Crisi Economica Mondiale: chi ha ragione???


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Messaggio da favarato » 17 nov 2008, 20:01

Il cosiddetto miracolo cinese, per contro, nasce dalla scelta di fare esattamente l'opposto di quanto "suggerito" dai suddetti, sia pure dopo un'esposizione fatale alla propaganda liberista
Il miracolo cinese? Mettere in ginocchio il mondo intero portano centinaia di milioni di persone dai campi alle fabbriche per essere sfruttati? Diventare il secondo paese al mondo per inquinamento e consumo di risorse? Importare solo il peggio dell'economia di mercato?
Beh, se questo è il miracolo cinese, apprezzo che 'i suddetti' avessero proposto di fare l'opposto di quel che è successo.
Argentina, Russia & Co. mi pare che nei guia si siano messi da soli, non c'è stato bisogno di aiuti esterni, a meno che tu non pretendessi che il Fondo Monetario Internazionale continuasse a foraggiare quei paesi all'infinito, senza che questi seriamente prendessero misure per rientrare dai debiti.

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Messaggio da Dathon » 18 nov 2008, 2:31

Originally posted by favarato

Il miracolo cinese? Mettere in ginocchio il mondo intero portano centinaia di milioni di persone dai campi alle fabbriche per essere sfruttati? Diventare il secondo paese al mondo per inquinamento e consumo di risorse? Importare solo il peggio dell'economia di mercato?
Beh, se questo è il miracolo cinese, apprezzo che 'i suddetti' avessero proposto di fare l'opposto di quel che è successo.
Ma sono proprio i suddetti che guardano a quello che ha fatto la Cina come a un miracolo, mica io. Le finalità delle due ricette erano esattamente le stesse, e la sensibilità alle questioni di cui parli, pure. Solo che la ricetta dei suddetti ha messo in ginocchio l'economia del resto del continente, mentre quella cinese è riuscita nell'intento.
Argentina, Russia & Co. mi pare che nei guia si siano messi da soli, non c'è stato bisogno di aiuti esterni, a meno che tu non pretendessi che il Fondo Monetario Internazionale continuasse a foraggiare quei paesi all'infinito, senza che questi seriamente prendessero misure per rientrare dai debiti.
Non so da dove venga questa versione della storia, ma è una pessima fonte. Prova a leggere La globalizzazione e i suoi oppositori di Stiglitz, se vuoi capire il ruolo dei foraggiatori nelle crisi economiche di quei paesi.

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Messaggio da favarato » 18 nov 2008, 13:21

Beh la 'versine' della storia, come dici tu, puo' essere vista in mille modi diversi, leggendoci tutto ed il contrario di tutto, come spesso succede sulle grandi questioni della vita e dell'economia.
Io dico semplicemente quello che ho letto e vissuto in quei giorni, visto che ad esempio il disastro Argentino è successo 7 anni fa, e non 70: il FMI ha dato soldi e soldi varie volte al paese chiedendo in cambio riforme, tagli alle spese, risparmi, e ricevendo solo dichiarazioni sfidanti e populiste dell'allora Presidente, fino al punto che non ha piu' dato soldi e a quel punto il paese è andato in defaul.
Ovviamente quelli di sinistra dicono che la colpa è degli Americani che comandano dentro il FMI, ma il fatto vero è che quel paese così ricco è stato travolto da una crisi incredibile a causa principalmente dei politici locali.

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Messaggio da Dathon » 18 nov 2008, 14:43

OK, quindi l'americano Stiglitz, già principale consigliere economico di Clinton, già vicepresidente della Banca Mondiale, premio Nobel per l'economia nel 2001, è il solito fazioso. Che importa se i "politici locali" in Argentina avevano fatto del paese un modello di comportamento virtuoso secondo il FMI, e se il Wall Street Journal (diretto notoriamente da Luca Casarini) a fine 2001 scriveva che "il fiasco in Argentina è solo l’ultimo di una serie di fallimenti delle politiche del FMI iniziati nel 1994, tra i quali i più rilevanti si sono avuti in Messico, Indonesia, Russia e Turchia"? Se favarato dice che è tutta una montatura dei comunisti, è così.

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Messaggio da ormazad » 18 nov 2008, 20:16

L' Argentina sta andando in malora da 50 anni , troppo comodo oltre che sbagliato dare tutte le colpe a Cavallo .
Se poi Indonesia , Messico e Turchia sono dei fallimenti voglio fallire anch'io come loro . La Russia è un caso a parte .
Stiglitz . Chissà perchè i No Global citano sempre e soltanto Stiglitz . Sarà mica perchè è il solo , unico ed esclusivo economista che in parte li supporti . A meno di non voler considerare Naomi Klein un economista :-))


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Messaggio da Dathon » 18 nov 2008, 21:33

Chissà perché i grandi economisti diventano imbecilli non appena mettono in dubbio il Dogma. Poi mi sembra veramente troppo anche per te dire che Stiglitz sia l'unico a parlare del flop della globalizzazione, oggi. Dieci anni fa, forse, poteva essere uno dei pochi. Ma questo solo perché ai fessi alla Tremonti ci è voluto un po' di più per capirlo. Tanto in Italia basta un po' di faccia tosta per recuperare alla grande.

Quanto all'Argentina, sì, il declino è iniziato molto tempo fa, precisamente quando è stata trasformata in un laboratorio economico dagli scagnozzi del tuo amico Milton.

E quanto agli altri debitori del FMI, memori dell'esperienza si sono tolti il pane di bocca per rimborsare anticipatamente quanto ricevuto, pur di non aver più niente a che fare con quei maniaci. Purtroppo però adesso toccherà a tutti.

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Messaggio da ormazad » 19 nov 2008, 10:36

Non ho mai detto che Stiglitz è un imbecille , ho detto che è unico e visto che non mi citi altri nomi suppongo che " i grandi economisti " sia un plurale maiestais , vero ??
L' argentina ha cominciato il declino con Peron , penso che a te i descamisados siano simpatici .
Fesso mi pare chi di fronte a una gravissima crisi economica riesce solo a pensare " 1929 - 1929 - 1929 " come un computer impazzito e proporre ricette che niente hanno a che fare la crisi in atto .
Fesso mi pare chi guarda alla caduta dell' ultimo anno ma trascura la salita degli ultimi 30 .
Sono abbastanza sicuro che tra 5 anni chi si " adegua al Dogma " sarà fuori dalla crisi , noi seguendo Tremonti saremo ancora più nella m.... .
L' unica variabile è il costo dell' energia , ma lì è geologia , non ideologia e se diventiamo TUTTI più poveri c'è chi lo diventerà di più e chi di meno .


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Messaggio da Dathon » 19 nov 2008, 15:02

Originally posted by ormazad

Non ho mai detto che Stiglitz è un imbecille , ho detto che è unico e visto che non mi citi altri nomi suppongo che " i grandi economisti " sia un plurale maiestais , vero ??
Io veramente un altro nome te l'avevo fatto, anche se sono ben lungi dal considerarlo un grande economista, e la sua critica della globabilzzazione è reazionaria. Ma mi pareva tagliare la testa al toro. Io poi sono pure disposto a fare dei nomi di grandi economisti critici nei confronti di quelle politiche globali del FMI degli anni Novanta che tu così energicamente difendi, come Amartya Sen, Paul Krugman, Robert Reich, la buonanima di Tobin... Ma a che scopo? Qui il punto è Stiglitz, e tu mi devi dimostrare che dice cose non vere.
L' argentina ha cominciato il declino con Peron , penso che a te i descamisados siano simpatici .
Secondo me il declino è cominciato con la rivoluzione neolitica. L'importante è allontanare le responsabilità dalle favole di nonno Milton.
Fesso mi pare chi di fronte a una gravissima crisi economica riesce solo a pensare " 1929 - 1929 - 1929 " come un computer impazzito e proporre ricette che niente hanno a che fare la crisi in atto .
Sono io che l'ho definito fesso per primo, mi pare. Il senso era che se perfino lui ha capito che la globalizzazione è stata un flop...
Fesso mi pare chi guarda alla caduta dell' ultimo anno ma trascura la salita degli ultimi 30.
A dire il vero mi parebbe più fesso chi pensa di sentirsi sazio domani per aver mangiato ieri. Per tacere di chi da 30 anni aspettava il gocciolamento e adesso gli crolla il soffitto in testa a causa delle perdite ai piani alti.
Sono abbastanza sicuro che tra 5 anni chi si " adegua al Dogma " sarà fuori dalla crisi , noi seguendo Tremonti saremo ancora più nella m.... .
Ma la m.... stavolta più che mai viene proprio dal Dogma. Poi ci sono diversi modi di affogarci dentro, questo sì.
L' unica variabile è il costo dell' energia , ma lì è geologia , non ideologia e se diventiamo TUTTI più poveri c'è chi lo diventerà di più e chi di meno .
Già il fatto di identificare l'energia con le risorse estraibili, è abbastanza ideologico. E più povero lo può diventare solo chi è povero. Chi è ricco diventa solo meno ricco.

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Messaggio da favarato » 22 nov 2008, 12:08

Tornando, purtroppo :sad: , in topic ecco capitolare la piu' grande banca al Mondo... :eek: :eek: :eek:
CITGROUP IN ATTESA DEL BOTTO.ANALOGIA DI UN DISASTRO.

New York 21 Nov.Ora 9.54 E.T.(corsera.it) A cura di Matteo Corsini.

Non si ferma la caduta libera dell'istituto bancario Citigroup,uno dei colossi mondiali per capitalizzazione he fino a tre giorni fa era di 276 miliardi di dollari e oggi è sceso ad appena il suo 10% del valore.I vertici della banca continuano ad assicurare il mercato circa lo stato di salute dell'istituto,ma le analogie con i botti stellari di Lehman Brothers e Bearns Sterns sono simili e proprio questo Effetto Similitudine che sta creando il panico in borsa e facendo crollare il titolo.La similitudine per gli investitori è il preludio della tragedia,la scoperta che i conti non siano in regola e che l'attuale patrimonializzazione della banca non sia sufficiente a garantire perdite e svalutazioni.Anche il Principe AL Waleed sarebbe ormai convinolto nel crollo con una superesposizione e lo stesso rampollo della famiglia reale saudita si sta sgolando ai quattro venti sostenendo che Citi è una banca solida e appetibile in quanto sottovalutata.C'è da credere e non credere anche alle parole dell'amministratore delegato Vikram Pandit nell'occhio del ciclone come molti dei suoi compagni managers della vecchia finanza americanam,perchè se il baco è lo stesso è inevitabile che la banca non potrà salvarsi perchè sono minate le fondamenta della fiducia.Nessuno crede più a nessuno ed essendo l'azienda quotata in borsa il suo valore presto si potrebbe azzerare lasciando nelle mani degli speculatori un ghiotto spezzatino,come del resto è stato per Lehman.Il capitalsmo selvaggio si sta rivitalizzando sulle spalle degli azionisti di mezzo mondo,lascia il cadavere esangue e si rinnova vendendo membra e organi ai concorrenti,dove arrivano anche i managers pagati a peso d'oro.

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Messaggio da Medico Olografico » 22 nov 2008, 14:11

dice bene l'articolo 'ormai sono minate le fondamenta della fiducia' ...

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Messaggio da Medico Olografico » 29 nov 2008, 9:36

la necessità di regole sul mercato per regolamentare il mercato asiatico o la necessità di snellire quello europeo?
La necessità di rifondare il mercato con regole e controlli precisi che salvaguardino diritti delle persone e la competitività nel pieno rispetto dell'ambiente è una necessità urgente che deve coinvolgere tutti in modo responsabile e secondo le proprie possibilità economiche mettendo da parte i propri egoismi e le convenienze di parte. Inverosimilmente le soluzioni a questa crisi dipendono più dalla questione morale che dalle teorie economiche. Tali principi morali e valori di giustizia sociale che, in economia, dovrebbero proporzionalmente interessare ed essere recepiti da chi i capitali li detiene. Tutti noi speriamo che i super ricchi prima o poi diano un significato alla parola moralità.

link ...http://www.unmondopossibile.net/articolo/art0087.htm


sulla questione aiuto statale Nicola Porro scrive:
Tutti, me compreso, hanno sostenuto che in una fase eccezionale come l’attuale si possono adottare provvedimenti eccezionali, con il ritorno dell’intervento statale. Poi sulle tecnicalità si può discutere per anni, ma il principio è che lo Stato debba fare qualcosa.
Ma se sbagliassimo? é questo il punto. Guardiamo alla “deficiente regola” volta ad azzerare le vendite allo scoperto, che più o meno tutte le Borse del mondo stanno adottando. Chi pensava che solo attraverso questo strumento di limitassero i ribassi delle azioni, si è sbagliato di grosso. Si introduce una fortissima distorsione al mercato e non si porta a casa neanche un risultato. ragionamento simile si può. forse provocatoriamente, fare per gli attuali interventi statali nell’economia.



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Messaggio da Dathon » 6 dic 2008, 19:52

Leggevo oggi che il costo stimato di questa crisi, al momento, è di 4616 miliardi di dollari, quando la SECONDA GUERRA MONDIALE ne costò, di dollari di oggi, circa 3600 miliardi.

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Messaggio da favarato » 7 dic 2008, 16:25

Puoi aggiungere anche altri 15 miliardi al conto, spesi giusto oggi...
Crisi mercati/ Accordo su Detroit, 15 mld subito poi Obama-Punto
Intesa di principio tra democratici al Congresso e la Casa Bianca
postato 12 ore fa da APCOM

New York, 7 dic. (Apcom) - L'appello di Detroit non è caduto nel vuoto. I democratici del Congresso hanno raggiunto un accordo di principio con la Casa Bianca per un piano di soccorso alle tre case automobilistiche americane, travolte dalla crisi dei mercati. L'accordo prevede uno stanziamento straordinario da 15 miliardi di dollari, meno dei 34 chiesti dai vertici di General Motors, Ford e Chrysler per superare la crisi di liquidità, ma sufficienti per arrivare fino alla fine di gennaio, quando saranno insediati il nuovo presidente Barack Obama e una nuova solida maggioranza democratica al Congresso.
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Messaggio da ormazad » 9 dic 2008, 20:11

certi conteggi ssono come quelli in autostrada : ogni 5 morti 3 sono per la velocità , 2 per colpi di sonno e 2 per distrazione....


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Messaggio da Dathon » 9 dic 2008, 20:32

Dubito ci sia qualcuno che conteggia più volte i debiti. Mi sa che ti devi rassegnare all'idea che questa non sarà una crisi come tante.

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