Diritto di morte
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Grande episodio. E' vero, forse un po' lento ma ci sta vista la sua natura di "riflessione guidata".
Appena ho visto Q ho storto il naso perché la sua puntata in DS9 non mi era piaciuta. Essendo un super-fan di Q ho pensato "speriamo che non me lo facciano scadere anche qui". Invece c'è tutto: tema profondo, dialoghi brillanti, interventi comici, Riker in un cameo forse un po' sotto-utilizzato ma sempre piacevole, e la rappresentazione simbolica del Continuum dei Q che aveva qualcosa di vagamente Lynchiano... bella, mi è piaciuta molto.
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
Appena ho visto Q ho storto il naso perché la sua puntata in DS9 non mi era piaciuta. Essendo un super-fan di Q ho pensato "speriamo che non me lo facciano scadere anche qui". Invece c'è tutto: tema profondo, dialoghi brillanti, interventi comici, Riker in un cameo forse un po' sotto-utilizzato ma sempre piacevole, e la rappresentazione simbolica del Continuum dei Q che aveva qualcosa di vagamente Lynchiano... bella, mi è piaciuta molto.
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Una delle mie (tante) puntate preferite di Voy
Il ritorno di Q in grande stile. Dopo il fallimento di una puntata penosa su Q in DS9, il personaggio riesce a trovare una sua dimensione in VOY, e inizia con una puntata strepitosa in cui innanzi tutto di Q non ce n’è uno solo ma due, c’è l’umorismo a cui Q ci ha abituati, unito ad un profondo dilemma per Janeway e una riflessione non banale sull’onnipotenza, l’immortalità e la paura di cambiamento della società. Una puntata permeata di spirito Trek.
In aggiunta le belle battute alla Q non mancano, soprattutto nei confronti della madam captain, e non so se ho riso di più per le battute di Q o per le espressioni che fa Janeway in risposta. E le scene in cui Janeway dà ordini a Q? Nemmeno Picard è così incisivo, mentre lui dà ordini a Q con la frustrazione di uno che sa non sarà ascoltato, Janeway lì dà senza neppure porsi il problema, lei è il Capitano (ed è il mio genere di Capitano!), e anche Q sta agli ordini.
Il processo di per sé è molto godibile, con Q che propone personaggi del passato aiutati da Q e Q (l’altro) che ci porta nella sua visione del Continuum e ci mostra come onnipotenza e immortalità possano essere una maledizione. E del resto quella rappresentazione è angosciante: la strada senza inizio e senza fine, il deserto, l’orologio senza lancette, anch’io preferirei il suicidio che vivere così!
Una menzione per l’ottimo Tuvok, che come avvocato dimostra di essere a suo agio, riescendo a sostenere la tesi di Q pur trovandola illogica.
Will you send him to prison for eternity or will you assist in his suicide plan? Questa è la scelta che si trova a fare Janeway, e sempre fedele a se stessa e ai più alti principi etici fa la sua scelta nonostante il tentativo di corruzione di Q.
Il tema dell’onnipotenza e dell’immortalità è centrale, ma molto teorico per noi che non abbiamo né l’una né l’altra, ma Q ce ne pone un altro di assoluta attualità, riassunto in questo breve monologo:
“I was the greatest threat the Continuum has ever known, they feared me so much they had to lock me away for eternity, and when they did that they were saying that the individual rights will be protected so long that they don’t conflict with the state. Nothing is so dangerous to a society”
Solo discutere questa frase potrebbe essere una tesi di laurea, quanto spesso l’affermazione della propria individualità è punita perché vista pericolosa per la società che ha sempre paura del cambiamento?
Voto 10
Il ritorno di Q in grande stile. Dopo il fallimento di una puntata penosa su Q in DS9, il personaggio riesce a trovare una sua dimensione in VOY, e inizia con una puntata strepitosa in cui innanzi tutto di Q non ce n’è uno solo ma due, c’è l’umorismo a cui Q ci ha abituati, unito ad un profondo dilemma per Janeway e una riflessione non banale sull’onnipotenza, l’immortalità e la paura di cambiamento della società. Una puntata permeata di spirito Trek.
In aggiunta le belle battute alla Q non mancano, soprattutto nei confronti della madam captain, e non so se ho riso di più per le battute di Q o per le espressioni che fa Janeway in risposta. E le scene in cui Janeway dà ordini a Q? Nemmeno Picard è così incisivo, mentre lui dà ordini a Q con la frustrazione di uno che sa non sarà ascoltato, Janeway lì dà senza neppure porsi il problema, lei è il Capitano (ed è il mio genere di Capitano!), e anche Q sta agli ordini.
Il processo di per sé è molto godibile, con Q che propone personaggi del passato aiutati da Q e Q (l’altro) che ci porta nella sua visione del Continuum e ci mostra come onnipotenza e immortalità possano essere una maledizione. E del resto quella rappresentazione è angosciante: la strada senza inizio e senza fine, il deserto, l’orologio senza lancette, anch’io preferirei il suicidio che vivere così!
Una menzione per l’ottimo Tuvok, che come avvocato dimostra di essere a suo agio, riescendo a sostenere la tesi di Q pur trovandola illogica.
Will you send him to prison for eternity or will you assist in his suicide plan? Questa è la scelta che si trova a fare Janeway, e sempre fedele a se stessa e ai più alti principi etici fa la sua scelta nonostante il tentativo di corruzione di Q.
Il tema dell’onnipotenza e dell’immortalità è centrale, ma molto teorico per noi che non abbiamo né l’una né l’altra, ma Q ce ne pone un altro di assoluta attualità, riassunto in questo breve monologo:
“I was the greatest threat the Continuum has ever known, they feared me so much they had to lock me away for eternity, and when they did that they were saying that the individual rights will be protected so long that they don’t conflict with the state. Nothing is so dangerous to a society”
Solo discutere questa frase potrebbe essere una tesi di laurea, quanto spesso l’affermazione della propria individualità è punita perché vista pericolosa per la società che ha sempre paura del cambiamento?
Voto 10
- TheGib
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Q in TNG m'è piaciuto poco, perché i suoi interventi erano quasi sempre di eccessivo stacco dalle atmosfere consuete della serie: salverei soltanto "Una seconda opportunità" e "Ieri, oggi, domani".
Qui invece si è riusciti a fare esprimere Q come si deve, con una sceneggiatura e dei dialoghi parecchio pimpanti.
La riproduzione del Continuum affinché fosse comprensibile è geniale, mi ha ricordato alcune scene di "Twin Peaks", nonché i primi minuti di "C'era una volta il west".
Alle mie domande (non risposte) su questa serie se ne aggiunge un'altra: che potenza ha il teletrasporto per liberare un Q che non c'è riuscito in 300 anni?
PS: segnalo che nel topic doppione di questa puntata, il link di rimando qui non funziona...
http://digilander.libero.it/OcchiVerdiSito
---
Se rinasco voglio un harem con Uhura e Deanna!
Qui invece si è riusciti a fare esprimere Q come si deve, con una sceneggiatura e dei dialoghi parecchio pimpanti.
La riproduzione del Continuum affinché fosse comprensibile è geniale, mi ha ricordato alcune scene di "Twin Peaks", nonché i primi minuti di "C'era una volta il west".
Alle mie domande (non risposte) su questa serie se ne aggiunge un'altra: che potenza ha il teletrasporto per liberare un Q che non c'è riuscito in 300 anni?
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- Cadetto
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Magari Q è un sadico che gode nel vederli girare a vuoto.Originally posted by aimo
è pericoloso inserire Q in VOY perché ogni volta bisogna trovare una valida giustificazione al fatto che non riporti tutti a casa felici e contenti. quindi o non è poi così potente o bisogna arrampicarsi sugli specchi per inventare una storia credibile.
Le esigenze dei molti contano più di quelle dei pochi o di uno
- Gas75
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Rivisto oggi questo episodio che è quasi un crossover con TNG...
Devo dire che in TNG (ma anche nella TOS) ho visto "processi" organizzati su astronave migliori di questo, mi basta pensare a "La misura di un uomo" o a quell'episodio in cui un giovane federale con origini romulane è accusato di aver comunicato dati riservati...
Qui si parla di eutanasia, è vero, ma a distanza di 3 anni e mezzo dalla precedente visione, penso che i dialoghi tra i due Q tolgano spessore all'argomento.
Devo dire che in TNG (ma anche nella TOS) ho visto "processi" organizzati su astronave migliori di questo, mi basta pensare a "La misura di un uomo" o a quell'episodio in cui un giovane federale con origini romulane è accusato di aver comunicato dati riservati...
Qui si parla di eutanasia, è vero, ma a distanza di 3 anni e mezzo dalla precedente visione, penso che i dialoghi tra i due Q tolgano spessore all'argomento.
- TheGib
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Re: Diritto di morte
'azz, una sequela di episodi da incorniciare!
Per me ottimo episodio anche questo; a parte l'apparizione di Q, che come è noto NON riscuote la mia simpatia, è il tema, anzi i temi dell'episodio che rifulgono.
Il diritto/libertà di scegliere, il dubbio filosofico sul senso dell'immortalità, il valore della vita sinché ne abbiamo il controllo, il valore della vita se possiamo misurarla, l'impatto del cambiamento radicale E di prospettiva per una società millenaria e un tantino incrostata; per finire il dilemma etico del giudice, anche nell'ottica del tentativo di corruzione che in questo caso ha un peso enorme.
Per cui sopporto Q e anche l'effimero altro Q, ci danno un bouquet di spunti sui quali riflettere.
Per me ottimo episodio anche questo; a parte l'apparizione di Q, che come è noto NON riscuote la mia simpatia, è il tema, anzi i temi dell'episodio che rifulgono.
Il diritto/libertà di scegliere, il dubbio filosofico sul senso dell'immortalità, il valore della vita sinché ne abbiamo il controllo, il valore della vita se possiamo misurarla, l'impatto del cambiamento radicale E di prospettiva per una società millenaria e un tantino incrostata; per finire il dilemma etico del giudice, anche nell'ottica del tentativo di corruzione che in questo caso ha un peso enorme.
Per cui sopporto Q e anche l'effimero altro Q, ci danno un bouquet di spunti sui quali riflettere.
"La nostra vera nazionalità è l'umanità." H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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