Girano anche i vostri, se si mandatemi i vostri nominativi per messaggio privato così posso controllarvi meglio
la notizia per chi non la sapesse è questa...
I redditi degli italiani su Internet
poi arriva lo stop del Garante
L'Agenzia delle Entrate rende consultabili da chiunque
le dichiarazioni. Poche ore dopo la sospensione
MILANO - Il passaparola è stato fulmineo. Dopo poche ore infatti il sito era già intasato. Del resto l'occasione era ghiotta: poter scoprire con un clic quanto guadagna (o meglio guadagnava, visto che i dati sono relativi al 2005) il vicino di casa o il collega d'ufficio. O qualche personaggio celebre per gli amanti del gossip.
COME ACCEDERE AI DATI - L'Agenzia delle Entrate (come anticipato dal quotidiano «Italia Oggi») ha reso disponibili sul Web, per la prima volta nel nostro Paese, i redditi dichiarati da tutti i cittadini italiani nel 2006. Tutto in Rete, anche se in realtà solo per poche ore. Bastava cliccare su http://www.agenziaentrate.gov.it, poi dalla home page cliccare sul link "Uffici", quindi su «elenco uffici», da qui su «elenchi nominativi dei contribuenti» e infine su «consultazioni elenchi dichiarazioni». A questo punto si cliccava sulla Regione della persona che si stava cercando, sulla provincia e sul comune e dopo aver inserito un codice di sicurezza presente sulla pagina stessa, scaricare il file di testo (guarda le schermate del sito). Il provvedimento porta la firma di Massimo Romano, direttore dell'Agenzia delle Entrate. Già nel '99, come direttore generale del dipartimento, Romano aveva emanato un provvedimento analogo per attuare la norma di «trasparenza»: si era così tornati a pubblicare gli elenchi dei contribuenti, ma attraverso l'invio agli uffici territoriali del fisco e alle amministrazioni comunali. Romano è stato il primo direttore dell'Agenzia, dal 2001. Durante il precedente governo Berlusconi era stato sostituito da Raffaele Ferrara, ma nel 2006 è tornato a guidare gli stessi uffici, richiamato proprio da Visco.
LA LEGGE - L'Agenzia delle Entrate ha poi spiegato con un comunicato che «la legge stabilisce la pubblicità dei dati». «La predisposizione degli elenchi nominativi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi è prevista dall'articolo 69 del Dpr numero 600 del 1973. Tali elenchi, in passato realizzati in forma cartacea, erano a disposizione per la consultazione sia negli uffici dell'Agenzia che nei Comuni. La decisione di utilizzare il mezzo telematico nasce dalla norma introdotta con il codice dell'amministrazione digitale varato nel 2005 che dispone di assicurare la fruibilità dell'informazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell'informazione e della comunicazione».
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La donna è mobile
Qual piuma al vento,
Muta d'accento
E di pensiero.