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Messaggio da spones » 22 set 2008, 10:32

Avendo letto alcuni commenti su questo argomento, dichiaro ufficialmente che non ho alcuna voglia di litigare e quindi mi esimo da ogni commento sul caso particolare.

P.S. Una sola cosa più in generale, io pago le tasse da una ventina d'anni (in misura sempre maggiore sia per colpa di chi non le paga che per colpa di chi se le mangia), così come TUTTI i dipendenti Alitalia. E se quello che é successo a loro fosse successo a me (e chi é dipendente sa benissimo che prima o poi può capitare) non avrei permesso a nessuno di fare del facile sarcasmo (o qualunquismo) con i miei soldi, con il mio futuro, ma soprattutto, con la mia dignità. Vocabolo che evidentemente ormai in italia non sembra più di uso comune

P.P.S. Saluti


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Messaggio da Salmacis » 22 set 2008, 12:23

E' possibile che mi sbagli, anzi mi sbaglio sicuramente, ma ho l'impressione che una parte della cordata sia pronta a brindare se l'affare dovesse saltare definitivamente...



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Messaggio da itamare76 » 22 set 2008, 13:16

Sal dici che in realtà l'offerta è stata fatta solo con questo intento?

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Messaggio da ormazad » 22 set 2008, 13:17

Se un tizio lavora da 20 anni in un azienda che economicamente non sta in piedi e non prende in considerazione l' ipotesi di finire a spasso è per lo meno un incosciente .
http://etienne64.splinder.com/post/18449968

No Salmacis , non ti sbagli affatto .


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Messaggio da Dathon » 22 set 2008, 19:19

Originally posted by ormazad

Se un tizio lavora da 20 anni in un azienda che economicamente non sta in piedi e non prende in considerazione l' ipotesi di finire a spasso è per lo meno un incosciente .
Lo sanno benissimo. E se l'informazione non fosse la fogna che è, oggi si parlerebbe anche delle assurdità denunciate in tutti questi anni dai sindacati. Ricordo, perché è emblematico, che Alitalia paga a chi gestisce il catering qualcosa come 35 (trentacinque) euro per una bottiglia di Coca-Cola da 1,5 litri.
No Salmacis , non ti sbagli affatto .
E questo la dice lunga sulla serietà dell'offerta. Questi sono veramente dei banditi, altro che balle. Si sono prestati solo per avere qualcosa in cambio da Berlusconi.

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Messaggio da ormazad » 23 set 2008, 0:19

Quindi la tesi di Dathon in estrema sintesi è : L' alitalia è un azienda sana che è stata spogliata dalla gestione dei politici nonostante la strenua lotta del sindacato per una corretta gestione . Adesso che l' azienda è decotta i politici la vogliono buttar via e il sindacato cerca di conservare un trattamento decente per i lavoratori .
Secondo me ci sono due punti deboli :
1) non c' è distinzione fra politica e sindacato . In italia il sindacato fa politica e non gli interessi dei lavoratori .Controprova , in italia ci sono le paghe più basse di tutto l' occidente .
2) il sindacato vagheggiato da Dathon sarebbe stato felicissimo di andare con un partner industriale come airfrance con cui avrebbe potuto poi fare una trattativa sindacale ( non politica ). Certo non avrebbe potuto chiedere a Spinettà di cogestire l' azienda . E non sono neanche stati tanto intelligenti da capire che i banditi i favori li fanno al capo dei capi Berlusconi e non a un ras di quartiere come Epifani .


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Messaggio da Dathon » 23 set 2008, 19:47

Originally posted by ormazad

Quindi la tesi di Dathon in estrema sintesi è...
Quello della sintesi è il peggiore degli estremismi, e infatti è all'origine di tutti gli altri. Un'azienda per essere sana dev'essere (stata) gestita bene. Ma se è (stata) gestita male, non si può comunque dire che con un'altra gestione sarebbe stata sana, perché manca la controprova (concetto che mi rendo conto non esserti chiaro, a giudicare da come lo usi).

Però, che Alitalia sia stata gestita male, è un fatto. Così com'è un fatto che i primi a denunciarne la cattiva gestione siano stati i sindacati (chi più, chi meno, chi in buonafede, chi in malafede, quello che ti pare, ma tant'è), e che l'abbiano fatto in tempi non sospetti. E un altro fatto, e dovresti per coerenza riconoscerlo anche tu, è che il costo del lavoro in Alitalia è il più basso d'Europa (escluse le low cost). O la "controprova" di cui sotto vale solo quando ti fa comodo?

Quanto alle responsabilità dei sindacati, ho già detto come la penso.
Secondo me ci sono due punti deboli:
1)non c'è distinzione fra politica e sindacato. In italia il sindacato fa politica e non gli interessi dei lavoratori. Controprova, in italia ci sono le paghe più basse di tutto l'occidente.
Non c'è distinzione tra politica e impresa (legale e non). Non c'è distinzione tra politica e informazione. Il risultato è che il sindacato vero è troppo debole, ma tutti credono sia troppo forte. Così in Italia chi ha potere contrattuale si fa il proprio sindacatino corporativo benedetto dall'azienda a da chi vigila su di essa, mentre chi di potere non ne ha, firma le dimissioni in bianco all'atto dell'assunzione e cose del genere. Coi risultati che abbiamo sotto gli occhi. E nelle tasche, appunto.
2) il sindacato vagheggiato da Dathon sarebbe stato felicissimo di andare con un partner industriale come airfrance con cui avrebbe potuto poi fare una trattativa sindacale (non politica). Certo non avrebbe potuto chiedere a Spinettà di cogestire l'azienda. E non sono neanche stati tanto intelligenti da capire che i banditi i favori li fanno al capo dei capi Berlusconi e non a un ras di quartiere come Epifani.
La rottura l'ha fatta Air France, infatti. Anche per colpa del capo dei banditi. E ti ricordo che Spinetta è lo stesso che alla fine del 2005 diceva che Alitalia aveva i costi più bassi d'Europa.

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Messaggio da ormazad » 23 set 2008, 21:29

Non conosco il costo del personale Alitalia , ma ricordo che anni fa per risparmiare l' azienda prese degli equipaggi australiani , di una compagnia che si chiamava Ansett se no ricordo male . All' epoca mi colpì che per risparmiare sul costo del lavoro si prendesse personale australiano . Non proprio del terzo mondo .


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Messaggio da Dathon » 23 set 2008, 23:17

Originally posted by ormazad

Non conosco il costo del personale Alitalia ,
Si potrebbe sapere una buona volta su cosa sono basate le tue incrollabili certezze, allora?
ma ricordo che anni fa per risparmiare l' azienda prese degli equipaggi australiani , di una compagnia che si chiamava Ansett se no ricordo male . All' epoca mi colpì che per risparmiare sul costo del lavoro si prendesse personale australiano . Non proprio del terzo mondo .
Non fu per risparmiare, ma per fare pressioni sull'ANPAC, con cui Schisano, l'amministratore delegato di allora (1995), era in guerra. Tanto per cambiare. Inutile dire chi vinse. L'Ansett, tra parentesi, è fallita nel 2001.

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Messaggio da ormazad » 24 set 2008, 0:55

Quali incrollabili certezze , non sono neanche più sicuro che l' Alitalia fallirà mai (ufficialmente) .
però intendiamoci, costo del personale vuol dire costo complessivo per ora volata , non busta paga .


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Messaggio da spones » 24 set 2008, 10:18

Però, che Alitalia sia stata gestita male, è un fatto. Così com'è un fatto che i primi a denunciarne la cattiva gestione siano stati i sindacati (chi più, chi meno, chi in buonafede, chi in malafede, quello che ti pare, ma tant'è), e che l'abbiano fatto in tempi non sospetti.
Essendo in Italia, le aziende (più o meno a partecipazione statale) funzionano così...

Non trovate strano che tutte (tutte) le aziende "più o meno a partecipazione statale" abbiano o abbiano avuto questo genere di problemini?

Quali? Devo fare l'appello??? :smokin:

Un vecchio detto ci dice da dove comincia a puzzare il pesce... :smokin:


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Messaggio da interforever » 24 set 2008, 16:14

Tutte direi di no...
Prendi ad esempio l'Eni, che garantisce ottimi dividendi, e la cui privatizzazione ha consentito un robustissimo introito per lo stato, oppure l'enel che se non sbaglio è ancora parzialmente a capitale statale.

W FILIPPO!!!!!!!!!
Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo.
Ps: Visto che la diarrea non è stata sufficiente, tra poco inizierò ad augurare malattie veneree a chi tocca la mia firma...

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Messaggio da Salmacis » 24 set 2008, 16:15

Originally posted by spones
Non trovate strano che tutte (tutte) le aziende "più o meno a partecipazione statale" abbiano o abbiano avuto questo genere di problemini?
Ci sono due possibili interpretazioni:

1) In buona fede, queste aziende sono state dirette da persone non del tutto competenti... ma si sa... tutti devono lavorare...

2) :smokin: :smokin: :smokin:





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Messaggio da spones » 24 set 2008, 16:22

L'Enel? Antò, conosco personalmente due persone che ci lavorano. L'Enel non sta bene per niente fidati... :wink:

P.S. Sal, :smokin: la buona fede l'ho persa nel '64 [cit.] :smokin:

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Messaggio da Dathon » 24 set 2008, 19:17

Originally posted by ormazad

Quali incrollabili certezze, non sono neanche più sicuro che l'Alitalia fallirà mai (ufficialmente).
però intendiamoci, costo del personale vuol dire costo complessivo per ora volata, non busta paga.
Il costo del lavoro è il costo del lavoro. La prima cosa che si fa è vedere quanto incide in percentuale sul totale dei costi. E in Alitalia, nel 2003, anno in cui si è raggiunto il picco del numero di dipendenti (stando ai numeri che circolano), il costo del lavoro incideva per il 23%, contro una media europea (escluse le low cost) del 30%.

Certo, questo non dice nulla sul costo orario (che è comunque inferiore a quello dei colleghi europei, sempre escluse le low cost). Una cosa però la dice chiaramente: non era da lì che bisognava iniziare a tagliare.
Originally posted by spones
Però, che Alitalia sia stata gestita male, è un fatto. Così com'è un fatto che i primi a denunciarne la cattiva gestione siano stati i sindacati (chi più, chi meno, chi in buonafede, chi in malafede, quello che ti pare, ma tant'è), e che l'abbiano fatto in tempi non sospetti.
Essendo in Italia, le aziende (più o meno a partecipazione statale) funzionano così...

Non trovate strano che tutte (tutte) le aziende "più o meno a partecipazione statale" abbiano o abbiano avuto questo genere di problemini?
In Italia hanno questo genere di problemini anche un sacco di aziende privatissime (che poi chiedono aiuto proprio allo stato). Mentre in altri paesi le aziende più o meno a partecipazione statale li hanno in misura molto minore.

E comunque, almeno le tanto vituperate municipalizzate dell'acqua ce le potevamo tranquillamente tenere, pur con tutti i loro problemini. Nulla in confronto al casino che c'è oggi. Ampiamente preventivabile, del resto.

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