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Messaggio da ormazad » 5 ago 2009, 18:53

potresti spiegarti please ??


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Messaggio da Dathon » 5 ago 2009, 19:28

Allora, il primo punto mi sembra abbastanza semplice. Il secondo pure, se, come credo, anche a Venezia la bolletta dell'acqua è proporzionale al consumo e non all'imponibile Irpef. Per quanto riguarda il terzo, basta dare un'occhiata a cosa sta succedendo dove l'acqua è stata privatizzata.

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Messaggio da ormazad » 5 ago 2009, 20:03

Ommamma
A carico della fiscalità generale vuol dire che dove il servizio è svolto dalle municipalizzate e queste sono in perdita il deficit è ovviamente coperto dalle tasse di noi tutti . Che il deficit della municipalizzata di Venezia viene pagato anche dai cittadini di Ferrara . In base all' imponibile Irpef .
Siamo proprio il paese di Pantalone .



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Messaggio da Dathon » 5 ago 2009, 21:10

Piccolo particolare: il deficit delle municipalizzate non è il costo del servizio. Altrimenti non si capisce come farebbero i profeti del liberismo a promettere tariffe inferiori in caso di privatizzazione. A parte il fatto che è una bufala.

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Messaggio da ormazad » 5 ago 2009, 22:20

Ommamma bis . E fortuna che non ci sono più i comunisti .
Il costo di portare acqua al rubinetto della casa del popolo di ferrara è X : X puo essere completamente a carico dell' utente o essere a carico delle finanze comunali = fiscalità generale .
X però non è un valore fisso . Dipende dall' efficienza della ditta che gestisce il servizio .I "profeti del liberalismo" sostengono che una società privata è mediamente più efficiente di una società pubblica e quindi riesce a fornire lo stesso servizio a un costo minore . Ora nel caso specifico ho seri dubbi che la gestione privata sia migliore di quella pubblica , ma almeno mettere la questione nei giusti termini .
Questo potresti trovarlo interessante :
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/747


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Messaggio da Dathon » 6 ago 2009, 0:00

I termini erano già quelli giusti. E quindi ti ripeto che una cosa è il costo del servizio, inteso invece proprio come costo fisso, che era la costante tra pubblico e privato di cui parlavi tu, e un'altra è il deficit della municipalizzata che fornisce il servizio. Dire che il costo del servizio nel pubblico è a carico della fiscalità generale rimane una cazzata di quelle sparate alle feste della Lega, tra un coro razzista e l'altro.

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Messaggio da spones » 6 ago 2009, 9:15

L'unico punto del discorso in cui trovo un qualsiasi senso compiuto e che riesco a commentare é questo
Fra una crosta in un appartamento al primo piano e l' opera d'arte appesa nell'officina a pianterreno scelgo sempre la seconda .


E se l'appartamento fosse del proprietario dell'officina? "Crosta" ed "opera d'arte" apparterrebbero alla stessa persona e quindi, probabilmente, mostrerebbero "paesaggi" simili... dovresti ampliare i tuoi orizzonti... :smokin:


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Messaggio da ormazad » 6 ago 2009, 10:40

Scusa Dathon ma proprio non capisco
a) perchè il costo di un servizio debba essere fisso come fosse una costante universale
b) perchè il costo non coperto dall' utente non diventa deficit della municipalizzata .


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Messaggio da Dathon » 6 ago 2009, 13:14

Ripeto per la terza volta che tu, ragionando in astratto sul fatto che portare l'acqua nelle case ha un costo, hai detto che non importa se questo sia a carico dell'utente (privato) o della fiscalità generale (pubblico). Che continua a essere una cazzata sesquipedale, dal momento che tanto nel privato quanto nel pubblico, il costo del servizio è a carico dell'utente. Il fatto che le municipalizzate possano essere in deficit, è un altro discorso. Così com'è un altro discorso quello della variabilità dei costi. Per il semplice fatto che quelli sono i paletti fissati dall'impostazione del tuo ragionamento. Ora, se vogliamo entrare nel merito, analizziamo caso per caso con tanto di cifre, ma se si discute in linea di principio, che il costo dell'acqua nel pubblico sia a carico della fiscalità generale è falso.

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Messaggio da ormazad » 6 ago 2009, 14:04

tanto nel privato quanto nel pubblico, il costo del servizio è a carico dell'utente.
Interessante . Ne consegue che , ad esempio , fra una sanità di tipo europeo e quella americana non c'è nessunissima differenza . Fascinating .
in linea di principio, che il costo dell'acqua nel pubblico sia a carico della fiscalità generale è falso
Vero , accade solo dove la municipalizzata è in deficit ( non ho dati ma presumo siano larga maggioranza ) e per la quota di costi in deficit .
Ma io sono abbastanza d'accordo con il controllo pubblico degli acquedotti , solo , che bip vuol dire " l' acqua non è una merce " ??




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Messaggio da Dathon » 6 ago 2009, 14:34

Originally posted by ormazad
tanto nel privato quanto nel pubblico, il costo del servizio è a carico dell'utente.
Interessante . Ne consegue che , ad esempio , fra una sanità di tipo europeo e quella americana non c'è nessunissima differenza . Fascinating .
No, non ne consegue nessun esempio, dal momento che la frase era introdotta da un'altra che ne chiariva inequivocabilmente il contesto. Vedi, il tuo problema non sono gli scarsi mezzi dialettici, ma la lo scarso senso della vergogna.
in linea di principio, che il costo dell'acqua nel pubblico sia a carico della fiscalità generale è falso
Vero , accade solo dove la municipalizzata è in deficit ( non ho dati ma presumo siano larga maggioranza ) e per la quota di costi in deficit .
Ripeto: analizziamo caso per caso, cifre alla mano, e dove si è privatizzato, valutiamo quale sia la soluzione migliore per la comunità.
Ma io sono abbastanza d'accordo con il controllo pubblico degli acquedotti ,
E io non ci credo, ma fa lo stesso.
solo , che bip vuol dire " l' acqua non è una merce " ??
Che nessuno ha il diritto di trarne profitto, sostanzialmente.

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Messaggio da ormazad » 6 ago 2009, 20:14

tu, ragionando in astratto sul fatto che portare l'acqua nelle case ha un costo, hai detto che non importa se questo sia a carico dell'utente (privato) o della fiscalità generale (pubblico). Che continua a essere una cazzata sesquipedale
Non vedo sinceramente come questa frase "chiarisca inequivocabilmente il contesto "
E io non ci credo, ma fa lo stesso
Che cattivo che sei . Perchè non mi concedi la buonafede ?? Io non dubito mai della buonafede dei miei interlocutori . Della loro intelligenza spesso ma della buonafede mai
Che nessuno ha il diritto di trarne profitto, sostanzialmente
Cioè fra pagare 100 una municipalizzata e 90 una S.p.a. per te è meglio pagare la municipalizzata . Mi pare una posizione ideologica e poco intelligente . Quod erat demonstrandum .


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Messaggio da Dathon » 6 ago 2009, 23:39

Originally posted by ormazad
tu, ragionando in astratto sul fatto che portare l'acqua nelle case ha un costo, hai detto che non importa se questo sia a carico dell'utente (privato) o della fiscalità generale (pubblico). Che continua a essere una cazzata sesquipedale
Non vedo sinceramente come questa frase "chiarisca inequivocabilmente il contesto "
Se ci tieni a renderti ridicolo, io non so che farci.
Che nessuno ha il diritto di trarne profitto, sostanzialmente
Cioè fra pagare 100 una municipalizzata e 90 una S.p.a. per te è meglio pagare la municipalizzata . Mi pare una posizione ideologica e poco intelligente . Quod erat demonstrandum .
Per essere uno favorevole all'acqua pubblica, ci tieni parecchio a dimostrare che quelli contro il privato sono solo pregiudizi. In ogni caso, il tuo pragmatismo virtuale, quello che si basa sui numeri degli esempi, non mi fa né caldo né freddo. Finché non mi dimostri che il privato è più vantaggioso, il profitto è un costo in più, non uno in meno. Per tacere del fatto che i servizi fondamentali come l'acqua devono essere pubblici proprio perché il pubblico può lavorare al limite anche in perdita, per garantire l'accesso a tutti, anche dove l'investimento non è remunerativo, e quindi nessun privato avrebbe interesse a investire.

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Messaggio da ormazad » 7 ago 2009, 10:31

poi si dice parlare ai muri
Il servizio non è a carico del fisco , ma può lavorare in perdita . poi le perdite le ripagano i rettiliani .
Addio .


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Messaggio da Dathon » 7 ago 2009, 12:06

Prima di atteggiarti così, dovresti citarmi la frase con cui io avrei negato che il deficit delle municipalizzate è a carico della fiscalità generale. Ma non puoi, perché non esiste. Intanto, però, grazie a questo diversivo hai di nuovo svicolato alla grande, riuscendo a evitare di entrare nel merito della questione, cifre alla mano. Facile tacciare gli altri di ideologia, ragionando sempre di una realtà ipotetica costruita su misura per dimostrare le proprie tesi.

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