Pena di morte, sì dell'Onu alla moratoria


Galen
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Messaggio da Galen » 21 dic 2007, 22:07

E' incredibile accusare di propaganda e poi parlare di vite innocenti, quando ormai anche i più strenui sostenitori della pena di morte riconoscono che ha il piccolissimo effetto collaterale di aumentare il crimine violento...
O si ammette che le "vite innocenti" sono sacrificabili in nome di non so quale distorta ideologia, o semplicemente ci si contraddice.
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Messaggio da TheGib » 21 dic 2007, 22:10

E chi decide il... "grado di innocenza" e il "grado di sacrificabilità" ?
E chi decide quando... "inizia la vita" ?
E chi decide quale crimine meriti la morte e quale no ?
Insomma... "chi controlla i controllori" ?

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Messaggio da pdl » 22 dic 2007, 0:04

Chi decide che una persona solo per ottenere profitto deve estinguere la mia (o altrui) vita.
Chi decide quanto poco vale la mia vita.



Chi uccide per futili motivi non deve avere nessun diritto, qualsiasi cosa e una concessione che la società civile gli concede. .



È una ca…….ta il fatto che i paesi che hanno la pena di morte hanno il più alto tasso di omicidio.
Il tasso di omicidi dipende dalla ricchezza del pese e dalla cultura media (e dalla storia di quel paese).

Secondo voi chi mai attiverebbe una procedura cosi atroce, un paese che ha problemi con la criminalità o chi non li ha ?

L’ unico vero motivo per cui è necessario abolire la pena di morte e che è disumana (ma non tanto quanto uccidere una persona innocente per futili motivi).

I dati usati da chi si oppone alla pena di morte si basano spesso su letture (che personalmente) ritengo forvianti, che non tengono conto di tutti gli spetti in gioco.



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Messaggio da Galen » 22 dic 2007, 3:18

Mi dispiace, ma sei rimasto molto indietro. Come dicevo sopra, le "letture" che tu ritieni fuorvianti sono da tempo accettate da entrambe le parti, perché non più contestabili.
Se diversi anni fa potevano esserci ancora dubbi che la corrispondenza pena di morte-aumento del crimine non fosse casuale, ora non è più così (anche "grazie" ai Paesi che hanno reintrodotto la pena capitale dopo averla abolita... si sono avute così molteplici riprove).

Ripeto: le associazioni pro-pena di morte, non contestano più questi dati. La storia del deterrente (quella si una ca##ata) viene tirata in ballo solo dai politici per fini propagandistici, contando sul fatto che molta gente non è informata di questi dati, o li considera "letture fuorvianti", senza sapere o accettare che non sono più in discussione.

I fautori della pena di morte ora si concentrano su un altro punto (molto discutibile, ma almeno onesto imho... un'opinione, non un balletto interpretativo per stravolgere i dati): ritengono che valga la pena aumentare il crimine in virtù di un (presunto, secondo me) valore che considerano molto importante socialmente, un'idea di giustizia basata sulla vendetta, sul bisogno della cittadinanza di sfogare la rabbia e sul benefico effetto di questo sulla società.

E' su questi temi che si discute ora, la storia dell'uovo e della gallina non sta più in piedi. Non è un deterrente, la presunta utilità va cercata altrove, se proprio uno ci tiene.

Ripeto anche che questa moratoria non impone niente a nessuno, è basata sul dibattito intorno a questo tema, altro che "propaganda".
Sarebbe forse meglio censurare il discorso? Aspettare che la "dignità" morale caschi dal cielo?


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Ad ogni modo, personalmente ritengo che sia proprio l'educazione civica di uno Stato che dà il buon esempio, che non veicola la violenza perpetrandola, la cosa più importante. Non ammazzare i condannati va bene, certo, ma lo considero perfino secondario (anche perché ci sono destini peggiori della morte) rispetto al salto sociale e culturale che può provocare una legislazione un po' più evoluta dell'antidiluviano occhio per occhio.
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Messaggio da ormazad » 12 gen 2008, 12:28

Se si crede che la pena abbia una funzione punitiva non vedo grossi ostacoli in linea di principio alla pena di morte .
Se al contrario si ritiene che la pena abbia principalmente una funzione rieducativa dell' individuo , allora anche l' ergastolo va abolito .
Personalmente sono molto più interessato alla fase giudiziale . Credo che la migior Giustizia derivi da un miglior processo . La pena in se è abbastanza secondaria .

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Messaggio da VulcanSmile » 12 gen 2008, 12:42

@ormazad
Beh, insomma. Anche sospendendo il giudizio sulla pena di morte, è un fatto che se togli la vita a un uomo, non puoi più tornare indietro, per esempio in caso di errore in fase di giudizio. Questo non mi sembra secondario.
Concordo invece con la tua riflessione sulla rieducazione e l'ergastolo.
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Messaggio da TheGib » 12 gen 2008, 13:38

Quoto VulcanSmile, ed aggiungo:
a prescindere da revisioni processuali, dall'ergastolo si può anche "uscire" (a onor del vero non in tutti i casi), quindi la speranza non è perduta.
Sono però d'accordo sul porre la massima attenzione alla fase giudiziale, proprio per le conseguenze (anche "a lungo termine") sull'imputato.
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