Crisi Economica Mondiale: chi ha ragione???


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Messaggio da favarato » 2 nov 2008, 9:18

E cosa volete che vi dicano?
La recessione durerà un mucchio di tempo, non sappiamo quanto, tre persone di voi su dieci perderanno il lavoro e si troveranno per strada, falliranno un mucchio di Stati sovrani e nella lista è probabile che ci sia pure il vostro, forza iniziate a deprimervi e ad andare in panico! :mucca: :mucca: :mucca:

Meglio toccarsi i marroni, essere ottimisti e sparare qualche caz_zata, tanto non costa nulla.

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Messaggio da spones » 3 nov 2008, 11:56

Argh!!! Fava, lo sai che il Berlusca potrebbe arrestarti per incitamento al panico? :smokin:
E adesso devo anche spiegare ai miei colleghi che non mi sono improvvisamente venuti i pidocchi nel posto sbagliato... :smokin:

P.S. Posso rimettere le mani sul tavolo o hai altro da dire? ::p:

"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

Isaac Asimov

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Messaggio da favarato » 3 nov 2008, 22:12

No,no, aspetta a mettere le mani sul tavolo che ti quoto quello che ha detto testualmente Jacques Attali, un noto economista francese:

Se non riusciremo a creare un governo mondiale diventeremo una Somalia planetaria. Le crisi finanziarie sono SEMPRE state l'anticamera di una guerra. Oggi la sfida è quella di superare questa crisi senza passare per una guerra...

Adesso puoi toglierti le mani dai pantaloni ed imbracciare la baionetta. :smokin:

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Messaggio da spones » 4 nov 2008, 9:45

Ah, pensavo peggio... :smokin: :mucca:



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Messaggio da favarato » 13 nov 2008, 22:24


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Messaggio da Dathon » 14 nov 2008, 14:08

Un altro effetto collaterale della crisi, per chi si ostina a non voler capire che certi problemi non si possono risolvere all'interno dell'economia di mercato.

http://www.timesonline.co.uk/tol/news/e ... 093545.ece

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Messaggio da Medico Olografico » 15 nov 2008, 10:02

insomma dobbiamo fare il governo mondiale per risolvere il problema delle crisi improvvise? solo questo? -_-''

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Messaggio da Dathon » 15 nov 2008, 15:01

Io non lo voglio nemmeno sentir nominare, il governo mondiale. Già mi fa orrore il trattato di Lisbona...

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Messaggio da favarato » 15 nov 2008, 15:25

Vabbeh, nemmeno il govermo mondiale ti piace, a questo punto speriamo solo che ci invadano gli alieni. :mucca:

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Messaggio da Dathon » 15 nov 2008, 18:36

Originally posted by favarato

Vabbeh, nemmeno il govermo mondiale ti piace, a questo punto speriamo solo che ci invadano gli alieni. :mucca:
Qualcuno si è mai chiesto chi lo dovrebbe incaricare e come, questo governo mondiale, e che poteri dovrebbe avere, per dire? No, è l'ennesimo caso di feticismo della parola, come quello delle <font color="gold">riforme</font id="gold">, quando non ci sono due persone che intendano la stessa cosa usando quel termine. Be', io un'idea di cosa vorrebbe dire in concreto governo mondiale, ce l'ho. E siccome la carogna è già abbastanza attenta e non c'è nessun bisogno di reggerle la falce, come diceva De André, la cosa non mi piace proprio per niente. Non mi sta bene che un numero di persone sempre più piccolo possa decidere della vita di un numero di persone sempre più grande.

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Messaggio da Medico Olografico » 15 nov 2008, 21:22

Originally posted by Dathon
Originally posted by favarato

Vabbeh, nemmeno il govermo mondiale ti piace, a questo punto speriamo solo che ci invadano gli alieni. :mucca:
Qualcuno si è mai chiesto chi lo dovrebbe incaricare e come, questo governo mondiale, e che poteri dovrebbe avere, per dire? No, è l'ennesimo caso di feticismo della parola, come quello delle <font color="gold">riforme</font id="gold">, quando non ci sono due persone che intendano la stessa cosa usando quel termine. Be', io un'idea di cosa vorrebbe dire in concreto governo mondiale, ce l'ho. E siccome la carogna è già abbastanza attenta e non c'è nessun bisogno di reggerle la falce, come diceva De André, la cosa non mi piace proprio per niente. Non mi sta bene che un numero di persone sempre più piccolo possa decidere della vita di un numero di persone sempre più grande.

quindi siamo tutti d'accordo a chiamare gli alieni?
VAI favarato, faaaalli scende!!

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Messaggio da Dathon » 15 nov 2008, 21:55

Originally posted by Medico Olografico

quindi siamo tutti d'accordo a chiamare gli alieni?
No, io continuo a puntare sugli alienati.

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Messaggio da favarato » 16 nov 2008, 10:16

Il vertice di Washington
Quello spot per il libero mercato e l'ultima passerella di George Bush

WASHINGTON —«Forse non lo sapete, ma sto andando in pensione...». In una cupa giornata di pioggia, George Bush ha chiuso con una battuta che voleva essere spiritosa e invece è risultata solo malinconica, il summit mondiale sulla crisi finanziaria. Un vertice suggellato da una forte dichiarazione di fiducia nel mercato — un vero e proprio «spot» per il liberismo economico — e col riconoscimento che la formula del G20 (riunione allargata ai principali Paesi emergenti) è più efficace del G8 per governare le sfide del Ventunesimo secolo.

Per il resto, nessuna decisione di applicazione immediata, ma un'agenda piena di cose da fare per rimettere in moto le economie ed evitare il ripetersi di crisi come quella nella quale siamo sprofondati. Soprattutto una stretta sorveglianza sulle agenzie di «rating», forme di regolamentazione per gli «hedge fund», la sollecitazione a non riconoscere ai manager maxistipendi che li spingano ad assumersi rischi eccessivi. Ma anche un «no» a regolamentazioni troppo strette — come quelle proposte dai francesi e, in parte, dagli inglesi — che i mercati potrebbero percepire come una camicia di forza. Quello che ha dato ieri l'addio agli altri «grandi» della Terra è un «apprendista stregone» invecchiato dalle sconfitte politiche interne, dal pessimo esito della guerra in Iraq, dalla sua crescente impopolarità, da un disastro finanziario che ha origine nelle politiche di «deregulation» esasperata perseguite dalla sua Amministrazione.

Ma i leader europei e asiatici che si aspettavano un presidente dimesso, rassegnato, si sono trovati davanti un uomo ancora pieno di orgoglio che non ha ammesso le responsabilità degli Usa nella crisi e che ha giustificato le controverse nazionalizzazioni delle ultime settimane con la necessità di evitare un crollo «peggiore di quello della Grande Depressione». Bush ha chiesto e ottenuto un impegno dai toni molto forti a sostegno dei meccanismi del libero mercato, contro ogni forma di protezionismo, a favore delle norme che proteggono la proprietà privata e vietano forme di concorrenza sleale. Addirittura, nel comunicato finale è rispuntato l'impegno a siglare quanto prima l'accordo commerciale del Doha Round. Probabilmente un impegno solo formale, ma è significativo che il tema sia stato ripreso dagli stessi Paesi protagonisti, qualche mese fa, di uno scontro che sembrava aver definitivamente sepolto questo difficile negoziato.

Insomma, il bicchiere è certamente in gran parte vuoto, ma gli impegni presi non sono affatto irrilevanti. Soprattutto se consideriamo che, per la prima volta, a sottoscriverli non sono solo i Paesi dell'Occidente industrializzato (un'area abbastanza omogenea), ma anche economie emergenti con interessi e situazioni interne molto diverse come Cina e Brasile, Sud Africa e Indonesia. Certo, da domani andrà verificata la reale volontà dei Paesi del G20 di concretizzare gli impegni presi: il summit, ad esempio, ha riconosciuto la necessità di riformare Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale dando più peso ai Paesi emergenti, ma ancora ieri il premier del Giappone — il Paese che darà il maggiore contributo (cento miliardi di dollari) alla ricostituzione del capitale del Fmi — si è mostrato poco propenso a fare un passo indietro, lasciando più spazio alle altre nazioni asiatiche.

Quanto alla ridefinizione delle regole del sistema finanziario internazionale, il risultato più significativo è l'investitura ricevuta dal Financial Stability Forum che, con l'allargamento alle rappresentanze dei Paesi emergenti, assume la dignità di vera istituzione multilaterale, a fianco di Fmi e Banca Mondiale. Un indubbio successo per Mario Draghi che l'ha fin qui guidato con saggezza, senza strappi, guadagnandosi la fiducia di tutti. Bush ha ammesso che servono nuove norme, ha citato l'emergenza dei «credit default swaps» (denunciata inutilmente da oltre un anno, ad esempio, dal finanziere George Soros), ma ha ribadito di temere soprattutto che ora si ecceda in senso opposto, con una «overregulation».

Bush è anche riuscito a regalare al suo successore un certo respiro. Sarkozy voleva un altro vertice entro cento giorni: cioè poco dopo l'insediamento di Obama alla Casa Bianca. Ieri è stato deciso, invece, di prendere più tempo: il prossimo summit si riunirà a fine aprile. Il nuovo presidente avrà tutto il tempo per prendere in mano i principali dossier della crisi. Stanco, ma confortato dall'aver salvato, sia pure con strappi e bruciature, la bandiera del libero mercato, Bush ieri sera se n'è tornato alla Casa Bianca attraversando una Washington che lo sta già dimenticando. Una città incredibilmente zeppa - dai negozi degli aeroporti a mille botteghe del centro, alle bancarelle degli abusivi, di «memorabilia» che celebrano non il passato ma il futuro: magliette, cappelli, sciarpe, perfino «puzzle», che inneggiano a Obama e alla nuova era della speranza.

http://www.corriere.it
Una cosa positiva è che è l'ultimo vertice con George Bush, e non è poco.
Un'altra cosa positiva è voler rafforzare i poteri di FMI, Banca Mondiale e Financial Stability Forum, credo ad esempio che bisogna assolutamente evitare di poter rivedere la speculazione delle banche d'affari portare le materie prime e agricole a prezzi folli, mandando in ginocchio paesi industrializzati e anche quelli in via di sviluppo, è una cosa inaccettabile. :sad:

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Messaggio da Dathon » 16 nov 2008, 15:24

FMI, Banca Mondiale e compagnia orribile sono responsabili di tuttte le crisi economiche degli anni Novanta, da quella russa, a quella argentina, a quelle asiatiche. Il cosiddetto miracolo cinese, per contro, nasce dalla scelta di fare esattamente l'opposto di quanto "suggerito" dai suddetti, sia pure dopo un'esposizione fatale alla propaganda liberista. La gestione di questa crisi, com'era prevedibile, è solo una scusa per restaurare il potere di istituzioni totalmente screditate dopo il clamoroso flop della globalizzazione, ovvero di restaurare il potere degli USA, di cui sono il vero braccio armato, dopo che la loro influenza è scesa ai minimi storici. Eccolo il vostro governo mondiale.

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Messaggio da Medico Olografico » 16 nov 2008, 17:34

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