Incredibile ma vero, la prima grande opera che riesco a vedere finità da quando sono adolescente, sono proprio emozionato e contento.Passante di Mestre, la rivincita di Galan:
«Dedicato a chi non lo voleva»
«Da Pecorario Scanio a Fabris, chiedete a loro dei ritardi»
Chisso:«A4 e Pedemontana, lavoreremo a ritmi cinesi»
MESTRE (7 febbraio) - «Ogni volta che passavo di qui, al casello di uscita di Mestre, vedendo quell’orologio mi rovinavo la giornata». L’attesa è stata di quattro anni, e finalmente, ieri, a 48 ore dall’inaugurazione ufficiale di domani da parte del premier Berlusconi, Giancarlo Galan ha sfogato la sua soddisfazione su quel tabellone luminoso che dal 2004 lampeggiava scalando i giorni che mancavano (si è partiti da 1320) per l’apertura del Passante e che poi «per cause ambientali» (il ricordo è amaro) ha ripreso a funzionare con un segno "più" davanti.
Il governatore, con a fianco l’assesore regionale Renato Chisso, e Lino Brentan, amministrarore delegato della società autostradale Venezia-Padova, ieri mattina ha prima spento con un apposito interruttore quel «maledetto» tabellone fermando i giorni a "+279"; poi con grande gusto ha impugnato un martello colpendo ripetutamente "l’orologio". «È f-i-n-i-t-a, ahhhh» ha detto il governatore tra i clacson dei tir di transito.
Con animo sollevato, Galan si è lasciato andare ai "ricordi". I 279 giorni di ritardo? «Chiedetelo a un certo Pecoraro Scanio, il verde che, quando è stato ministro dell'Ambiente, impose, per salvare una zona che riteneva di pregio (un sito di interesse comunitario, un boschetto di ontani a Salzano, ndr.) di spostare il tracciato del Passante di 300 metri. Ciò ha significato modificare quattro chilometri e mezzo sui 32,3 totali del Passante, il che ha costretto i tecnici a rifare i progetti, e ripartire da zero. Ci è costato "solo" 279 giorni».
Suonano i clacson dei tir che stanno per uscire al casello di Mestre, bloccato per un corteo di chimici a Marghera, e perché alcuni camioncini stanno lavorando per togliere il "conta-giorni", con tanto di ammacchi del martello galaniano. «Lasciate fare - è comprensivo Chisso - sono le ultime ore di passione prima della liberazione». Una chicca: «Abbiamo migliorato i tempi europei di realizzazione di un'opera. Il nostro obiettivo è arrivare ai ritmi cinesi: lo faremo in occasione della terza corsia della A-4 per Trieste e per la Pedemomtana».
Il governatore diventa allegro. Racconta, senza commentare il grande rifiuto di partecipare all’inaugurazione da parte di Martella, ministro alle infrastrutture del governo ombra del Pd, decisione che ha spaccato i democratici, di una telefonata «che ho appena ricevuto dal pd Stradiotto...», senatore e ex sindaco di Martellago, «mi ha chiesto di non pestare sul Pd, domenica dal palco».
Promette?: «Non dirò nulla contro quelli che in buona fede, parecchi, o in malafede, molti, hanno fatto di tutto per impedire la realizzazione del Passante...». Poi, cambia discorso: «Ehi, il Passante è la prima autostrada che si apre negli ultimi 30 anni, da quando c’é stato lo stop a nuove arterie a pagamento...».
La tentazione è forte: «...se dovessi mettere quei signori in Piazza San Marco non mi basterebbe la piazza». Meglio dire tutto subito, piuttosto che domenica dal palco. «Allora mi faccia dire... quel Mauro Fabris...». L’ex mastelliano che è stato sottosegretario e con il quale lei ha avuto più di qualche battibecco. «Che personaggio... Nel ’98, mancando la Legge Obiettivo, non avendo trovato l’unanimità nella conferenza dei servizi, la decisione è passata al governo. Con quel personaggio ci siamo messi d’accordo: mi raccomando a Roma non si facciano scherzi. "Nessun problema, Giancarlo" è stata la garanzia. Poi invece, quel personaggio ha tirato fuori l’ipotesi del tunnel...».
Interrompe Brentan: «Mi ricordo, sono venuti nella nostra sede della Venezia-Padova, con tutti gli strumenti per i carotaggi... non li ho fatti entrare. Hanno chiamato l’Anas, ma non ho ceduto».
E il tunnel è andato negli archivi dei sogni. Il Passante, invece, è lì ben visibile. Galan, dopo le martellate, ha voluto fare un giro sul tracciato con Chisso e il commissario Vernizzi. Brentan, prima di aggregarsi al gruppo, malvolentieri risponde: scusi, avete trovato l’accordo con Cav (la società mista Anas-Regione che gestirà il Passante) sui rimborsi dei pedaggi che non incasserete più a causa del calo del traffico con l’apertura del Passante? «Oggi facciamo festa, abbiamo lavorato tutti per lo stesso obiettivo... da martedì discuteremo».
Si tratta di 10 milioni che la Venezia-Padova perderà fino a fine novembre prossimo quando scadrà la concessione e l’autostrada passerà alla Cav.
«La soluzione l’ho già avanzata: per otto mesi dividiamo le spese di gestione, i 212 dipendenti vanno pagati, la manutenzione va fatta. Poi quando tutto passerà alla Cav, ci penserà la nuova società. Ci vediamo domenica».
http://www.gazzettino.it/articolo.php?i ... ez=REGIONI
Chi gira nelle mie zone sa quanto fosse vitale questa arteria autostradale.
Vorrei dire grazie Silvio e grazie Galan, ma dopo mi prendo un sacco di parole, pertanto grido 'Grazie Tonino Di Pietro', perchè hai creduto in quell'opera nonostante fosse stata ideata ed iniziata dal governo Berlusconi e hai continuato i lavori nonostante tutti gli alleati che remavano contro e che non ci avrebbero pensato due volte a bloccare e sfasciare tutto, se erano al tuo posto!