1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
- Miles
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1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
Ecco il trailer dell'episodio 1x14, disponibile da lunedì 5 febbraio
Sinossi, immagini e clip in anteprima su TG TREK.
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- favarato
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Re: 1x14 - The War Without, The War Within
Perplesso ma meglio del 13...
Spoiler:
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- Tenente Comandante
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Re: 1x14 - The War Without, The War Within
Meglio del precedente e in effetti ci voleva poco. Ma dovrei rivederlo, perché quando Tyler accusa Burnham di cercare scuse per lasciarlo dopo che la loro relazione si è fatta un filino complicata, sono scoppiato a ridere e non mi sono più ripreso. Ma come si fa...
- TheGib
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Re: 1x14 - The War Without, The War Within
Concordo con Dathon.
Mi sembra anche che ad un certo punto ci sia un errore di traduzione; "rimpianto" al posto di "rimorso" per la morte della capitana.
Mi sembra anche che ad un certo punto ci sia un errore di traduzione; "rimpianto" al posto di "rimorso" per la morte della capitana.
"La nostra vera nazionalità è l'umanità." H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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Re: 1x14 - The War Without, The War Within
Finale telefonato o no, mi è piaciuta la citazione dell'enterprise NX-01 di Archer. Fantasioso cmq il "salvataggio" della georgiou, c'è qualcuno che ci può cascare? E cmq alla fine Michael aveva ragione, chissà se alla fine sarà "reintegrata" nella flotta.
- Miles
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Re: 1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
A me è piaciuto. Lorca è stato un gran personaggio ma, una volta smascherato, anche se non fosse morto non avrebbe comunque più avuto senso a bordo della Discovery o nel nostro universo. Ha dato alla serie quello che doveva dare e tolto l'alone di mistero rimane solo un grandissimo interprete ma un personaggio senza più scopo, narrativamente.
Certo, il discorso potrebbe valere anche per la Mirror Georgiou ora arrivata a rimpiazzare quella originale, ma in questo caso il personaggio sembra avere uno scopo molto preciso e la sua riapparizione chiude perfettamente il cerchio con l'inizio della stagione.
Ho trovato degne di nota le precisazioni fatte sul perché del Mirror Universe Kirk &. Co non sentiranno parlare fino a "Specchio, specchio" (anche se la motivazione in sé è un po' deboluccia), l'aver citato Archer e il sottile riferimento al fatto che i Klingon senza cresta sono in effetti una realtà canonica, in quanto Voq ha fatto da apripista per questa procedura chirurgica messa a punto dal casato Mo'kai (viene anche nominata con un termine in Klingon). Ovviamente non spiega perché mai, nel giro di pochi anni, i militari Klingon dovrebbero tutti passare sotto i ferri come se dovessero infiltrarsi nella Flotta, ma è un altro pezzettino di canonicità che va ad aggiungersi alla storia del virus eugenetico e che mette in continuity l'aspetto di Kor, Koloth e Kang tanto com'era nella Serie Classica quanto come sarà in Deep Space Nine.
In generale, una volta sintonizzatomi con lo stile della serie, continuo a trovarla sempre più godibile e interessante. Poi è chiaro che se da fan mi ostino a ritrovarci elementi più classici che proprio non ci sono e non è nelle corde degli autori inserire (sia a livello estetico sia a livello narrativo), non potrei che giudicarla mediocremente, secondo gli standard più alti della saga. Ma devo onestamente riconoscere che - a parità di anti-canonicità e anti-spiritualità Trek che per me caratterizzavano ENTERPRISE e i film di Abrams - Discovery è proprio su un altro livello, mi piace moltissimo e apprezzo il fatto che pur facendo l'occhiolino a J.J. Abrams in molte cose, abbia una sua identità e una sua tematica che non affondano sotto un mare di effetti speciali, scazzottate e battutine. Mi sembra che abbiano raggiunto il compromesso migliore per rivolgersi al pubblico nuovo e giovane senza mettere alla porta quello vecchio.
Certo, il discorso potrebbe valere anche per la Mirror Georgiou ora arrivata a rimpiazzare quella originale, ma in questo caso il personaggio sembra avere uno scopo molto preciso e la sua riapparizione chiude perfettamente il cerchio con l'inizio della stagione.
Ho trovato degne di nota le precisazioni fatte sul perché del Mirror Universe Kirk &. Co non sentiranno parlare fino a "Specchio, specchio" (anche se la motivazione in sé è un po' deboluccia), l'aver citato Archer e il sottile riferimento al fatto che i Klingon senza cresta sono in effetti una realtà canonica, in quanto Voq ha fatto da apripista per questa procedura chirurgica messa a punto dal casato Mo'kai (viene anche nominata con un termine in Klingon). Ovviamente non spiega perché mai, nel giro di pochi anni, i militari Klingon dovrebbero tutti passare sotto i ferri come se dovessero infiltrarsi nella Flotta, ma è un altro pezzettino di canonicità che va ad aggiungersi alla storia del virus eugenetico e che mette in continuity l'aspetto di Kor, Koloth e Kang tanto com'era nella Serie Classica quanto come sarà in Deep Space Nine.
In generale, una volta sintonizzatomi con lo stile della serie, continuo a trovarla sempre più godibile e interessante. Poi è chiaro che se da fan mi ostino a ritrovarci elementi più classici che proprio non ci sono e non è nelle corde degli autori inserire (sia a livello estetico sia a livello narrativo), non potrei che giudicarla mediocremente, secondo gli standard più alti della saga. Ma devo onestamente riconoscere che - a parità di anti-canonicità e anti-spiritualità Trek che per me caratterizzavano ENTERPRISE e i film di Abrams - Discovery è proprio su un altro livello, mi piace moltissimo e apprezzo il fatto che pur facendo l'occhiolino a J.J. Abrams in molte cose, abbia una sua identità e una sua tematica che non affondano sotto un mare di effetti speciali, scazzottate e battutine. Mi sembra che abbiano raggiunto il compromesso migliore per rivolgersi al pubblico nuovo e giovane senza mettere alla porta quello vecchio.
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- Tenente Comandante
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Re: 1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
Anche a me piacerebbe poter fare un discorso del genere, ma trovo la qualità della scrittura veramente troppo bassa. Non che ogni tanto non riesca anch'io a perdermi nell'episodio. Per dire, a me la scena di Tyler in mensa, con tutti che gli si stringono attorno appena Tilly rompe il ghiaccio, è piaciuta. Sarà che mi aspettavo il cliché dell'ostracismo, che peraltro avrebbe reso la situazione molto più realistica, mi rendo conto, ma per me è stata una ventata di freschezza. A essere maligni verrebbe da pensare che alla base di quella scelta ci sia la fretta di rimettere tutte le cose al loro posto in vista dell'atto finale, oltre alla solita confusione tra etica e buonismo. Ma insomma, intanto nella sua semplicità è una scena riuscita. Il problema è che poi mi fanno la scena del chiarimento tra Tyler e Burnham. Ma come si fa...
- Miles
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Re: 1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
E' un problema che per me sta nel fatto che a differenza di Deep Space Nine, dove la trama di lungo respiro si spalma nell'arco di 7 anni e le stagioni sono composte da più di 20 episodi in cui i personaggi trovano ampiamente spazio per svilupparsi in modo naturale, in Discovery i tempi sono molto più contingentati e certi sviluppi suonano effettivamente forzati, nella tempistica o nella sostanza.
La scena Tyler/Burnham e quella in sala mensa sono un esempio perfetto di questo, perché ora Tyler si ritrova nella stessa situazione in cui era Burnham all'inizio della stagione e paradossalmente è proprio Burnham che non può o non vuole fare un passo verso di lui, pur essendo stata lei stessa in prima persona ostracizzata al suo arrivo sulla Discovery. Quindi la riconciliazione veloce dell'equipaggio con Tyler (troppo veloce, per essere credibile. Specialmente il confronto lampo con Stamets), è però funzionale narrativamente a rendere più stridente il rifiuto di Burnham a fare altrettanto. E' come se, dovendo dare priorità a qualcosa avendo i tempi stretti, gli autori abbiano deciso di dare alla narrazione questa specie di equilibrio, a scapito di sviluppi meno dopati.
Forse perché confidano sul fatto che - una volta visto il quadro completo - è una serie che più di altre si presta ad una seconda visione.
La scena Tyler/Burnham e quella in sala mensa sono un esempio perfetto di questo, perché ora Tyler si ritrova nella stessa situazione in cui era Burnham all'inizio della stagione e paradossalmente è proprio Burnham che non può o non vuole fare un passo verso di lui, pur essendo stata lei stessa in prima persona ostracizzata al suo arrivo sulla Discovery. Quindi la riconciliazione veloce dell'equipaggio con Tyler (troppo veloce, per essere credibile. Specialmente il confronto lampo con Stamets), è però funzionale narrativamente a rendere più stridente il rifiuto di Burnham a fare altrettanto. E' come se, dovendo dare priorità a qualcosa avendo i tempi stretti, gli autori abbiano deciso di dare alla narrazione questa specie di equilibrio, a scapito di sviluppi meno dopati.
Forse perché confidano sul fatto che - una volta visto il quadro completo - è una serie che più di altre si presta ad una seconda visione.
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- Tenente Comandante
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Re: 1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
Sì, ma alla seconda visione uno apprezza il secondo livello della sceneggiatura quando alla prima visione ha apprezzato il primo. Non so se riesco a spiegarmi. A parte che la scena del confronto tra Tyler e Burnham è proprio brutta a prescindere, con dei dialoghi raccapriccianti. Ma io ho sempre l'impressione di vedere una scaletta trasformata in racconto passando dal discorso indiretto a quello diretto, qualcosa che spiega cosa bisogna raccontare anziché raccontarlo. E veramente non lo sopporto. Non mi interessano i cerchi che si chiudono, i confronti, la specularità e tutti gli altri aspetti meccanici della sceneggiatura, quando mancano le basi della narrazione.
- carficar
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Re: 1x14 - La guerra fuori, la guerra dentro
Non credevo spingessero la sceneggiatura fino a rimettere sulla poltroncina il capitano Georgiu. Credo che la continua ricerca del colpo ad effetto non trovi grande risalto.
Manca una puntata alla conclusione ed a me mancano sempre più Picard e Richer!
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- trekfan1
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