In memoria di Giacomo Matteotti...
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In memoria di Giacomo Matteotti...
Teramo / In memoria di Giacomo Matteotti, martire della libertà, il deputato socialista ucciso dal fascismo nel 1924. Il PdL faccia sua la lezione riformista di Matteotti. Al colonnello Gheddafi Laurea Honoris causa in Giurisprudenza? Aprite gli occhi sulla Storia per capire il presente. Quando la realpolitik si tinge di commedia fantozziana.
(di Nicola Facciolini)
Ineccepibile: la realpolitik stavolta si tinge di commedia fantozziana. E’ tempo che i nostri Parlamentari aprutini del PdL ricordino ai giovani teramani la figura di Giacomo Matteotti, martire della libertà. Quo est ratio? A Roma, alla cerimonia in omaggio di Giacomo Matteotti, il 10 giugno 2009 sono state deposte corone di fiori ed è stata scoperta una targa ai piedi del monumento sul lungotevere “Arnaldo da Brescia”. Il deputato socialista Matteotti fu ucciso 55 anni fa dal regime fascista. Correva l’anno 1924. Matteotti diede la sua vita per la nostra libertà come tanti altri giovani sul nostro territorio. Chi non è cieco, muto e sordo, non può tacere la memoria. Che non è prerogativa esclusiva delle “sinistre”. Questo per dire che bisogna sempre stare con gli occhi bene aperti perché è necessario difendere la Costituzione repubblicana del 1948 da qualsiasi “attacco”, di superficie, sottomarino ed aereo. La Costituzione Italiana è il nostro unico baluardo per la nostra democrazia e libertà. Per questo motivo è importante celebrare Matteotti e gli altri personaggi che hanno pagato duramente il loro coraggio contro regimi di oppressione nel mondo, fascisti e comunisti. E’ semplicemente assurdo non celebrare Matteotti, facendo finta di nulla, mentre qualcuno in Italia è pronto a concedere una laurea Honoris causa in Giurisprudenza al colonnello Gheddafi. Il PdL faccia sua la lezione riformista di Matteotti e non lasci alle sinistre oggi sconfitte dalla storia e dal popolo italiano, questo sommo privilegio. Il sacrificio di un uomo che pagò con la morte il suo atto d’accusa contro la soppressione della libertà e della legalità, uno dei massimi interpreti del riformismo e dei valori etici e politici a fondamento della Costituzione repubblicana. Un eroe alla cui lezione, oggi più che mai attuale, il PdL-Ppe deve richiamarsi per svolgere un ruolo da protagonista in Italia e in Europa, integrando anche la Carta dei valori. Ne ricorda la figura l’A.N.P.I.: “possidente terriero illuminista, avvocato, sindaco di Villamarzana, consigliere provinciale di Rovigo, esponente di spicco del Partito socialista, eletto nel 1919 alla Camera dei deputati, Matteotti nel 1922 promuove la costituzione del Partito socialista unitario divenendone segretario nazionale. Intransigente antifascista, difensore dei braccianti agricoli poveri, più volte minacciato e aggredito da gruppi fascisti, ostacolato nella professione forense e nell'attività parlamentare. Affermatosi il fascismo, nel 1924 alla Camera dei deputati pronuncia una documentata requisitoria acquisita agli atti del Parlamento) sulle violenze fasciste contro i candidati socialisti, comunisti, repubblicani, liberali. Sul giornale Il popolo d'Italia Mussolini scrive immediatamente che è necessario "dare una lezione al deputato del Polesine". L'invito è prontamente accolto e il 10 giugno '24, a Roma, un quintetto fascista aggredisce e rapisce Matteotti in Lungotevere Arnaldo da Brescia. Caricato a forza su una macchina, il parlamentare socialista viene ucciso a coltellate dopo ripetute percosse. Le spoglie verranno trovate, occultate in un boschetto di Riano Flaminio, solo il 15 agosto. Riconosciuti e processati a Chieti due anni dopo, i fascisti omicidi confessi - difesi dal braccio destro di Mussolini, Roberto Farinacci - ebbero miti condanne, uscendo poco dopo di prigione”. Ricordiamo Matteotti, per tenere sempre gli occhi aperti nella storia che si dipana tra di noi, in tempo reale. Pare, infatti, che il Senato accademico di una prestigiosa Università della Sardegna voglia conferire al colonnello Gheddafi una laurea Honoris causa in giurisprudenza. I Radicali giustamente hanno protestato e raccolto firme contro questa beffa, ricordando che “non solo si tratta di un capo di Stato non eletto dal suo popolo e al governo da 40 anni, ma il suo regime si caratterizza per la sistematica violazione di tutti i diritti umani fondamentali e la negazione della nozione di stato di diritto. Conferirgli un titolo onorifico da parte di un ateneo italiano sarebbe un’onta per la patria storica del diritto nonché per la reputazione dell’università italiana”. Per questo la realpolitk stavolta si tinge di commedia fantozziana. La visita di Gheddafi va certamente inquadrata nell’ambito di un passo importante che è il trattato fra l’Italia e la Libia. Bene. C’è stato uno scambio di visite: il premier Berlusconi è stato ricevuto con tutti gli onori dall’Assemblea Generale del Popolo Libico, e a questo punto è normale che si cerchi di ricambiare la cortesia. Ma a tutto c’è un limite, per carità di Patria.
(di Nicola Facciolini)
Ineccepibile: la realpolitik stavolta si tinge di commedia fantozziana. E’ tempo che i nostri Parlamentari aprutini del PdL ricordino ai giovani teramani la figura di Giacomo Matteotti, martire della libertà. Quo est ratio? A Roma, alla cerimonia in omaggio di Giacomo Matteotti, il 10 giugno 2009 sono state deposte corone di fiori ed è stata scoperta una targa ai piedi del monumento sul lungotevere “Arnaldo da Brescia”. Il deputato socialista Matteotti fu ucciso 55 anni fa dal regime fascista. Correva l’anno 1924. Matteotti diede la sua vita per la nostra libertà come tanti altri giovani sul nostro territorio. Chi non è cieco, muto e sordo, non può tacere la memoria. Che non è prerogativa esclusiva delle “sinistre”. Questo per dire che bisogna sempre stare con gli occhi bene aperti perché è necessario difendere la Costituzione repubblicana del 1948 da qualsiasi “attacco”, di superficie, sottomarino ed aereo. La Costituzione Italiana è il nostro unico baluardo per la nostra democrazia e libertà. Per questo motivo è importante celebrare Matteotti e gli altri personaggi che hanno pagato duramente il loro coraggio contro regimi di oppressione nel mondo, fascisti e comunisti. E’ semplicemente assurdo non celebrare Matteotti, facendo finta di nulla, mentre qualcuno in Italia è pronto a concedere una laurea Honoris causa in Giurisprudenza al colonnello Gheddafi. Il PdL faccia sua la lezione riformista di Matteotti e non lasci alle sinistre oggi sconfitte dalla storia e dal popolo italiano, questo sommo privilegio. Il sacrificio di un uomo che pagò con la morte il suo atto d’accusa contro la soppressione della libertà e della legalità, uno dei massimi interpreti del riformismo e dei valori etici e politici a fondamento della Costituzione repubblicana. Un eroe alla cui lezione, oggi più che mai attuale, il PdL-Ppe deve richiamarsi per svolgere un ruolo da protagonista in Italia e in Europa, integrando anche la Carta dei valori. Ne ricorda la figura l’A.N.P.I.: “possidente terriero illuminista, avvocato, sindaco di Villamarzana, consigliere provinciale di Rovigo, esponente di spicco del Partito socialista, eletto nel 1919 alla Camera dei deputati, Matteotti nel 1922 promuove la costituzione del Partito socialista unitario divenendone segretario nazionale. Intransigente antifascista, difensore dei braccianti agricoli poveri, più volte minacciato e aggredito da gruppi fascisti, ostacolato nella professione forense e nell'attività parlamentare. Affermatosi il fascismo, nel 1924 alla Camera dei deputati pronuncia una documentata requisitoria acquisita agli atti del Parlamento) sulle violenze fasciste contro i candidati socialisti, comunisti, repubblicani, liberali. Sul giornale Il popolo d'Italia Mussolini scrive immediatamente che è necessario "dare una lezione al deputato del Polesine". L'invito è prontamente accolto e il 10 giugno '24, a Roma, un quintetto fascista aggredisce e rapisce Matteotti in Lungotevere Arnaldo da Brescia. Caricato a forza su una macchina, il parlamentare socialista viene ucciso a coltellate dopo ripetute percosse. Le spoglie verranno trovate, occultate in un boschetto di Riano Flaminio, solo il 15 agosto. Riconosciuti e processati a Chieti due anni dopo, i fascisti omicidi confessi - difesi dal braccio destro di Mussolini, Roberto Farinacci - ebbero miti condanne, uscendo poco dopo di prigione”. Ricordiamo Matteotti, per tenere sempre gli occhi aperti nella storia che si dipana tra di noi, in tempo reale. Pare, infatti, che il Senato accademico di una prestigiosa Università della Sardegna voglia conferire al colonnello Gheddafi una laurea Honoris causa in giurisprudenza. I Radicali giustamente hanno protestato e raccolto firme contro questa beffa, ricordando che “non solo si tratta di un capo di Stato non eletto dal suo popolo e al governo da 40 anni, ma il suo regime si caratterizza per la sistematica violazione di tutti i diritti umani fondamentali e la negazione della nozione di stato di diritto. Conferirgli un titolo onorifico da parte di un ateneo italiano sarebbe un’onta per la patria storica del diritto nonché per la reputazione dell’università italiana”. Per questo la realpolitk stavolta si tinge di commedia fantozziana. La visita di Gheddafi va certamente inquadrata nell’ambito di un passo importante che è il trattato fra l’Italia e la Libia. Bene. C’è stato uno scambio di visite: il premier Berlusconi è stato ricevuto con tutti gli onori dall’Assemblea Generale del Popolo Libico, e a questo punto è normale che si cerchi di ricambiare la cortesia. Ma a tutto c’è un limite, per carità di Patria.
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- Comandante
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55 anni fa ?? Gli occhi aperti devono essere collegati a una mente sveglia .
E perchè è necessario difendere la costituzione del 48 ?? Visto poi che Matteotti è semmai morto in difesa dello statuto Albertino .
E che è questo attivismo nel giudicare i regimi altrui che mi fa tanto GW Bush ?? Non lo sapete che adesso c'è Obama ??
E perchè è necessario difendere la costituzione del 48 ?? Visto poi che Matteotti è semmai morto in difesa dello statuto Albertino .
E che è questo attivismo nel giudicare i regimi altrui che mi fa tanto GW Bush ?? Non lo sapete che adesso c'è Obama ??
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- Comandante
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Che non bastano in caso di malafede.Originally posted by ormazad
Gli occhi aperti devono essere collegati a una mente sveglia .
Che te lo dico a fare.Originally posted by ormazadE perchè è necessario difendere la costituzione del 48 ??
E' morto in difesa dello Stato dalla dittatura. E' morto per lo stesso antifascismo su cui è fondata quella Costituzione che per te non merita di essere difesa.Originally posted by ormazadVisto poi che Matteotti è semmai morto in difesa dello statuto Albertino .
Vedi entrambe le risposte precedenti.
"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò
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