votate al referendum?


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Messaggio da ormazad » 16 giu 2009, 15:04

Andare a votare è obbligatorio solo dove il voto è già deciso in anticipo .
E poi non capisco questi difensori della sacralità della costituzione eccetto dove si prevede il quorum per il referendum .


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spones
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Messaggio da spones » 16 giu 2009, 16:00

Io andrò. Sul terzo sono sicuro, sugli altri due meno.

Certo, azzerare la lega non sarebbe bruttissimo... però dare le chiavi ad una coalizione tipo il pdl non é che sia il massimo della vita... la domanda fondamentale é:

E' meglio avere al governo un vecchietto con l'alzheimer da solo oppure lasciare che ci siano con lui alcuni giovanotti (sempre con l'alzheimer) ad aiutarlo? Essendo uno che crede nei servizi sociali, credo che alla fine ai primi due quesiti voterò no. :smokin:



"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."

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------------------------------

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Messaggio da pdl » 16 giu 2009, 16:08

Io sarei tentato all' astensione, ma ci andrò perché credo sia sbagliato falsare il volere popolare !!!
Voterò No ai primi due e Si al terzo (anche se fosse per me, io lascerei la possibilità di candidarsi al massimo in due circoscrizioni...)

Sono contrario al bipartitismo perché soggettivamente i due partiti tendono appiattire le differenze, in nome del voto da rubare all' altro.... e poi sono più soggetti a subire e a cedere ad influenze esterne...
Già noi siamo rovinati per eccessive influenza di certi poteri influenti.... ecc ecc
Quindi due NO

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Messaggio da VulcanSmile » 16 giu 2009, 16:31

@spones
Non vorrei essere apocalittico, ma la Lega secondo me è uno di quei partiti che forse è preferibile avere in Parlamento che fuori. Un conto se stanno fuori perché non li vota nessuno. Ma se escono dal Parlamento per effetto di una legge... penso che potrebbero anche pensare di ricorrere a metodi non necessariamente pacifici.

Edit: mutatissimis i mutandissimis, in Algeria i casini iniziarono quando furono annullate le elezioni in cui andò al potere il Fronte Islamico di Salvezza, rovesciando una scelta democratica del popolo.


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Messaggio da Galen » 16 giu 2009, 16:45

Originally posted by hathor

Boh, non ho ancora deciso. Comunque ricordo male o come per le elezioni sarebbe "obbligatorio" andare a votare, per i referendum si tratta di un diritto e anche non andare a votare esprime un voto?!?
Non andare a votare non esprime mai un voto. Che poi nella pratica la cosa in un referendum possa favorire l'una o l'altra parte è incidentale (e una stortura del sistema che per me andrebbe corretta).



L'altra questione è un po' più complessa, credo che i giuristi abbiano discusso molto in passato (ad esempio in occasione dell'attacco clericale nel referendum sulla procreazione assistita) se il voto come dovere civico valesse solo per le elezioni o anche per i referendum...

Questo perché la Costituzione qui non è semplicissima da interpretare: l'articolo 48 parla di diritto-dovere civico in generale; l'articolo 75 (quello sui referendum) ammette il quorum, quindi riconosce la possibilità che la gente non vada a votare... Attaccandosi a questa apparente contraddizione chi considera lecita l'astensione ha spesso interpretato la norma come se il dovere non valesse per i referendum.
Così in giro si sentono entrambe le interpretazioni.

Credo che se ne possa discutere all'infinito, non sono un esperto... ma visto che c'è un organo, la Corte Costituzionale, preposto proprio a indicare l'interpretazione da dare alla Costituzione laddove non fosse chiara, mi pare ovvio guardare anche le sue sentenze: ce n'è una che mi pare tagli la testa al toro:

In materia di elettorato attivo l'art. 48, secondo comma della Costituzione, ha carattere universale, ed i principi, con esso pronunciati, vanno osservati in ogni caso in cui il relativo diritto debba essere esercitato. Pertanto detti principi debbono essere osservati anche in caso di elezioni di secondo grado, le quali, peraltro, devono ritenersi legittime nell'attuale ordinamento repubblicano.
(Sentenza 96/1968; Massima n. 2957)
http://www.cortecostituzionale.it/giuri ... oscheda=PM

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Messaggio da Dathon » 16 giu 2009, 19:05

Ma il referendum non era uno strumento già abbastanza screditato, senza bisogno di farne uno che non è sostenuto nemmeno dall'unico che se ne avvantaggerebbe? Vogliamo piantarla con questo mito avariato della democrazia diretta? E soprattutto, vogliamo mandarlo in pensione Segni?

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Messaggio da hathor » 17 giu 2009, 14:50

Originally posted by il Saggio
la domanda fondamentale é:

E' meglio avere al governo un vecchietto con l'alzheimer da solo oppure lasciare che ci siano con lui alcuni giovanotti (sempre con l'alzheimer) ad aiutarlo?
e la risposta è... 42!

@Galen: significa che ho "infranto" la legge, non andando a votare gli ultmi referendum??? Gasp! ::O:

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Messaggio da Galen » 17 giu 2009, 15:58

No, votare è un dovere civico, non un obbligo... è una cosa che si dovrebbe fare, ma non è reato non farla. Questo vale sia per le elezioni che per i referendum.
Un tempo per questa cosa c'erano delle sanzioni, limitazioni nei concorsi pubblici e roba così, ma anche in quel caso non significa che l'astensione non fosse lecita.

La differenza è che la liceità non significa diritto costituzionale: astenendoti, semplicemente non hai esercitato nessun diritto riconosciuto e inquadrato nel sistema, cioè l'astensione non ha alcun valore giuridico. Immagino che non avessi pretese di questo genere, ma è una cosa che va ribadita visto che circolano leggende metropolitane che affermano il contrario...

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Messaggio da hathor » 17 giu 2009, 20:20

Non ero preoccupata per l'ipotesi di aver infranto la legge... (anche se credo di aver già finito il bonus)... Solo che ho perso dei "bollini" sulla scheda -elettorale- e non arrivo al premio!

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Messaggio da Galen » 17 giu 2009, 20:36

Nooo, hai perso il l'esclusivo bambolotto "Silvio-Silvio" e il Brunetta di plastica a grandezza naturale, che tanto è uguale :smokin:

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Messaggio da ormazad » 17 giu 2009, 20:37

Astenendosi si esercita il diritto riconosciuto a non votare
" inquadrato nel sistema " non so cosa significhi .
Anche votare non ha nessun significato giuridico ma semmai politico . Lo stesso si può dire anche se meno direttamente dell' astensione : per informazioni rivolgersi a C. Ruini ( referendum 2005 ) M. Pannella ( referendum 2009 e politiche 79 ) e altri .


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Messaggio da Galen » 17 giu 2009, 20:51

Originally posted by ormazad

Astenendosi si esercita il diritto riconosciuto a non votare
Ho appena detto di no, cosa ti aspetti che risponda?
Posso ripeterlo se ti pare: non esiste nessun diritto "riconosciuto" all'astensione, si fa e basta. Se poi la differenza non ti interessa, non è affare mio.
Questo dice la Legge Fondamentale (visto che la parola Costituzione ti scatena brutti effetti). Ruini o chi ti pare a te può dire quello che vuole, è totalmente irrilevante in tema di diritto.

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Messaggio da ormazad » 18 giu 2009, 8:26

La parola costituzione non mi scatena nessun brutto effetto , anzi , nonostante il mio amore per la germania la preferisco alla Legge Fondamentale .
Presupponi ( erroneamente ) che le leggi mappino perfettamente ogni aspetto della vita . Non è cosi e se ti dicessi che non esiste un tuo diritto riconosciuto a bere coca cola o qualsiasi altra bevanda e quindi tu bevi extra legem ti metteresti giustamente a ridere , ma non ti rendi conto che è la stessa identica cosa .
Confondi poi i termini " giuridico " con " politico " : ora , con il tuo voto eserciti il tuo diritto politico attivo e agisci sul diritto politico passivo del tizio ( o insieme di tizi ) che voti , ma di effetti giuridici non me ne viene in mente neanche uno .
Anche su Ruini : vero , il suo invito all'astensione nel 2005 è stato totalmente irrilevante in tema di diritto . Ha esercitato un suo diritto politico suggerendo agli elettori come usare il loro diritto politico e ha prodotto un effetto politico .
Capisco però che parecchi si sono abituati a pensare alla politica solo in termini di codici civile e penale .


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Messaggio da den » 18 giu 2009, 10:22

Il dilemma va differenziato. In effetti si tratta di un vero e proprio dovere, sancito dall'art. 48 Cost, e l'astensione veniva sanzionata dall'art. 115 del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera (D.P.R. 361/1957)
Per chi si asteneva era prevista la menzione "non ha votato" nel certificato di buona condotta. L'articolo è stato abrogato nel 1993.

Il fatto che oggi non è più prevista una sanzione non toglie il fatto che è possibile violare la norma, che risulta oggi incompleta, poiché è presente la fattispecie ma non la sanzione.
-E lei, come si sente?

-Professore, non le dico: Antani, come trazione per due anche se fosse super-bip-la bitumata ha lo scappellamento a destra...

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Messaggio da Galen » 18 giu 2009, 13:32

Originally posted by ormazad
Presupponi ( erroneamente ) che le leggi mappino perfettamente ogni aspetto della vita . Non è cosi e se ti dicessi che non esiste un tuo diritto riconosciuto a bere coca cola o qualsiasi altra bevanda e quindi tu bevi extra legem ti metteresti giustamente a ridere , ma non ti rendi conto che è la stessa identica cosa .
No, sei tu che non ti rendi conto di cosa stavo parlando io. Cambi argomento per negare quello dicono gli altri, la solita storia. Tiri fuori la coca cola quando si parla di diritti costituzionali (e non riderei affatto per una banalità come quella) come se esistesse un dovere civico di non bere la coca cola, tutto per affermare un demenziale diritto inventato a infrangere le norme. Bah.

Gli inviti all'astensione hanno effetti politici? Oh, grazie per avermi illuminato... ma ti svelo ora io un segreto anche se non te ne frega nulla: si parla di diritto per indicare la solita contraddizione sul fatto che non sia sanzionata pesantemente una pratica politica quanto meno scorretta in contraddizione con la carica pubblica. E questo vale per tutti i politici che porti a fulgido esempio, Craxi o Pannella o chi vuoi tu.
Non vale invece per Ruini, per il quale è ancora più grave, visto che in quanto esponente Vaticano avrebbe il divieto di provocare direttamente i tuoi "effetti politici". Ma questo è un tema che ogni volta eviti accuratamente, del resto sei in buona compagnia di tutto il mondo politico.

Ok, ora puoi cambiare argomento un'altra volta... dubito che perderò altro tempo a spiegare cose che, sono certo, chi vuole capire ha già capito benissimo.

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