Lo Star Trek di J.J. Abrams

Kirk, Spock, Mcoy..etc ritornano in azione, in una nuova realtà dove ancora i loro destini sono da scrivere...
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Messaggio da Dathon » 5 dic 2008, 15:26

Originally posted by Galen
Che uno sceneggiatore di successo con una predilezione per la fantascienza come lui, sia un grande ignorante su Star Trek, che se ne freghi o che addirittura voglia mortificare la serie per infantili isterismi, per me sono ipotesi ridicole.
L'ipotesi del trauma infantile era volutamente paradossale. Per il resto, non vedo perché uno che scrive fantascienza, dovrebbe per forza conoscere bene Star Trek, se ha una concezione del genere completamente diversa. Allo stesso modo, non vedo perché uno sceneggiatore di successo, a cui è stato affidato il compito di rinnovare un brand che attualmente ha molto meno successo di lui, e a cui lui non è affezionato, dovrebbe avere particolarmente a cuore quelli che invece lo sono.

Soprattutto, però, continuo a non capire che interesse avrebbe Abrams a provocare i trekker, se non gli stessero effettivamente sui maroni. O forse ha capito che il modo migliore per far breccia nel cuore dei trekker è cavalcare l'imbarazzo che provano a esserlo. Perché, come dicevo, ogni trekker ha in mente il tipo di trekker da cui si vuole distinguere. Me compreso. Però mi sembra che per molti sia un'ossessione, che porta appunto al masochismo della serie "lunga vita a JJ perché CI dà le bastonate che MERITATE". Ragionando così, però, chiunque si consideri comunista dovrebbe votare per il Banana.

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Messaggio da spones » 5 dic 2008, 15:46

Probabilmente il trekker medio é un meraviglioso esempio di tafazzi, questo é vero. Il punto però é un altro.

Il trekker é un tipo strano. Oltre ad avere i brufoli, a non avere una vita sentimentale e a vedere yati pure nello zaninelli ha un'altra indiscutibile peculiarità: per interessarlo devi stuzzicarlo. Così scateni i pro ed i contro. Infatti un'altra peculiarità del trekker é il riuscire sempre a trovarne due che la pensano su qualsiasi frame di qualsiasi episodio in maniera opposta.

Senza tralasciare che certe dichiarazioni in un certo qual modo rassicurano il "non-trekker". Quello che sicuramente andrebbe a vedere un bel film di fantascienza ma assolutamente non uno di Star Trek, che é notoriamente roba per decerebrati che vivono in uno scantinato e s'ammazzano di ..... :smokin:

Insomma in pratica ha detto: "Certo che sto facendo un film di Star Trek, ma capendone poco, piacendomi Star Wars ed essendo, come ben saprete, un assoluto mago del cinema (quanto so' figo) il mio Star Trek, dovrete andarlo a vedere tutti."

P.S. Spero di non aver urtato la suscettibilità di nessuno. Adesso però vi saluto, lo scantinato mi aspetta... :smokin:



"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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Messaggio da Galen » 5 dic 2008, 16:57

Originally posted by Dathon
L'ipotesi del trauma infantile era volutamente paradossale.
E' paradossale come la considerazione che ne è alla base:
Originally posted by Dathon
continuo a non capire che interesse avrebbe Abrams a provocare i trekker, se non gli stessero effettivamente sui maroni.
A me questo non sembra esattamente la cosa più probabile, per usare un eufemismo... :smokin:
Vuoi un altra spiegazione? Il "purché se ne parli", artificio abbastanza usato e che personalmente mi sembra molto più in linea col personaggio.
(Ci possono esser anche altre spiegazioni, non ultima una certa ipersensibilità dei fan...).
Originally posted by DathonPer il resto, non vedo perché uno che scrive fantascienza, dovrebbe per forza conoscere bene Star Trek, se ha una concezione del genere completamente diversa.
Infatti non deve partire da una conoscenza approfondita, ma nel momento in cui si impegna in un lavoro del genere ritengo cosa normale che uno così si informi e si vada a vedere la gran parte della produzione trek che non conosce, perlomeno riguardo alla Tos. Anche se ha una concezione diversa e anche se vuole fare qualcosa di diverso.
A meno di non considerarlo un cretino (almeno io lo considererei tale, visto che non ritengo la libertà di ispirazione una giustificazione sufficiente per una comoda ignoranza), e allora non spiegherei il successo, magari effimero, ma indiscutibile.
Questo non significa che Abrams debba essere diventato un esperto di ST da surclassare qualsiasi fan, ma considerarlo ignorante in materia in base ad una dichiarazione che può volere dire tutto e niente, a me sembra solo una ricerca di conferme ai propri timori, nonostante rapresenti qualcosa che ritengo improbabile.

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Messaggio da Jeeg2000 » 5 dic 2008, 18:30

""Probabilmente il trekker medio é un meraviglioso esempio di tafazzi, questo é vero. Il punto però é un altro.""

mi sembra che in qualche forum americano c'era un topic sulla Necessità, dei trekker immagino, di essere infelici o lamentarsi OGNI volta che esce un nuovo film o serie ...e che non me l'immagino io basta andarsi a leggere il libro di Nimoy sulla PRE-opinione dei fan su ST2.

"""Certo che sto facendo un film di Star Trek, ma capendone poco, piacendomi Star Wars ed essendo, come ben saprete, un assoluto mago del cinema (quanto so' figo) il mio Star Trek, dovrete andarlo a vedere tutti."""

e visto che i film si fanno per guadagnare...e deve ALMENO arrivare a 300 milioni, che c'è di male?


"""però, continuo a non capire che interesse avrebbe Abrams a provocare i trekker, se non gli stessero effettivamente sui maroni"""

ma a parte dire che era un fan più di SW che di ST, il che andrebbe pure a lode della sua onestà, dove stanno tutte stè provocazioni? :rolleyes: ...è una domanda, sul serio, non mi ricordo di interviste in cui si spala mer.. contro "di noi"

"""ma nel momento in cui si impegna in un lavoro del genere ritengo cosa normale che uno così si informi e si vada a vedere la gran parte della produzione trek che non conosce, """

e Baird e' stato purtroppo un bell'esempio contrario...caso manco unico, visto che chi comandava in ST era gnorante sulla TOS e ha deciso di farci ENT come prequel.

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Messaggio da Dathon » 5 dic 2008, 18:59

Originally posted by Galen
Originally posted by Dathon
continuo a non capire che interesse avrebbe Abrams a provocare i trekker, se non gli stessero effettivamente sui maroni.
A me questo non sembra esattamente la cosa più probabile, per usare un eufemismo... :smokin:
Vuoi un altra spiegazione? Il "purché se ne parli", artificio abbastanza usato e che personalmente mi sembra molto più in linea col personaggio.
Ma io contesto proprio che il suo atteggiamento nei confronti dei trekker possa far parlare di più del film. Per tutti i non-trekker questo è il film del tizio di Lost ("che fig4ta", "chissà se ci sarà qualche citazione"... oppure "bella cazzata", "per carità, non ci capivo un'ostia"...). Per i trekker, invece, questo è un film di Star Trek. Ai primi, che sono la stragrande maggioranza, non interessa minimamente del rapporto tra Abrams e Star Trek. E ai secondi non servono certo motivazioni aggiuntive per andare a vedere il film. Specie se basate sulla psicologia inversa (che non a caso si usa coi bambini). Insomma, comunque la giri, la mancanza di rispetto IMHO è evidente.
(Ci possono esser anche altre spiegazioni, non ultima una certa ipersensibilità dei fan...).
Se tu però continui a dire che le parole di Abrams non vanno prese sul serio, almeno il dubbio che anche a te non sembrino esattamente dichiarazioni d'amore, mi viene.
Originally posted by DathonPer il resto, non vedo perché uno che scrive fantascienza, dovrebbe per forza conoscere bene Star Trek, se ha una concezione del genere completamente diversa.
Infatti non deve partire da una conoscenza approfondita, ma nel momento in cui si impegna in un lavoro del genere ritengo cosa normale che uno così si informi e si vada a vedere la gran parte della produzione trek che non conosce, perlomeno riguardo alla Tos. Anche se ha una concezione diversa e anche se vuole fare qualcosa di diverso.
A meno di non considerarlo un cretino (almeno io lo considererei tale, visto che non ritengo la libertà di ispirazione una giustificazione sufficiente per una comoda ignoranza), e allora non spiegherei il successo, magari effimero, ma indiscutibile.
Questo non significa che Abrams debba essere diventato un esperto di ST da surclassare qualsiasi fan, ma considerarlo ignorante in materia in base ad una dichiarazione che può volere dire tutto e niente, a me sembra solo una ricerca di conferme ai propri timori, nonostante rapresenti qualcosa che ritengo improbabile.
Che quelle dichiarazioni possano voler dire tutto o niente, non mi sembra proprio. Quindi a questo punto il dubbio sarebbe se sia cretino perché non si documenta, o perché si documenta ma si diverte a far credere il contrario.

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Messaggio da Galen » 5 dic 2008, 21:33

No, dico entrambe le cose: le parole di Abrams per me non sono così importanti, ma anche se lo fossero non le considero delle provocazioni scandalose.
Che da ragazzino non fosse un fan di ST me ne importa poco (mi importa che abbia fatto seriamente il suo lavoro oggi, e vorrei vedere che negasse questo).
Che abbia voluto dare un'impronta nuova è una dichiarazione normalissima che avrebbe potuto dire qualsiasi autore, come infatti spesso accade.

Poi, a prescindere dalla mia interpretazione delle sue parole, c'è la considerazione che le dichiarazioni di un autore prima dell'uscita del film sono per buona parte frutto di marketing per far pubblicità (positiva o negativa). In più Abrams è noto per essere abile a sfruttare questo aspetto commerciale, ed è noto anche per suscitare curiosità in modi non tradizionali.
Considerato questo non mi scandalizzerei neanche se Abrams facesse una dichiarazione pubblica che confermasse esplicitamente i tuoi timori dicendo "Star Trek è una cag*ta pazzesca e il mio film farà di tutto per stravolgerne le tematiche a dispetto di quegli imbecilli dei fan: e poi voglio divertirmi fare un film brutto!" :smokin:

Che poi la presunta strategia (se c'è) funzioni, o che il film meriti, è un altro discorso.
Io comunque, ripeto, non vedo tutto questo motivo di irritazione del fandom...

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Messaggio da Dathon » 6 dic 2008, 19:19

Originally posted by Galen

No, dico entrambe le cose: le parole di Abrams per me non sono così importanti, ma anche se lo fossero non le considero delle provocazioni scandalose.
Gli aggettivi non contano, il punto è se siano provocazioni o meno. E delle due l'una, altrimenti diventa una difesa d'ufficio. Anzi, la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi: sono sani e innocenti, o colpevoli e dementi. Tra parentesi, fossi in Abrams, io non sarei affatto contento di sapere che tutto ciò che dico non è preso sul serio di default.

Che da ragazzino non fosse un fan di ST me ne importa poco (mi importa che abbia fatto seriamente il suo lavoro oggi, e vorrei vedere che negasse questo).
Che abbia voluto dare un'impronta nuova è una dichiarazione normalissima che avrebbe potuto dire qualsiasi autore, come infatti spesso accade.
Non posso ancora credere di aver fatto un film di Star Trek, non sono mai riuscito a farmela piacere, quella cag4ta. Non volevo neanche dirigerlo, il film. Poi, però, scrivendo la sceneggiatura, ispirato da Star Wars e Top Gun per reinventare i personaggi, e farli finalmente funzionare; senza tutta quella fuffa fantascientifica, e con un bel po' di azione in più, mi sono convinto. Non c'entrava più niente con Star Trek, infatti. Ma per non far piangere i fregnoni a cui piace quella cag4ta, ho tenuto gli effetti sonori, le orecchie a punta di Coso, lì... il Venusiano... il dottor Spock, ecco... e l'aspetto da pappagallo [quello in cui si piscia, ndD] dell'astronave.

Serio o meno che fosse, per me è questo che ha detto.
Poi, a prescindere dalla mia interpretazione delle sue parole, c'è la considerazione che le dichiarazioni di un autore prima dell'uscita del film sono per buona parte frutto di marketing per far pubblicità (positiva o negativa). In più Abrams è noto per essere abile a sfruttare questo aspetto commerciale, ed è noto anche per suscitare curiosità in modi non tradizionali.
Considerato questo non mi scandalizzerei neanche se Abrams facesse una dichiarazione pubblica che confermasse esplicitamente i tuoi timori dicendo "Star Trek è una cag*ta pazzesca e il mio film farà di tutto per stravolgerne le tematiche a dispetto di quegli imbecilli dei fan: e poi voglio divertirmi fare un film brutto!" :smokin:
Vabbe', absit inuiria verbis, ma questo è un atteggiamento da ultrà berlusconiano. :grin:

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Messaggio da Galen » 6 dic 2008, 21:31

Originally posted by Dathon
Gli aggettivi non contano, il punto è se siano provocazioni o meno.
Togli pure l'aggettivo, se non ti piace, la cosa non cambia: io non le trovo provocazioni. Punto.

Originally posted by DathonTra parentesi, fossi in Abrams, io non sarei affatto contento di sapere che tutto ciò che dico non è preso sul serio di default.
Ah bè, questi sò cacchi suoi :smokin:
Sarà ben mio diritto non prendere come oro colato la pubblicità... Questo non vuol dire che non possa trovare motivi di interesse in essa, fa parte del gioco. Ma mi pare che qui si vada molto oltre.

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Messaggio da docdreams » 9 dic 2008, 7:01

Salve,
dopo molto tempo trascorso a leggervi provo ad apportare un contributo alla discussione e del perché secondo me è finita un'epoca.

In principio fu la TOS, show usato dal vulcanico Gene per portare all'attenzione del pubblico statunitense problematiche importanti, usando la formula della scifi, trasformandole nella forma ma non nei contenuti. Argomenti altrimenti impossibili d'affrontare apertamente. La visione sognatrice di un popolo che confidava nel domani era ovunque e poco importava la continuity, l'importante era raggiungere la gente.

Nei decenni di digiuno forzato che seguirono, i fans impararono a memoria tutti gli episodi creando così la continuity.

Poi arrivò la Next Generation, che dopo le prime perplessità , sbocciò dando vita a quella che per me è la migliore serie ST. Anche e soprattutto per la presenza di Patrick Stewart. Si percepisce che TNG è una creatura di Gene Roddenberry perché i valori di fondo soni gli stessi della TOS anche se più sviluppati, il modo di porli al pubblico è simile; nella TNG oltre alla speranza di un futuro migliore, c'è il rifiuto per la guerra, il rispetto per il prossimo, dove quest'ultimo può essere chiunque abbia facoltà intellettive. Fin'anco la stessa Enterprise.

Quando giunse DS9, mi sentii profondamente spaesato e non riuscii ad affezionarmi ai nuovi protagonisti, abbandonando la serie dopo la prima stagione e per parecchio tempo. Fino a quando un amico mi spinse a dargli un'altra possibilità con la guerra contro il Dominio. In effetti non era lo stesso show che lasciai anni addietro, ma non era più la 'mia' ST. La scenografia era simile, le divise più belle, ma il messaggio di fondo era profondamente diverso. Il domani non è più radioso, anzi più passa il tempo più avanza il caos, e soprattutto il compromesso è entrato nella vita profonda della federazione. Il nemico non viene più fuori dai confini della federazione, si trova accanto a te, 'sembra te' e quindi è meglio non fidarsi del prossimo. Sisko che 'deve' mettere in dubbio l'identità del proprio padre è illuminante in tal senso.

Paradossalmente di VOY preferisco la prima stagione, quando si è tentato di recuperare chi, come me, si era dissociato dalla visione cupa di DS9; ma indietro non si torna, non funziona mai. Ed ecco VOY avvilupparsi in una iperbole narrativa del tutto propria.

Qui, per me, dopo una lunga agonia finisce quella che definisco ST Classic. Ma non lo volli accettare.

Subito arrivò ENT, con cui si è cercato di fare la cosa più semplice. Piuttosto che far ripartire un giocattolo oramai troppo coplesso, meglio resettarlo. Lasciando lo stretto indispensabile per dare un senso a quello 'Star Trek' che compare (non subito e certamente non per stoltezza) nel titolo. E' iniziata l'era di quella che chiamo ST Reloaded. Per dar maggior forza a questo concetto la serie viene ambientata prima delle fondamenta dell'universo ST stesso. Ma ENT risulta un ibrido, troppo in conflitto con le serie classiche per appetire i fans di una certa età, troppo poco incisivo per attrarre nuovi fans 'reloaded'. Basti pensare alla concorrenza con serie come Farscape. Alla fine non accontentò nessuno e fece la fine che tutti noi sappiamo, pur essendo un prodotto che se non fosse stato 'Trek' sarebbe stato valido.

E siamo giunti ai giorni nostri, al nuovo Star Trek XI o come lo chiamo io ST I Reloaded. Siamo sempre prima 'del principio' e tutto lascia pensare che nulla o poco avrà in comune con ciò che conosco come ST. Dal secondo trailer e da ciò che sono riuscito a spoilerare (i famosi 20 minuti di film) mi sono reso conto che, stavolta, il 'reload' è riuscito completamente. ST XI non ha assolutamente nulla di ST o almeno di quello che per me è ST. Mi auguro che sia un successo, ma questo treno non è più mio. L'umano Spock, gli occhi alla Shining di Kirk, il cyborg uscito direttamente ad Appleseed e l'ambientazione alla III episodio di SW, hanno fatto cadere anche l'ultimo velo dai miei occhi. Probabilmente ho una visione troppo romantica e demodé di ST, ma io mi fermo qui.

Auguro buon viaggio a tutti, spero che il nuovo corso possa essere lungo ed emozionante come lo sono state per me le mie serie preferite.

Frequenza di Chiamata chiusa.

doc.

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Messaggio da Dathon » 9 dic 2008, 15:23

Originally posted by docdreams

In principio fu la TOS, show usato dal vulcanico Gene per portare all'attenzione del pubblico statunitense problematiche importanti, usando la formula della scifi, trasformandole nella forma ma non nei contenuti. Argomenti altrimenti impossibili d'affrontare apertamente. La visione sognatrice di un popolo che confidava nel domani era ovunque e poco importava la continuity, l'importante era raggiungere la gente.
Tralasciando la forma "liturgica" del discorso, direi che manca un elemento fondamentale: la TV. Roddenberry non era un profeta, ma un autore-produttore televisivo. Ogni artista ha delle idee sulla funzione dell'arte in generale e della propria in particolare (è un altro significato del termine poetica), ma l'arte non è mai soltanto un mezzo, o comunque non solo in senso didascalico, malgrado quest'aspetto in TOS sia ancora molto evidente.

Quanto alla continuity, nella terza stagione di TOS, che ho appena finito di riguardare in lingua originale, con particolare attenzione anche a quest'aspetto, ci sono diversi riferimenti a episodi delle stagioni precedenti. Per una serie dell'epoca è già un notevole sforzo di "autoconsapevolezza".
[DS9] La scenografia era simile, le divise più belle, ma il messaggio di fondo era profondamente diverso. Il domani non è più radioso, anzi più passa il tempo più avanza il caos, e soprattutto il compromesso è entrato nella vita profonda della federazione. Il nemico non viene più fuori dai confini della federazione, si trova accanto a te, 'sembra te' e quindi è meglio non fidarsi del prossimo. Sisko che 'deve' mettere in dubbio l'identità del proprio padre è illuminante in tal senso.
Non sono d'accordo. Primo, perché il tema in realtà comicia a emergere in TNG. Il nemico non è vicino a te, ma dentro di te. Sei tu stesso, nel momento in cui dai per scontata la tua superiorità morale, e pensi di poterti permettere ciò che condanni negli altri. Secondo, in DS9, è vero, c'è uno stilema classico della fantascienza anni Cinquanta, quello del doppio, del nemico che sembra uguale a te ma non lo è. Ma proprio il fatto che tu consideri illuminante, lo diventa in senso opposto, dal momento che lo spingersi fino a dubitare perfino del proprio padre, porta Sisko a tracciare una linea, oltre la quale non ha più senso difendere il proprio modo di vivere, perché per farlo lo si è già compromesso. If the changelings want to destroy what we've built here, they're going to have to do it themselves. We will not do it for them. Appunto.

Bisogna poi che ci chiariamo definitivamente le idee sull'immagine del futuro in Star Trek. Non sta scritto da nessuna parte che debba andare tutto bene. L'utopia è rappresentata dai progressi compiuti dall'umanità, e non serve certo a trasmettere un messaggio rassicurante allo spettatore, altrimenti i famosi dilemmi morali di cui si parlava nell'altro thread, non avrebbero più senso. Tanto basta la tecnologia a trasformare questo mondo di-bip- nell'utopia di Star Trek, no? No, appunto. DS9 non è "trek" perché mostra la Federazione che va a rotoli? E perché mai? E' "trek" la pretesa di aver costruito un sistema perfetto, capace di resistere a qualunque cosa, e che non richiede più alcuno sforzo positivo da parte degli individui? Non mi sembra. E' proprio nel momento in cui il sistema che si credeva perfetto crolla, anzi, che si vede se i progressi dell'umanità erano reali. Poi si può discutere sul responso di DS9, in primis per stabilire se ce ne sia uno, vista la confusione della/e ultima/e stagione/i. Ma di sicuro non è l'ambientazione il problema.
Ma ENT risulta un ibrido, troppo in conflitto con le serie classiche per appetire i fans di una certa età, troppo poco incisivo per attrarre nuovi fans 'reloaded'.
Anche questo è un mito da sfatare, IMHO. ENT è solo troppo brutta. Altrimenti i non-trekker li avrebbe conquistati, appunto.

Quanto a questo film, decidere se andare a vederlo o meno mi sembra una cosa molto meno drammatica di come la fai sembrare tu, senza offesa.

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Messaggio da favarato » 9 dic 2008, 20:42

Tranquillo docdreams: Dathon fa così con tutti, un po' bastian contrario come avrai potuto vedere se ci leggi da tempo... :lol: :lol: :evil:

Io invece sostanzialmente sono d'accordo con te, sebbene sia piu' 'tolleranti' sui principi di Roddenberry, concordo sulla superiorità di TNG, sebbene abbia amato moltissimo l'evoluzione di DS9, che trovo perfettamente in sintonia con l'universo Trek, o per meglio dire la possibile evoluzione di detto universo se portato agli estremi da eventi esterni così drammatici.

Sul nuovo film è da tempo che ho la tua stessa impressione, che sia qualcosa di completamente diverso dal 'nostro' universo, anche se io la cosa la considero positiva, visto che gli ultimi tentativi di rifare quel mondo erano stati estremamente deludenti.

Ah, benvenuto! :wink:

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Messaggio da Dathon » 9 dic 2008, 20:57

Anch'io concordo sulla superiorità di TNG. E mi sembra che sul resto alla fine tu concordi anche meno di me. :grin:

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Messaggio da Galen » 9 dic 2008, 21:02

Io invece sono d'accordo con Dathon, quando dice:
Originally posted by Dathon
Non sta scritto da nessuna parte che debba andare tutto bene. L'utopia è rappresentata dai progressi compiuti dall'umanità, e non serve certo a trasmettere un messaggio rassicurante allo spettatore, altrimenti i famosi dilemmi morali di cui si parlava nell'altro thread, non avrebbero più senso. Tanto basta la tecnologia a trasformare questo mondo di-bip- nell'utopia di Star Trek, no? No, appunto. DS9 non è "trek" perché mostra la Federazione che va a rotoli? E perché mai? E' "trek" la pretesa di aver costruito un sistema perfetto, capace di resistere a qualunque cosa, e che non richiede più alcuno sforzo positivo da parte degli individui? Non mi sembra. E' proprio nel momento in cui il sistema che si credeva perfetto crolla, anzi, che si vede se i progressi dell'umanità erano reali. Poi si può discutere sul responso di DS9, in primis per stabilire se ce ne sia uno, vista la confusione della/e ultima/e stagione/i. Ma di sicuro non è l'ambientazione il problema.
Certamente DS9 cambia ottica e prospettiva di certi tematiche classiche di ST, ma non vedo perché questo debba essere considerato una frattura invece di un'evoluzione (bella o brutta che sia). Se poi sia più bella TNG oppure no è un altro discorso.
In DS9 princìpi della Federazione sono gli stessi, vengono solo sottoposti a prove più dure dall'esterno producendo effetti inediti, quindi è un approfondimento (che può piacere o no)... non è un'altra cosa, è un'altra rappresentazione.
E onestamente è qualcosa di cui dopo un po' si sente il bisogno, e oggi più che mai, se non si vuole chiudere e vivere di ricordi.


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Messaggio da Dathon » 9 dic 2008, 21:11

Oggi si sentirebbe più il bisogno di una sintesi, IMHO. Oggi anche la prima stagione di BSG, per dire, è datata.

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Messaggio da lesnek » 10 dic 2008, 0:01

Sentite questa...

Dopo Enterprise star strek si è bloccato:
è arrivato JJ Abrams ha premuto,
CTRL-ALT-CANC. e ha riavviato Star Trek.

By lesnek

ditemi voi il siginificato di riavviare :grin: e traducetelo in inglese...

:lol:




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ci hanno accompagnato in numerose avventure, con loro abbiamo vissuto momenti indimenticabili, ma ora è giunto il momento in cui un nuovo capitano, una nuova nave, una nuova serie riprenda il viaggio, continuando a portarci dove nessuno è mai giunto prima...

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