Come riporta il sito TrekMovie, Nimoy, il quale ha interpretato per l'ultima volta il ruolo di Spock nel 1991 in 'Star Trek VI: The Undiscovered Country' e nel doppio episodio di Star Trek: The Next Generation, 'Unification', ha dovuto capire come tornare a infilarsi nel ruolo del famoso Vulcaniano. "Ero interessato nel rientrare in un personaggio dal quale sono stato lontano per ben diciotto anni", ha spiegato Nimoy, "Ero interessato a questa esperienza, come pretesto su cosa mi potevo imbattere, su cosa potevo trovare nell'affrontare questo personaggio da un altro punto di vista".
Ma il lavorare con il regista del film, J.J.Abrams, lo ha aiutato ad alleviare queste preoccupazioni. "Credo fermamente che tutte quelle ansietà sono scomparse nel momento in cui ho messo piede sul set ed ho iniziato a lavorare con Abrams e i miei colleghi attori", ha detto l'attore. "Questo è sempre stato il nocciolo: come è il lavorare con il regista e con gli altri miei colleghi attori, e ovviamente con il copione. Se ci vengono fornite delle opportunità, avviate in una certa maniera e parlo dei set, dei registi, di come sono disposte le cineprese e così via. Che fra tutti gli attori presenti si sia stabilito un rapporto di fiducia reciproca, riuscendo a dosare i momenti drammatici con quelli comici nelle varie scene, allora ogni cosa si abbandona e penso che sicuramente sia stato un caso del genere con questo film".
Lavorare in Star Trek XI è stata un'esperienza positiva per Nimoy, "Ho trascorso dei momenti meravigliosi e mi sono sentito del tutto al sicuro, nelle mani del regista e con quella sceneggiatura. E ho lavorato con degli attori straordinari", ha detto l'attore. "Sono veramente, veramente delle ottime persone e ne sono uscito in modo estremamente gratificante. Penso anche che il pubblico troverà questi attori quasi fantastici, davvero, e ne rimarranno estremamente ben impressionati. Sono certo che avranno un posto nei loro cuori".
Fonte:TrekToday