Pare che il produttore esecutivo di
Star Trek Discovery, Bryan Fuller, avesse voglia di dire altre cose sulla nuova serie oltre a quelle già annunciate al panel del San Diego Comic Con. Infatti l'inviato di
Nerdist.com ha potuto chiacchierare faccia a faccia con lui non appena il produttore ha terminato il suo intervento nella Hall H, dove ha annunciato il titolo della serie:
L'ispirazione di Kubrick
Con la serie
Discovery, Bryan Fuller mostrerà senz'altro il suo amore per Stanley Kubrick. Ed è evidente già dal trailer, che si apre con l'immagine di tre corpi celesti illuminati come nella scena iniziale di
2001: Odissea nello spazio e un’astronave che porta lo stesso nome di quella del capolavoro di Kubrik.
“Chiaramente sono un grandissimo fan di Kubrik e della
Discovery dal film,” ci ha detto Fuller. “Ma c’è anche qualcosa di profondamente legato al mondo di
Star Trek nella parola ‘discovery’.'”
Riportare la ‘scienza’ nella ‘fantascienza’
Considerando la sua quasi totale assenza nella serie di film di
Star Trek prodotti dalla
Bad Robot, è incoraggiante apprendere come un aspetto genuinamente scientifico tornerà a giochare un ruolo in
Discovery.
“C’è questo meraviglioso senso di ricerca, per capire cosa ci serve come esseri umani,” dice Fuller a proposito della serie. “Abbiamo bisogno di essere esploratori. Abbiamo bisogno di scoprire. Abbiamo bisogno di espanderci. Abbiamo bisogno di guarire, ricomporci dove siamo adesso. Perché come nazione navighiamo in territori pericolosi. Non prendo alla leggera questa responsabilità, di continuare a puntare verso quel faro fra le stelle al quale aspiriamo, per permetterci di essere gente migliore.”
Prosegue, “Perché in questo paese c’è talmente tanta paura generata dall’ignoranza, ci sono demagoghi rapaci che vanno a caccia di quella paura, che saranno gli scienziati, gli esploratori, i sognatori a riportare questo paese e il mondo nel posto dove deve stare. E mi auguro per tutti che finiremo a vivere in quella visione del futuro immaginata da Gene Roddenberry. Questo è uno dei punti di forza più potenti su cui può contare
Star Trek. La gente lo vede, se ne accorge e sogna di esplorare e di essere parte di qualcosa di più grande di loro stessi. Ma in questo momento è davvero molto, molto facile perdersi e abbandonarsi all’ignoranza e alla paura.”
Sarà visivamente molto diverso dall’universo Trek di J.J. Abrams
Dimentichiamoci l’abbondanza di linee morbide e arrotondate di cui fa sfoggio l’
Enterprise della cosiddetta
linea temporale Kelvin, la
Discovery di Fuller avrà delle solide linee rette, ispirate dai disegni realizzati dal concept artist di
Star Wars, Ralph McQuarrie, per la serie di
Star Trek degli anni ’70 che non fu mai realizzata.
“Stavamo cercando un nuovo paradigma estetico,” spiega Fuller. “Non potevamo semplicemente continuare con l’estetica di sempre. Vedi quello che ha fatto J.J. Abrams col film del 2009: ha reinventato in maniera incredibile
Star Trek ed è chiaro che quel territorio è già stato reclamato. Quindi avevamo bisogno di battere terreni sconosciuti, che però avessero
Star Trek nel loro DNA, ad un livello fondamentale. Questo per mostrare il nostro impegno alla base dei fan, che conosce bene
Star Trek e tutte le sue influenze, sia quelle lasciate dalle serie che sono state trasmesse sia quelle lasciate delle serie che non hanno visto la luce. Quindi [rifarci a quel particolare design – N.d.t.] ci è sembrato un modo molto carino per dire allo zoccolo duro dei fan di
Star Trek che gli copro le spalle.”
A Bryan Fuller piace DAVVERO MOLTO Halloween
Sul serio, fino al punto da dedicare un’intera astronave a quella ricorrenza. Basta leggere il numero di registro della
Discovery, così come apparso nel trailer: NCC-1031. “Si,” ammette ridendo Fuller, “Adoro Halloween.”
E’ un chiaro segnale che, se da un lato questa nuova serie di
Star Trek si prenderà più sul serio, non temerà di avere al suo interno piccoli momenti comici, come accadeva nella
Serie Classica.
Attori storici potrebbero apparire nello show
Il panel organizzato al Comic-Con per celebrare il 50° anniversario della saga, presentato da Fuller stesso, ha visto la presenza di alcuni attori fra i più amati dai fan delle 5 serie televisive di
Star trek: William Shatner, Brent Spiner, Michael Dorn, Jeri Ryan e Scott Bakula. Dato che la nuova serie sarà ambientata nel Prime Universe originale, abbiamo chiesto se esiste la possibilità di rivedere queste leggende riprendere i loro ruoli.
“Mai dire mai,” ci ha risposto Fuller, “Amo tutti quelli che erano a quel panel e mi piacerebbe un sacco lavorare con loro, in un modo o nell’altro. E non mi fermerò finché non ci sarò riuscito. Quindi, augurateci buona fortuna.”
Dal canto loro gli attori storici non hanno nulla in contrario a partecipare
“Fatemi dire una cosa,” ha detto Michael Dorn, l’uomo che ha dato il suo cuore da guerriero al famosissimo Klingon di
Star Trek Worf. “Lo dico sempre: ‘Siamo ancora la fuori nello spazio, per l’amor di Dio – chi lo sa?’ Non si può mai sapere.”
Jeri Ryan condivide il sentimento. “[
Star Trek – N.d.t.] non potrebbe essere in mani migliori,” afferma quella che una volta era (o sarà?) Sette di Nove. “Davvero. Sono più che entusiasta che Bryan abbia preso il timone di questo show. Penso che sarà qualcosa di incredibile… Quindi si, mai dire mai. Potrebbe essere divertente tornare ad esplorare.”
Personaggi femminili più importanti che mai
Anche se
Star Trek vanta una grande tradizione di iconiche figure femminili, dai tempi del Tenente Uhura interpretato da Nichelle Nichols (la prima Afroamericana ad apparire regolarmente in una serie TV interpretando un personaggio che non fosse una cameriera) fino al Capitano Kathryn Janeway di
Star Trek: Voyager interpretato da Kate Mulgrew, non possiamo fare a meno di chiederci che tipo di personaggi femminili possiamo aspettarci nel franchise ora, in un’epoca post
Risveglio della Forza e post
Fury Road. Ci saranno personaggi femminili ancora più sfaccettati e complessi?
“Assolutamente si,” ha detto la produttrice Heather Kadin, che lavora a
Discovery gomito a gomito con Fuller. “Penso che, anche lasciando da parte quei film che hai citato, se guardi all’evoluzione intrapresa da
Star Trek nel corso delle varie serie, si stava già andando in quella direzione. Ascoltare Jeri Ryan su tutto quello che ha dovuto passare col suo personaggio e tutto ciò che ha sperimentato, le cose innovative che l’hanno vista protagonista, rispetto a quello che saremo in grado di fare ora, è molto importante. Quindi si, sicuramente ci concentreremo su questi aspetti è sarà qualcosa di molto presente in modo diverso da come è stato in passato.”
Come bonus, segnalo che Fuller ha postato su twitter un oggetto di scena molto familiare, in fase di costruzione:
https://twitter.com/BryanFuller/status/ ... 77/photo/1