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Messaggio da VulcanSmile » 10 dic 2007, 14:47

Ecco, se QUESTO è vero, QUESTO mi scandalizza:



Fahrenheit

Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali ( nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma ) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata n.6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere ( senza averne titolo ), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all'avvocato: stavano commettendo un reato ( violenza privata ) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per CANCELLARE TUTTO IL GIRATO di Decameron, passato e futuro. Spero non l'abbiano fatto.
By Daniele Luttazzi at 9 Dic 2007 - 02:24 | blog di Daniele Luttazzi

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Messaggio da Galen » 10 dic 2007, 16:53

Magari si potrebbe spostare qui tutto il discorso dell'altro topic, dove si era un filino OT... :wink:
"poi dice che uno si butta a sinistra... "
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Messaggio da jaime » 10 dic 2007, 17:11

Vulcan, hai sicuramente ragione quando fai delle precise distinzioni sul significato e suil significante del termine volgarità (scusa, ma mi sono teletrasportata qui dall'altro topic in osservanza delle regole)
Io sono sicuramente più semplicistica e rozza nella mia esposiziòoone, ma non posso fare a meno di ricitare nuovamente e integralmente l'ultimo intervento di Galen in proposito.

Forse non è corretto dire che la televisione della Defilippi è volgare, come non è corretto dirlo delle amenità del berlusca o di quant'altro, perché utilizzare il termine "volgare" è solo riduttivo in questi casi: sono molto peggio.
Il termine "squallore" definisce con maggior precisione l'intero contesto, così come i termini "meschinità", "capziosità", "brutalità" "rapacità" "indifferenza" e "disprezzo".
Esagero? probabile. E' per questo che ho usato il termine volgarità che è comunque qualcosa di diverso dal semplice "cattivo gusto" ciò di cui si è "macchiato" Luttazzi che, ripeto, vi ha fatto ricorso confidando forse con troppa ingenuità sulla buonafede della rete, ma sicuramente dimostrando ancora una volta di essere enormemente intelligente nell'opporre "cattivo gusto a cattivo gusto": un'operazione sempre difficile e pericolosa, e lo è stato ancora una volta, che non poteva che suscitare più che legittime polemiche, ma nondimeno un'operazione intelligente e coraggiosa.
...e poi a me Luttazzi non mi è mai piaciuto, tranne quando faceva il tuttologo, e la sua faccia mi inquieta come la stessa sigla del programma...ma mi indigno di fronte alle logiche della censura indipendentemente da chi colpisca la sua mannaia
quod scripsi, scripsi! (ahimé!)

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Messaggio da favarato » 10 dic 2007, 19:56

Luttazzi, lettera di Giuliano Ferrara
"Era satira, ma un limite ci vuole"

di GIULIANO FERRARA

Caro Direttore, quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove. Letta la frase in cui venivo messo oniricamente in una vasca e trattato come una latrina, per tirare fuori una pacifista antiamericana dallo smarrimento di fronte a una espressione per lei crudelmente surreale di Berlusconi ("ero contrario alla guerra in Iraq"), in un primo momento ho pensato che fosse una forzatura miserabile per tirarsi d'impaccio in un programma non particolarmente baciato dal successo e dallo scandalo. Ma non è così. La satira è un prodotto di ideologia e cultura, procede dai libri alla strada al palcoscenico in modo circolare. L'immaginario di Luttazzi, come lui dice, è Abu Ghraib e Ruzante, quella è per lui la cornice dello sketch a me dedicato (e anche ai miei compagni di latrina).

D'altra parte non sono forse una specie di Petraeus all'amatriciana? Esiste una satira cruda e coprolalica, che si è espressa e si esprime, con risultati migliori o peggiori, in tutte le lingue, in molte situazioni e in molti regimi politici, antichi e moderni.

Dunque era satira. Lui non sarà Aristofane o Molière, ma era satira.

Perché allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo Dall'Orto, il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall'uso irresponsabile della libertà concordata anche contrattualmente tra la sua emittente e il comico? Me lo sono spiegato così come segue, e penso sia utile comunicarlo pubblicamente ai lettori o più genericamente al pubblico.

Il fondamento di una democrazia ormai sfasciata e sgangherata come la nostra è questo: Dio è relativo, è un culto privato, invece la libertà assoluta, è l'unico culto pubblico ammesso. E' noto che non sono d'accordo con questa impostazione e che penso sia vero il contrario. Ci sono criteri di valore e di vita non negoziabili, e pubblici per definizione anche al di là della fede religiosa o civile confessata, e invece la libertà, che prediligo e vorrei la più ampia possibile in ogni situazione della mia esistenza e di quella degli altri, è relativa. Culturalmente non sono spinoziano, sono cattolico romano. E' dunque naturale che io la pensi così. "Che c'entra?", direte. C'entra, c'entra.

Perché ogni discussione sulle esperienze limite, e l'esercizio crudele della satira è una di queste esperienze, è una discussione sulla libertà e sui termini del suo esercizio. Il comunicato de La7 ha fissato un limite, e la società vive anche di limiti. E' culturalmente la stessa cosa di un divieto alla produzione sperimentale e assassina di embrioni, ha lo stesso valore linguistico pur trattandosi in questo caso di faccende per fortuna effimere.

Non ho mosso un dito e nemmeno uno straccio di avvocato, non ho nemmeno corsivato alla mia maniera, quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Broadway una definizione di "Giulianone" come del "residuo di sperma e cacca lasciato sul lenzuolo dopo un rapporto anale". Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare, e se a qualcuno non piacesse essere definito come sopra avrebbe al massimo il diritto di chiedere a un giudice una sanzione, posto che la ottenga, o di schiaffeggiare Luttazzi in pubblico o di denunciarne il linguaggio.

Un mio amico americano dice: c'è la libertà di guidare, anche a trecento all'ora in una pista riservata a un pubblico pagante, ma in autostrada esistono limiti. In una tv generalista, insomma, è diverso. C'è per esempio un problema di coesione commerciale.

La tv, come i giornali, è uno spazio in cui gli editori investono, e giornalisti e artisti praticano quello spazio contro pagamento di una mercede e devono praticarlo conoscendone i confini, sapendo, come dico d **!!virus deleted!!**

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Messaggio da interforever » 10 dic 2007, 21:52

Non condivido una parola.
Ciò nonostante, mi opporrei se qualcuno volesse chiudere 8 e mezzo. Ricordo che il livello di una sedicente destra liberale è tale che durante l'ukase bulgaro, Luttazzi fece in qualche caso fatica a portare il suo spettacolo in città governate dal centrodestra.
Sulla Chiesa Cattolica, a dire il vero avevo letto su un sito che poteva trattarsi di censura preventiva, ma non mi riferivo solo a quello.
L'atteggiamento di un conformismo per cui quello che non piace a me non deve essere concesso in visione nemmeno a te è tipico della Chiesa, del Moige, ed affini.
Ma ripeto, io non chiedo una libertà di satira senza limiti. Il limite è il codice.
Io ho visto per la prima volta Luttazzi molto prima del casino politico, e ho avuto la fortuna di vederlo nel 2005 a pochi giorni di distanza da Grillo. Beh, Luttazzi ha vinto nettamente
W FILIPPO!!!!!!!!!
Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo.

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Messaggio da Galen » 10 dic 2007, 21:54

E' interessante che Ferrara si chieda il perché di una sua decisione e dopo averci pensato un po' se la spieghi in qualche modo... :smokin:


In buona sostanza, dice Ferrara, chi paga è il padrone e fa quel cavolo che gli pare. La Stampa, gli artisti e chiunque abbia voce pubblica non sono liberi, perché dipendenti.

E fa i paragoni con l'America... peccato che racconti balle: in America (e nel resto del mondo civile) programmi come quello di Luttazzi ce ne sono a dozzine e difficilmente vengono censurati. Un caso come questo sarebbe inimmaginabile.
C'è addirittura una serie televisiva con protagonista la famiglia Bush: è creata dagli autori di South Park... potete immaginare i toni.

Ma poi saltano fuori le famose "regole di mercato", quelle parole magiche che giustificano tutto... solo che si dimentica di dire che Decameron faceva ascolti da record e che secondo le famose regole di mercato l'ultima cosa da fare era chiuderlo.

Ah, carino il riferimento a Lenny Bruce, che sottintende anche fossero giuste le persecuzioni da lui subite. Poi viene a parlare di buon gusto.

Alla fin della fiera, la morale di Ferrara è: vuoi essere libero? Devi accettare di essere osteggiato, censurato e perseguitato... le cose si guadagnano, non cascano dal cielo.
Che è come dire che i diritti non esistono.
E che è giusto così.

E questa sarebbe una "risposta intelligente"? Beh, complimenti a lui, tra l'altro riesce a sconfessare tutte le sue pretese idee liberali...

Per pareggiare un'ideologia del genere l'immagine della vasca non basta più.


P.S. Ah, dopo averci informato che la rovina dell'Italia è stata Mani Pulite e simili (...), ci ripete più volte che è molto contento. Giulianone, non avevamo dubbi. :smokin:

P.P.S. Visto che ci si chiede qual è il limite, sottoscrivo di nuovo quello che dice Inter: il limite è il codice.


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Messaggio da TheGib » 10 dic 2007, 23:02

Sottoscrivo anch'io limite=codice; anche perché... non aveva il soggetto "carta bianca"? :rolleyes:
Poi, se non fa audience (dato che non siamo sulla tv di stato... :mucca: ), si vedrà il da farsi.

Comunque, se è vero lo "scenario" raccontato per la sospensione "fisica", direi che non siamo molto lontani da certi regimi che, d'altro canto, dovremmo conoscere bene :sad:

P.S. "eeehhhhh, la memoria...." ecc. ecc. ecc.

P.S.2 seriamente, vi aspettavate di meglio da Ferrara ? ha fatto quel che poteva, lui ha un datore di lavoro... :smokin:
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Messaggio da efagiol » 11 dic 2007, 10:49

Perdonate questo mio intervento banalotto, ma di tutta questa storia non mi è chiara una cosa: che voleva dire Luttazzi con quella sua uscita ? veramente, non l'ho capito, la ragazza rimane scandalizzata (giustamente, secondo me) dalle parole di berlusconi e lui dice che per "sopravvivere" a quelle parole si immaggina la famosa scena con ferrara. Sul serio, non capito che cosa c'entra, cosa voleva dire !? Se qualcuno fosse così gentile e paziente da spiegarmelo ve ne sarei grato. Poi, magari, mi potrei anche sbilanciare in un mia considerazione.

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Messaggio da TheGib » 11 dic 2007, 12:14

efagiol ha scritto:
...Se qualcuno fosse così gentile e paziente da spiegarmelo ve ne sarei grato. Poi, magari, mi potrei anche sbilanciare in un mia considerazione.

vabbè, perché sei te... [O:D]
il dibattito è iniziato, in grave OT, in questo topic:
http://www.startrekitalia.com/public/to ... C_ID=15605
lì puoi trovare i dettagli, ma come risposta "veloce" mi permetto di citare Galen:
Galen ha scritto:
...
Chiamiamo le cose con il loro nome.
La battuta di Luttazzi per quanto pesante, non è un insulto né diffamazione, nulla di illegale. E' una battuta surreale il cui cattivo gusto è innescato dal cattivo gusto della dichiarazione di Berlusconi.
In una parola: satira.
...
Cosa sta dicendo? Sta evidenziando una sciocchezza del potere, è chiaro: non è la reazione alla guerra in Iraq, ma alla volgarità intellettuale della dichiarazione di Berlusconi.
La sua battuta era che per sottrarsi a quella volgarità poteva solo pensare una volgarità più grossa, quell'immagine appunto.
Può piacere oppure no, può far ridere oppure no, ma ci sta di incastro. Considerarla solo uno sfottò è quanto mai riduttivo, anche se non si è d'accordo con lui (non è che mi piacciano tutte le cose che fa, ma non c'entra).
...
E' doveroso aggiungere che non tutti sono d'accordo con questa "spiegazione";
il latoscritto è pienamente d'accordo.
... ora puoi sbilanciarti ... [:mauri92]
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Messaggio da ormazad » 11 dic 2007, 13:36

Circola in Italia un idea balzana di libertà di espressione secondo cui tutti possono dire qualunque cosa . E' ovviamente un idiozia che non considera la scarsità dei media disponibili . Libertà di espressione indica la presenza di più editori con linee editoriali diverse ( se poi sia questo il caso dell' italia è un altro discorso ) .
Altrettanto rozza è l' idea di limitarsi al dato d' ascolto , al numero , per decretare la bontà o meno di un programma . La7 si presenta come televisione altra rispetto a Raiset sia politicamente che come linguaggio . Vuole essere una TV chic rispetto al nazionalpopolare del duopolio . A La7 il talk show è Daria Bignardi , non la DeFilippi . L' approfondimento politico è Otto e mezzo , in cui nessun ospite si alza e se ne va e i conduttori non canteranno mai nè Bella Ciao nè Giovinezza .
La coprolalia e le scurrilità di Luttazzi sono invece sulla stessa linea delle interviste di Cucuzza e i balletti della Gregoraci , stanno bene sulla Rai o su Mediaset . Ovviamente in seconda o terza serata , perchè ci sono le volgarità pomeridiane , quelle in prima serata e quelle in fascia protetta .

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Messaggio da spones » 11 dic 2007, 13:50

Circola in Italia un idea balzana di libertà di espressione secondo cui tutti possono dire qualunque cosa .
Hai mai visto il Letterman? :wink:


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Messaggio da TheGib » 11 dic 2007, 14:13

ormazad ha scritto:
La coprolalia e le scurrilità di Luttazzi sono invece sulla stessa linea delle interviste di Cucuzza e i balletti della Gregoraci , stanno bene sulla Rai o su Mediaset.
Mi sembra che tu stia "ritagliando" un po' Luttazzi secondo quello che ti serve.
Lo dico senza per questo volerti convincere della bontà delle sue esposizioni o dei suoi metodi :wink: .

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Messaggio da Galen » 11 dic 2007, 14:22

@Ormazad:

Non è che tutti possono dire qualsiasi cosa, l'abbiamo detto millanta volte. E' che i limiti non li decide il più grosso, ma la legge. Specie se uno ha un contratto per un programma fatto apposta per esprimere se stesso.

Il dato d'ascolto l'ha tirato fuori Ferrara (e altri), io ho solo detto che è contraddittorio perché usando quel criterio si ottiene il risultato opposto a quello da lui indicato (tradotto: Ferrara sbrodola parole a caso).

Mai ho pensato che debba essere l'unico criterio.

Ma se poi tu ora metti sul piatto il criterio della "qualità", io sostengo che il programma di Luttazzi (di cui pure mi piacevano solo alcune cose) era di qualità superiore a ogni altro della stessa rete. Tu dici il contrario.

Quindi? Sicuro che c'entri? Ci basiamo sui gusti per giustificare oppure no una censura?
E' di questo che stiamo parlando, non se il programma fosse bello o brutto. O dovremo forse decidere cosa è lecito mandare in onda in base a quello che ci piace o non ci piace?

-----------------------

P.S. Aggiornamento: Luttazzi ha sporto denuncia per evitare che distruggessero il materiale.

Peraltro sono convinto che La7 abbia fatto uno scivolone da paura in questo caso... tanto hanno fatto per ritagliarsi il posto di alternativa al duopolio, cercando di dimostrare di essere un po' più liberi di questo. Se questa reputazione fosse giustificata non lo so, sta di fatto che ora se la sono mangiata in un boccone.

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Messaggio da efagiol » 11 dic 2007, 14:32

Grazie a TheGib "il paziente" e provo a riassumere per verificare il mio grado di comprensione.
Quindi. . . la "battuta" di berlusconi era talmente insopportabile che per riuscire a mandarla giù il nostro si immagina una scena ancora più insopportabile, una sorta di chiodo scaccia chiodo, ho capito bene ?
ammesso che abbia capito il senso della cosa adesso mi rimane solo da capire cosa ci sarebbe da ridere perché per quel che ne so la satira fa riflettere ridendo, una volta finito di ridere ci si interroga su quanto si è ascoltato ma se, come nel mio caso, manca la risata iniziale ho difficoltà a chiamare satira una "uscita" del genere. Ma non sono certo io che assegno il nome alle cose, se qualcuno ha riso dei questa "battuta" a lui può essere sembrata a pieno titolo un esercizio di satira ben riuscito.



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Messaggio da Galen » 11 dic 2007, 14:40

Ha fatto ridere molta gente, te lo posso assicurare.
Altri no.
L'umorismo è fatto così, specialmente se è surreale.

Ma anche se non avesse fatto ridere nessuno, cambierebbe qualcosa? Al massimo sarebbe una battuta non riuscita... se non piace, la gente smette di guardarlo e amen. Non è certo questo che gli si contesta.
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