Originally posted by ormazad
La differenza fra Carlo Giuliani e Neda non la fa un estintore , la fa il fatto che Heidi Giuliani era in parlamento mentre la madre di Neda non sarebbe autorizzata a candidarsi .
A me risulta che Neda sia stata uccisa mentre partecipava a una manifestazione a sostegno di un tizio che è stato primo ministro dell'Iran dal 1981 al 1989, con Khamenei presidente e Khomeyni (sì, proprio lui) guida suprema; e che era regolarmente candidato a diventarne presidente a sua volta nel 2009, con lo stesso Khamenei guida suprema.
Sorvolo sul fatto che se io sostengo che nessuno sa come la pensi veramente il popolo iraniano sono logicamente autorizzato a criticare te che ritieni di saperlo tanto bene .
Sorvoli a quota troppo alta, allora. Perché ti sfugge che: 1) io non sono d'accordo sull'inconoscibilità degli orientamenti del popolo iraniano; 2) tu hai contestato e continui a contestare gli orientamenti che io, ma non certo solo io, attribuisco al popolo iraniano, e non le mie presunte certezze.
La logica per cui chi vota Moussavi si identifica anima e corpo con lui mi sfugge . Conosco una marea di persone che ha votato PD senza avere una grande opinione di Veltroni .
Vogliamo parlare della logica per cui si inneggia al "male minore" (tra
quattro candidati) al grido di
Allah è grande, ma pensando in realtà
Viva Voltaire? Viva Voltaire, eh, non viva Uolter.
E poi, scusa, se avesse vinto Moussavi, il presidente sarebbe stato Moussavi, mica un altro. Coi significati simbolici possiamo giocare finché vogliamo, ma prima o poi la realtà ce la ritroviamo tra le palle.
Perciò, anche mettendo da parte il senso del ridicolo, per ipotizzare che i sostenitori di Moussavi lo vedano come piede di porco per scardinare la repubblica islamica, ci troviamo di fronte a due sole possibilità:
1) i sostenitori di Moussavi non hanno capito una fava e ci avrebbero sbattuto il grugno;
2) Moussavi è stato sostituito da un alieno del pianeta Liberal, che comunica telepaticamente con le persone sulla base di affinità ideologiche, e che in questo modo ha fatto capire alla maggioranza del popolo iraniano - nonché a un veneziano particolarmente ricettivo - che tutti i suoi richiami ai valori traditi della rivoluzione islamica del 1979, erano solo una sceneggiata per ingannare il regime.
Non so quale sia la più inquietante delle due, sinceramente.
Ma queste sono quisquiglie . Sarei veramente interessato di capire in base a quali parametri sostieni che
l'Iran, ribadisco, non è una dittatura
Ad esempio in base al fatto che da parecchi anni ci sono due gruppi di potere contrapposti, apertamente in conflitto tra loro, entrambi con un largo consenso popolare, e che proprio quest'ultimo è stato l'elemento che ha fatto prevalere ora l'uno ora l'altro.
Perché vorrei ricordarti che prima di Ahmadinejad, di cui nessuno peraltro ha mai messo in dubbio la legittimità della vittoria alle elezioni precedenti, alla presidenza c'era Khatami. E prima di lui Rafsanjani.
Possiamo discutere finché si vuole della mancanza di libertà per l'individuo all'interno di una teocrazia, ma la dittatura rimane una cosa ben diversa.