Non è certo quello che intendevo. Certo se non sei bravo dovresti essere bocciato, ma questo purtroppo (come ha detto anche Inter) non succede più. Qui non si parlava di qualità ma di quantità, almeno se ho capito l'argomento.Jeeg2000 ha scritto:...come a dire vale la quantità, ma non la qualità. [:\]Invece dovrebbero mettere un numero di giorni massimi di assenza, dopo di che lo studente deve ripetere l'anno che sia bravo o no.
...è un discorso che proprio non capisco, se io sono bravo, per doti naturali o perchè sfrutto bene un determinato tempo, perchè dovrei essere bocciato, e invece uno scaldasedie, che non fa niente a casa, dovrebbe essere promosso?
Ma se volete anche mettere in gioco la qualità, posso dirvi anche dalla mia personale esperienza di insegnante che le bocciature non si applicano quasi più, anche quando sarebbero il caso. Avevo un'allievo di prima media che non faceva MAI un compito, disturbava la classe per tutta l'ora e mi davo indietro un foglio vuoto per i test. Non compilava neanche il nome. Ho anche parlato con la madre, che mi dicevo che l'inglese non serviva al suo figlio e che quindi gli ho detto di non fare i compiti
![a bocca aperta ::O:](./images/smilies/tow/sick.gif)
Ma per tornare al discorso della quantità, anche io ho visto mio padre solo nel finesettimana, e spesso non l'ho visto che mesi perchè era quasi sempre in trasferta da qualche parte. Ma i miei non mi hanno mai fatta uscire prima o saltare le lezioni del sabato. E con le attività dopo scuola quasi tutti i giorni non vedevo neanche granchè di mia madre. Le ferie insieme con tutta la famiglie le ho fatto l'ultima volta quando avevo 8 anni. Dopo si è fatto al massimo un weekend fuori. Ci si può anche gestire in piccole porzioni senza dover fare un mese di ferie in un colpo solo. Non son certamente cresciuta male per questo.