Una notizia che mi trova d'accordo...


Jeeg2000
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Messaggio da Jeeg2000 » 9 mar 2006, 1:48

si convengo :wink: su questa purtroppo triste normalità, già presente da anni, perchè mica è un fatto recente, ma il "problema" di stà legge era per me: una denuncia penale a causa di vacanze familiari anche se "La condotta delle tre studentesse era abbastanza buona, così come i loro voti." ...che senso ha? :wink:
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interforever
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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 7:48

Jeeg, ti assicuo che la situazione è peggiorata notevolmente.
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Messaggio da spones » 9 mar 2006, 9:47

Alè, adesso io, ipotetico genitore inglese, conto ancora meno di un qualsiasi preside. Praticamente un caxxo...

Ah, chissà adesso come sarò importante agli occhi dei miei figli...

Non sono sicuro che in Inghilterra se ne siano accorti, ne dubito fortemente, ma esiste una strana roba detta famiglia...


"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 9:59

Il problema è che, troppo spesso, la famiglia non funziona o è assente, e i danni sociali sono devastanti.
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Messaggio da hoshina » 9 mar 2006, 10:19

ma secondo me stiamo estremizzando, un conto è fare una vacanza in cui tutta la famiglia si sposta (non staranno mica in vacanza 2 mesi!!), un altro sono le assenze futili dovute alla famiglia, tipo come quelle menzionate perchè c'era troppo traffico o la macchina rotta..
quando andavo alle elementari i miei il sabato non mi mandavano quasi mai a scuola perchè, sebbene mi venisse a prendere il pulmino, far trovare due bambini pronti alle sette e mezzo era un'impresa e mia mamma voleva dormire.. oppure mi mandavano via due giorni con mia nonna ecc ecc.. e io ero incavolatissima perchè il sabato c'era inglese e per forza non ci capivo niente!!!
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Messaggio da Freckles » 9 mar 2006, 11:20

Si chiamerà pure scuola dell'obbligo per un motivo...
Capita a tutti i assentarsi per malatie o altri motivi gravi, ma sono d'accordo che la vacanza in famiglia non è un motivo valido. Le famiglie conoscono benissimo le date di apertura della scuola e possono pianificare le vacanze secondo quel calendario. Se un anno i genitori non riescono a prendere le vacanze quando i figli sono a caso, non è mica obbligatorio che vanno in vacanza per forza. Oppure possono sempre mandare i figli in vacanze organizzate per ragazzi delle loro età. Noi abbiamo sempre fatto così e mi sono divertita un sacco con o senza i miei.

Alla mia università c'era pure obbligo di frequentare le lezioni. Chi si assentava più di 3 volte doveva ripetere il corso in un altro quartale o semestre. Visto che in quel caso non si tratta neanche di un'istruzione obbligatoria trovo una certa logica nell'obbligare la frequenza. Se hai scelto di andare all'università, allora presentati alle lezioni e impara. Se non ti interessa, che ci stai a fare. C'è anche da dire che le lezioni universitarie negli USA sono molto più interattivi di quelli in Italia e non è sufficiente studiarti a memoria di libro del professore.

Insomma, non direi che assentare i figli dalla scuola dovrebbe essere considerato un reato, per niente. Invece dovrebbero mettere un numero di giorni massimi di assenza, dopo di che lo studente deve ripetere l'anno che sia bravo o no. Punto! Così anche i genitori vanno educati ad essere più responsabili.

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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 11:28

Siamo in minoranza, Freckles....
Qualche giorno di scuola, che vuoi che sia :smokin:
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Messaggio da Freckles » 9 mar 2006, 12:08

Purtroppo concetti come la puntalità e la serietà non sono insegnati in Italia come in Germania. La mia educazione è stata molto più severa di quella che danno ai ragazzi qui, forse anche troppo. Per me la frequenza della scuola era la cosa più naturale del mondo e non mi sono mai sognati di saltare una lezione.
Ho visto come funziona la scuola qui in Italia sia dal punto di vista dell'insegnante (di lingue) che da studente e non mi è piaciuto per niente.
Ogni sistema scolastico avrà i suoi lati positivi e negativi purtroppo. C'è sempre spazio per migliorare se il popolo lo vuole...

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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 12:19

Purtroppo in Italia la Riforma (luterana, non Moratti) non è mai arrivata, ahimè.
Qui siamo nel Regno Pontificio....
Il problema non è solo dell'organizzazione scolastica, il problema è la mentalità delle persone....
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Messaggio da spones » 9 mar 2006, 12:20

Adesso però cerchiamo di vedere le cose nell'ottica di una famiglia.

Io padre decido che (per caxxi miei, problemi di lavoro e tutto quello che mi pare) il 25 gennaio é l'unica settimana di ferie che posso prendermi fino all'estate. Un pirla di preside decide che in quei giorni io non posso portarci i miei figli. Ma staremo mica scherzando? E che sono, interdetto? Ho perso la patria podestà? E perchè ci sono in giro delle famiglie "assenti" devono soffrire tutte le altre?

Perchè, mettiamocelo bene in testa, oggi un padre ed una madre che lavorano, hanno i giorni contati per stare con i figli. E fino a quando non saremo tutti in grado di mantenere una famiglia lavorando tre o quattro giorni alla settimana e per di più per mezza giornata, la situazione rimarrà questa. Ricorderei a tutti, che la maggior parte di chi lavora esce da casa alle sette e mezza di mattina e torna, quando va bene, alle sette e mezza di sera. Certo, c'é una minoranza fortunata che ha "altri" orari. Ma, basta guardarsi in giro per vedere che é, appunto, solo una minoranza. E poi ci si lamenta delle famiglie assenti?

Cioè, decide la scuola quando (e se) posso stare con i miei figli? Ma che siamo, alla scuola sociale?

Ma per cortesia...

P.S. Qualche giorno con i genitori, ma che volete che sia...
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Messaggio da Miles » 9 mar 2006, 12:23

Io ho vissuto una situazione molto simile a quella di Hoshi, alle elementari: il Sabato e la Domenica erano gli unici giorni della settimana in cui vedevo mio padre che all'epoca, per motivi di lavoro, partiva la mattina prima che io mi svegliassi e tornava la sera quando io già dormivo da un pezzo. Mi madre lavorava pure a tempo pieno, e passavo le giornate dai nonni, per cui il Sabato e la Domenica erano gli unici giorni in cui avevo i genitori tutti per me. I miei hanno spiegato la situazione alla mia maestra, e il Sabato non sono mai andato a scuola (fino alle elementari, ovviamente).


Successivamente, soprattutto al liceo, è capitato di dover uscire un'ora o due prima della fine delle lezioni e, indipendentemente che si trattasse di un'uscita anticipata per una gita fuori porta o per una visita medica, mio padre ha sempre dovuto alzare la voce con preside e vicepreside: io dico, quello è mio padre, è lui che ha la responsabilità su di me, e se lui mi autorizza a uscire prima o entrare dopo, questo dovrebbe tagliare la testa al toro. Invece è capitato in più occasioni che anche documenti firmati dai miei genitori non mi siano stati accettati anche quando, dopo averli chiamati al telefono per spiegare la situazioni, loro sono venuti di presenza a spiegare al preside che mi autorizzavano a uscire prima...! Per me è ridicolo. Il deterrente per alunni e genitori esiste già, ed è lo spettro della bocciatura (ho conosciuto una persona con ottimi voti, bocciata per le troppe assenze). I genitori e i figli sanno quale rischio corrono abusando di assenze ingiustificate e se genitori adulti e vaccinati si prendono questa responsabilità, per me è sufficiente.

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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 12:37

La bocciatura per le assenze non esiste (più).
Se una persona con voti sufficienti (non parliamo di ottimi) venisse bocciata per le assenze, vincerebbe senza alcun problema con l'avvocato più scalcagnato del mondo il ricorso.
Per quando riguarda la situazione prospettata da Spones, quando un genitore di uno studente che andava sufficientemente mi ha parlato di assenze del figlio per motivi tipo quelli da lui prospettati, usando il buon senso, non mi sono mai opposto (mostrando però di non gradire la cosa).
Ps: non ci crederà nessuno, ma per quanto riguarda l'orario (non il lavoro) farei cambio con molti...

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Messaggio da Miles » 9 mar 2006, 12:49

interforever ha scritto:
La bocciatura per le assenze non esiste (più).

Quando andavo ancora al liceo, gli insegnanti mettevano in giro questa storia per far spaventare gli alunni: non ho conosciuto un'insegnante che non l'abbia mai tirata in ballo quando si parlava dell'argomento con la classe :smile:

quando un genitore di uno studente che andava sufficientemente mi ha parlato di assenze del figlio per motivi tipo quelli da lui prospettati, usando il buon senso, non mi sono mai opposto (mostrando però di non gradire la cosa).
Ma infatti, in tutta onestà, devo dire che mai nessun insegnante mi ha fatto grossi problemi.
Il fatto è che per assenze, uscite anticipate ed entrate posticipate non conta il consenso dell'insegnante (che ti conosce, e sa se te lo puoi permettere o meno), ma ci vuole quello del Preside o del suo Vice, e li cominciano tutti i problemi perchè, per la mia personale esperienza, queste persone hanno i paraocchi. Io capisco e accetto anche la diffidenza nei confronti dell'alunno, specialmente se minorenne, ma non l'accetto più quando ti porto i miei genitori di persona, ad attestare che agisco con il loro pieno consenso.

Pensate che, dopo aver terminato il liceo, avrei voluto far visita ai miei vecchi insegnanti: mi è stato impedito perchè si può entrare solo a ricreazione! Ma che senso ha? Quando ero in classe io, sapete quante volte degli ex-alunni hanno fatto irruzione mentre facevamo lezione? E agli insegnanti fa sempre piacere riceverli. A ricreazione gli insegnanti spesso si allontanano, oppure hanno già terminato le loro ore di lezione: l'unico modo certo per salutarli è "durante" l'ora di lezione. Niente da fare: ho dovuto rinunciare... Io alle 11,00 sono al lavoro, e comunque la mezz'ora della ricreazione non mi basterebbe a cercarli in giro per l'istituto e salutarli tutti.
L'unica che ho potuto salutare (ma non ci tenevo proprio) è stata la mia ex-vicepreside che non mi ha permesso di andare nell'aula della mia insegnante e la mia insegnante d'Italiano che incontrai li vicino, per caso, la quale mi disse: "Ogni volta che vuoi venimri a trovare, basta che dici al bidello che ti ho fatto chiamare io". Bisogna ricorrere ai trucchetti... :rolleyes:

Molti presidi credono di dirigere una caserma!

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Messaggio da spones » 9 mar 2006, 12:50

Non mi sono spiegato, Antò. Quella da me prospettata, non é l'eccezione. E' la regola.

Qualsiasi operaio, impiegato, negoziante, libero professionista, eccetera. Ha quelli di orari. E, come per il padre di Miles, rischia di poter vedere i suoi figli (svegli) solo nei suoi giorni liberi.
Credo che sia già piuttosto deprimente come situazione e non credo ci sia bisogno di aggiungerci ulteriori problemi.

Chiedo perdono, ma se io vivessi questa situazione e volessi portare i miei figli in una (sudata e meritata) vacanza, non ci sarebbe preside (o illustre legislatore britannico) che tenga. La situazione migliore per tutti sarebbe una civile coesistenza, ma non mancherebbero certo i mezzi per poter "aggirare" questa sciocca (a mio avviso) norma.

E non é questione di "cultura dell'istruzione", Freckles. Semplicemente il legame familiare (padre-madre-figli) lo considero più forte di eventuali burocratici diktat scolastici.

P.S. Antò, io farei cambio con l'orario di Benetton :smokin:
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Messaggio da interforever » 9 mar 2006, 13:08

C'è da dire un'altra cosa. Che il sistema scolastico, per essere autorevole, deve essere credibile. Di fatto, considerando che, ormai, l'assenza di un insegnante per malattia, non vien più sostituita, se non supera almeno il paio di mesi, e per un D. S. sarebbe dura motivare il rifiuto di un permesso per qualche giorno con una situazione voti "tranquilla".
Miles, i tempi son cambiati, le leggi le conoscono tutti ed i ricorsisono all'ordine del giorno.
Ps: I miei ex studenti , quando voglion passare a trovarmi, mi avvisano prima e ci mettiamo d'accordo sul quando....
Pps: io farei cambio con quello di lippi :smokin:
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