Intervista agli autori, Simon Pegg e Doug Jung

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Intervista agli autori, Simon Pegg e Doug Jung

Messaggio da Miles » 30 giu 2016, 23:08

TrekMovie riporta una piccola anteprima dell'intervista recentemente rilasciata dagli autori di Star Trek Beyond per lo Star Trek Magazine.

Ci sono piccoli spoilers (Pegg svela brevemente a che punto è l'equipaggio dell' Enterprise dopo gli eventi di Into Darkness e cosa vedremo all'inizio del film, prima che parta l'azione vera e propria. Niente di eclatante o potenzialmente dannoso... a quello ci hanno già pensato abbondantemente i trailers :mrgreen: )

Ecco l'intervista


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Il processo di scrittura

Pegg ha iniziato affermando di essere stato "notoriamente mal citato, o come minimo frainteso, prima che iniziassero le riprese del film, quando avrebbe detto che gli studios volevano un film meno startrekkoso, che è una frase terribile e non voleva avere quel significato". Pegg ha continuato, dicendo: "Gli studios sono molto consapevoli del fatto che, giustamente, Star Trek è un universo molto inclusivo e che, nonostante i 50 anni di storia, non si deve tuttavia supporre che ogni persona del pubblico conosca Star Trek come le sue tasche. "

Pegg ha spiegato come lui e il suo collega autore, Doug Jung, abbiano visionato una mole davvero notevole di storie cercando di non riproporre qualcosa di già visto prima, in Star Trek. Hanno potuto attingere a varie fonti, per farlo. "Abbiamo ricevuto delle dritte e recuperato vari pezzi di informazione dalle persone che amano Star Trek", ha detto Jung. "E nei casi dove ci siamo resi conto di avere avuto un buon suggerimento, o una buona idea sulla direzione da prendere, abbiamo accolto l'aiuto senza remore. Un suggerimento davvero buono lo abbiamo avuto da parte di un signore che ha curato alcuni dialetti alieni [per Star Trek Beyond]. Avevo scritto qualcosa circa la fisiologia Vulcaniana che era molto inesatta; al ché ci ha inviato un' e-mail con una spiegazione molto elaborata, con riferimenti ad episodi della serie originale a sostegno della sua correzione. E' stato davvero grande."

Pegg ha osservato che i fan più accorti dovrebbero rizzare le antenne alla ricerca di riferimenti alla serie originale. "Ogni volta che abbiamo visto un episodio della serie [ Classica ], abbiamo cominciato ad appuntarci i nomi dei personaggi secondari, in modo da utilizzarli al bisogno e renderli canonici". Pegg ha aggiunto che questi riferimenti sono "piccolezze che i neofiti non noteranno ma che, se sei un vero fan di Star Trek, un super frequentatore del sito Memory Alpha, ti faranno esclamare "Si! Ho capito da dove l'hai preso!""

Pegg e Jung, essendo entrambi fan di Star Trek da tutta la vita, hanno voluto portare una trama stimolante e allegorica anche in Beyond. "Ho sempre amato gli episodi che avevano un senso allegorico", commenta Jung, "Un episodio come la macchina del giudizio universale, ad esempio, che ha chiaramente un'analogia molto forte con la guerra fredda. Stavano dicendo con quell'episodio - nella mia interpretazione, almeno - che quello che stiamo facendo ora avrà effetti duraturi sul futuro e sulle future generazioni in modi che non possiamo prevedere. Questo è il potenziale sorprendente di Star Trek ".

Scrivendo il film, Jung non voleva che gli aspetti di Star Trek che funzionano meglio, cioè quelli che riguardano l'analisi sulla condizione umana, si perdessero nei meccanismi di un blockbuster Hollywoodiano. Ha detto "Piuttosto che farci semplicemente trasportare in un mondo dinamico e interessante, visivamente ed esteticamente, volevamo portare Star Trek di nuovo a questa dimensione umana ... quella che riguarda il desiderio umano di esplorare e di scoprire, che ci fa domandare chi siamo e cosa stiamo cercando di ottenere come specie. Questo è ciò con cui si scontrerà questo equipaggio e, complessivamente, l' idea di una nave come l' Enterprise. Si sono sempre confrontati con questi temi con sé stessi, ed è questo che volevamo in qualche modo approfondire, la grandezza e l'avventura da questo punto d'osservazione privilegiato ma allo stesso tempo tornare indietro a ciò che stanno cercando di scoprire su loro stessi."

Andare oltre

Per quanto riguarda l'impostazione del film, Jung ha detto che "La cosa più naturale da fare sembrava essere: 'facciamogli fare questa missione quinquennale', ma le discussioni vertevano sempre sugli stessi punti: "Quanto tempo è passato? Un anno? Quattro anni? È la fine della missione, che per vari motivi sembra un errore? "Jung ha spiegato che "Abbiamo pensato che l'idea più interessante fosse quella di dire che sono in missione da circa due anni. Volevamo aprire in un modo divertente, ma anche toccante, per raccontare cosa vuol dire essere bloccati a bordo di un enorme tubo di metallo per due anni interagendo sempre con le stesse persone."

Pegg ha inoltre spiegato, "Ci piaceva l'idea di esplorare la natura delle ripercussioni che una missione del genere potrebbe avere su un equipaggio. Abbiamo pensato "Facciamo che è trascorso lo stesso lasso di tempo che c'è stato tra Star Trek e Into Darkness, e li mandano in quella che chiamiamo la frontiera". Pegg ha aggiunto: "Diamo l'idea che siano stati in giro per tutta la galassia, in una infinità di direzioni, e che abbiano avuto incontri con molte forme di vita e nuove civiltà. Detengono il record di primi contatti effettuati e di nuovi membri portati nella Federazione."

Pegg ha accennato come sarà l'inizio del film, rivelando che troveremo l'equipaggio intento a mediare un trattato tra un pianeta chiamato Teenax e un pianeta chiamato Fabona. "Sono proprio lungo la linea di confine, vicino ad una grande nebulosa chiamata Nebulosa Necro, e continuano a spingersi verso un territorio sconosciuto e inesplorato dello spazio, e sono abbastanza stanchi. Hanno riportato grandi successi, ma sono stati tre anni piuttosto estenuanti." Pegg spiega, "Abbiamo voluto esaminare gli effetti dei viaggi spaziali a lungo termine. La loro è la prima delle missioni NCC-17 nello spazio profondo. Sono quasi delle cavie, in un certo senso - nessuno si era mai spinto così lontano e così a lungo, prima d'ora, e ci siamo chiesti che effetti la cosa avrebbe avuto su di loro. Sono là fuori, lontano dalle loro famiglie, dalle loro case, per un tempo lungo, lunghissimo. Abbiamo voluto descrivere come si sentirebbero, in questa situazione."

"Si fermano per sbarcare su un prototipo di base stellare, chiamata Yorktown, che è un hub, un centro della Federazione posto all'estremo margine del suo territorio. E 'un luogo in cui tutte le nuove reclute della Federazione, o chiunque si trovi in zona e voglia una brochure, può entrare e farsi un'idea dell'organizzazione. Doug [Jung] e io ci siamo lasciati prendere dall'isteria immaginando gruppi di Andoriani intenti a distribuire volantini, come in aeroporto." Pegg prosegue "Ecco dove l'Enterprise sarà assegnata alla missione che costituirà la parte portante della storia. "

Questo contesto ha permesso a Pegg e Jung di esplorare i personaggi principali, dando loro l'opportunità di sviluppare relazioni più personali rispetto a quelle sviluppatesi nella serie originale. "Una delle cose mai viste precedentemente, che offriremo al pubblico, è quest'idea che l'equipaggio ha trascorso un sacco di tempo l'uno con l'altro, e avuto quindi modo di sviluppare questo tipo di relazioni." Jung sottolinea che "Non abbiamo mai veramente visto alcuni di questi personaggi parlare a tu per tu l'uno con l'altro... quindi immaginiamo che l'abbiano fatto e portiamo il pubblico nel bel mezzo di questi rapporti."

"Siamo stati davvero entusiasti di espandere questi personaggi attraverso interazioni che normalmente non vediamo", spiega Jung, "Anche solo facendo questo possiamo comprendere meglio chi sono queste persone, perché hanno il tempo di parlarsi. Scrivere i personaggi in questo modo è stato davvero come una boccata d'aria fresca. Un sacco di volte in Star Trek abbiamo visto l'equipaggio muoversi come gruppo - ci possono essere certamente discussioni o dissensi all'interno del gruppo ma, essenzialmente, si muovono e agiscono in una logica di gruppo - noi abbiamo voluto andare in un'altra direzione, rispetto a questo."
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Per l'intervista completa, che comprende anche i dettagli sul tema metaforico che costituisce la questione centrale del film, la motivazione di Krall (il personaggio di Idris Elba), il rapporto Spock-McCoy, e lo stato emotivo di Kirk nel film, bisogna leggere il numero di Giugno della rivista ufficiale di Star Trek.
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