7x22 - Legge di natura
Inviato: 27 ago 2008, 22:34
Titolo originale: NATURAL LAW
Chakotay sta accompagnando Sette a una conferenza su un pianeta tecnologicamente avanzato, quando con la scusa di farle vedere il panorama finisce per schiantarsi tra una tribù di uomini primitivi. Spoiler: tutto sto casino e poi alla fine non solo non se la fa, ma sembra pure che manco gli passi per la testa.
Battute a parte, l'episodio mi è piaciuto. Ha chiare riminiscenze kirkiane, anche se il tema delle civiltà pre-warp ricorre spesso (e di solito generando puntate interessanti). Anche il gesto di saluto per dire "arrivederci" mi ricorda qualcosa di già visto in TOS, forse nell'episodio degli Organiani o in quello dei nazi, ora non ricordo. Pur non essendo ricco di spunti veramente innovativi, il diverso atteggiamento di Chakotay e Sette di Nove nei confronti del "diverso" è ben fatto, con la biondazza che ancora una volta si scontra con l'evidenza per cui non sempre l'efficienza è il valore primario quando c'è dell'altro in gioco. Carina anche la sottotrama di Tom Paris, che consente di spruzzare commedia in un episodio "impegnato".
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)
Chakotay sta accompagnando Sette a una conferenza su un pianeta tecnologicamente avanzato, quando con la scusa di farle vedere il panorama finisce per schiantarsi tra una tribù di uomini primitivi. Spoiler: tutto sto casino e poi alla fine non solo non se la fa, ma sembra pure che manco gli passi per la testa.
Battute a parte, l'episodio mi è piaciuto. Ha chiare riminiscenze kirkiane, anche se il tema delle civiltà pre-warp ricorre spesso (e di solito generando puntate interessanti). Anche il gesto di saluto per dire "arrivederci" mi ricorda qualcosa di già visto in TOS, forse nell'episodio degli Organiani o in quello dei nazi, ora non ricordo. Pur non essendo ricco di spunti veramente innovativi, il diverso atteggiamento di Chakotay e Sette di Nove nei confronti del "diverso" è ben fatto, con la biondazza che ancora una volta si scontra con l'evidenza per cui non sempre l'efficienza è il valore primario quando c'è dell'altro in gioco. Carina anche la sottotrama di Tom Paris, che consente di spruzzare commedia in un episodio "impegnato".
"I have a dream; a dream that all people... Humans, Jem'Hadar, Ferengi, Cardassians... will someday stand together in peace... around my Dabo tables." (Quark)