Il senato approva la censura per internet


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Garak79
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Il senato approva la censura per internet

Messaggio da Garak79 » 8 ago 2011, 18:59

NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderàalla Camera come articolo nr. 60. Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegnoliberticida della Casta. In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNObloccarne il blog o il sito. Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da50.000 a 250.000 euro. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali. MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori diricerca da tutti i link scomodi per la Casta. In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione noncondizionata e/o censurata. ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset)ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni einformazioni che finora non riusciva a dominare. Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran. Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sonostati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo. Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazionee diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

documentazione diffusa daCoordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

PS:
L'articolo fa riferimento a questa proposta APPROVATA

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/f ... tto=413875


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Messaggio da favarato » 8 ago 2011, 19:11

Ho letto decine di volte questo tipo di notizie, da anni, e non è mai cambiato un granchè su internet, allarmi su allarmi per fortuna tutti rilevatisi esagerati o immotivati.
Sono quindi fiducioso che anche questa volta sarà lo stesso.
Buone vacanze! :grin:

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Messaggio da TheGib » 8 ago 2011, 20:30

Io sono più fiducioso, come è avvenuto per gli ultimi referendum, che in caso di pericolo la rete stessa troverà il modo di reagire.

La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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Messaggio da Gas75 » 9 ago 2011, 11:04

Ma dico, piuttosto che occuparsi di problemi più seri (tipo la ricostruzione di zone alluvionate e terremotate, l'accettazione delle richieste di asilo politico fatte da profughi fuggiti dalla Libia, garantire la certezza della pena per condannati in via definitiva datisi al turismo perpetuo in stile Cesarebattistiano, chiudere le frontiere alla Cina e alle sue merci contraffatte inclusi medicinali), i nostri cari rappresentanti in giacca e cravatta si ostinano a manifestare palese PAURA del potere di Internet?!

Vigliacchi, scendete in piazza accanto ai disoccupati e ai precari, provate a campare dignitosamente con una famiglia e 1.000 euri al mese.

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Messaggio da Krong » 9 ago 2011, 15:46

quoto gas tantissimo e manco favarato la dice sbagliata.
vedremo poi che accade.
Tendenzialmente dovrebbero chiuderci il forum se qualcuno di noi dicesse che è una legge iniqua, e specifico che io non lo sto sostenendo in questa risposta, anche se magari nel mio intimo lo penso.

Belin a l'è un bel giorno pe' mui!

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Messaggio da Miles » 9 ago 2011, 16:50

Originally posted by Garak79
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Be', con queste premesse, è davvero strano che il Ministro La Russa non sapesse chi fosse Lukashenko

Comunque, se mai i governi decidessero di porre questi tipi di limitazioni alla libertà d'espressione, io temo che il nemico numero uno non sarà più l'inquilino di Palazzo Chigi di turno, bensì gli stessi provider e i vari Zuckerberg del mondo, che per evitare grane faranno il lavoro sporco al posto degli altri.

Del resto, già Google+ sembra essere un Social Network meno 'anarchico' di Facebook.

Non sarà domani né dopodomani, ma temo che un poco alla volta, senza fare troppo clamore, internet come terra di nessuno, come lo conosciamo oggi, è destinato a cessare di essere. Penso che, in modo molto soft, tutti coloro che scrivono cose non gradite verranno piano piano ghettizzati e, come succede nei ghetti veri, temo che succederà democraticamente.

Non vorrei dire ma, ad esempio, voi sapete che fine ha fatto Julian Assange? L'uomo che "vuole distruggere il mondo" (parole testuali di Frattini)? E il militare che gli ha passato le informazioni? E' vivo, morto, ancora rinchiuso diosolosadove? Per aver divulgato documenti top secret, certo, ma niente di così sconvolgente...
A Wikileaks l'amico Obama ha segato le gambe senza pensarci troppo, quindi il fatto che abbia usato internet per vincere le elezioni, non fa di lui un amico della rete tout court


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Messaggio da Garak79 » 9 ago 2011, 17:59

Originally posted by Miles
Comunque, se mai i governi decidessero di porre questi tipi di limitazioni alla libertà d'espressione, io temo che il nemico numero uno non sarà più l'inquilino di Palazzo Chigi di turno, bensì gli stessi provider e i vari Zuckerberg del mondo, che per evitare grane faranno il lavoro sporco al posto degli altri.

Del resto, già Google+ sembra essere un Social Network meno 'anarchico' di Facebook.
Infatti è esattamente questo il problema...
A Wikileaks l'amico Obama ha segato le gambe senza pensarci troppo, quindi il fatto che abbia usato internet per vincere le elezioni, non fa di lui un amico della rete tout court
Abbé, io ho solo riportato l'articolo, mica ho detto che condivido tutto quello che c'è scritto... :smile:


Long live and prosper (se potete...)


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Messaggio da Miles » 9 ago 2011, 18:08

Lo immaginavo Garak, infatti era un commento all'articolo stesso, non rivolto all'ambasciatore :grin:

Sapete cos'è? Se un domani, neanche tanto lontano, TV e carta stampata verranno sostituiti dall'editoria elettronica, ci sarà un mare di professionisti che si riverserà (a pieno titolo, direi) su questo nuovo media e non sarà il 'nuovo' media a svecchiare il vecchio, credo che saranno i vecchi a... disciplinare il nuovo media. Ovviamente, tanto nella fruizione dei contenuti che nella loro presentazione, mi aspetto dei cambiamenti formali piuttosto corposi nel modo di fare giornalismo e infotainment, ma nella sostanza internet uscirà da quest'aura di clandestinità che l'ha contraddistinto fin'ora.

Almeno fino alla sua prossima incarnazione.

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Messaggio da Galen » 10 ago 2011, 13:14

Originally posted by Miles
Non vorrei dire ma, ad esempio, voi sapete che fine ha fatto Julian Assange? L'uomo che "vuole distruggere il mondo" (parole testuali di Frattini)? E il militare che gli ha passato le informazioni? E' vivo, morto, ancora rinchiuso diosolosadove?
Assange che io sappia è agli arresti domiciliari.

Il soldato Bradley Manning, dopo essere stato scandalosamente rinchiuso e torturato per circa un anno, è stato trasferito a condizioni più umane (spero). Rimane comunque in carcere militare (a vita?) senza essere stato processato e rischia la pena capitale.

"poi dice che uno si butta a sinistra... "
Totò

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Messaggio da Miles » 10 ago 2011, 16:48

Fa pensare - dopo queste informazioni date da Galen - che gli USA vogliano dotare i dissidenti in Iran, e altri posti caldi, con un accesso ad internet indipendente e incensurabile dai regimi totalitari del caso.

Sia chiaro: non ce l'ho particolarmente con gli Stati Uniti e noi Italiani non abbiamo nemmeno questo alone di facciata, di difesa della libera espressione e della libera circolazione delle idee...

Dico solo che in Italia, per una questione anagrafica dei nostri governanti, queste cose si fanno più alla carlona e rozzamente; in posti più evoluti, avviene tutto in maniera soft. Ma avviene lo stesso.

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Messaggio da ormazad » 10 ago 2011, 19:02

Il soldato Bradley Manning, dopo essere stato scandalosamente rinchiuso e torturato per circa un anno, è stato trasferito a condizioni più umane (spero). Rimane comunque in carcere militare (a vita?) senza essere stato processato e rischia la pena capitale.
da wikipedia
" Manning was held in maximum custody from July 2010 in the Marine Corps Brig, Quantico, Virginia, which in effect meant solitary confinement, conditions that Amnesty International called harsh and punitive. In April 2011, 295 American legal scholars signed a letter saying the conditions he experienced amounted to a violation of the U.S. Constitution; later that month the Pentagon transferred him to a medium-security facility in Fort Leavenworth, Kansas, allowing him to interact with other pre-trial detainees.[3 "

Pare strano ma divulgare informazioni classificate è un reato quindi il tizio è giustamente in galera . Sta aspettando il processo da un anno . Non so negli USA ma in Italia nessuno viene processato entro un anno .
L' idea che se una cosa ci piace automaticamente non è reato la trovo molto... berlusconiana :-)) .


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Messaggio da Miles » 10 ago 2011, 19:13

Il problema non è se sia reato o meno divulgare informazioni riservate; però si può discutere sull'entità della pena, e se essa sia effettivamente commisurata al danno prodotto dalla diffusione di tali informazioni, e si può discutere sulle implicazioni che hanno queste azioni repressive sul diritto di cronaca e di informazione.

Anche nei regimi totalitari si vuole che passino solo certe informazioni di comodo e chi fa filtrare la verità, tramite twitter, facebook e cellulari, agli occhi degli occidentali è considerato un eroe.

Se lo si fa in patria, si è considerati un dissidente, un pericoloso sovversivo (tanto in Iran e in Cina quanto, a quanto pare, nell'occidentalissima America).

E' su questa contraddizione che mi ero fermato a riflettere, non tanto sulla bontà della legge (lungi da me farmi contagiare dalla Silvite! :grin: )



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Messaggio da ormazad » 10 ago 2011, 20:58

Mi sembra che stai facendo un pò di confusione :
Sulla pena è prematuro discutere perchè non sappiamo ancora quale sia .Metterci noi italiani a criticare gli altri per l'uso della detenzione preventiva al posto della pena mi pare ridicolo .

Nei regimi totalitari non esiste una stampa libera ma Manning non è un giornalista . E' un soldato che ha violato un obbligo di riservatezza . Non c'è nessuna contraddizione .



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Messaggio da Miles » 11 ago 2011, 17:15

Da un punto di vista formale non ti do torto, ma guardando alla sostanza il risultato è sempre lo stesso: chi divulga informazioni non filtrate passa guai, democraticamente o no. E la 'verità', per sua natura, è senza filtri.

Poiché internet è la piazza principale dove le informazioni non filtrate possono circolare, trovo che applaudire alla primavera araba da un lato, e usare la mano pesante in casa propria sia un'ipocrisia incredibile.

Del resto, che sia tutta una questione di prospettive, lo dice il fatto che anche Putin, quando l'America era nel panico per colpa di Assange, rinfacciò agli USA questo doppio pesismo. E parliamo di Putin: per la serie, 'vedi da che pulpito'.

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Messaggio da ormazad » 11 ago 2011, 22:15

Appunto , farsi spiegare le regole della democrazia da Putin non ha molto senso .
Non c'è dualismo fra forma e sostanza .
L' idea che la segretezza sia un male di per se e che la vita sociale debba essere organizzata come una casa di vetro , dove tutto è conoscibile è infantile e ridicola .
Riservatezza e pubblicità delle informazioni sono due bisogni della società degni di egual tutela . Per il soldato Manning prevale il primo , per giornalista (??) Assange il secondo .



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