Solo io, Spones e Rodman....
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Incollo:
L.A. Lakers-Phoenix 99-92 (2-1)
La tattica di Phil Jackson, rallentare il più possibile i Suns in attacco e provare a fare male alla difesa di Phoenix da sotto canestro, mette in difficoltà la truppa di Mike D’Antoni anche in gara-3. I Lakers ancora una volta non si affidano solamente alle invenzioni di Kobe Bryant, il quale mostra grande altruismo e chiude con solamente 17 punti. Los Angeles però mette cinque giocatori a referto in doppia cifra e porta a casa il successo grazie soprattutto alla produzione nella zona pitturata di Kwame Brown, Lamar Odom e Luke Walton. Brutte notizie per Steve Nash e compagni che sembrano aver perso fiducia nei propri mezzi. "Stiamo soffrendo sotto canestro e regaliamo troppi rimbalzi offensivi – commenta il giocatore canadese – ma questo non vuol dire che non possiamo passare il turno". Per far fuori i Lakers però i Suns dovranno cambiare registro in fretta. In questo momento, infatti, la squadra di Los Angeles sembra aver preso il controllo della serie.
L.A. Lakers: Parker 18 (9/12, 0/4), Bryant, Walton 17, Odom 15. Rimbalzi: Odom 17, Brown 11, Walton 10. Assist: Bryant 7.
Phoenix: Marion 20 (8/17, 0/2), Thomas 18, Nash 17. Rimbalzi: Marion, Nash 7. Assist: Nash 11.
SPONES SANTO SUBITO
L.A. Lakers-Phoenix 99-92 (2-1)
La tattica di Phil Jackson, rallentare il più possibile i Suns in attacco e provare a fare male alla difesa di Phoenix da sotto canestro, mette in difficoltà la truppa di Mike D’Antoni anche in gara-3. I Lakers ancora una volta non si affidano solamente alle invenzioni di Kobe Bryant, il quale mostra grande altruismo e chiude con solamente 17 punti. Los Angeles però mette cinque giocatori a referto in doppia cifra e porta a casa il successo grazie soprattutto alla produzione nella zona pitturata di Kwame Brown, Lamar Odom e Luke Walton. Brutte notizie per Steve Nash e compagni che sembrano aver perso fiducia nei propri mezzi. "Stiamo soffrendo sotto canestro e regaliamo troppi rimbalzi offensivi – commenta il giocatore canadese – ma questo non vuol dire che non possiamo passare il turno". Per far fuori i Lakers però i Suns dovranno cambiare registro in fretta. In questo momento, infatti, la squadra di Los Angeles sembra aver preso il controllo della serie.
L.A. Lakers: Parker 18 (9/12, 0/4), Bryant, Walton 17, Odom 15. Rimbalzi: Odom 17, Brown 11, Walton 10. Assist: Bryant 7.
Phoenix: Marion 20 (8/17, 0/2), Thomas 18, Nash 17. Rimbalzi: Marion, Nash 7. Assist: Nash 11.
SPONES SANTO SUBITO
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Incollo dalla gazzetta....
NEW YORK, 3 maggio 2006 – San Antonio soffre ma riesce a battere Sacramento, Miami ha la meglio su Chicago mentre Phoenix supera i Lakers.
Eastern Conference
New Jersey-Indiana 92-86 (3-2 nella serie)
Vince Carter ruba le luci della ribalta in gara-5. Il fenomeno dei Nets disputa una grande prestazione e mette il punto esclamativo sulla vittoria di New Jersey con una schiacciata delle sue a 28’"dalla sirena. Nonostante l’eccellente serata di Carter e la buona prova della coppia Jason Kidd-Richard Jefferson, i Pacers rimangono aggrappati alla squadra di casa fino alle battute finali nella gara, creando non pochi grattacapi alla difesa dei Nets. La partita in pratica si chiude quando Carter schiaccia in faccia a Granger facendo esplodere la Continental Arena. “Vince ha segnato canestri molto importanti nella sua carriera - commenta il compagno Richard Jefferson -: quella schiacciata ci ha portato a +5, mettendoci al sicuro. Nei momenti cruciali si può sempre contare su Vince Carter”.
New Jersey: Carter 34 (12/20, ¼), Jefferson 24, Krstic 19. Rimbalzi: Carter 15, Krstic 11. Assist: Kidd 15.
Indiana: O’Neal 19 (8/17, 0/1). Rimbalzi: Granger 12. Assist: Jackson 7.
Miami-Chicago 92-78 (3-2)
All’inizio del terzo quarto gli Heat sembrano davvero nei guai. Con Shaquille O’Neal limitato da problemi di falli e Dwyane Wade negli spogliatoi alle prese con un infortunio all’anca rimediato nelle battute finali del primo tempo i Bulls vanno avanti di cinque punti e sembrano in grado di prendere il largo. Ma in pochi minuti tutto cambia. Wade rientra sul parquet, Miami ritrova fluidità in attacco e Chicago va in grandissima difficoltà contro la difesa degli Heat. Ben Gordon e Kirk Hinrich non riescono a fare male alla squadra di casa e chiudono il match con percentuali disastrose (3/16 per il primo e 3/13 per il secondo), il solo Andres Nocioni così non basta. Wade, rallentato dall’infortunio, riesce comunque a risultare decisivo. Miami a metà dell’ultimo quarto prende il volo e chiude il match piazzando un parziale di 15-0.
Miami: Wade 28 (8/17, 1/1), Walker 17, O’Neal 16. Rimbalzi: O’Neal 10. Assist: Wade 5.
Chicago: Nocioni 23 (4/8, 2/3), Sweetney 16. Rimbalzi: Nocioni 10. Assist: Hinrich 5.
Western Conference
San Antonio-Sacramento 109-98 (3-2)
Dopo il costosissimo turnover in gara-3 e la brutta prova offerta in gara-4, Manu Ginobili si riscatta disputando finalmente una performance degna del giocatore argentino. L’ex stella di Bologna e Reggio Calabria decide la sfida con i Kings segnando 13 dei suoi 27 punti nell’ultimo quarto. Sacramento comunque esce a testa alta dopo aver messo in difficoltà, soprattutto con un Bonzi Wells assolutamente immarcabile nella serie, i campioni in carica. I Kings, sotto anche di 14 punti, riescono a rientrare in partita e riprendono gli Spurs a 3’36’’ dalla sirena, ma Ginobili firma due canestri consecutivi e San Antonio non si guarda più indietro conquistando l’importantissimo successo. "Ora mi sento meglio - commenta l’argentino -, sarebbe stato davvero difficile fare peggio delle mie due partite precedenti".
San Antonio: Ginobili 27 (8/12, ½), Duncan 24, Parker 21, Bowen 16. Rimbalzi: Duncan, Ginobili 9. Assist: Duncan 5.
Sacramento: Wells 38 (10/17, 3/3), Artesr 24. Rimbalzi: Wells 12. Assist: Bibby, Miller, Artest 4.
Phoenix-LA Lakers 114-97 (2-3)
Nemmeno al termine della migliore partita della serie Mike D’Antoni può ritenersi soddisfatto. I Suns con le spalle al muro rispondono giocando la loro pallacanestro e dominando Kobe Bryant e compagni ma Raja Bell, a risultato praticamente acquisito, perde la testa e commette un brutto fallo su Kobe (il quale andrà anzitempo negli spogliatoi dopo aver ricevuto il secondo tecnico della sua partita nelle battute finali del match) a 7’33’’ dalla sirena che gli costa l’espulsione e quasi sicuramente anche la squalifica in gara-6. I Suns così saranno costretti a disputare la più importante partita della stagione gioved **!!virus deleted!!**
NEW YORK, 3 maggio 2006 – San Antonio soffre ma riesce a battere Sacramento, Miami ha la meglio su Chicago mentre Phoenix supera i Lakers.
Eastern Conference
New Jersey-Indiana 92-86 (3-2 nella serie)
Vince Carter ruba le luci della ribalta in gara-5. Il fenomeno dei Nets disputa una grande prestazione e mette il punto esclamativo sulla vittoria di New Jersey con una schiacciata delle sue a 28’"dalla sirena. Nonostante l’eccellente serata di Carter e la buona prova della coppia Jason Kidd-Richard Jefferson, i Pacers rimangono aggrappati alla squadra di casa fino alle battute finali nella gara, creando non pochi grattacapi alla difesa dei Nets. La partita in pratica si chiude quando Carter schiaccia in faccia a Granger facendo esplodere la Continental Arena. “Vince ha segnato canestri molto importanti nella sua carriera - commenta il compagno Richard Jefferson -: quella schiacciata ci ha portato a +5, mettendoci al sicuro. Nei momenti cruciali si può sempre contare su Vince Carter”.
New Jersey: Carter 34 (12/20, ¼), Jefferson 24, Krstic 19. Rimbalzi: Carter 15, Krstic 11. Assist: Kidd 15.
Indiana: O’Neal 19 (8/17, 0/1). Rimbalzi: Granger 12. Assist: Jackson 7.
Miami-Chicago 92-78 (3-2)
All’inizio del terzo quarto gli Heat sembrano davvero nei guai. Con Shaquille O’Neal limitato da problemi di falli e Dwyane Wade negli spogliatoi alle prese con un infortunio all’anca rimediato nelle battute finali del primo tempo i Bulls vanno avanti di cinque punti e sembrano in grado di prendere il largo. Ma in pochi minuti tutto cambia. Wade rientra sul parquet, Miami ritrova fluidità in attacco e Chicago va in grandissima difficoltà contro la difesa degli Heat. Ben Gordon e Kirk Hinrich non riescono a fare male alla squadra di casa e chiudono il match con percentuali disastrose (3/16 per il primo e 3/13 per il secondo), il solo Andres Nocioni così non basta. Wade, rallentato dall’infortunio, riesce comunque a risultare decisivo. Miami a metà dell’ultimo quarto prende il volo e chiude il match piazzando un parziale di 15-0.
Miami: Wade 28 (8/17, 1/1), Walker 17, O’Neal 16. Rimbalzi: O’Neal 10. Assist: Wade 5.
Chicago: Nocioni 23 (4/8, 2/3), Sweetney 16. Rimbalzi: Nocioni 10. Assist: Hinrich 5.
Western Conference
San Antonio-Sacramento 109-98 (3-2)
Dopo il costosissimo turnover in gara-3 e la brutta prova offerta in gara-4, Manu Ginobili si riscatta disputando finalmente una performance degna del giocatore argentino. L’ex stella di Bologna e Reggio Calabria decide la sfida con i Kings segnando 13 dei suoi 27 punti nell’ultimo quarto. Sacramento comunque esce a testa alta dopo aver messo in difficoltà, soprattutto con un Bonzi Wells assolutamente immarcabile nella serie, i campioni in carica. I Kings, sotto anche di 14 punti, riescono a rientrare in partita e riprendono gli Spurs a 3’36’’ dalla sirena, ma Ginobili firma due canestri consecutivi e San Antonio non si guarda più indietro conquistando l’importantissimo successo. "Ora mi sento meglio - commenta l’argentino -, sarebbe stato davvero difficile fare peggio delle mie due partite precedenti".
San Antonio: Ginobili 27 (8/12, ½), Duncan 24, Parker 21, Bowen 16. Rimbalzi: Duncan, Ginobili 9. Assist: Duncan 5.
Sacramento: Wells 38 (10/17, 3/3), Artesr 24. Rimbalzi: Wells 12. Assist: Bibby, Miller, Artest 4.
Phoenix-LA Lakers 114-97 (2-3)
Nemmeno al termine della migliore partita della serie Mike D’Antoni può ritenersi soddisfatto. I Suns con le spalle al muro rispondono giocando la loro pallacanestro e dominando Kobe Bryant e compagni ma Raja Bell, a risultato praticamente acquisito, perde la testa e commette un brutto fallo su Kobe (il quale andrà anzitempo negli spogliatoi dopo aver ricevuto il secondo tecnico della sua partita nelle battute finali del match) a 7’33’’ dalla sirena che gli costa l’espulsione e quasi sicuramente anche la squalifica in gara-6. I Suns così saranno costretti a disputare la più importante partita della stagione gioved **!!virus deleted!!**
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Quest'anno mi sembrano playoffs interessanti.
A parte Detroit (che ha gia vinto e per cui io, sportivamente, ho una forte antipatia) non vedo grossi favoriti. In più ci sono un sacco di belle partite fin dal primo turno...
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"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."
Isaac Asimov
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