Tanti auguri di un gelido 2006


MCH
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Messaggio da MCH » 3 gen 2006, 16:57

Peraltro basta informarsi sulle nuove "tecnologie nucleari" sviluppate in Sud Africa.

Galen
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Messaggio da Galen » 3 gen 2006, 18:46

Peraltro potreste dire voi qualcosina di più per convincerci a fare ragionamenti costruttivi e/o logici... :mucca:

Se è così stupido temere il rischio che il nucleare comporta, rassicuratemi! Cavoli, non chiedo di meglio!
Ma non mi basta sapere che le centrali di oggi sono meglio di quelle di ieri... non ho difficoltà a crederci, ma il rischio è accettabile solo se si possono contenere gli effetti e smaltire le scorie.
L'unico argomento che vedo è il fatto, già riportato, che lo usano gli altri Paesi. Ma questo è un problema morale, utilitarismo contro idea, sul quale mi riservo di cambiare opinione ma che per ora non mi convince.

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favarato
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Messaggio da favarato » 3 gen 2006, 19:26

Il nucoleare oramai è abbandonato per sempre, è inutile tornare a pensarci, ci vorrebbero vent'anni per predisporre una centrale, per allora o il petrolio è crollato di prezzo o qualcos'altro sarà spuntato fuori!
L'energia solare sarebbe ideale, a me sembra persino impossibile che dagli anni '60 praticamente non ci sono stati migliramenti in questa tecnologia, qui si credo che a pensar male non si sbaglia: si è volutamente tralasciata la ricerca.
E qui l'unico vero responsabile è lo Stato, anzi un po' tutti gli stati del mondo. :sad:

Galen
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Messaggio da Galen » 3 gen 2006, 20:45

Sono d'accordo, si è tralasciata la ricerca sia per l'energia solare (il progetto di Rubbia di qualche anno fa è stato ridicolizzato), sia per la fusione, correnti marine, ecc.
Del resto è logico, ci vogliono grossi investimenti e tempi lunghi... la maggior parte dei politici vive alla giornata, qualcuno arriva a guardare al proprio interesse sul medio periodo, ma pochissimi vanno oltre.
E con una classe politica di questo genere vogliamo impegnarci in una cosa i cui effetti si protraggono sul lunghissimo termine come il nucleare?

Non mi illudo, a tutt'oggi con le forme di energia alternativa potremmo coprire solo una piccola parte del fabbisogno (boh... forse arriveremo al 20 %?), ma sarebbe già qualcosa...
E che non saltino fuori i protettori del panorama... sono io il primo a voler salvaguardare i beni ambientali, ma sarà un bene ambientale maggiore l'aria che respiriamo o no??

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Messaggio da Species 7797 » 3 gen 2006, 21:09

In realtà non è proprio agevole capire quanta energia si potrebbe ricavare da sole e vento in Italia, ho letto stime molto contrastanti.
Certo è che la quota potrebbe essere significativa. In un mondo forse troppo "ideale", la convergenza tra un uso massiccio delle fonti rinnovabili, la termovalorizzazione e una politica di riduzione degli sprechi (penso a elettrodomestici e illuminazione, ma anche riscaldamento...) si potrebbe tirare avanti dignitosamente fino alla fusione nucleare (si parla però di almeno trent'anni).

tenga
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Messaggio da tenga » 5 gen 2006, 0:20

Per quanto riguarda le centrali eoliche, in Italia i Verdi e gente varia ha posto il veto innquanto distruggerebbero l'aspetto estetico del nostro paese...bah sarà...io darei più credibilità alla produzione di enregia mediante la combustione di rifiuti o biomasse, visto che vengono ne più ne meno bruciati...ora vi posto alcune energie rinnovabili:

1-Centrale GeoTermica
La temperatura di oltre il 99 per cento del globo terrestre è superiore a 1000 gradi centigradi e al centro della Terra la temperatura supera addirittura i 6000 gradi. Solo l’1 per mille del globo – i 3 chilometri esterni – hanno meno di 100 gradi, e mediamente, l’aumento della temperatura, cioè il gradiente geotermico ed è di circa 3°C per ogni cento metri di profondità. Questa corrente termica costituisce un flusso di calore continuo proveniente dalla decomposizione naturale nella Terra degli isotopi potassio-40, torio e urano. La superficie terrestre emana quindi calore nello spazio quantificabile in una corrente termica media di 0,065 Watt per metro quadrato. Ciò rappresenta per la superficie di una regione quale la Campania una prestazione non sfruttata di 3000 megawatt, valore che corrisponde all’incirca all’energia prodotta da tutte le centrali nucleari della Svizzera.

In quei luoghi dove la crosta terrestre è più sottile il calore delle rocce del sottosuolo è di molto superiore alla media terrestre. Infatti, a circa 2Km di profondità, si possono incontrare temperature di 300°C, che solitamente si trovano a 7-8Km. È questa l'energia geotermica, contenuta sotto forma di calore nelle rocce del sottosuolo.
Per poter utilizzare questo calore del sottosuolo, è necessario un mezzo "di trasporto" che solitamente è l'acqua che circola sotto terra. A contatto con il calore delle rocce, l'acqua, si riscalda e formai serbatoi geotermici, dove l'alta temperatura è mantenuta da uno spesso strato di rocce impermeabili.

La prima fase di ricerca consiste nell'individuazione del serbatoio geotermico: il sottosuolo viene investigato mediante apposite prospezioni per valutarne le caratteristiche. Una volta individuato un sito, con un serbatoio geotermico promettente si passa alla fase di esplorazione profonda. Se i pozzi esplorativi confermano le indicazioni degli studi geoscientifici, si può passare alla fase di utilizzo, mediante i pozzi di produzione/reiniezione e le centrali geotermoelettriche. I limiti di profondità che attualmente è possibile ed economicamente conveniente raggiungere con la perforazione sono di circa 5000 metri.
Per ottenere energia, vengono prodotte artificialmente - o esistono già naturalmente - delle aperture - "fratture" nel caso siano state create dalla natura - come i pozzi. Nelle manifestazioni naturali una diminuzione di pressione e un'immediata fuoriuscita di acqua calda, sotto forma di vapore dà luogo ai famosi soffioni boraciferi

2-Biomasse
Biomassa è un termine che riunisce una gran quantità di materiali, di natura estremamente eterogenea. Con alcune eccezioni, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica. Sono da escludere le plastiche e i materiali fossili, che, pur rientrando nella chimica del carbonio, non hanno nulla a che vedere con la caratterizzazione che qui interessa dei materiali organici; materiali e residui di origine agricola e forestale, prodotti secondari e scarti dell'industria agro-alimentare, i reflui di origine zootecnica, ma anche i rifiuti urbani (in cui la frazione organica raggiunge mediamente il 40% in peso), le alghe e molte specie vegetali utilizzate per la depurazione di liquami organici sono da considerarsi biomassa. Inoltre, in base all'origine, si può suddividere in Naturale, Residuale o Dedicata.Utilizzando i rifiuti di altri processi di trasformazione e produzione, la biomassa diviene materia prima per la produzione di combustibili, sfruttabili poi, attraverso processi di combustione, per ottenere energia.

3-Eoliche
Uno studio valutativo del potenziale offshore in Europa **!!virus deleted!!**

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Messaggio da carletto » 6 gen 2006, 7:44

interessante. accidenti i Verdi.

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Messaggio da Dracon di Vulcano » 6 gen 2006, 13:15

Tenga, qual è la fonte del tuo post?

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Messaggio da tenga » 7 gen 2006, 13:14

MAh se non erro dovrebbe essere questo

http://guide.supereva.com/energie_rinnovabili/

Salmacis
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Messaggio da Salmacis » 11 gen 2006, 15:59

Domanda da ignorante.

Ragionare sulle energie alternative a livello regionale anzichè nazionale?

... solare in Sicilia-Calabria-Puglia...
... eolica in Sardegna...
... biomasse dalle mie parti... :smokin:

Il federalismo va bene solo per sanità, scuole e viabilità? Non si può applicare anche all'energia?


Un'altra cosetta.

Ho una cugina che vive in Germania, 200 km da Amburgo. Suo marito (è un tedesco... strano no? :smokin: ) possiede e conduce una fattoria. L'anno scorso ha costruito un mulino a vento e, oltre a rifornire la sua casa di energia, ne vende ai poderi vicini. Non chiedetemi i dettagli tecnici: l'ingegnere è lui...

A parte il merito del progetto, secondo voi il modello di una piccola azienda che autoproduce energia e la rivende nelle vicinanze è proponibile?

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Messaggio da spones » 11 gen 2006, 16:11

In Italia???? [:ride]

Ehm... non ne sono sicurissimo... :smokin:

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Messaggio da MCH » 11 gen 2006, 17:10

No. Se hai una centrale per esempio idroelettrica privata, devi dare l'eccesso di produzione all'enel e non puoi rivendere l'energia altrimenti ti configuri come una società di servizi ecc ecc.
Queste infos le ho da un amico geologo che realizza centrali idroelettriche per aziende private.

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Messaggio da interforever » 11 gen 2006, 17:47

Il nucleare non risolve il problema della dipendenza e, a quanto mi risulta, il problema delle scorte non è stato risolto.
Io penso che la scelta migliore sia una combinazione tra le fonti rinnovabili.
In pratica sottoscrivo la mozione Salmacis.

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Messaggio da itamare76 » 12 gen 2006, 5:16

Anche io sono daccordo con Salmacis per quanto concerne fonti energetiche pulite e rinnovabili.

Inter hai scritto scorte ma forse volevi dire scorie in merito al nucleare?

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Messaggio da interforever » 12 gen 2006, 6:13

Ma no, mi riferivo alle scorte.... di scorie :smokin:

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