
Comunque, che direzione prenderà Star Trek dopo il terzo film del reboot? Doug Jung - sceneggiatore del film e interprete del compagno di Sulu - ha qualche idea, come racconta a EW
Avendo osservato Star Trek dal punto di vista di uno scrittore invece che di un fan, Doug Jung ha visto un ampio potenziale quando s'è trattato di buttare giù una storia per Star Trek: Beyond.
"Una cosa di cui mi rendevo conto, avendo adottato un approccio più da autore che da appassionato, è che ci sono davvero tanti tipi diversi di storie che si possono raccontare, in Star Trek" ha detto. "Spaziavano incredibilmente nella serie originale. Amo gli episodi come Uccidere per amore, quelli che hanno quello stile tipo Ai confini della realtà. Ma troviamo anche La macchina del Giudizio Universale, che è uno dei miei preferiti, che ha un approccio da fantascienza d'azione. Contengono al loro interno degli incredibili messaggi metaforici, una morale. E ricordo che pensavo: è fantastico vedere quanti tipi diversi di storie riuscivano a creare."
Sulla decisione di includere Sulu come personaggio omosessuale in Star Trek Beyond e su come Jung stesso abbia assunto il ruolo di suo marito, dice: "Sono sempre molto orgoglioso di quella scena; lo ero già quando era solo nero su bianco sulla sceneggiatura. Credo che il modo in cui Justin [Lin] l'ha girata, e John perfezionata — certamente più di me, che stavo praticamente li e basta! — ma, dicevo, il modo in cui è stata presentata, credo che abbia soddisfatto tutti. Abbiamo voluto rappresentare il tutto come una parte normale della vita. Che poi è esattamente così! Penso che resisterà alla prova del tempo. La grande vittoria si avrebbe, da qui a molti anni, se rivedendo Star Trek Beyond in una retrospettiva della saga, nessuno facesse una piega."
Allora perché non si sono scambiati un bacio quando si sono salutati? "Non lo so", ha detto Jung. "Credo che non ci siamo mai realmente soffermati su questo punto. Quando abbiamo ideato la scena... non ci siamo chiesti ''Dovremmo baciarci, non dovremmo baciarci?' La bambina che ha interpretato la figlia si inseriva perfettamente in quella scena e la nostra attenzione era su di lei. La scena si è quindi sviluppata così come l'avete vista. Non ho mai nemmeno pensato, 'Dobbiamo o non dobbiamo avere qualche tipo di interazione fisica, vedendoci l'un l'altro."
Che cosa riserva il futuro cinematografico di Star Trek? "È un franchise che permette di sviluppare diversi stili di film," ha detto Jung. "C'è lo Star Trek dallo spirito pionieristico votato all'azione in grande stile sull'Enterprise, ma perché non provare a fare qualcosa più in salsa Zero Dark Thirty, o qualcosa che introduca alcuni personaggi più giovani presso l'Accademia? Ci sono già cinquant'anni di storie improntate sulla scoperta, e ovviamente Star Trek continuerà ad andare in quella direzione con Discovery, ma perché non sfruttare un universo cinematografico che introduca personaggi secondari, storie più piccole, più intimistiche, focalizzate maggiormente sullo spionaggio piuttosto che sull' esplorazione su larga scala, affrontata già dalle principali serie di Star Trek?"
Fonte: http://www.trektoday.com/content/2016/1 ... star-trek/
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Insomma, pare di capire che se anche la TOS reboot di JJ Abrams dovesse andare in pensione, la Paramount potrebbe decidere di sfruttare il marchio per creare una sorta di unvierso cinematografico coerente, sullo stile di quello Marvel, ma indipendente da quello televisivo (per tematiche, personaggi, ambientazioni etc.)
Secondo me, contro i Marvel Studios, è una battaglia persa in partenza e rischiano di non essere abbastanza attrattivi né per il fan né per il pubblico generalista. Comunque, per me basta che Discovery sia un buon prodotto, poi al cinema facciano come gli pare: dal mio punto di vista i film sono sempre stati solo un bonus, nell'economia della saga.