Per la saga no, anche perché di fatto è stata resettata, ma per il franchise l'interesse è aumentato eccome: nuovi modellini, nuovi giochi da tavolo, nuove slot machine, nuovi fumetti, nuovi videogames etc. tutti ispirati al cosiddetto nuovo corso.
Magari in Europa l'impatto, benché maggiore a quello degli ultimi anni, non è stato così prorompente ma in America direi di si.
Non mi va di fare l'avvocato dei film di cassetta, specialmente se parliamo di Star Trek, ma è innegabile che non si poteva continuare a fare film sulla falsariga di Insurrection o Nemesis né serie TV figlie di una "next generation" sempre più annacquata.
E' vero che, ripescando Kirk e Spock, Abrams non è stato molto originale e ha avuto così vita facile nel rinvigorire l'aspetto pop della saga, ma è altrettanto vero che l'effetto parodia che poteva scaturire da questa scelta era un rischio concreto e lui l'ha evitato, a costo di "imbastardire" Star Trek con Star Wars (altra mossa discutibile da un punto di vista di fan, ma ineccepibile a livello di marketing).
Io riconosco un grande merito ad Abrams, anzi ai suoi autori: di aver fatto finalmente, dopo non so più quanti anni, un film di Star Trek che sia veramente un film di Star Trek; non un film di fantascienza che ha quasi per caso, come protagonisti, la nave e i personaggi della serie TV ma che, se fosse messo in scena da altri personaggi, potrebbe reggersi da solo ugualmente (dato che la trama è struttrata in modo tale da essere capita anche da chi non ha visto la serie in TV).
Il film di Abrams invece, senza Kirk e Spock, senza l'Enterprise, senza Pike (chi avrebbe mai detto di vederlo al cinema??), non potrebbe reggersi, è una storia intimamente connessa alla saga di Star Trek, anche se la scombussola.
Non è lo Star Trek canonico, d'accordo, ma per me è Star Trek più di quanto non lo sia stato Nemesis, che invece era canonico ma se lo fai recitare a 7 tizi qualsiasi su un'astronave di cui due scoprono di avere dei cloni, è uguale.