Quanto vale la vita di un italiano?


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Messaggio da pdl » 19 giu 2009, 19:30

Il giudice non ha il compito di verificare quanto valga la vita umana
Vero, il giudice applica la legge... non deve fare altre valutazioni.
Come non si può certo ipotizzare di cambiare l' imputazione, solo per punirlo di più....

Il problema è risolvibile in ambito politico, innalzando i minimali e i massimali della pena.

Dathon
Eccetto il tuo concetto di barbaro, il resto è logico e poco contesttabile... (almeno finché non si realizzerà il sarcofago di Stargate :grin: , in quel caso qualcuno tenterà di contestare...)
Cmq personalmente sono contrario alla pena di morte, io inserirei i lavori forzati (molto forzati!!!) e cmq nei casi di non volontarietà, non darei pene eccessivamente lunghe, se le aggravanti non sono eccessive...

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Messaggio da Dathon » 19 giu 2009, 19:50

Cioè, non è barbaro, secondo te, che la pena sia proporzionale al danno anziché alla colpa? Ma ti rendi conto, concretamente, di cosa comporterebbe questo?

Quanto ai lavori forzati, ecco un altro mito che non capirò mai.

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Messaggio da Gas75 » 20 giu 2009, 12:31

Nella mia opinione non ci sono solamente vicende personali, quanto soprattutto il sentire un giorno sì e l'altro anche che qualche pregiudicato è stato arrestato per aver commesso un nuovo crimine, che sia omicidio, spaccio di droga, stupro, furto...
Pregiudicato che significa? Che ha già commesso un reato in passato, e che allo stato dei fatti la punizione inflittagli a suo tempo è stata insufficiente, visto che è tornato a colpire, e da un morto sulla coscienza ora se ne trova due... e una famiglia in più piange una morte precoce, senza ricevere nemmeno un abbraccio simbolico dallo Stato, pronto solamente a farsi presente quando muore un soldato in missioni di pace ("soldato in missioni di pace"... bell'ossimoro), c'è un terremoto, o bisogna andare a votare per fare in modo che della gente continui a fare politica per mestiere.

Date un'occhiata ai titoli dei giornali esteri di tanto in tanto, vi accorgerete come faccia ridere la giustizia italiana...
Un esempio: il caso Calipari. Hanno sparato soldati americani ed è morto un italiano, chi analizza per primo l'auto crivellata di colpi? Proprio chi ha sparato! E lo Stato italiano lascia fare, di modo che siano inquinate le prove dagli "amici" a stelle e strisce...
Un altro esempio: Bita Panajot, omicida di un bambino con la propria auto... Cos'ha saputo fare la giustizia italiana? Estradarlo in Albania, dove guida ancora regolarmente...

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Messaggio da den » 20 giu 2009, 13:16

Riguardo le estradizioni, i giudici hanno le amni legate perché sono vincalte dai tarttati internazionali. Quando si toca il diritto internazionale si toccano norme che hanno un valore più alto della Costituzione.

-E lei, come si sente?

-Professore, non le dico: Antani, come trazione per due anche se fosse super-bip-la bitumata ha lo scappellamento a destra...

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Messaggio da Gas75 » 20 giu 2009, 14:11

Non mi pare che il diritto internazionale sia molto obiettivo...

http://www.italiachiamaitalia.net/news/ ... 03-11.html

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Messaggio da pdl » 20 giu 2009, 14:15

Dathon
Sono contrario come te, ma non lo definirei barbaro !!!
Anzi aggiungo, che dovrebbe tener presente entrambe... anche se la colpa è il principale parametro da valutare.

Quanto ai lavori forzati, ecco un altro mito che non capirò mai.
Io credo nella punizione.
Chi uccide per biechi motivi, il semplice ergastolo non basta.
Credo anche che nei reati minori, sia importante non tenerli troppo in carcere (in italia non si rischia proprio di finirvici..) e che quindi aumentare la durezza della punizione sia un buon compromesso per mantenere il periodo di reclusione breve e la punizione adeguata..

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Messaggio da Dathon » 20 giu 2009, 18:58

Originally posted by pdl

Dathon
Sono contrario come te, ma non lo definirei barbaro !!!
Cioè, condannare allo stesso modo uno che ammazza qualcuno in un incidente stradale, e uno che ammazza qualcuno mettendogli il cianuro nel bicchiere, secondo te non è barbaro?

Anzi aggiungo, che dovrebbe tener presente entrambe... anche se la colpa è il principale parametro da valutare.
E in che modo, tra due assassini volontari, entrerebbe in gioco il danno? In base all'età, al sesso, alla razza della vittima? Ma in che razza di mondo vorresti vivere?
Quanto ai lavori forzati, ecco un altro mito che non capirò mai.
Io credo nella punizione.
Chi uccide per biechi motivi, il semplice ergastolo non basta.
Non basta per cosa?

Credo anche che nei reati minori, sia importante non tenerli troppo in carcere (in italia non si rischia proprio di finirvici..)
Ancora con questa balla? In Italia in carcere ci finiscono migliaia di persone assolutamente gratis ogni anno.
e che quindi aumentare la durezza della punizione sia un buon compromesso per mantenere il periodo di reclusione breve e la punizione adeguata..
Adeguata a cosa?

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Messaggio da Gas75 » 20 giu 2009, 20:21

Cioè, condannare allo stesso modo uno che ammazza qualcuno in un incidente stradale, e uno che ammazza qualcuno mettendogli il cianuro nel bicchiere, secondo te non è barbaro?
Infatti sono due tipi di morte diverse... A chi ammazza in un incidente va commisurata giusto la punizione per dirgli "Più attenzione la prossima volta, eh?"

Temo che sia anche grazie a tanto garantismo che molti se ne strafregano delle leggi e del rispetto della vita altrui.
Sinceramente, l'unica differenza tra l'incidente stradale e il cianuro è che nel primo caso non badi neppure a chi stai spezzando l'esistenza.
Non basta per cosa?
A rimetterlo sulla "retta via", mi pare ovvio.
Se ti fai un po' di statistiche, oltre metà dei reati è commesso da pregiudicati. Il che significa che le punizioni inflitte a questi fuorilegge non è bastata.
Sarei curioso di sapere la tua opinione in merito al reato di pedofilia ed alle relative condanne... Anche lì bisogna distinguere le modalità con cui si viola l'innocenza di un fanciullo?
In Italia in carcere ci finiscono migliaia di persone assolutamente gratis ogni anno.
I casi di errori giudiziari in Italia ci sono senz'altro, ma non arrivano di certo al migliaio per anno. Mi fornisci la tua fonte?
Adeguata a cosa?
Ovviamente a far capire al reo d'aver sbagliato, in modo che non si risenta parlare di lui un'altra volta.

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Messaggio da Dathon » 20 giu 2009, 21:13

Originally posted by Gas75
Cioè, condannare allo stesso modo uno che ammazza qualcuno in un incidente stradale, e uno che ammazza qualcuno mettendogli il cianuro nel bicchiere, secondo te non è barbaro?
Infatti sono due tipi di morte diverse... A chi ammazza in un incidente va commisurata giusto la punizione per dirgli "Più attenzione la prossima volta, eh?"

Temo che sia anche grazie a tanto garantismo che molti se ne strafregano delle leggi e del rispetto della vita altrui.
Sinceramente, l'unica differenza tra l'incidente stradale e il cianuro è che nel primo caso non badi neppure a chi stai spezzando l'esistenza.
Io mi fermo qui.

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Messaggio da pdl » 21 giu 2009, 1:19

Dathon
Cioè, condannare allo stesso modo uno che ammazza qualcuno in un incidente stradale, e uno che ammazza qualcuno mettendogli il cianuro nel bicchiere, secondo te non è barbaro?
Non lo condivido... ma non lo trovo barbaro... tanto più alla fine quello che preme è la conseguenza, non il come... (Chi guida sotto effetto di stupefacenti o alcol ecc.., lo sa benissimo che la legge lo impedisce perché esiste il rischio di incidenti spesso mortali... )
Oltre che poi, si è abbastanza obbligati a dare pene simili anche per colpe non proprio uguali , almeno finché si vivrà in media fino ad 80anni o finche non si aggiungeranno altri mezzi punitivi addizionali alla detenzione(tipo lavori forzati...)

Non lo condivido, solo per una questione di : diritto alla redenzione e alla reabilitazione, che io concederei ad alcuni criminali.
E in che modo, tra due assassini volontari, entrerebbe in gioco il danno? In base all'età, al sesso, alla razza della vittima? Ma in che razza di mondo vorresti vivere?
Hai frainteso, ho detto una cosa ben diversa... ho detto che la pena è da stabilire in base alla colpa e che si dovrebbe dare un extra in pena simbolico per la proporzione del danno... Ammetto che non sia condivisibile... (infatti fa perno su una parte irrazionale del riflessione) ma non centra nulla con la discriminante di età, sesso ecc... ecc...
L' esempio sarebbe, due tizzi commettono la medesima imprudenza, il primo causa un solo morto, l' altro due.... quello che causa due morti, merita qualche anno simbolico in più...
Non basta per cosa?
Come punizione !!!! Tra noi esiste una differenza, io credo che il carcere deve anche punire...

Ancora con questa balla? In Italia in carcere ci finiscono migliaia di persone assolutamente gratis ogni anno.
Io, vedo tutti i giorni persone che so arrestate, che vengono ritenute colpevoli (spesso per rito abbreviato) e di fatto sono in libertà.... non lo leggo dai giornali, li vedo !!!!
Adeguata a cosa?
Hai danni, al dolore, alla sofferenza, alle umiliazioni, ecc, che certe azioni comportano o potrebbero comportare....

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Messaggio da ormazad » 21 giu 2009, 8:07

Io, vedo tutti i giorni persone che so arrestate
Fossi in te cambierei compagnie .


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Messaggio da den » 21 giu 2009, 11:36

La teoria retributiva della pena l'abbiamo abbandonata da un pezzo, quella specialpreventiva (rieducazione del reo) ha pressoché fallito la sua funzione, resta la funzione generalpreventiva. In Italia si finisce in carcere più spesso che negli altri paesi sempèlicemente perché il nostro codice penale è il più vecchio (1930) e contiene il 70% di pene di genere detentivo e il restante 30% di pene pecuniarie. Siamo un sistema carcerocentrico, è anche per questo che abbiamo carceri affollate. Mi ribolle il sangue quando sento dire che l'italia è la patria dell'impunità, perché negli altri paesi non sono certo messi meglio, e c'è anche da considerare che noi abbiamo un tasso di criminalità molto più alto dei nostri vicini di casa.

Circa le nostre pene pecuniarie per i delitti e le contravvenzioni, cioè la multa e l'ammenda, il legislatore italiano è stato a lungo e giustamente criticato per aver attribuito a queste uno spazio assai ridotto. In germania negli anni 60 solo il 30% dei reati è punito con la detenzione, in Francia il 70%, e ultimamente siamo arrivati rispettivamente al 20% in Germania e al 15% in Regno Unito

Dati: Nel 2003 In Italia le condanne alla sola pena pecuniaria (multa o ammenda) rappresentano il 47% del totale delle condanne (141.000 a fronte di un totale di 298.500 condanne): un valore che rimane dunque nettamente al di sotto di quelli che si registrano nei paesi europei più vicini (tra l'altro, si registra una contrazione del ruolo delle pene pecuniarie rispetto al 2000, quando le condanne alla sola multa o ammenda rappresentavano il 49% del totale).

Fonte: G.Marinucci - E.DOlcini Manuale di diritto penale parte generale. Giuffré editore.
-E lei, come si sente?

-Professore, non le dico: Antani, come trazione per due anche se fosse super-bip-la bitumata ha lo scappellamento a destra...

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Messaggio da Dathon » 21 giu 2009, 12:01

Originally posted by pdl

Dathon
Cioè, condannare allo stesso modo uno che ammazza qualcuno in un incidente stradale, e uno che ammazza qualcuno mettendogli il cianuro nel bicchiere, secondo te non è barbaro?
Non lo condivido... ma non lo trovo barbaro... tanto più alla fine quello che preme è la conseguenza, non il come... (Chi guida sotto effetto di stupefacenti o alcol ecc.., lo sa benissimo che la legge lo impedisce perché esiste il rischio di incidenti spesso mortali... )
E chi fa un sorpasso azzardato? E chi si distrae un secondo alla guida? E chi ha un malore? Lo puniamo perché magari aveva sottovalutato i sintomi di qualcosa di serio? Scusami, ma il tuo approccio alla questione è quello di chi considera il colpevole di qualunque cosa, come un mostro venuto dallo spazio.
E in che modo, tra due assassini volontari, entrerebbe in gioco il danno? In base all'età, al sesso, alla razza della vittima? Ma in che razza di mondo vorresti vivere?
Hai frainteso, ho detto una cosa ben diversa... ho detto che la pena è da stabilire in base alla colpa e che si dovrebbe dare un extra in pena simbolico per la proporzione del danno... Ammetto che non sia condivisibile... (infatti fa perno su una parte irrazionale del riflessione) ma non centra nulla con la discriminante di età, sesso ecc... ecc...
L' esempio sarebbe, due tizzi commettono la medesima imprudenza, il primo causa un solo morto, l' altro due.... quello che causa due morti, merita qualche anno simbolico in più...
Qualche anno in più... simbolico?!? Non ho parole, veramente. E poi, visto che parli di punizione, per cosa lo puniamo il tizio che per imprudenza (e già qui...) ne ha uccisi due, per il fatto che nell'altra macchina c'erano due persone anziché una?
Non basta per cosa?
Come punizione !!!! Tra noi esiste una differenza, io credo che il carcere deve anche punire...
La differenza tra noi due è che io penso che la giustizia non contempli il sadismo di stato. La reclusione del reo è utile alla società. E anche se spesso è addirittura controproducente per quanto riguarda il recupero del suddetto, rimane la base del concetto di pena. I lavori forzati, invece, non servono a niente, se non a compensare in parte la delusione di chi amerebbe tanto vedere un essere umano torturato a morte sulla pubblica piazza la domenica mattina, appena uscito dalla messa.

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Messaggio da Gas75 » 21 giu 2009, 14:22

Originally posted by den

La teoria retributiva della pena l'abbiamo abbandonata da un pezzo, quella specialpreventiva (rieducazione del reo) ha pressoché fallito la sua funzione, resta la funzione generalpreventiva. In Italia si finisce in carcere più spesso che negli altri paesi sempèlicemente perché il nostro codice penale è il più vecchio (1930) e contiene il 70% di pene di genere detentivo e il restante 30% di pene pecuniarie. Siamo un sistema carcerocentrico, è anche per questo che abbiamo carceri affollate. Mi ribolle il sangue quando sento dire che l'italia è la patria dell'impunità, perché negli altri paesi non sono certo messi meglio, e c'è anche da considerare che noi abbiamo un tasso di criminalità molto più alto dei nostri vicini di casa.

Circa le nostre pene pecuniarie per i delitti e le contravvenzioni, cioè la multa e l'ammenda, il legislatore italiano è stato a lungo e giustamente criticato per aver attribuito a queste uno spazio assai ridotto. In germania negli anni 60 solo il 30% dei reati è punito con la detenzione, in Francia il 70%, e ultimamente siamo arrivati rispettivamente al 20% in Germania e al 15% in Regno Unito

Dati: Nel 2003 In Italia le condanne alla sola pena pecuniaria (multa o ammenda) rappresentano il 47% del totale delle condanne (141.000 a fronte di un totale di 298.500 condanne): un valore che rimane dunque nettamente al di sotto di quelli che si registrano nei paesi europei più vicini (tra l'altro, si registra una contrazione del ruolo delle pene pecuniarie rispetto al 2000, quando le condanne alla sola multa o ammenda rappresentavano il 49% del totale).

Fonte: G.Marinucci - E.DOlcini Manuale di diritto penale parte generale. Giuffré editore.
Sarà che si finisce in carcere più facilmente che in altre nazioni, forse trascurando i casi di detenzione di prigionieri di guerra e per dittature (pure quelli sono umani che finiscono dietro le sbarre), ma non credo che ci rimangano per un tempo adeguato, visto il proliferare di pregiudicati = gente che ha subito una condanna leggera e inutile.
Tra sconti di pena, concessione dei domiciliari, trasferimento in clinica per motivi di salute (ma guarda te, finché sono latitanti o politici in carriera godono tutti di ottima salute!), mancato arresto perché il reo è minorenne (ma già abbastanza figlio di put... per fare scippi e stupri), il carcere diventa mediamente una breve sosta, non un luogo dove si paga effettivamente un debito verso la società.

In Italia poi abbiamo la scarcerazione per decorrenza dei termini, che va a braccetto con le lungaggini burocratiche: altra gente che si ritrova libera e impunita.

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Messaggio da den » 21 giu 2009, 18:46

Nono, la scarcerazione per decorrenza dei termini è un obbrobrio giornalistico, e riguarda le misure cautelari, non la pena. La mirura cautelare si applica quando ci sono gravi pressuposti che fanno ritenere che il reo possa 1)reiterare il reato, 2)inquinare le prove 3)fuggire. La misura cautelare non è una pena anticipata, serve solo per trattenerlo prima e durante il processo, il quale magari lo assolverà. La decorrenza dei termini di custodia cautelare salvaguardia il principio secondo cui si è innocenti prima del terzo grado di giudizio, principio derogato dalle suddette regole sulla detenzione cautelare. Un moderno stato di diritto tende a usarle il meno possibile.

È stato ampiamente dimostrato tra l'altro come l'elevazione delle pene edittali non ha mai comportato una iduzione del crimine, anzi s'è rivelato un nesso con il suo aumento in certi casi (come nell'inghilterra vittoriana, il famoso bloody code).

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