Non tutti i Minzolini vengono per nuocere


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Non tutti i Minzolini vengono per nuocere

Messaggio da VulcanSmile » 4 ott 2009, 14:20

Da antiberlusconiano, questa volta dico: lunga vita a Minzolini.
E lo dico sul serio, perché mi aiuta a continuare a ragionare senza cadere nella tentazione del senso unico.

Mi riferisco al suo ultimo editoriale, quello contro la manifestazone della Fnsi. Se sono veri i suoi dati relativi alla quantità di querele provenienti dal centrosinistra, forse bisogna ri-abituarsi a ragionare in termini di principio anziché di "squadra". E rendersi conto che l'antiberlusconismo puro e semplice non può essere, per l'appunto, un principio di azione politica. Altrimenti si fornisce un salvacondotto morale a chiunque dell'antiberlusconismo sia riconosciuto rappresentante.

Combattere l'ingerenza del governo sul mezzo televisivo: giusto. Non dimenticare il conflitto d'interessi che mina de facto ogni possibilità di confronto sereno sui principi dell'informazione: giusto. Scandalizzarsi perché il tg1 propone un editoriale con un'opinione: sbagliato.

Ci vogliono più voci. Ci vuole più Minzolini, ci vuole più Facci, come ci vogliono Travaglio e Santoro. Solo disponendo liberamente di tutti i punti di vista ci si può formare un'opinione personale che parta dal ragionamento e giunga alle conclusioni, e non formuli, al contrario, una razionalizzazione ex post a partire dal desiderio di pensarla diversamente dal "nemico".

Non sono cieco, so benissimo che il progetto di Berlusconi è ribaltare tutto in suo favore, e non certo ripristinare il "pareggio" in rai. E non credo, allo stesso modo, che Minzolini sia obiettivo e imparziale come aveva promesso. Ma la tentazione di eliminare gli avversari d'opinione, come ben dimostra il coro di scandalo levatosi in seguito all'editoriale, è fortissima da ambo le parti.

Quindi, ripeto: attenzione a vedere nell'antiberlusconismo un principio, perché il contrario del berlusconismo non è necessariamente liberale, democratico e intellettualmente onesto.
Fine del pistolotto, via alle telefonate.


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Messaggio da interforever » 4 ott 2009, 14:42

Sono d'accordo con te, anche io ho trovato qualcosa di irrituale nella levata di scuda contro Minzolini, che personalemnte detesto.
Una curiosità, hanno parlato al Tg1 del maxirisarcimento che il corruttore di giudici deve alla Cir?
750 milioni di euro, caspita!!!! Perchè quando Travaglio fu condannato in primo grado la notizia venne data a reti unificate...

W FILIPPO!!!!!!!!!
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Messaggio da favarato » 4 ott 2009, 14:45

Spiega Minzolini: "Manifestare è sempre legittimo e salutare per la democrazia, ma in un Paese dove negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, l'avvocato Agnelli, l'ingegner De Benedetti, l'ex direttore di Avvenire, il direttore di Repubblica e tanti altri, denunciare che la libertà di stampa è in pericolo è un assurdo".

Secondo Minzolini "è in atto uno scontro di poteri nell'informazione e la manifestazione di oggi fotografa una realtà: una manifestazione convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all'Unità. In realtà negli ultimi 10 anni sono 430 le querele dei politici, per il 68% di esponenti di sinistra. E' possibile che la libertà di stampa venga messa in pericolo solo da due querele di Berlusconi?".
Che dire, se non che sono d'accordo?
Diciamo che è uno dei problemi della sinistra italiana: sentirsi superiore, considerare chi vota Berlusconi un celebroleso o un asservito, e non solo uno che la pensa diversamente su questioni economiche, etiche, sociali che nulla magari hanno a che vedere con l'idolatria al Berluska.
Una cosa è attaccare e criticare e offendere i rappresentanti dello schieramento avversario, cosa diversa è attaccare, offendere e disprezzare gli elettori dell'altro schieramento.
Per mia esperienza personale questo secondo atteggiamento è molto piu' diffuso a sinistra che a destra.
Ribadisco, solo per mia impressione personale parlando e ascoltanto colleghi, amici, clienti di destra e di sinistra (qualcuno ne è rimasto pure qui in Veneto, non so come mai... :razz: ).

Quindi viva Travaglio, Santoro ma anche Vespa e Minzolini!
Mi sembra di essere diventato Veltroni... :mucca:

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Messaggio da interforever » 4 ott 2009, 15:08

Originally posted by favarato

Una cosa è attaccare e criticare e offendere i rappresentanti dello schieramento avversario, cosa diversa è attaccare, offendere e disprezzare gli elettori dell'altro schieramento.
Premetto che invece con le affermazioni di Minzolini non sono per nulla d'accordo, perchè si finge di ignorare che il problema non sono le querele a Repubblica, e che se un giornalista dice il falso il politico fa bene a querelare, ma questo è un discorso lungo, non posso fare a meno di quotare questa tua frase, perchè l'attuale premier ha dato agli elettori dell'altra parte dei -bip-, dei farabutti, degli antiitaliani, per restare solo alle più famose affermazioni, mentre non ricordo analogie dall'altra parte.
Il problema dell'informazione è molto più grave. Non posso fare a meno di ricordare che quando governava il centrosinistra, tutto andava male, le tasse, la criminalità, e tutto quello che di negativo poteva esserci erano all'ordine del giorno nei nostri telegiornali. Adesso, nonostante la crisi devastante contro cui il governo non ha fatto praticamente nulla, non c'è niente di paragonabile.
Basti paragonare come veniva trattato il problema della spazzatura a napoli (che comunque è ben lungi dall'essere risolto) e come viene trattato adesso il problema della spazzatura a Palermo.

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Messaggio da Galen » 4 ott 2009, 15:27

Sono d'accordo con il senso che date all'articolo.

(tralasciando l'argomentazione, strumentalmente superficiale, che dall'altra parte si sono fatte più querele... come se tutte le querele, i querelanti, i querelati e le relative motivazioni fossero necessariamente sullo stesso piano).


Io però credo comunque che l'informazione da noi sia tutt'altro che libera o paritaria, anche ammessa e non concessa la libertà che hanno i giornali di attaccare i rispettivi politici.

Originally posted by favarato
Per mia esperienza personale questo secondo atteggiamento è molto piu' diffuso a sinistra che a destra.
Per la mia di esperienza, decisamente no.
Ma posso accettare un ipotetico (giusto solo ipotetico) pareggio, tanto è soggettivo l'argomento. :smokin:

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Messaggio da Dathon » 4 ott 2009, 16:13

A me invece pare che il vostro sia un investimento di profondità di pensiero degno di miglior causa. Perché qui c'è semplicemente un tizio che usa la TV come megafono per la voce del padrone, e poi, con la faccia come il-bip-, in nome della libertà di opinione, rivendica il diritto di attaccare quelli che protestano contro chi usa la TV come megafono per la voce del padrone.

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Messaggio da Galen » 4 ott 2009, 16:37

Originally posted by Dathon

A me invece pare che il vostro sia un investimento di profondità di pensiero degno di miglior causa.
Va bè, ma questo è scontato, visto che si sta parlando di Minzolini... Va preso come un discorso che può diventare interessante nonostante sia partito, che so, dai Barbapapà :smokin:

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Messaggio da favarato » 4 ott 2009, 16:49

...l'attuale premier ha dato agli elettori dell'altra parte dei -bip-, dei farabutti, degli antiitaliani, per restare solo alle più famose affermazioni, mentre non ricordo analogie dall'altra parte.

Ah, vero, infatti io parlavo di persone di destra o di sinistra, non dei loro rappresentanti politici, se leggi il mio post. Insomma io trovo che l'opinione degli elettori di sinistra verso quelli di destra sia improntata su odio, risentimento, disprezzo, ma ripeto alla nausea, è un'opinione che deriva dal mio relativamente limitato punto di vista personale.
Questo discorso era solo per dire che un Bruno Vespa, od un Menzolini che io ritengo persone piu' che oneste e rispettabili, non avendo opinioni di sinistra vengono disprezzate e offese da quelli di sinistra, come se meritassero il trattamento di un Feltri o un Belpietro.
E la frase di Dathon è un ottimo esempio di quello che volevo dire: qui c'è semplicemente un tizio che usa la TV come megafono per la voce del padrone, e poi, con la faccia come il-bip-, in nome della libertà di opinione, rivendica il diritto di attaccare quelli che protestano contro chi usa la TV come megafono per la voce del padrone.
Cioè Menzolini non puo' non essere d'accordo e dirlo, deve per forza essere un mentecatto o un venduto.

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Messaggio da Dathon » 4 ott 2009, 16:57

@Galen:
Anche da Barbapapi, quello a forma di fallo?

@favarato:
Non so se Minzolini sia un venduto o un mentecatto, ma sul fatto che sia un servo non ci piove.

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Messaggio da favarato » 4 ott 2009, 17:04


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Messaggio da interforever » 4 ott 2009, 17:40

Vespa e Minzolini non posso definirli onesti. Il principale compito di un giornalista è quello di essere cane da guardia verso il potere, non cane da guardia in difesa del potere.
Non ne faccio una questione di destra e sinistra, ovviamente. Ad esempio, Massimo Fini è uno splendido giornalista di destra, con cui molto spesso non sono d'accordo. Ma rispetto la sua opinione, perchè so che Fini (Massimo...) è un uomo libero; lo stesso rispetto non riesco a provarlo verso Vespa, Minzolini, ma potrei dire Ostellino, PG Battista e tanti altri..
Su D'Alema, senza parole... Perchè non si ritira a vita privata, per il bene della sinistra italiana? Riesce a farmi rimpiangere Veltroni...
Sul discorso del giudizio degli elettori di sinistra verso quelli di destra, sarebbe troppo lungo e OT.

Edit
A proposito dell'onesto e rispettabile Vespa:

Vespa: "Pronto?".
Sottile: "Bruno? Salvatore".
Vespa: "Ehi!".
Sottile: "Senti, come è strutturata la trasmissione (Porta a Porta con Gianfranco Fini ospite, ndr)?"
Vespa: "E niente, dipende da voi".
Sottile: "No, aspetta (...)".
Vespa: "Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso".
(Salvatore Sottile, portavoce di Fini, intercettato al telefono con Bruno Vespa dalla Procura di Potenza il 4 maggio 2005)


Edit... Travaglio dixit

Quando inventò la Fattoria degli animali e la sua “metalingua“, George Orwell non poteva immaginare che meno di un secolo dopo l’Italia avrebbe avuto il suo maiale più uguale degli altri e, grazie alla Rai, per la modica cifra di 30 centesimi al giorno, anche la minzolingua: un idioma ben remunerato che ignora il dizionario, la logica e pure il ridicolo.

"C’è chi considera Craxi un mezzo delinquente". Perché mezzo? Semmai doppio, essendo stato condannato definitivamente per corruzione (Eni-Sai) e finanziamento illecito (Metropolitana).

"Una democrazia costosa permise al paese di restare per 50 anni nel mondo libero". Già. Ma restarono nel mondo libero anche democrazie meno costose: per esempio quelle di tutto il resto d’Europa. E anche quella italiana negli anni '40-'50, retta da politici come De Gasperi ed Einaudi, che non rubavano.

"Alla caduta del Muro di Berlino, paradosso italiano, i vincitori che erano dalla parte giusta, invece di ricevere una medaglia furono messi alla sbarra". Purtroppo i magistrati, quando prendono un ladro, non gli domandano da quale parte del Muro di Berlino stava: lo condannano perché rubare è reato.

"Il finanziamento illecito ai partiti era stato oggetto di amnistia due anni prima: un colpo di spugna che preservò alcuni e dannò altri". L’amnistia del ‘90 cancellò tutti i finanziamenti illeciti commessi fino all’89, compresi quelli di Craxi. Il quale però continuò a rubare anche dopo. Fra i "preservati" dall’amnistia, un certo S.B., che aveva commesso una falsa testimonianza nell’88.

"La verità è che, a un problema politico, fu data una soluzione giudiziaria". La verità è che corruzione e finanziamento illecito non sono un problema politico: sono due reati previsti dal Codice penale dai politici, Craxi incluso, che poi lo violavano.

"Craxi, l’unico che ebbe il coraggio di porre in questi termini la questione, fu spedito alla ghigliottina". Ghigliottina a parte, Craxi non fu processato perché poneva la questione, ma perché rubava.
"Per questo Craxi non volle mai vestire i panni dell’imputato". Nessuno vorrebbe mai vestire i panni dell’imputato: purtroppo lo decidono i giudici, non l’interessato. In ogni caso, per evitarlo, si potrebbe cominciare a non commettere reati.

"E’ di quegli anni il vulnus che alterò i rapporti fra politica e magistratura". I rapporti fra politica e magistratura sarebbero sereni, se non ci fossero politici che violano la legge. Il vulnus sono i loro reati, non le indagini che ne derivano.

"Un vulnus che per quasi un ventennio ha fatto cadere governi per inchieste che spesso non han portato da nessuna parte". Dal ‘92 si sono succeduti i governi Amato, Ciampi, Berlusconi1, Dini, Prodi1, D’Alema, Amato, Berlusconi2, Prodi2, Berlusconi3. A parte Amato (caduto per i troppi ministri inquisiti, poi condannati o prescritti), nessun altro governo è caduto per cause giudiziarie.
"Grazie agli euromissili Craxi contribuì con Reagan e papa Wojtyla a mettere in crisi l’Urss". L’Urss non se n’era mai accorta. Ma Craxi avrebbe potuto metterla in crisi senza rubare.

"Kohl riunificò le Germanie e poi finì anche lui sotto processo". Vero: per 1 milione di fondi neri alla Cdu, non un centesimo finito nelle sue tasche. Ma Kohl si lasciò indagare, non fuggì, restituì il maltolto e chiese scusa in lacrime al popolo tedesco.

Ora chi viene sorpreso a borseggiare il vicino sull’autobus può tentare di giustificarsi con la minzolingua: "Veda, caro signore, se le sto sfilando il portafogli non è perché io sia un mezzo delinquente, ma per via della Guerra fredda che mi vide sempre dalla parte giusta rispetto al Muro di Berlino. Purtroppo l’amnistia del ‘90 non copriva i borseggi del 2009, che sono un problema politico e non giudiziario, anche tenendo conto del caso Kohl e degli esempi di Reagan e Wojtyla.

Troppi governi sono caduti per inchieste finite nel nulla. Non ho alcuna intenzione di vestire i panni dell’imputato e lei, anziché mettermi alla sbarra o spedirmi alla ghigliottina, dovrebbe darmi una medaglia. Non me la dà? Vabbè, ora mi scusi: devo correre al Tg1 a fare il mio editoriale".


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