...come a dire vale la quantità, ma non la qualità. [:\]Invece dovrebbero mettere un numero di giorni massimi di assenza, dopo di che lo studente deve ripetere l'anno che sia bravo o no.
...è un discorso che proprio non capisco, se io sono bravo, per doti naturali o perchè sfrutto bene un determinato tempo, perchè dovrei essere bocciato, e invece uno scaldasedie, che non fa niente a casa, dovrebbe essere promosso?
Si è parlato di mentalità italiana, ma questo ne è un tipico esempio...io sono si presente "al lavoro", però "non lavoro"...mi ricorda, giusto per un esempio, i vigili urbani delle mie parti se permettete...li vedi per la strada, a prendersi un caffè, o dal giornalaio, ma mica a far multe per la mancanza cronica di casco, o auto in doppia fila o a dirigere un traffico impazzito...però ha marcato il cartellino, è presente, che frega se non fa altro?
Io alle scuole superiori, avevo il libretto con massimo 30 assenze, se le superavi per averne uno nuovo doveva venire il genitore a parlarne personalmente col vicepreside, per chiarimenti.
PS.
Manco voglio ripetere il concetto già detto di avere un padre che sta fuori di casa per "mesi" a causa del lavoro, e NON può programmarsi le ferie.
e questo credo che c'entri poco, con l'essere o no un buon genitore.
"Ammiraglio abbiamo 2 balene a bordo!"
James Doohan a Bill Shatner-ST4