Chiesa Vs Decenza


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Messaggio da spones » 9 mar 2009, 11:49

Ricordo anch'io qualcosa di simile. E questo dovrebbe dire tutto sulla presunta "similitudine" tra gli ultimi due papi.

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Messaggio da Garak79 » 9 mar 2009, 19:44

Prima che mi si fondesse la motherboard, conservavo sul vecchio pc un articolo in cui Benedetto XVI dichiarava "impossibile" il dialogo tra religioni.
Vi riferite a questo articolo? Comunque sì, Ratzinger sta a Giovanni Paolo II come Paperino sta ad Ulisse... E non fa nemmeno ridere.
Purtroppo é un particolare che é sfuggito a parecchi, prelato in primis...
Ora faccio l'andreottiano: siamo davvero sicuri che al prelato sia sfuggito? Secondo me quando ha fatto quel che ha fatto, ce l'aveva ben presente questo dettaglio...


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Messaggio da VulcanSmile » 9 mar 2009, 23:29

Sì, l'articolo era proprio quello.
Riguardo a Papa Benedetto XVI: secondo un articolo pubblicato qualche tempo fa su Internazionale, starebbero aumentando le adesioni a confessioni religiose, diciamo così, "poco elastiche". Non necessariamente le più violente o oscurantiste, bensì quelle che offrono chiari sistemi dogmatici a cui fare riferimento. A cui "obbedire". Credo che tutta l'azione dell'attuale pontefice vada nella direzione di serrare i ranghi dell'ortodossia per frenare l'esodo che storicamente nei paesi del "primo mondo" ha portato molte persone, nel corso delle ultime generazioni, ad abbandonare il rigore religioso. Invece di accettare la secolarizzazione "venendole incontro", la si frena stabilendo senza cedimenti l'osservanza del dettato della dottrina. In questo senso il riavvicinamento con i lefebvriani (che di certo non sono una maggioranza preoccupante in seno alla comunità) va nella direzione di stabilire una comunanza di vedute con chi rifiuta il Concilio Vaticano II, più aperto ai "segni dei tempi". Se non vado errato, allora lo stesso Ratzinger fu promotore del Concilio Vaticano II, mentre ora sembra un pastore meno propenso a lasciare libere le pecorelle. E chi viene fulminato sulla via di Damasco, di solito, quando cambia idea diventa molto più agguerrito.

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Messaggio da spones » 10 mar 2009, 10:21

In pratica "meglio pochi ma buoni"?

Insomma , io credo che anche in periodi così "neri", che storicamente comportano un più marcato avvicinamento alle varie religioni da parte di più persone, OGGI non mi sembra che la società mondiale vada verso una nuova (o ritrovata) ricerca della spiritulità. Ma anche se fosse, il cattolicesimo non é "competitivo".

L'Islam é più competitivo se cerchi qualcosa di "ferreo". Così come lo sono le varie confessioni "cristiane americane".
La spiritualità orientale é più competitiva se cerchi la vera e propria spiritualità. Libera, pulita e con pochissime ripercussioni sulle tue scelte sociali.
La Chiesa Cattolica sta in mezzo, ma OGGI ci sta proprio in malo modo. Innervosisce i moderati con tutte 'ste balle e non é abbastanza forte, nonostante i ripetuti tentativi, per contrastare l'Islam, e le altre confessioni cristiane. Il mercato "americano" (inteso come USA) non é più recuperabile, se ne faccia una ragione. Il mercato sudamericano (quello forse più in crescita e più numeroso) é una incognita. Non sai mai come si possono svolgere le cose da quelle parti. Oggi hai il 90% dei fedeli, domani arriva il Morales di turno e diventano tutti comunisti e più o meno atei.

Boh, io punterei verso le nuove generazioni. Cercherei di capire le nuove problematiche, le nuove realtà. Ma forse sono stato troppo ben abituato da Giovanni Paolo II.

Non vi scandalizzate se parlo di "mercato dei fedeli", le cose, purtroppo, funzionano così. Giovanni Paolo II é stato così bravo, così un buon Papa ed un buon pastore, da non metterlo sotto l'occhio di tutti. Ma é inevitabile che mantenere i propri fedeli e "prendere quelli degli altri" sia la priorità delle Chiese in genere. Da quel poco che ne capisco posso escludere da questa "competizione" le varie religioni orientali e quelle animiste africane per alcuni motivi:

Non credo abbiano il "modus operandi" dell'evangelizzazione e neppure lo spirito missionario
Non ne hanno, comunque, bisogno, dato che hanno un ruolo preminente nelle parti dove vengono praticate
Sono più tolleranti ( probabilmente perchè più sicure delle proprie forze) verso le altre religioni
I fedeli (se mi permettete di chiamarli così) fanno parte di popolazioni con ascendenze più "spirituali", sono più legati alla (non so come dirlo meglio di così, scusatemi) Terra, e fanno parte di culture meno materialistiche della nostra.

Detto questo é evidente che non posso che concordare con VulcanSmile sul riavvicinamento dei lefebvriani, anche se adesso sta venendo fuori che forse era un po' troppo una martellata sulle... ginocchia e si stanno un po' raffreddando i contatti.

P.S. Garak, dato che ero moooooooooolto sarcastico, mi stai per caso dando dall'andreottiano???? :eek: :smokin:

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Messaggio da Galen » 10 mar 2009, 10:55

In pratica sta lasciando perdere la quantità (di fedeli) privilegiando la "qualità", cioè l'oltranzismo di chi non discuterà gli ordini.
Cioè, oltre a un vecchio reazionario non c'è altro :smokin:


P.S. Magari ricordo male, ma non mi pare che Ratzinger fosse favorevole al Concilio Vaticano II neanche all'inizio...

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Messaggio da Garak79 » 10 mar 2009, 20:11

Originally posted by spones


P.S. Garak, dato che ero moooooooooolto sarcastico, mi stai per caso dando dall'andreottiano???? :eek: :smokin:
Sì, nel senso che pensi male degli altri, commetti peccato, ma spesso ci indovini... :smokin:



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Messaggio da spones » 11 mar 2009, 10:14

Galen, forse hai ragione :indifferente: non ricordo. Però non credo che la sostanza (cioè il FINE) della sua posizione fosse diversa da oggi. Oggi, a mio personalissimo avviso, secondo il Vaticano sono semplicemente cambiati i tempi e quindi cambiano la politica. Per spiegarmi meglio,: trovo del tutto ininfluente le sue convinzioni di ieri e di oggi... :wink:

P.S. Caro Don Garàkko, non so se ringraziarti o mandarti una decina di Klingon ubriachi a casa... :smokin:


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Messaggio da Garak79 » 11 mar 2009, 19:01

Se portano vino di sangue di una buona annata, vanno bene pure i klingon... :smokin:


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Messaggio da interforever » 18 mar 2009, 12:09

Non se sono in topic o no, ma qualcuno può spiegarmi come fanno i preservativi a peggiorare il problema dell'aids??

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Messaggio da ormazad » 18 mar 2009, 12:20

Credo che la risposta che ti darebbe Ratzinger è che un preservativo è un rimedio con efficacia limitata e che porta a una falsa sicurezza mentre castità + monogamia è il non plus ultra per problemi sessuali , affettivi , spirituali etc. etc.


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Messaggio da interforever » 18 mar 2009, 12:25

Ok! Chiaro! Una logica vulcaniana, degna di ratzinger!!!!

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Messaggio da spones » 18 mar 2009, 14:05

Sei troppo buono Ormazad... :wink: personalmente credo che il presente Papa risponderebbe:

"E' ovvio che il sesso é consentito solo all'interno del matrimonio. Mai prima, mai dopo e mai durante (con altri che non siano il marito o la moglie). Soddisfatti questi requisiti non c'é alcun bisogno del preservativo. Inoltre utilizzando il preservativo si va contro uno dei dettami della Chiesa cioè che l'atto sessuale é concesso solo ai fini delle procreazione.

IL SESSO NON E' UN DIVERTIMENTO, GIOVANOTTI!!!"



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Messaggio da VulcanSmile » 18 mar 2009, 16:35

Infatti il Papa l'ha proprio detto, incoraggiano un falso senso di sicurezza. E' un po' come vietare il Vicks Vaporub perché incoraggia a non mettersi la maglietta della salute.

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Messaggio da Galen » 18 mar 2009, 18:03

Immagino che all'interno del matrimonio l'aids non si trasmetta... :smokin:

Poi per questo viaggio ha posto delle condizioni (che così poi se non ci va è perché l'hanno "censurato", come alla Sapienza):
niente gente poco vestita (ma andare in Lapponia allora?) e danze tribali il meno possibile - non sia mai che questi gli facciano l'onore di accoglierlo con le loro cerimonie tipiche - visto che anche la liturgia africana gli sta sulle scatole. Se fossi africano gli direi che può anche restarsene a casa sua... :smokin:

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Messaggio da interforever » 23 mar 2009, 19:53

“L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.”

Indovinate chi lo ha detto?

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