OK, dopo due visioni si cominciano a notare i particolari...
Premessa (repetita iuvant):
Il trucco di Nero che sconvolge la linea temporale rimette
TUTTO in discussione a partire dalla vicenda della U.S.S. Kelvin. Storie, vite, caratteri, intrecci, causalità. E non solo di quelli direttamente coinvolti (Kirk & Spock in primis), ma di TUTTO l'universo Trek. Si chiama "effetto farfalla"
Quindi facciamola finita con i confronti tecnico/scenici/filosofici/morali/scritturali/caratteriali/ecc/ecc INTERNI alle sceneggiature.
Signore e signori, questa è la realtà attuale; se il film avrà successo (come sembra) si proseguirà con questa linea. La vecchia rimane E nella nostra memoria/DVD/fumetti/libri E nella memoria del vecchio Spock che è comunque presente nella nuova linea temporale. Ci piaccia o non ci piaccia.
Perché la memoria di Spock non viene riprogrammata? Ci sono un'infinità di ragioni plausibili; per questa e le altre domande sulle linee temporali ed il casino della loro gestione rimando all'ottimo
"Un anno d'inferno" - Voyager - Stagione 4 - Episodi 8/9.
Ed ora... i particolari, anche per iniziare a rispondere alla domanda "che cosa vi è rimasto del film?"
- Le uniformi della Kelvin assomigliano in forma e colore a quelle di ENT
- Il comunicatore della madre di Kirk è preso pari-pari dalla TOS
- Kirk scavezzacollo che si lancia nel vuoto con l'auto è funzionale al Kirk che salta sulle passerelle della Narada
- Il rapporto Spock-madre (interessante esempio di possibile analisi multi-livello) è la chiave di lettura di tutte le sue esplosioni di rabbia
-
47 navi Klingon
- Uhura ordina un bel cocktail cardassiano
- In un colpo solo ci viene data una divertente spiegazione di due fatti su McCoy: perché si à arruolato (nonostante le sue paure) e perché Kirk lo chiama "bones"
- L'ingegnere che schianta sulla piattaforma ha la tuta...
rossa
- I tubi/bulloni della sala macchine dell'Enterprise... mai saliti su una nave da crociera e poi scesi nella sala macchine? Mai visti i tubi che sporgevano negli episodi della TOS? Per me è un ottimo omaggio alla memoria.
- Viene nominata l'infermiera Chapel
- Viene nominato il... beagle di Archer!
- I personaggi classici concorrono TUTTI all'intreccio principale; tralasciando gli ovvi Kirk e Spock: Sulu ritarda la partenza dell'Enterprise permettendone la salvezza, Chekov salva Kirk e Sulu dalla caduta e si inventa un modo di avvicinarsi alla Narada, Uhura (Nyota?
) parla della trasmissione Klingon e controlla poi le comunicazioni, Scotty... beh, fa un paio di salvataggi alla Scotty, no?
. La coralità è salva.
- McCoy ed il suo rapporto contrastato con Spock, sublimato nella discussione sull'espulsione di Kirk che si conclude ne "Diavolo dal sangue verde!", finissima citazione della TOS "ante litteram"
- Il saluto finale del vecchio Spock al giovane: "non uso la forma solita perché potrebbe apparire egoistico"
- Pike che conclude sulla sedia a rotelle
- Il vero colpo di scena, invero suggerito in qualche passaggio antecedente: Spock e Nyota (vedi comunque la premessa)
Insomma: forse J.J.Abrams non sa un tubo di Star Trek, ma chi ha preparato la sceneggiatura ne sa, eccome...
mi rimane il dubbio sull'aspetto dei romulani (se ne parla forse nel fumetto "Countdown"?), e su cosa abbia fatto Nero, e sopratutto il suo equipaggio che non può essere tutto "mentalmente disturbato", in 25 anni.
Il film non ha un messaggio? Tutti gli episodi Trek hanno un messaggio?
E se il messaggio fosse: "cambiano le premesse, ma i punti focali della storia si ripetono, le amicizie sono destinate a cementarsi, aspettate e vedrete..."
Non mi piace completamente il nuovo trend, non mi piacciono alcune trovate (ebbene sì, lo ammetto: non mi piace Spock+Uhura), ma rimuginare sul senso profondo del nuovo corso, e di come attingerà a spirito/tradizione Trek del passato... mi pare un tantino prematuro.
Potrò comunque dire: io c'ero al primo avvio, e c'ero al (probabile/auspicabile?) nuovo avvio
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles