."
"Allora quel gas... cos'era?" chiese Sailor Uranus
"Una specie di gas allucinogeno. Dato che ne avete respirato solo poche
boccate, non ha fatto un grosso effetto. Ma diciamo che una esposizione per
piu' di 15-20 secondi puo' mantenere l'effetto per circa dodici ore. E per
i Borg sono piu' che sufficienti pochi secondi con la vostra guardia
abbassata."
"Grazie, dottore." disse Sailor Neptune
Ad una ad una, le senshi si avvicinarono alla dottoressa che inietto'
loro l'antidoto all'altezza della base del collo. Una volta fatta l'ultima
iniezione, le ragazze si disposero a cerchio, pronte a partire.
"Un momento." disse Picard "La Forge?"
"Si signore." disse LaForge, che mostro' una valigetta che aveva in
mano "Qui dentro e' contenuta la carica al plasma per far saltare il primo
generatore. E' collegata ad un timer e ha un comando di emergenza a distanza.
Ami, la affido a te."
"Va bene." disse Sailor Mercury
"Pronte?" chiese Sailor Moon
"Andiamo!" disse Sailor Uranus
Le ragazze ripresero la formazione circolare e ognnuna si concentro',
richiamando il potere del porprio pianeta. Quando le varie aure colorate
si fusero un un'unica aura biancastra, eruppe il grido
"SAILOR... TELEPORT!"
e le senshi svanirono dall'Enterprise.
"Vado in plancia a coordinare il tutto." disse Picard "Beverly..."
"Si', ho capito. Io metto l'infermeria in preallarme."
"Bene. Si comincia!"

**

Dopo un breve viaggio, le senshi penetrano all'interno
dell'installazione Borg. Un lieve ronzio accompagnato da alcuni passi
pesanti in lontananza era tutto cio' che si poteva sentire.
Sailor Mercury, guidata dal suo computer e dai dati scaricati dal
computer dell'Enterprise, guidava il gruppo, affiancata da Sailor
Jupiter. Sailor Pluto e Sailor Saturn erano di retroguardia.
Dopo qualche minuto, Sailor Mercury si fermo' di fronte ad una porta
metallica. Premendo una sequenza di tasti sul pannello che vi si trovava
di fianco, la apri'.
"Ecco il generatore." disse "Il visore non capta protezioni di sorta
attivate. Io vado a piazzare la carica."
"Stai attenta." le disse Sailor Moon.
Sailor Mercury si avvicino' con prudenza alla base del generatore di
energia. Il ronzio generato da quest'ultimo era l'unico rumore che si
riusciva a percepire in tutta la stanza, assieme al rumore dei passi di
Sailor Mercury che gli si avvicinava. Scelto il punto per piazzare la
carica, la depose e attivo' il timer a 30 secondi. Quindi prese il
comando a distanza di emergenza, si alzo' e si allontano' in tutta fretta.
Uscita dalla camera, invito' le compagne a fare altrettanto
"Presto, via da qui! Tra meno di 30 secondi salta tutto!"
Le senshi corsero il piu' lontano possibile. Il timer raggiunse lo
zero e una grossa esplosione squarcio' il generatore di energia della
stazione Borg. Una seconda esplosione segui' a breve distanza la prima,
indicando che l'operazione aveva avuto successo.
"Data, il generatore e' saltato!" disse Sailor Mercury, premendo il
comunicatore.
"Confermo Ami" rispose Data "Lo scudo si e' dissolto. Possiamo passare
alla fase due."
"Squadra di assalto!" disse Picard "Scendere a terra ed appoggiare
l'azione!"
Intanto, nel silenzio della base Borg, si incominciarono a sentire
i passi pesanti dei Borg, sempre piu' vicini.
"Stanno arrivando!" disse Sailor Uranus
"Preparatevi, ragazze! aggiunse Sailor Pluto "Abbiamo da fare!"
La battaglia all'interno dell'installazione ebbe inizio. I primi Borg
si avvicinarono alle senshi.
"Vediamo se avevi ragione, Ami... Neptune!" disse Sailor Uranus
"Si'!"
"WORLD... SHAKING!"
"DEEP... SUBMERGE!"
I due ki di energia si diressero verso un gruppo di droni, ma causarono
solo lievi perdite. La maggior parte dell'energia generata dai due colpi
venne assorbita.
"No! Non e' possibile!" esclamo' Sailor Moon
"Era da prevedere." disse Sailor Mercury "Mi raccomando, colpi precisi
e solo se necessari."
"Questi due me li lavoro io allora!" disse Sailor Venus
"CRESCENT BEAM... SHOWER!"
Il raggio multiplo di SailorVenus colpi' i Borg che rimasero a terra
esanimi. Una scarica di energia verdastra arrivo' contemporaneamente al
colpo dal fondo del corridoio.
"Attente!" urlo' Sailor Pluto, scansando le compagne, ma piu' pronta fu
Sailor Saturn, che invoco' il proprio potere difensivo "SILENCE... WALL!"
La staticita' della posizione delle senshi, pero' fece in modo di farle
rimanere involontariamente intrappolate a meta' del lungo corridoio.
Entrambe le vie di uscita erano bloccate da droni in arrivo.
"Non perdete la calma!" disse Sailor Pluto, sentendo che le sue compagne
stavano per perdere il controllo.
"dead... scream!"
Il potente attacco di Sailor Pluto arrivo' in mezzo alla pattuglia che
stava sopraggiungendo, e li' esplose in tutta la sua potenza. Quando il fumo
si dirado', erano solo visibili dei droni esanimi.
Intanto Sailor Mercury aveva analizzato la reazione dei Borg ed era
giunta ad una conclusione:
"Credo che il loro tempo di adattamento nei confronti dei nostri colpi
sia piu' lento rispetto alle armi ad energia convenzionali. Pluto, prova
anche contro l'altro gruppo!"
Senza dir nulla, Sailor Pluto si volto' e nuovamente un sussurro usci'
dalla sua bocca
"dead... scream!"
Come aveva previsto Sailor Mercury, il secondo colpo di Sailor Pluto
ebbea successo ed anche l'altro gruppetto venne disintegrato. La via era
libera. Subito le senshi si misero a correre verso gli altri due
punti da distruggere, fermandosi ogni tanto per liberarsi dei droni che
arrivavano loro incontro. Le urla degli attacchi seguiti dalle esplosioni
causate dai loro poteri erano sempre meno frequenti, ma, pur riuscendo
a compiere la loro missione con i generatori di energia, Sailor Mercury
si era accorta che la resistenza degli ultimi droni al loro potere era
maggiore: i Borg si erano adattati.

**

"Faccio risalire la squadra!" disse la voce di Picard dai comunicatori
"Ormai si sono adattati anche ai cambi di frequenza dei fucili-phaser!"
"Ricevuto, capitano!"
"Ci rimane il planet attack!" disse Sailor Mercury "Ormai si sono
adattati anche a noi. Il nostro obiettivo e' quella spessa parete di
duranio. Non so se riusciremo ad abbatterla, ma proviamoci!"
Le ragazze, stanche per la prolungata battaglia, si disposero nuovamente
a cerchio, invocando ciascuna il potere del proprio pianeta. Quando
l'aura di energia fu al massimo, dieci voci all'unisono urlarono.
"SAILOR SOLAR PLANET... ATTACK!"
L'ennesima esplosione causata dal sailor planet attack squarcio' in
parte la parete esterna, rivelando una ulteriore parete sempre di duranio.
L'onda d'urto spinse le senshi fuori dall'installazione e le scaglio' ad
una cinquantina di metri. Per pochi secondi, rimasero ferme a terra, quasi
senza fiato, ma un bagliore verdastro che si abbatte' a pochi centimetri
da loro, diede loro la forza di riprendersi. La piu' lesta fu Sailor
Saturn, che immediatamente chiamo' nuovamente il suo potere difensivo.
"SILENCE WALL!"
Lo scudo di Sailor Saturn riusci' a fermare i colpi ad energia dei Borg,
ma la situazione rimaneva comunque disperata.
"Non possiamo farcela!" disse sconsolata Sailor Moon "Ormai abbiamo usato
tutti i nostri poteri!"
"Io non mi arrendo!" esclamo' Sailor Venus "Io ci riprovo lo stesso!"
"VENUS! LOVE AND BEAUTY... SHOCK!"
Il colpo di Sailor Venus diretto verso un drone si infranse su uno scudo
che si era generato nel momento in cui stava per arrivare a destinazione.
Anche Sailor Venus capi' che non c'era piu' possibilita' di vittoria:
"Non c'e' piu' niente da fare!" disse cadendo in ginocchio, stremata
"E tra poco potranno riprendere la costruzione di quel marchingegno, e
quando si mettera' in funzione... E' la fine!"
"No!" disse Sailor Pluto, che si era ripresa "Ragazze, preparatevi per
un altro planet attack. Stavolta non avranno il tempo di reagire!"
"Non vorrai per caso..." disse Sailor ChibiMoon, che aveva intuito cio'
che l'amica stava pensando
"Esatto, Piccola Lady" rispose Sailor Pluto con un sorriso "L'unico modo
e' fermare il tempo lo stretto necessario perche' il vostro planet attack
arrivi a destinazione!"
"Ma dopo che ne sara' di te?" chiese Sailor Moon
"Saro' esiliata dal mondo degli esseri umani per un certo periodo di
tempo... Ma non vi preoccupate. E' gia' successo e sono tornata"
Le senshi si guardarono per un attimo, cercando nel frattempo di
recuperare le energie per poter sferrare nuovamente l'attacco.
"Ragazze... si comincia!" disse Sailor Mars
"Dobbiamo sincronizzare l'attacco! avverti' Sailor Mercury "Un
millisecondo di anticipo e il loro scudo rientrerebbe in azione."
Nel silenzio che era calato sul campo di battaglia, interrotto solo
dal rumore delle armi al plasma dei droni che continuavano a sparare,
improvvisamente, si senti' lo schioccare delle dita di una mano.
"Ferme! E' un sacrificio inutile! Ora tocca a noi!" disse una voce
-Cosa?- penso' Sailor Moon, voltandosi verso la sorgente della
voce -Ma questa voce...-
Sailor ChibiMoon si giro' e vide tre silouettes in controluce:
"E chi sono queste ?"
"Yoru no kurayami tsuranuite" {Attraverso l'oscurita' della notte}
"Jiku no taiki kakenukeru" {percorrendo i cieli piu' liberi}
"Mitsu no nagareboshi!" {giungono tre sacre stelle cadenti!}
"Sailor Star Fighter!"
"Sailor Star Maker!"
"Sailor Star Healer!"
"Sailor Starlight stage on!"
Con una certa sorpresa, Sailor Moon si mosse verso le tre senshi che
erano apparse
"Ragazze! Ma come mai siete qui?"
"Eravamo tornate per venirvi a dare delle buone notizie, ma a quanto
pare..." inizio' Sailor Star Fighter
"... dobbiamo darvi una mano, come al solito" termino' Sailor Star
Maker, strizzando l'occhio
"Credo che per le chiacchiere avremo tempo dopo!" ammoni' Sailor
Star Healer "Ora diamoci da fare!"
"STAR... SERIOUS... LASER!"
"STAR... GENTLE... UTERUS!"
"STAR... SENSITIVE... INFERNO!"
I tre ki di energia delle Starlights si fusero in un unico raggio che
riusci' ad oltrepassare le ultime difese dei Borg e a raggiungere l'esterno
del nucleo centrale dell'installazione. Questo pero' riusci' a sopportare
l'attacco, subendo danni minimi, ed adesso la decisione che doveva essere
presa era grave.
"Non ce l'hanno fatta neppure loro!" esclamo' il proprio disappunto
Sailor Moon
"Grazie, Starlights" disse Sailor Pluto "Ma ora non ci rimane altro!"
rivolgendosi alle compagne le invito' a prepararsi "Ragazze! Unite i vostri
poteri!"
Le senshi. seguendo l'invito di Sailor Pluto si rialzarono e stavano
per iniziare la preparazione dell'attacco comune, ma uno strano, forte e
caldo vento improvvisamente si levo' sul campo di battaglia.
"No! Ferme... Sto sentendo qualcosa..." disse Sailor Neptune
"Percepisco... una presenza... molto potente!" aggiunse Sailor Mars
Il vento cesso' dopo pochi secondi e, in controluce, un'altra silouette
conosciuta prese la parola.
"Ferme, guerriere!" risuono' la voce dalla figura
"Di nuovo? E chi e' stavolta?" chiese stizzita Sailor Uranus
"L'angelo della galassia disceso sulla terra aveva trovato una senshi
il cui cuore puro ha permesso di vincermi senza armi. Questa senshi non puo'
arrendersi cosi'! Credevo che ti fossi rafforzata, Sailor Moon, ma a quanto
vedo, non abbastanza!"
-Ma questa voce- penso' Sailor Moon -la conosco!- Cercando di capire
se i suoi sospetti fossero fondati, si mosse verso la sorgente
della voce "Non puoi essere tu!"
"Si', sono proprio io, Usagi. Ti devo un favore per avermi liberata da
Chaos, e sono qui per questo! Io sono la senshi leggendaria, io sono
Sailor Galaxia!"
"Galaxia? Non puo' essere!" esclamo' Sailor Mercury "Come e' arrivata
qui?"
"Ho seguito le Starlights quando sono passate vicino al mio pianeta,
e sono arrivata dietro a loro. Ma adesso voglio pagare il mio debito verso
di te, Sailor Moon."
-Galaxia- Penso' Sailor Moon, con gli occhi pieni di commozione -e'
tornata la guerriera leggendaria di un tempo!- e poi con la voce
leggermente tremula dall'emozione, rispose alla senshi leggendaria
"Tu non hai debiti verso di me, Galaxia. Se non ci si aiuta fra di noi,
non vedo cos'altro si debba fare! Il tuo aiuto comunque e' ben accetto!"
"Queste tue parole provano la tua purezza d'animo, Sailor Moon, ma ne
riparleremo piu' tardi. Ora abbiamo da fare!"
"Si'!" grido' Sailor Moon, con alcune lacrime di gioia che le stavano
solcando il viso.
Sailor Galaxia fece apparire la propria spada, e inizio' a concentrarvi
la propria energia. Smorfie di dolore causate dall'accumulo del potere
fra le mani iniziarono a formarsi sul suo volto, finche' una potente
scarica di energia scaturi' dalla spada e si allargo' a cono, avvolgendo
tutto cio' che si trovava sul suo cammino. L'ultimo scudo di protezione
dell'installazione cedette e il potere raggiunse il nido. Non potendone
assorbire il potere, i droni evaporarono, e il nucleo centrale
dell'installazione esplose. Una densa colonna di fuoco e fiamme si
levo' dalle macerie.
"Ce l'abbiamo fatta!" esulto' Sailor Mercury
"Si'" disse Sailor Moon, che subito ando' verso Sailor Galaxia "Ce
l'abbiamo fatta, anche grazie a te, Galaxia! Grazie!"
"Mi hai insegnato ancora qualcosa oggi, Sailor Moon." rispose Sailor
Galaxia, sorridendo
"Torniamo sulla nave?" chiese Sailor Uranus
"Si'!" rispose Sailor Neptune "Ami, a te!"
"Ami a Data."
"Ami. Che succede? I sensori sembrano impazziti! E' apparsa
improvvisamente una grandissima fonte di energia Sailor."
"Non avrete usato il Sailor Crystal Power spero!" chiese preoccupato
Picard
"No, capitano" rispose la voce tranquilla di Sailor Moon "Anzi! Ho
ritrovato un'amica!" continuo' guardando Sailor Galaxia "Una cara amica!"
"Rapporto!" intervenne Ami "Installazione distrutta. Nessun Borg
sopravvissuto. Minaccia sventata. Risaliamo. Teletrasporto multiplo...
siamo in... Un attimo, che ho perso il conto... Dieci piu' quattro...
fanno quattordici... Quattordici da far risalire, Data!"
"Quattordici?"
"Gia', quattordici!" rispose Sailor Moon "Ci sono tre vecchie conoscenze
e una senshi che ho conosciuto ed aiutato... tre mesi fa!"
"Sale teletrasporto 3 e 4. Agganciare le fonti di energia Sailor." disse
la voce di Data, che subito venne seguita da quella di Picard
"Teletrasporto in infermeria. Energia!"
Il fascio di energia prelevo' le senshi e le porto' sull'Enterprise.

**

In infermeria, l'allegria regnava sovrana. Il Dr Crusher aveva appena
finito di fare una visita a tutte le senshi, che aveano sciolto le
trasformazioni.
"State benissimo, a parte qualche graffio!" disse soddisfatta Crusher
"Io vado a fare rapporto al capitano. Vi consiglio di andare a riposarvi!"
Detto questo, il dottore usci' dalla stanza.
"Allora, Odango!" disse Seyia "Dobbiamo venire sempre a toglierti le
castagne dal fuoco eh?"
"Ma dai!" rispose Usagi "Se non fosse stato per Galaxia..."
"Sailor Moon!" la voce di Galaxia interruppe il dialogo "Ormai quello
che e' successo non puo' essere cancellato, ma..."
"Galaxia..." le rispose Usagi, andando verso di lei e abbracciandola
affettuosamente "Lascia perdere quello che e' successo tre mesi fa... Ormai
e' tutto finito!"
"L'importante anche e' l'aver ritrovato lo spirito combattente che sopiva
in Usagi... " constato' Makoto
"Non me la ricordavo cosi' decisa da tanto tempo..." aggiunse Minako
"Taiki" interruppe i pensieri delle compagne Ami "La vostra principessa?"
"Sta bene... E a quanto vedo anche voi non avete perso il vostro spirito
di gruppo... Sempre assieme!"
"Yaten, che ne dite di una bella cantata stasera al bar di prora?" chiese
Makoto, memore dei successi dei tre ragazzi
"Perche' no? Michiru!" disse Yaten
"Dimmi"
"Hai con te il violino?"
"No, ma posso procurarmene uno!"
"Che ne dite? Come quella sera in cui qualcuno aveva sbagliato l'autobus?"
chiese Yaten strizzando l'occhio e guardando Usagi
"E perche' no?" rispose Michiru
"Allora e' deciso!" disse Seyia "Stasera... si torna a cantare!"

**

Calava la sera su Tokyo... Su un'astronave in orbita si stava per dare un
altro concerto dei Three Lights affiancati da Michiru al violino. In prima
fila Usagi con in fianco Galaxia e le altre ragazze erano al massimo
dell'eccitazione. Seyia prese il microfono: "Si comincia!"
Le note di "Nagareboshi He" iniziarono a suonare nel bar di prora. La
calma che regnava, sembrava poter portare queste note fuori dall'astronave,
fin sulla terra...

**

"Diario del capitano. Data stellare 48406.1. La minaccia dei Borg in
arrivo nel XX secolo e' stata sventata anche grazie alle Sailor Senshi.
Stiamo per salutare il gruppo che sta per tornare sulla Terra. Per la
loro impresa, ho ritenuto opportuno insignire loro l'onorificenza
United Federation of Planets Medal of Honor e nominarle membri onorari
dell'equipaggio dell'Enterprise, con il grado di Ensign."
In Sala teletrasporto 3, le ragazze, pronte per lasciare la nave,
mostravano un certo imbarazzo per l'onorificenza appena ricevuta. Le divise
che tenevano piegate sotto il braccio completavano il loro ingresso
ufficiale come membri dell'equipaggio della nave. Il capitano aveva appena
finito di consegnare l'ultima divisa, e Usagi sentiva un certo imbarazzo:
"Mi sento... strana."
"E' la stessa cosa che mi e' successa piu' di un anno fa, ricordi?" le
disse Ami, sorridendo "Vedrai, passa presto."
"Capitano, ma era davvero necessario tutto questo ?" chiese Rei
"Si' Rei. Almeno per quello che mi riguarda. In due missioni avete
dimostrato molto coraggio, che raramente puo' venire trovato in ragazzi
della vostra eta', anche nel mio secolo."
"Grazie capitano" disse Makoto "Credo che sia ora di andare, no?"
"Ehhh... Purtroppo si'!" disse in un sospiro Minako
"Dottore..."
"Dimmi, Haruka."
Dopo un istante, Haruka non riusci' a dire nient'altro che "Niente,
solo grazie."
"Haruka!" disse Michiru "Guarda che sono gelosa!" e si apri' in un
sorriso.
"Ehm... Ne riparliamo" rispose un'imbarazzata Haruka.
"Dove volete atterrare?" chiese Picard
"Noi quattro dobbiamo atterrare dietro la nostra scuola" disse Ami "Oggi
c'e' il compito in classe. Rei non so."
"IL COMPITO IN CLASSE??? NOOOOOoooo!!!" urlo' Usagi
Sorridendo, Picard si rivolse all'addetto del teletrasporto "Va bene.
Pronto, capo?"
"Coordinate gia' inserite, signore."
"Arrivederci, Ami." disse Data
"Ciao, Data. Capitano, arrivederci." rispose Ami
"Arrivederci, Sailor Senshi." disse Picard. Quindi rivolgendosi
all'addetto Picard stava per dare l'ordine, ma la voce di Usagi lo
interruppe:
"Capitano! Possiamo dirlo noi?"
"Ma certo!"
Le ragazze si guardarono e ad un cenno di Usagi urlarono assieme
"ENERGIA!"
Il fascio di energia avvolse le quattro ragazze, nella divisa del liceo
Juuban, e le teletrasporto' a terra. Le altre vennero teletrasportate sulla
terra subito dopo.
"Sono andate." disse Picard "Non so perche', ma mi sento in debito con
loro."
"E cosa vorresti fare?" gli chiese Crusher
"Per loro, quelle onorificenze sono solo medaglie d'oro, senza altro
valore se non quello materiale. Vorrei ricompensarle con qualche cosa
d'altro."
"Sono sicura che il modo lo troverai!"
"Gia'." disse Picard "Signor Data, rientriamo nel nostro tempo."
"Si signore."
Data e Picard uscirono dalla sala teletrasporto e andarono verso la
plancia comando. Dopo alcuni istanti l'Enterprise spari' dall'orbita
terrestre e torno' alla sua linea spazio-tempo.

**

Al Liceo Juuban, nell'aula della 1-I si stava svolgendo l'esame
trimestrale di inglese. Usagi, al solito, si trovava in difficolta'.
Con la penna stretta fra i denti, Usagi cercava di sforzarsi per cercare
di strappare la sufficienza. Ami, tranquilla, dopo che era trascorsa
un'ora e mezza delle due a disposizione, consegno' il compito ed usci'
dalla classe. Allo scoccare della seconda ora, tutti gli studenti
consegnarono il proprio compito ed uscirono dall'aula. Ami, Usagi,
Minako e Makoto formarono subito un crocchio.
"Uff... E' finita la tortura!" sbuffo Usagi
"Ma almeno sei riuscita a combinare qualcosa?" chiese Ami, quasi con
un tono di rimprovero
"Ho provato a rispondere a tutto... Vedremo il risultato"
"Era particolarmente difficile oggi!" aggiunse Minako
"Vero." disse Makoto "C'erano vocaboli un po' difficili. Speriamo di
aver fatto giusto!"

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Il giorno dopo, al liceo, vennero esposti i tabelloni con i risultati
del compito di inglese.
1. Mitsuno Ami: Punti 100/100
2. Tsukino Usagi: Punti 98/100
Minako e Makoto si erano fermate a 67 e 78/100. Davanti al tabellone,
Usagi non credeva ai suoi occhi.
"Mako-chan!" disse Usagi incredula "Dammi un pizzicotto! Non ci credo!"
"Non ci credo neanche io! Chi mi sveglia?" aggiunse Makoto
"Non e' che hai copiato, Usagi?" chiese Ami
"Lo sai che non lo farei mai! Come non lo faresti nemmeno tu!" le
rispose Usagi. La discussione venne interrotta da un pizzicotto.
"AHIO!" urlo' Usagi, girandosi verso Minako "Mi hai fatto male!"
"Ma non l'hai chiesto tu?" chiese Minako strizzandole l'occhio
"Ma allora sono proprio sveglia!" Usagi torno' a guardare il
tabellone "yyyYYYATTTAAAA!!!! NOVANTOTTOOOOooo!!!!"
"E' andata..." commento' Ami, coprendosi la faccia.
"No, e' solo euforica!" disse Makoto "Credo che sia la prima volta
che supera il 70!"
La campanella dell'inizio delle lezioni interruppe il crocchio

**

Dopo le lezioni, le ragazze si ritrovarono a casa di Makoto per
studiare. Ma l'atmosfera non era proprio delle piu' adatte per mantenere
la concentrazione. Nel silenzio della stanza, mentre le altre quattro
stavano facendo esercizi di trigonometria, Usagi si stese a terra e
inizio' a pensare a voce alta.
"I Borg!" penso' a voce alta Usagi "Esisteranno altre razze terribili
come questa?"
"Eh?" "Cosa?" chiesero le altre
"Eh? Scusate!" disse Usagi "Pensavo a voce alta."
Giochicchiando con la matita, Minako aggiunse "Io ho rivisto anche il
diario di bordo di quando ci siamo fatte cancellare la memoria."
"E cosa hai visto?" chiese Rei
"Una cosa tremenda" rispose "Una specie di buco nero vivente... Abbiamo
rischiato molto..." Stendendosi continuo' "Ehhh... Forse era meglio che non
l'avessi visto... ma una piu' o una meno... ormai le abbiamo passate
tutte... o quasi..."
"Gia'!" inizio' Rei "Prima gli yoma, poi i droidi..."
"... i daemon, i lemuri..." continuo' Makoto
"... il ritorno di Nehrenia e le Sailor Animates..." termino' Usagi,
che si alzo' e prese in mano il comunicatore della Federazione:
"Pero' e' stato eccitante combattere a fianco degli uomini
dell'Enterprise... Chissa' se li rivedremo ancora!"
"Usagi, non ti pare il caso di smettere di sognare?" disse Ami,
cercando di far tornare la concentrazione sullo studio.
"Si', hai ragione." le rispose Usagi, che torno' a sedere, prese in
mano il quaderno e assieme alle altre ritornarono a concentrarsi sui libri.

**

[BGM - Moonlight Destiny]

Calava la sera su Tokyo. La citta' illuminata offriva uno spettacolo
stupendo. Dalla Torre di Tokyo, Usagi guardava il panorama della citta'
e piu' in lontananza il monte Fuji, visibile ad occhio nudo per la stupenda
serata limpida, in cui una leggera brezza teneva pulito il cielo.
Sembrava che fosse passato chissa' quanto tempo, eppure solo due giorni
prima, aveva messo a repentaglio se' stessa assieme alle sue compagne per
sconfigere l'ennesima minaccia.
Ma nuove avventure attendevano le sailor senshi e l'Enterprise...
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THE END
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