USA, promulgata la prima legge anti-aborto
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E meno male che ho specificato chiaramente che mi riferivo ai risvolti sociali, e non a quelli legali. Stiamo parlando di scelte personali, che cavolo c'entra il parlamento?ormazad ha scritto:.sono i cittadini a stabilire che cosa sia il bene e che cosa sia il male, ovviamente nei loro risvolti sociali.
Visto che " cittadini " in una democrazia rappresentativa equivale a parlamento , secondo la tua definizione qualsiasi legge votata dal parlamento è laica . Sono d' accordo .
Long live and prosper (se potete...)
"Ne ferisce più la parola che la spada, è vero, ma i rimpianti sono armi di distruzione di massa"
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Che fumare faccia male alla salute tua e di chi ti stà accanto lo sappiamo tutti da tempo: la legge vieta di fumare nei locali pubblici per rispettare i non fumatori. I concetti di giusto e sbagliato, buono e cattivo, come al solito, sono troppo soggettivi. Bisogna tirare in ballo le libertà e il rispetto: se so che fumare mi fa venire il cancro, ma sono da solo, anche se so che è sbagliato, fumo e me ne frego e nessuna legge dello Stato me lo deve impedire. Se però sono con altri, la mia libertà finisce lì: io posso decidere di intossicare me stesso, non certo gli altri.
La questione dell'aborto è più spinosa, ma per me vige la stessa regola solo che per gli abortisti "l'altro" che si deve rispettare non è la vita del feto ma quella dell'adulto formato che andrebbe incontro a troppi disagi di varia natura (o, nel qual caso si abortisca per il feto, si dice che lo si fa perchè si sarebbe incapaci di offrigli una bella vita); invece per chi è contrario all'aborto "l'altro" che si deve rispettare è il feto, in quanto frutto diretto delle azioni delle persone che lo hanno generato, in coscienza o meno, e che quindi dovrebbero assumersene la responsabilità. E lo dico senza insinuazioni
La questione dell'aborto è più spinosa, ma per me vige la stessa regola solo che per gli abortisti "l'altro" che si deve rispettare non è la vita del feto ma quella dell'adulto formato che andrebbe incontro a troppi disagi di varia natura (o, nel qual caso si abortisca per il feto, si dice che lo si fa perchè si sarebbe incapaci di offrigli una bella vita); invece per chi è contrario all'aborto "l'altro" che si deve rispettare è il feto, in quanto frutto diretto delle azioni delle persone che lo hanno generato, in coscienza o meno, e che quindi dovrebbero assumersene la responsabilità. E lo dico senza insinuazioni
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- Garak79
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Direi proprio di no: la mia definizione era chiaramente ristretta ai comportamenti personali. Tutti gli stati hanno leggi che regolano i rapporti tra i cittadini (es. fumare in pubblico), ma lo stato etico pretende di legiferare anche in merito alle tue scelte personali (ti dice quali cure puoi impiegare per mantenerti in salute, cosa leggere, cosa pensare, come vestirti, cosa dire...) e se non sei d'accordo... Prigione.ormazad ha scritto:
Fino a un anno fa eri tu a scegliere se fumare in un ristorante era bene o male . Poi il parlamento ha deciso per te che era male . io la intendo così , forse non ci capiamo .
Chiaro ora?
@Miles: il problema è che il tuo altro non è (ancora) un essere umano, e ha ottime possibilità di non diventarlo mai, anche senza un medico che ci metta le mani (aborto naturale, ecc...), quindi è assurdo pensare che i suoi diritti possano avere la precedenza su quelli della madre, che è già un essere umano (spesso già vessato), e che se potesse la responsabilità se l'assumerebbe volentieri... Perchè diciamocelo, molto spesso sono i fidanzati (mariti/amanti) a spingere (costringere) la donna ad abortire.
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Sono contento che ci sia qualcuno che ha così tante certezze... beati voi.
Trovo giusto il parallelo tra una legge fascista (voluta da un governo di sinistra ed applicata da uno di destra, quindi in perfetto stato di par condicio...) come quella sul fumo, ed una "legge" come quella dello stato del Sud Dakota.
Che il mondo sia stia dirigendo verso una certa direzione in cui gli stati decideranno per te cosa é giusto e cosa é sbagliato in ogni campo é un dato di fatto. Se non ci siamo accorti dei segni che ci sono da un bel po' di anni, oggi mi sembra un po' troppo tardi per meravigliarci.
Questo fesso che vi scrive aveva aperto vari topic sia sulla legge di cui sopra che su varie "iniziative" italiane, cinesi, americane, francesi, eccetera... in campo sociale e morale.
Oggi siamo così abituati a farci togliere le piccole libertà per un non meglio identificato bene comune che ad una qualsiasi nuova privazione scuotiamo il capoccione e pensiamo "pazienza, ancora però posso fare questo o quello". Per ora, possiamo farlo, fino a quando il prossimo pirla per motivi suoi (di pazzia, economici o di potere) deciderà che non potete più farlo.
Abituatevi cari, anzi abituate soprattutto i vostri figli. Grazie a noi (generazione) sta arrivando il mondo che gli scrittori di SF a partire dagli anni '40 temevano. Perchè non si può protestare o "indignarsi" solo quando ci viene tolto un diritto che noi sfruttiamo. O ci si incaxxa per qualsiasi invasione nella nostra sfera privata o si accetta tutto. Altrimenti non si é credibili e non si conta un caxxo.
Grazie per l'attenzione e buona giornata...
Trovo giusto il parallelo tra una legge fascista (voluta da un governo di sinistra ed applicata da uno di destra, quindi in perfetto stato di par condicio...) come quella sul fumo, ed una "legge" come quella dello stato del Sud Dakota.
Che il mondo sia stia dirigendo verso una certa direzione in cui gli stati decideranno per te cosa é giusto e cosa é sbagliato in ogni campo é un dato di fatto. Se non ci siamo accorti dei segni che ci sono da un bel po' di anni, oggi mi sembra un po' troppo tardi per meravigliarci.
Questo fesso che vi scrive aveva aperto vari topic sia sulla legge di cui sopra che su varie "iniziative" italiane, cinesi, americane, francesi, eccetera... in campo sociale e morale.
Oggi siamo così abituati a farci togliere le piccole libertà per un non meglio identificato bene comune che ad una qualsiasi nuova privazione scuotiamo il capoccione e pensiamo "pazienza, ancora però posso fare questo o quello". Per ora, possiamo farlo, fino a quando il prossimo pirla per motivi suoi (di pazzia, economici o di potere) deciderà che non potete più farlo.
Abituatevi cari, anzi abituate soprattutto i vostri figli. Grazie a noi (generazione) sta arrivando il mondo che gli scrittori di SF a partire dagli anni '40 temevano. Perchè non si può protestare o "indignarsi" solo quando ci viene tolto un diritto che noi sfruttiamo. O ci si incaxxa per qualsiasi invasione nella nostra sfera privata o si accetta tutto. Altrimenti non si é credibili e non si conta un caxxo.
Grazie per l'attenzione e buona giornata...
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."
Isaac Asimov
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quindi è assurdo pensare che i suoi diritti possano avere la precedenza su quelli della madre, che è già un essere umano (spesso già vessato), e che se potesse la responsabilità se l'assumerebbe volentieri... Perchè diciamocelo, molto spesso sono i fidanzati (mariti/amanti) a spingere (costringere) la donna ad abortire.
E' vero, spesso la colpa è dell' uomo
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Comunque ci tengo a precisare che io sono assolutamente favorevole alla 194, e sono assolutamente contrario al fatto che lo stato ti imponga i concetti di giusto e sbagliato, specialmente facendolo con provvedimenti penali. Auspico semplicemente un mondo nel quale si sia tanto maturi da offrire ai cittadini il maggior numero possibile di libertà individuali, e nel quale i ciattadini siano tanto maturi da utilizzare questo diritto senza abusarne. Tutto qui. Ma questo vale per tutto, mica solo per l'aborto.
- Garak79
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Ah, ma su questo siamo d'accordo
Ogni aborto in quanto tale è una sconfitta per la società: il mio discorso qui sopra è solo per spiegare le mie personali convinzioni, nel momento in cui la sconfitta diviene inevitabile (per qualsiasi ragione), sulla parte alla quale spetti la maggiore tutela.
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Ogni aborto in quanto tale è una sconfitta per la società: il mio discorso qui sopra è solo per spiegare le mie personali convinzioni, nel momento in cui la sconfitta diviene inevitabile (per qualsiasi ragione), sulla parte alla quale spetti la maggiore tutela.
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Certo, infatti quando parlo di tutela io mi riferisco alla tutela "morale" del feto, ma se l'alternativa è l'aborto clandestino non ho dubbi che la tutela per la salute della madre debba avere assoluta priorità. Tu, nel dubbio, dai priorità anche alla tutela "morale" della madre, in quanto essere umano adulto, sulla cui esistenza non ci sono dubbi e la cui dignità come persona ha più valore di un ammasso di cellule dal futuro incerto.
Capisco il tuo punto
Sono posizioni le nostre nelle quali, a mio avviso, c'è in entrambe una certa quantità di "bontà" e un'altra di "cattiveria", perchè qualsiasi decisione una donna decida di prendere in merito alla questione, una delle due parti ci rimetterà sempre qualcosa. Per questo è assurdo che lo stato ti dica: "così è giusto e così e sbagliato" in modo assoluto...
Questo può farlo una religione, non uno stato laico.
Capisco il tuo punto
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Sono posizioni le nostre nelle quali, a mio avviso, c'è in entrambe una certa quantità di "bontà" e un'altra di "cattiveria", perchè qualsiasi decisione una donna decida di prendere in merito alla questione, una delle due parti ci rimetterà sempre qualcosa. Per questo è assurdo che lo stato ti dica: "così è giusto e così e sbagliato" in modo assoluto...
Questo può farlo una religione, non uno stato laico.
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