))" we're losing the peace. Which means a war could be our only hope. "
Crisi... e ora?
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IlSisko
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Crisi...e ora? Guerra!
A proposito di Guerre tuttavia, mi sembra che i politicanti abbiano dato subito il via alle danze...Sarà uno scontro a tre? Veltroni, Berlusca e Bertinotti? La Rosa Bianca la vedo male...Veltroni e Diliberto si insultano a sangue...Berlusca che farà?
Non sarà uno spettacolo edificante...
@Ormazad: ma è rivolto a me o citavi solo Sisko? (in quest'ultimo caso ti posterei tutto il riassunto di "Call to Arms" per demolire queste insane allusioni...)
"...Maybe, just maybe, Benny isn't the dream... we are. Maybe we're nothing more than figments of his imagination. For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."
A proposito di Guerre tuttavia, mi sembra che i politicanti abbiano dato subito il via alle danze...Sarà uno scontro a tre? Veltroni, Berlusca e Bertinotti? La Rosa Bianca la vedo male...Veltroni e Diliberto si insultano a sangue...Berlusca che farà?
Non sarà uno spettacolo edificante...
@Ormazad: ma è rivolto a me o citavi solo Sisko?
(in quest'ultimo caso ti posterei tutto il riassunto di "Call to Arms" per demolire queste insane allusioni...)
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ormazad
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Salmacis
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... dai per scontate cose che non lo sono affatto... l'Italia non è solo Lombardia e Veneto...ormazad ha scritto:
Per vedere bene la Rosa Bianca basta un buon microscopio . Attento a non confonderla con l' Italia di mezzo , sono molto simili .
"Non si è mai abbastanza coraggiosi da diventare vigliacchi definitivamente." (G. Gaber)
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spones
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Per distrarci da queste tristi discussioni passiamo alla settimana enigmistica... 
ecco un piccolo quiz.
Trovate la differenza tra le due immaginì
Immagine N°1:
[quote]
Agli «arretrati» si aggiungeranno i contributi per la nuova tornata
I partiti avranno lo stesso 300 milioni
La fine della legislatura non blocca il pagamento dei rimborsi elettorali per il 2006: un euro per ciascun voto
ROMA — Trecento milioni di euro. È il costo aggiuntivo delle elezioni del 13 e 14 aprile, o meglio della fine traumatica della legislatura. Sono i soldi dei rimborsi elettorali che i partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano alla fine naturale della XV legislatura e che si accumulano con i nuovi rimborsi elettorali a cui avranno diritto per il fatto stesso di correre ed avere eletti alle urne tra due mesi. Trecento milioni, più precisamente 49.964.574,57 euro all’anno per ogni Camera da dividere tra tutti i partiti: un euro all’anno per ogni voto alla Camera e un euro per il Senato. Vale a dire che ogni elettore, o meglio ogni cittadino iscritto alle liste elettorali, anche se non vota, vale 10 euro a legislatura, con le elezioni anticipate di aprile, varrà 16 euro per la prossima. L’inghippo è nascosto al secondo comma lettera a) del quattordicesimo capitolo dell’articolo 39 della legge 51 del 2006, approvata poco prima delle ultime elezioni, proposta dal ministero dell’Economia di Giulio Tremonti con il patrocinio bipartisan dei partiti e dei loro tesorieri: in caso di elezioni anticipate i rimborsi, versati di anno in anno, «non si interrompono».
Una riga, in mezzo a norme per il Belice, per i perseguitati politici, il catasto e il disarmo chimico. Cinquanta milioni di euro all’anno per ogni Camera per i prossimi tre anni. La stessa sorte toccherà ai partiti siciliani, per lo scioglimento anticipato dell’Assemblea regionale. «Noi con le elezioni sosterremo nuove spese — non si stupisce Franco Pontone, tesoriere di An —. È un costo in più per il Paese, certo, ma se gli elettori avranno la fortuna di farsi rappresentare da parlamentari onesti e leali, non c’è motivo di lamentarsi». Non la pensa così il radicale Marco Cappato: «La gente ormai sa tutto sui furti della casta ma solitamente dopo che sono stati compiuti. Se avesse saputo quanti soldi il voto regala ai partiti, il diktat elezioni subito avrebbe avuto un’accoglienza diversa». Per il Partito democratico il voto, dopo la querelle irrisolta sui rimborsi delle scorse elezioni che i due tesorieri di Ds (Ugo Sposetti) e Margherita (Luigi Lusi) si sono tenuti, i fondi delle elezioni di aprile sono la prima boccata di ossigeno.
Saranno infatti i due vecchi partiti a continuare a riscuotere i soldi del 2006, mentre Mauro Agostini annuncia che come tutti farà «richiesta per i rimborsi appena possibile». E il doppio rimborso? Il tesoriere del Pd si smarca: «Non conosco pienamente la legge, noi siamo l’ultimo partito nato, siamo i meno adatti a commentare». Più netto Sposetti: «La democrazia costa». La lunga storia dei rimborsi elettorali risale al 1993, quando dopo l’abolizione del finanziamento pubblico con un referendum post Tangentopoli, si inventò questo escamotage per sostenere le spese della politica: allora erano 800 lire a voto, 1600 a elettore. Di legislatura in legislatura, la somma si gonfia, cambia il sistema di calcolo per aggiungere qualche milione di euro. Non solo, a leggere gli ultimi dati disponibili, cioè quelli delle Europee del 2004 (mancano ancora quelli delle politiche del 2006 nonostante la Corte dei conti dovesse consegnarli entro sei mesi, denuncia il radicale Maurizio Turco) risulta che i partiti spendono molto meno di quello che ricevono ormai come un vero e proprio finanziamento pubblico. È vero che la Finanziaria ha imposto un taglio a queste spese di venti milioni di euro, ma ancora **!!virus deleted!!**
ecco un piccolo quiz.Trovate la differenza tra le due immaginì
Immagine N°1:
[quote]
Agli «arretrati» si aggiungeranno i contributi per la nuova tornata
I partiti avranno lo stesso 300 milioni
La fine della legislatura non blocca il pagamento dei rimborsi elettorali per il 2006: un euro per ciascun voto
ROMA — Trecento milioni di euro. È il costo aggiuntivo delle elezioni del 13 e 14 aprile, o meglio della fine traumatica della legislatura. Sono i soldi dei rimborsi elettorali che i partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano alla fine naturale della XV legislatura e che si accumulano con i nuovi rimborsi elettorali a cui avranno diritto per il fatto stesso di correre ed avere eletti alle urne tra due mesi. Trecento milioni, più precisamente 49.964.574,57 euro all’anno per ogni Camera da dividere tra tutti i partiti: un euro all’anno per ogni voto alla Camera e un euro per il Senato. Vale a dire che ogni elettore, o meglio ogni cittadino iscritto alle liste elettorali, anche se non vota, vale 10 euro a legislatura, con le elezioni anticipate di aprile, varrà 16 euro per la prossima. L’inghippo è nascosto al secondo comma lettera a) del quattordicesimo capitolo dell’articolo 39 della legge 51 del 2006, approvata poco prima delle ultime elezioni, proposta dal ministero dell’Economia di Giulio Tremonti con il patrocinio bipartisan dei partiti e dei loro tesorieri: in caso di elezioni anticipate i rimborsi, versati di anno in anno, «non si interrompono».
Una riga, in mezzo a norme per il Belice, per i perseguitati politici, il catasto e il disarmo chimico. Cinquanta milioni di euro all’anno per ogni Camera per i prossimi tre anni. La stessa sorte toccherà ai partiti siciliani, per lo scioglimento anticipato dell’Assemblea regionale. «Noi con le elezioni sosterremo nuove spese — non si stupisce Franco Pontone, tesoriere di An —. È un costo in più per il Paese, certo, ma se gli elettori avranno la fortuna di farsi rappresentare da parlamentari onesti e leali, non c’è motivo di lamentarsi». Non la pensa così il radicale Marco Cappato: «La gente ormai sa tutto sui furti della casta ma solitamente dopo che sono stati compiuti. Se avesse saputo quanti soldi il voto regala ai partiti, il diktat elezioni subito avrebbe avuto un’accoglienza diversa». Per il Partito democratico il voto, dopo la querelle irrisolta sui rimborsi delle scorse elezioni che i due tesorieri di Ds (Ugo Sposetti) e Margherita (Luigi Lusi) si sono tenuti, i fondi delle elezioni di aprile sono la prima boccata di ossigeno.
Saranno infatti i due vecchi partiti a continuare a riscuotere i soldi del 2006, mentre Mauro Agostini annuncia che come tutti farà «richiesta per i rimborsi appena possibile». E il doppio rimborso? Il tesoriere del Pd si smarca: «Non conosco pienamente la legge, noi siamo l’ultimo partito nato, siamo i meno adatti a commentare». Più netto Sposetti: «La democrazia costa». La lunga storia dei rimborsi elettorali risale al 1993, quando dopo l’abolizione del finanziamento pubblico con un referendum post Tangentopoli, si inventò questo escamotage per sostenere le spese della politica: allora erano 800 lire a voto, 1600 a elettore. Di legislatura in legislatura, la somma si gonfia, cambia il sistema di calcolo per aggiungere qualche milione di euro. Non solo, a leggere gli ultimi dati disponibili, cioè quelli delle Europee del 2004 (mancano ancora quelli delle politiche del 2006 nonostante la Corte dei conti dovesse consegnarli entro sei mesi, denuncia il radicale Maurizio Turco) risulta che i partiti spendono molto meno di quello che ricevono ormai come un vero e proprio finanziamento pubblico. È vero che la Finanziaria ha imposto un taglio a queste spese di venti milioni di euro, ma ancora **!!virus deleted!!**
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IlSisko
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...cioè sapevo del rimborso elettorale, ma non della sua entità e l'accumulo di quelli arretrati mi lascia senza parole...
@Ormazad :
Riassunto di "Call to Arms - Part 1":
La situazione nel Quadrante Alfa si sta facendo calda, il Dominio ha cominciato a piazzare i propri pezzi sulla scacchiera, firmando patti di non aggressione con i Romulani, i Miradorn, Tholiani e continua le trattative con Bajor, mentre ogni settimana nuove navi attraversano il tunnel spaziale e vanno ad aggiungersi alla flotta d'istanza entro i confini dell'Unione Cardassiana. E' solo questione di tempo prima che raccolga forze sufficienti a sferrare un attacco massiccio contro la Federazione e l'Impero Klingon, rimasti isolati per via degli accordi di cui sopra.
Alla fine anche il Comando della Flotta Stellare conviene che nel Quadrante Alfa non possono più entrare altre navi del Dominio: gli ordini del Capitano Sisko sono di minare l'ingresso del tunnel spaziale, evitando così che il Dominio possa portare altri rinforzi su Cardassia. La linea d'azione da adottare però comporta seri rischi, perchè potrebbe essere la scintilla in grado di scatenare la guerra. In ogni caso, come dice Sisko, la pace va indebolendosi e la guerra potrebbe essere l'unica speranza per la Federazione.
...non mi sembra che tale situazione sia lontanamente paragonabile...le navi del Dominio ci sono davvero, l'invasione era cominciata...quì invece, le armi di distruzione di massa non c'erano, la guerra non DOVREBBE essere la nostra unica speranza e ritornando a Hillary che pure votò a favore della guerra in Irak, mi sembra che abbia almeno ammesso che le guerre preventive non possano prescindere dall'efficenza dei servizi segreti, come (spero) ad ammettere che questi ultimi in quegli hanni abbiano ripetutamente commesso incredibili errori...
"...Maybe, just maybe, Benny isn't the dream... we are. Maybe we're nothing more than figments of his imagination. For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us."
@Ormazad
:Riassunto di "Call to Arms - Part 1":
La situazione nel Quadrante Alfa si sta facendo calda, il Dominio ha cominciato a piazzare i propri pezzi sulla scacchiera, firmando patti di non aggressione con i Romulani, i Miradorn, Tholiani e continua le trattative con Bajor, mentre ogni settimana nuove navi attraversano il tunnel spaziale e vanno ad aggiungersi alla flotta d'istanza entro i confini dell'Unione Cardassiana. E' solo questione di tempo prima che raccolga forze sufficienti a sferrare un attacco massiccio contro la Federazione e l'Impero Klingon, rimasti isolati per via degli accordi di cui sopra.
Alla fine anche il Comando della Flotta Stellare conviene che nel Quadrante Alfa non possono più entrare altre navi del Dominio: gli ordini del Capitano Sisko sono di minare l'ingresso del tunnel spaziale, evitando così che il Dominio possa portare altri rinforzi su Cardassia. La linea d'azione da adottare però comporta seri rischi, perchè potrebbe essere la scintilla in grado di scatenare la guerra. In ogni caso, come dice Sisko, la pace va indebolendosi e la guerra potrebbe essere l'unica speranza per la Federazione.
...non mi sembra che tale situazione sia lontanamente paragonabile...le navi del Dominio ci sono davvero, l'invasione era cominciata...quì invece, le armi di distruzione di massa non c'erano, la guerra non DOVREBBE essere la nostra unica speranza e ritornando a Hillary che pure votò a favore della guerra in Irak, mi sembra che abbia almeno ammesso che le guerre preventive non possano prescindere dall'efficenza dei servizi segreti, come (spero) ad ammettere che questi ultimi in quegli hanni abbiano ripetutamente commesso incredibili errori...
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IlSisko
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...questa è così bella che non controbbatto...[:pace]Si , vogliamo Luther Sloan !!!
[/OT MODE OFF]
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Salmacis
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... ma è anche Lombardia (non so se Veneto)... la notizia di politica locale in prima pagina sul giornale di Mantova di oggi, è che buona parte dei dirigenti UDC locali (ci sono nomi e cognomi) hanno lasciato ufficialmente il partito per accodarsi a Tabacci...Salmacis ha scritto:... dai per scontate cose che non lo sono affatto... l'Italia non è solo Lombardia e Veneto...ormazad ha scritto:
Per vedere bene la Rosa Bianca basta un buon microscopio . Attento a non confonderla con l' Italia di mezzo , sono molto simili .
... io ne sono convinto: Casini ha le sue belle gatte da pelare... e il Cavaliere l'ha già capito...
... che poi passate le elezioni Baccini & C. possano appoggiare il governo di centro destra (portandosi dietro un po' di gente dal CS), questo è un altro paio di maniche...
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