Basta!!!!!


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Messaggio da hathor » 21 gen 2008, 9:12

Hai ragione inter..
E poi guardacaso sono anche spesso e volentieri degli stranieri, e sfortuna delle sfortune, ti vanno a morire proprio il primo giorno di lavoro. Ma va là...
La mia esperienza si basa sulla costruzione della casa di mio fratello, e l'ispettore veniva ogni due settimane a controllare che avessero il casco in testa, le scarpe ok e tutto il resto.. E non era di certo un cantiere di grosse dimensioni!

Per quanto riguarda il mio primo intervento, dovrei farmi dare l'articolo da Sveta, che me lo leggeva..
Sono un co.co.pro. Sul contratto c'è una nota in piccolo:
"Assumere con prudenza"

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spones
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Messaggio da spones » 21 gen 2008, 11:36

E' un discorso difficile.

Io ci vivo in una azienda che fa della sicurezza il proprio vanto. Ma non é facile essere "al sicuro".

Se vivessimo in un "mondo perfetto" (o in Svizzera, Nuova Zelanda e decine d'altre nazioni non del terzo mondo):

- Un lavoratore, PRIMA di lavorare effettivamente in un qualsiasi impianto o su una impalcatura, verrebbe adeguatamente formato

- Ogni azienda avrebbe i propri ispettori alla sicurezza

- Non esisterebbe lavoro in nero

- Non ti verrebbero chiesti orari di lavoro "estremi" o prestazioni di lavoro che esulano dalle tue competenze

- Non ci sarebbe il lavoro a tempo determinato

Purtroppo non siamo in un "mondo perfetto" (o in Svizzera, Nuova Zelanda e decine d'altre nazioni non del terzo mondo).

Una piccola appendice sui contratti a mesi: se una volta prendevi uno a lavorare ci investivi sù. Te lo formavi, insomma. Adesso puoi prendere un ragazzino per due o quattro mesi, che fai lo formi? Se gli fai un corso serio o una formazione sul campo decente quando finisce la formazione é finito pure il contratto...

Insomma, sicurezza (o prevenzione o formazione seria che dir si voglia) e lavoro a tempo determinato (soprattutto se inferiore ai 6/12 mesi) sono chiare e palesi contraddizioni di termini.
E se lo so io lo sanno pure alla confindustria e al governo. Solo che la moneta é più importante della vita di un ragazzo. So perfettamente che é una banale ovvietà, ma non toglie che non solo sia, purtroppo, vero, ma pure la maggiore causa degli incidenti sul lavoro.
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

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Messaggio da Galen » 21 gen 2008, 12:12

Sono d'accordo con Spones.

Inter, non è che la colpa è dello Stato (la 626 può anche essere ottima sulla carta, ma come viene applicata e fatta applicare?), è un concorso di colpe che parte dagli interessi imprenditoriali e trova il suo appoggio nei governi: non si può certo dire che il deterioramento delle politiche del lavoro di questi anni non c'entrino nulla (vedi esempi di Spones) e non siano state varate con leggi dello Stato.

"poi dice che uno si butta a sinistra... "
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Messaggio da Garak79 » 21 gen 2008, 18:12

A costo di essere ripetitivo, i controlli ci sono, e sono anche rigorosi, ma solo nei cantieri medio-grandi, che paradossalmente sono anche quelli in mano alle ditte più serie, e che ancora fanno formazione e prevenzione; le piccole ditte edili invece, hanno la brutta abitudine di prendere ragazzi, italiani o stranieri che siano, e di sbatterli in cima ad un'impalcatura senza che abbiano letteralmente la minima idea di quello che stanno facendo e del perchè lo stanno facendo, e sono questi a lasciarci generalmente la pelle.
Poi, certo, lavorare in un cantiere non è esattamente come spostare fogli di carta su una scrivania, e il colpo di sfortuna può capitare anche al lavoratore più esperto, ma ha certamente ragione spones: un po' meno precariato gioverebbe di certo...

Non do alcun credito alla religione. Sotto la parola religione ho visto la follia di fanatici di ogni denominazione venire chiamata “Volontà di Dio”

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Messaggio da ormazad » 21 gen 2008, 20:27

Quindi in Svizzera o in Nuova Zelanda la gente normalmente viene assunta a 20 anni in un posto e ci rimane fino alla pensione . Proprio vero che non si finisce mai di imparare .
Lo stato è colpevole nella misura in cui , come si diceva una volta , non favorisce con la legislazione e i controlli una cultura della sicurezza . Sono diventato mio malgrado un esperto in sicurezza antiincendio , quando vuoi Inter vengo nella tua scuola e ti mostro dove è fuori norma , come il 99% degli stabili pubblici e il 90% di quelli privati . Ho conseguito l' attestato di addetto alla sicurezza antincendio insieme alle bidelle di un liceo . Corso e esame sono stati una buffonata per me e per loro .


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Messaggio da interforever » 21 gen 2008, 21:23

Lo so che è fuorin norma, perchè manca il CPI.
Ma spero che entro la fine dell'anno riusciremo ad ottenerlo.
Comunque vorrei capire perchè le morti sarebbero causate dalle leggi, e non dalla inosservanza delle stesse.
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Messaggio da ormazad » 22 gen 2008, 1:05

Terza riga del mio post .
Prova a chiederti come mai la tua scuola non è a norma e non dirmi perchè costa perchè a me è stato detto " la sicurezza non è un costo " .

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Messaggio da spones » 22 gen 2008, 10:19

Ho scritto che si invecchia e muore nello stesso posto di lavoro? No, non mi pare...

Ho scritto che nei paesi civili, le aziende puntano sulla formazione del personale Puntano sul formare un ragazzo sia a livello lavorativo che in materia di sicurezza. Una volta lo si faceva pure in Italia. Oggi non lo si fa più. Punto. Chiunque viva all'interno di una azienda qualsiasi queste evidenze le sa.

Fortunatamente é un forum e non una discussione a voce, quindi quel che c'é scritto rimane bene in vista.


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Messaggio da Galen » 22 gen 2008, 11:34

ormazad ha scritto:
a me è stato detto " la sicurezza non è un costo " .
Secondo me i casi sono 2: o ti hanno detto una cà##àta :smokin: , oppure intendono che per la società vale di gran lunga il costo... ma evidentemente non è così per gli interessi delle aziende.
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Messaggio da interforever » 22 gen 2008, 13:28

Infatti: spones ha centrato il problema. Formazione del personale, che diventa incompatibile con la precarietà.
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Messaggio da spones » 22 gen 2008, 14:49

Grazie Antò :wink:

"La sicurezza non é un costo" é semplicemente uno slogan. Credo significhi che bisogna essere sicuri a qualsiasi costo. In Italia, purtroppo, equivale pressappoco al primo caso di Galen... :smokin:
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Messaggio da ormazad » 22 gen 2008, 20:04

Ma se la caxxata te la dice il tecnico dei vigili del fuoco che ti da il CPI tu ti preoccupi .

Interessante Inter , la tua scuola non è fuori norma perche mancano porte rei , sensori , idranti . Lo è perchè vi manca il CPI .
Le carte prima di tutto .


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Messaggio da interforever » 22 gen 2008, 20:49

Veramente i sensori e gli idranti li abbiamo (per essere precisi stanno facendo dei lavori per metterli). Vorrei poi dire che ci manca il CPI proprio perchè (ancora) non abbiamo sensori ed idranti.
Non vedo la differenza tra le carte e la sostanza.
Ps: Le porte rei sono le porte tagliafuoco? Quelle le abbiamo..
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Messaggio da TheGib » 4 mar 2008, 8:36

Casomai qualcuno pensasse che la situazione sia migliorata... :sad: :sad: :sad:
http://www.repubblica.it/2007/12/sezion ... avato.html

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...siamo tutti un po' Garak

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