L'Italia del New York Times, voi la riconoscete???


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Messaggio da spones » 21 dic 2007, 9:53

Sarà pure divertente sentirlo dire da Grillo, ma perlomeno ha (quello che per me é) il coraggio di dirlo.

Dire lo sapevamo da anni forse ci fa sentire pure un po' meglio, ma serve a...? A cosa? A farci sentire meglio e più furbi, soprattutto più intelligenti degli altri. Ma non lo siamo. Punto. Anzi, questa costante voglia di sembrare più intelligenti e più furbi questo voler dimostrare quanto più lunga degli altri la sappiamo denota con estrema certezza la nostra (come popolo italiano) fondamentale insicurezza, frustrazione e voglia di prevaricazione.

Per rispondere alla domanda di Fava: sì, l'italia é quella. Ma ha pure ragione Grillo, é l'italia "loro", quella che "loro" (inteso come classe politica dirigente ultrasettantenne) hanno costruito a "loro" immagine e somiglianza. E, leggendo un po' in giro, ci si può tranquillamente rendere conto che la situazione non migliorerà M-A-I!!!


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Messaggio da ormazad » 21 dic 2007, 11:05

E' una vita che ci piangiamo addosso ma sotto sotto pensiamo di essere i migliori : che viviamo , mangiamo , vestiamo meglio del resto del mondo . Credo che abbiamo cominciato a credere un pò di più a quello che diciamo .
Grillo ha torto . è l' Italia che abbiamo costruito NOI a nostra immagine e somiglianza . non credo alla contrapposizione casta\società civile .

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Messaggio da spones » 21 dic 2007, 11:15

Se non ci credi é un "!problema" tuo, non un dato di fatto :wink:

Io, in questa italietta non c'ho messo nulla di mio. Al governo non c'é nessuno di coloro i quali abbia mai votato.Quando sono stato interpellato per decidere delle modifiche o delle aggiunte alle nostre leggi, pur avendo dato il mio contributo, non é mai cambiato nulla. Anzi, quando in un referendum ha vinto il "cambiamento", questo "cambiamento" (se c'é stato) é sempre stato indolore (per "loro"), lento e, alla fine, del tutto inutile per me.

Per intenderci, con me intendo l'italiano che non ruba e che non cerca di prevaricare (fisicamente e/o moralmente) gli altri.

Grillo, analizzando logicamente ciò che dice, non può aver torto. Possiamo far finta che lo abbia, così riusciamo a mantenere ancora un po' di dignità (come popolo), possiamo persino convincercene, ma la nostra convinzione non trasforma un nostro pio desiderio in realtà...


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Messaggio da jaime » 21 dic 2007, 11:38

Spones, adorato imperatore, sono come sempre ai tuoi piedi, anzi mi appiattisco su ogni tua parola e non aggiungo alcune commento ulteriore...tanto dici sempre le cose che avrei detto io...ma meglio, perciò, a te la tastiera ;-)
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Messaggio da Medico Olografico » 21 dic 2007, 20:05

non abbiamo rappresentanza , pochi in percentuale si sentono davvero rappresentati da ciò che fa l'italia, non sentiamo nostro il nostro paese, è una cosa grave...
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Messaggio da favarato » 21 dic 2007, 22:35

jaime ha scritto:
Spones, adorato imperatore, sono come sempre ai tuoi piedi, anzi mi appiattisco su ogni tua parola e non aggiungo alcune commento ulteriore...tanto dici sempre le cose che avrei detto io...ma meglio, perciò, a te la tastiera ;-)
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Comunque m'associo... :wink:

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Messaggio da Garak79 » 22 dic 2007, 14:31

ormazad ha scritto:
Grillo ha torto . è l' Italia che abbiamo costruito NOI a nostra immagine e somiglianza . non credo alla contrapposizione casta\società civile .
Questa volta sono d'accordo con ormazad: è inutile (e anche un po' infantile) dare la colpa "agli altri"... Può non essere un pensiero piacevole, ma credo che almeno il 90% di chi siede in parlamento non sia né meglio né peggio del paese che rappresenta, e questo tanto in Italia quanto in tutte le altre democrazie...


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Messaggio da Galen » 22 dic 2007, 15:17

Ma anche così il problema rimane: chi ci rappresenta non dovrebbe essere "meglio" della media? Altrimenti che senso ha, ci mandiamo il primo che passa...
Ci possiamo assumere tutte le colpe che vogliamo, ma non cambia il fatto che c'è uno scollamento del mondo politico dalle masse. Se sono stati fatti sbagli si dovrà cercare di cambiare, non certo adattarsi ai problemi perché tanto "sono tutti uguali" (cosa peraltro discutibile).
"poi dice che uno si butta a sinistra... "
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Messaggio da favarato » 23 dic 2007, 11:10

Io dissento dal fatto che chi ci rappresente rispecchi la società: l'Italiano medio è molto meglio del politico medio, basti pensare che ha una fedina penale mediamente migliore.


p.s.
Intanto anche il TIMES dà ragione al NYT:
Dopo il Ny times anche Il quotidiano britannico (di rupert Murdoch) condanna il belpaese
L'Italia del Times: «Vecchia e povera»
«La dolce vita diventa amara». Dietro le vetrine scintillanti uno scenario di malessere e depressione

http://www.corriere.it/cronache/07_dice ... c53b.shtml

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Messaggio da Garak79 » 26 dic 2007, 15:52

Galen ha scritto:
Ma anche così il problema rimane: chi ci rappresenta non dovrebbe essere "meglio" della media? Altrimenti che senso ha, ci mandiamo il primo che passa...
Ci possiamo assumere tutte le colpe che vogliamo, ma non cambia il fatto che c'è uno scollamento del mondo politico dalle masse.
A parte il fatto che lo scollamento del mondo politico dalle masse c'è dai tempi dei faraoni... :smile: Al parlamento ci mandiamo quelli che in primo luogo si rendono disponibili a farsi eleggere... E se "la crema" della società non accetta di impegnarsi in questo senso, la colpa di chi è? Se invece si rende disponibile, ma il "becero popolo bue" elegge qualcun altro, di chi è la colpa?
Io poi non ho detto che sono "tutti uguali", ma solo che rispecchiano profondamente la mentalità, gli usi e i costumi di chi rappresentano... E' facile fare i moralisti e pensare di essere migliori, quando non si è mai stati messi veramente alla prova: ben pochi riescono a resistere alla corruzione che il potere esercita...
Io dissento dal fatto che chi ci rappresente rispecchi la società: l'Italiano medio è molto meglio del politico medio, basti pensare che ha una fedina penale mediamente migliore.
Quanti parlamentari condannati ci sono oggi in parlamento? 24 (mi sembra... comunque sono di sicuro meno di 30), 24 su circa 980, cioè circa il 2,45%, che se non mi ricordo male non è una percentuale molto dissimile da quella degli italiani aventi condanne passate in giudicato...

Inoltre mi permetto una piccola provocazione: considerando che sia in USA che in GB ultimamente non se la stanno passando troppo bene, sarà mica che questi articoli siano un modo per stornare l'attenzione dai problemi interni? Sì insomma, un piccolo esercizio di "eallorismo" per usare la felice espressione coniata da Severgnini (pensate che qui si stia male? E allora in Italia?) :smokin:


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Messaggio da Galen » 27 dic 2007, 13:13

Premesso che so benissimo che l'occasione fa l'uomo ladro e che il potere corrompe, non ho detto che noi siamo migliori, ma che dovrebbero esserlo loro... i rappresentanti dovrebbero essere un esempio di integrità, è la società che deve rispecchiarsi in loro, non il contrario. Sarò illuso, ma dalla democrazia (magari di fatto, non solo di nome) mi aspetto qualcosa di meglio del tempo dei Faraoni...
Garak79 ha scritto:
Al parlamento ci mandiamo quelli che in primo luogo si rendono disponibili a farsi eleggere... E se "la crema" della società non accetta di impegnarsi in questo senso, la colpa di chi è?
No, guarda, questo mi pare assurdo: a nessuno farebbero schifo i grossi vantaggi (parlo di quelli leciti) di cui gode un parlamentare, non mi pare proprio che i politici che abbiamo siano gli unici in Italia disposti a farsi carico dell' "onere". Ci sono tutti i presupposti per una selezione, che però non avviene affatto su basi etiche o culturali, ma su ben altre capacità. Detto così presuppone una meritocrazia, un ricambio e una eleggibilità liberi, tutte cose che esistano principalmente sulla carta (e ora neanche tutte).

Che poi anche in altri Paesi abbiano problemi simili non ne dubito, ma penso che sia innegabile che i problemi legati alla nostra politica siano un pelo oltre il fisiologico.

E come sono contrario dare la colpa solo agli altri e al lamentarsi sempre e comunque, lo sono anche al fatalismo: è verissimo che se i cittadini si impegnassero di più le cose migliorerebbero, ma sono contrario a ridurre il problema al "tutti colpevoli, nessun colpevole", e pensare che i problemi sono sempre insiti nella nostra natura porta a quel risultato. I problemi grossi, gli intrallazzi mafiosi dei potenti e altro, sono ben peggiori della società, riguardano un piccola parte di privilegiati, e non si risolvono chiedendo la santità o l'eroismo dei singoli cittadini, ma pretendendo soluzioni istituzionali.
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Messaggio da Garak79 » 27 dic 2007, 18:07

Galen ha scritto:

No, guarda, questo mi pare assurdo: a nessuno farebbero schifo i grossi vantaggi (parlo di quelli leciti) di cui gode un parlamentare, non mi pare proprio che i politici che abbiamo siano gli unici in Italia disposti a farsi carico dell' "onere".
Non so, a me non pare però che da parte della cosiddetta "società civile" si faccia la fila per presentarsi alle elezioni... Anzi... Spesso quando vengono interrogati in proposito, i suoi rappresentanti fanno in modo di allontanare l'amaro calice il più possibile...


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