E' gay, gli ritirano la patente
- Miles
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Tendenzialmente la penso come Kirk, ma più che per una questione di "decenza", per una semplice questione di "convivenza" con gli altri: viviamo in un mondo in cui la prima cellula della società è composta dalla famiglia, due eterosessuali che generano una progenie. Poi la famiglia si sfascia, si allarga, tutto quello che volete, ma il principio della società è quello. Quindi l'omosessualità è una sorta di "elemento di disturbo", all'interno di questo schema (scusate se utilizzo espressioni poco felici, ma servono al mio ragionamento), specialmente l'omosessualità urlata dei Gay Pride. Ora, le società evolvono e noi ci troviamo in un periodo di trasformazione, come dimostrano le adesioni di molti paesi alle unioni civili fra omosessuali. E' evidente che da questo a concedere diritti per l'adozione e/o per i figli in laboratorio (la fecondazione eterologa sarebbe la ovvia soluzione per omosessuali maschi), il passo è breve. Io credo che sia un processo inarrestabile e la cosa che mi disturba è che è un'evoluzione sociale che, però, non mi sembra preceduta da un'evoluzione di pensiero, almeno nel nostro paese. Quindi la vivrei, ora come ora, come una condizione imposta e non realmente accettata.
@Lolann: giusta osservazione, purtroppo non abbiamo dati per poter affermare che figli cresciuti da omosessuali svilupperanno una loro precisa identità sessuale a prescindere dalle tendenze dei genitori. Fino a quando questa situazione non la si vivrà, si è portati a pensare che i figli di coppie gay abbiano maggiori possibilità di sviluppare, in futuro, attrazione per esponenti dello stesso sesso. Pura speculazione. Pensa cosa succederebbe se il bambino dovesse sentirsi a disagio nello scoprirsi attratto da un esponente del sesso opposto, dato che la sua idea di famiglia coincide con l'esperienza di due genitori di sesso uguale. La cosa è molto delicata.
@Lolann: giusta osservazione, purtroppo non abbiamo dati per poter affermare che figli cresciuti da omosessuali svilupperanno una loro precisa identità sessuale a prescindere dalle tendenze dei genitori. Fino a quando questa situazione non la si vivrà, si è portati a pensare che i figli di coppie gay abbiano maggiori possibilità di sviluppare, in futuro, attrazione per esponenti dello stesso sesso. Pura speculazione. Pensa cosa succederebbe se il bambino dovesse sentirsi a disagio nello scoprirsi attratto da un esponente del sesso opposto, dato che la sua idea di famiglia coincide con l'esperienza di due genitori di sesso uguale. La cosa è molto delicata.
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E chi lo dice questo?Miles ha scritto:
@Lolann: giusta osservazione, purtroppo non abbiamo dati per poter affermare che figli cresciuti da omosessuali svilupperanno una loro precisa identità sessuale a prescindere dalle tendenze dei genitori. Fino a quando questa situazione non la si vivrà, si è portati a pensare che i figli di coppie gay abbiano maggiori possibilità di sviluppare, in futuro, attrazione per esponenti dello stesso sesso.
Pregiudizio mio: credo che i cosidetti "gay" abbiano in genere una cultura ed una sensibilita' superiore rispetto alla massa, e pertanto la scoperta dell'attrazione verso il sesso opposto da parte di un figlio appartenente a tale coppia possa essere trattato con molta naturalezza rispetto alla situazione inversa in cui il figlio di una coppia "normale" scopre la propria omosessualita'.
Pura speculazione. Pensa cosa succederebbe se il bambino dovesse sentirsi a disagio nello scoprirsi attratto da un esponente del sesso opposto, dato che la sua idea di famiglia coincide con l'esperienza di due genitori di sesso uguale. La cosa è molto delicata.
Aggiungiamo anche che la presenza della Chiesa nel nostro paese non aiuta di certo ad abbandonare certi pregiudizi e che l'istituzione "famiglia" sta assumendo le forme piu' colorite.
- Miles
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Te l'ho detto: è una pura speculazione.enterprise-e ha scritto:E chi lo dice questo?Miles ha scritto:
Fino a quando questa situazione non la si vivrà, si è portati a pensare che i figli di coppie gay abbiano maggiori possibilità di sviluppare, in futuro, attrazione per esponenti dello stesso sesso.
Anche la tua è una speculazione: m'infastidisce che l'eterosessualità, dal punto di vista di alcuni omosessuali, venga quasi snobbata rendendo automaticamente gli omosessuali migliori degli etero perchè non si creano certi problemi e non hanno pregiudizi. Avete appena finito di dire che certe coppie etero sono sicuramente cattivi esempi di genitori? La stessa cosa può valere per le coppie omo: parliamo di persone, non di cose astratte.
Pregiudizio mio: credo che i cosidetti "gay" abbiano in genere una cultura ed una sensibilita' superiore rispetto alla massa, e pertanto la scoperta dell'attrazione verso il sesso opposto da parte di un figlio appartenente a tale coppia possa essere trattato con molta naturalezza rispetto alla situazione inversa in cui il figlio di una coppia "normale" scopre la propria omosessualita'.
Io non voglio imporre la mia morale a loro ma loro non devono imporre la loro morale a me: se è vero, come credo, che l'omosessualità è una condizione naturale, l'omosessuale dovrebbe accettare anche la naturale contropartita di questa situazione, cioè la sterilità. Oggi la scienza da a tutti la possibilità di avere figli, benissimo, ma a me sembra sempre una forzatura.
I pregiudizi ci sono, ma non sono quelli che credi tu: mi sembra ovvio che qui non si stà parlando più degli omosessuali come degli appestati deviati, come poteva essere in passato. Il pregiudizio è sulle unioni legalizzate, se esse venissero equiparate in tutto e per tutto alle unioni fra eterosessuali: io non potrei fare finta di niente se, un giorno, venissi invitato a cena a casa di due "sposini gay"! Non è semplice pregiudizio, è che a parole siamo tutti tolleranti e non ci stupisce niente, ma nei fatti, nella quotidianità, siamo lontani anni luce dal considerare alla stessa stregua due fidanzatini etero che si tengono per la mano passeggiando per strada e due omo che fanno lo stesso. Non prendiamoci in giro.Aggiungiamo anche che la presenza della Chiesa nel nostro paese non aiuta di certo ad abbandonare certi pregiudizi e che l'istituzione "famiglia" sta assumendo le forme piu' colorite.
E' vero, da qualche parte si dovrà pur cominciare, ma il matrimonio dovrebbe essere il punto di arrivo, non quello di inizio.
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- Cadetto
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Infatti il discorso e' molto complesso e dipende dal modo in cui un genitore (omo o etero) riesce ad educare il figlio... come dici tu gli omosessuali nascono da famiglie etero eppure non ne "copiano" l'orientamento... io sono gay pur avendo vissuto sempre in una famigla eterosessuale avendo visto trasmissioni tv "eterosessuali" e con i miei genitori che finche' non gliel'ho detto mi trattavano e consideravano eterosessuale... I figli di coppie gay forse hanno il vantaggio, a livello di educazione, che probabilmente i genitori non daranno per scontato il fatto che siano etero o omo, ma aspetteranno e spiegheranno al figlio cosa vogliono dire entrambe le cose, e quindi qualora fossero gay non avranno quel complesso (spesso infondato) che molti gay hanno di deludere i genitori o di sentirsi "sbagliati"; se invece saranno etero, sapranno che comunque esiste un'altra meta' del mondo (meta' in senso metaforico) alla quale si sapranno rapportare in modo piu' naturale e spontaneo... cosa che nella societa' attuale richiede quantomeno una certa (ampia) apertura mentale o una conoscenza diretta di persone che vivono serenamente il loro orientamento.Miles ha scritto:Ma infatti io avevo completamente superato la questione: non è nè bene nè male che due persone dello stesso sesso provino attrazione reciproca. Io la considero una realtà di fatto, esistente anche in altre specie animali, e quindi non sono preoccupato della morale che il bambino potrebbe percepirne. Il mio dubbio rimane sul fatto che un bambino, vedendo due genitori omosessuali scambiarsi effusioni, possa fraintendere le sue stesse tendenze. E' noto che, oltre a fattori di livello ormonale, anche concause psicologiche possono portare all'attrazione verso lo stesso sesso (e con questo non intendo assolutamente considerare l'omosessualità una malattia). Mi chiedo semplicemente: c'è modo di stabilire se una tendenza è genuina o indotta?fcalza ha scritto:
Non sono uno psicologo, ma penso che la crescita sana o disturbata di un bambino non sipenda dal sesso dei genitori ne' dal fatto che si bacino oppure no, ma dall'educazione che ricevono da questi e dal clima sereno che ricevono in famiglia.
Due genitori che continuano a litigare davanti ai figli sono sicuramente piu' dannosi di due genitori che si baciano.
Certo, se dovessimo ragionare in modo analogico, dato che anche gli omosessuali nascono da coppie etero, non dovrebbe esserci alcuna corrispondenza tra sessualità dei genitori e sessualità dei figli.
fabrizio
PS
In questo caso il discorso e' diverso... noi gay (quantomeno quelli che si sono accettati) abbiamo fatto un percorso interno tale che ci ha portati a ragionare su aspetti che un etero normalmente non considera, e questo non per sua colpa, ma proprio perche' ciascuno ritiene "normale" chi e' come lui, e quindi finche' il **!!virus deleted!!**Anche la tua è una speculazione: m'infastidisce che l'eterosessualità, dal punto di vista di alcuni omosessuali, venga quasi snobbata rendendo automaticamente gli omosessuali migliori degli etero perchè non si creano certi problemi e non hanno pregiudizi. Avete appena finito di dire che certe coppie etero sono sicuramente cattivi esempi di genitori? La stessa cosa può valere per le coppie omo: parliamo di persone, non di cose astratte.
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- Capitano
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Io vorrei sapere cos'è il buonismo... Un giorno o l'altro aprirò un topic..... Prendere per il cuBo chi ha idee degne di un millennio fa, e per giunta sostiene di essere fan di Star Trek (di cui evidentemente non capisce una beata mazza) non mi rende buonista, mi fa diventare molto cattivo...
Scusate l'OT e proseguite pure. La discussione è, per certi versi, interessante.
Non so che viso avesse, neppure come si chiamava
SI O NO, MA ANDATE A VOTARE
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- Capitano
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vorrei solo aprire una parentesi: sarebbe cosa gradita evitare di postare frasi che attaccano in qualunque modo i post degli altri, dato che la discussione si sta svolgendo in modo tranquillo e sereno esprimendo le proprie opinioni
grazie
<hr>
Se conosci la verità, guardati bene dal recar turbamento agli animi di coloro che non sono ancora preparati ad afferrarla, giacchè l'insegnamento fuori dal tempo potrebbe stornarli dal lavoro ch'essi compiono e far loro vedere delle mezze verità, con loro grave pregiudizio
grazie
<hr>
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- Ammiraglio di Flotta
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Ringrazio Antonio per la "fiducia" accordatami .
La mia uscita è comunque una porzione del mio pensiero sulle coppie omosessuali. Non starò qui a scrivere un trattato sulla cosa, perché non ne vedo ragione e utilità. In ogni caso un punto vorrei sollevare, per amore di discussione. Il discorso che il sottoscritto sia contrario alle coppie gay è si un problema del sottoscritto, come da me e altri puntualizzato. Ma è anche un problema sociale, se la parola "problema" può essere applicata in questo caso. Se mi viene chiesto di esprimere un parere, io lo esprimo. E parere rimane.
Il fatto che "MCH: tu non sei pronto, loro, sì. Questo è un TUO problema, non loro." non è del tutto vero. Perché trasponendo, qualsiasi cosa potrebbe essere vista in questo modo. Io sono un componente di questa società e come tale sono pronto a dare il mio parere, se richiesto. Se però la maggioranza non è pronta, non significa che la maggioranza abbia un problema. Questo ovviamente SE la maggioranza la pensa come me.
Non ho nulla contro i gay, in nessun modo. Tuttavia non posso non pensare a loro come ad una "eccezione" alla regola, non come una regola. Come tali vanno considerati, ma non deve esser loro concesso più del dovuto.
E qui, ripeto, io ritengo che una coppia di gay NON debba avere figli, nè in vitro, nè adottati. Questo è il mio punto di vista. Se ci sarà una legge che permetterà alle coppie gay di avere figli, io riterrò questa legge sbagliata. Se questa legge verrà "accettata" dalla maggioranza, allora sì, converrò che questo mio punto di vista sarà un mio problema.
E non è una questione di civiltà, per cortesia. E non è nemmeno una questione di libertà, di limitare la libertà altrui.
Se ho offeso qualcuno, tengo a sottolineare che non era mia intenzione.
Marco
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---Se volete bastonarmi [:mauri262]---
La mia uscita è comunque una porzione del mio pensiero sulle coppie omosessuali. Non starò qui a scrivere un trattato sulla cosa, perché non ne vedo ragione e utilità. In ogni caso un punto vorrei sollevare, per amore di discussione. Il discorso che il sottoscritto sia contrario alle coppie gay è si un problema del sottoscritto, come da me e altri puntualizzato. Ma è anche un problema sociale, se la parola "problema" può essere applicata in questo caso. Se mi viene chiesto di esprimere un parere, io lo esprimo. E parere rimane.
Il fatto che "MCH: tu non sei pronto, loro, sì. Questo è un TUO problema, non loro." non è del tutto vero. Perché trasponendo, qualsiasi cosa potrebbe essere vista in questo modo. Io sono un componente di questa società e come tale sono pronto a dare il mio parere, se richiesto. Se però la maggioranza non è pronta, non significa che la maggioranza abbia un problema. Questo ovviamente SE la maggioranza la pensa come me.
Non ho nulla contro i gay, in nessun modo. Tuttavia non posso non pensare a loro come ad una "eccezione" alla regola, non come una regola. Come tali vanno considerati, ma non deve esser loro concesso più del dovuto.
E qui, ripeto, io ritengo che una coppia di gay NON debba avere figli, nè in vitro, nè adottati. Questo è il mio punto di vista. Se ci sarà una legge che permetterà alle coppie gay di avere figli, io riterrò questa legge sbagliata. Se questa legge verrà "accettata" dalla maggioranza, allora sì, converrò che questo mio punto di vista sarà un mio problema.
E non è una questione di civiltà, per cortesia. E non è nemmeno una questione di libertà, di limitare la libertà altrui.
Se ho offeso qualcuno, tengo a sottolineare che non era mia intenzione.
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assolutamente d'accordo in toto con marco
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Io non capisco perchè sui grandi temi morali la maggioranza debba imporre alla minoranza i suoi punti di vista.
Immaginiamo che la maggioranza decida che i funghi sono una cosa schifosa, oscena, e non debbano più essere mangiati. Liberissimi di non farlo, ma perchè imporlo anche agli altri???
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Io in teoria potrei essere anche favorevole al fatto che coppie omosessuali crescano dei figli... però mi sorgono numerosi dubbi. Quello che mi preoccupa maggiormente è il fatto che questi bambini, crescendo e magari sviluppando una sessualità diretta verso membri dello stesso sesso, possano trovarsi in condizioni di beffeggio, isolamento e derisione. Sicuramente non da parte di tutti, ma di molti sicuramente. Basti vedere come, dietro a tante belle parole, sia diffuso l'uso del termine "gay", "ricchione", "frocio" tra i giovani come forma di insulto.
"No matter what the future holds, no matter how far we travel, a part of us, a very important part, will always remain here, on Deep Space Nine." - Captain Benjamin Sisko, What You Leave Behind
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E' una storia vecchia di secoli... Comunque è la democrazia.interforever ha scritto:
Io non capisco perchè sui grandi temi morali la maggioranza debba imporre alla minoranza i suoi punti di vista.
Immaginiamo che la maggioranza decida che i funghi sono una cosa schifosa, oscena, e non debbano più essere mangiati. Liberissimi di non farlo, ma perchè imporlo anche agli altri???
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non capisco molto il post di inter sinceramente: parliamo dal punto di vista legale o morale?
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Morale, ovviamente, perchè dal punto di vista legale nessuno può impedire, per fortuna, ad una coppia di andare all'estero e far quello che vuole, se non ovviamente, il problema economico. E poi esistono , fortunatamente, scappatoie "naturali" anche qui....
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Secondo me dovreste smetterla di usare i bambini come mezzo di giustificazione delle vostre tesi.
Soprattutto se non siete genitori o esperti di psicologia infantile e quindi non sapete di cosa state parlando.
"Due cose soltanto sono infinite: la stupidita' umana e l'universo. E della seconda non sono nemmeno sicuro"
(A. Einstein)
"Il segreto della felicità è abbandonare l'illusione che il futuro possa essere migliore del presente" (G. Falco)
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Soprattutto se non siete genitori o esperti di psicologia infantile e quindi non sapete di cosa state parlando.
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