Originally posted by Galen
Soprattutto, cavolo, era vietato qualsiasi tipo di contrasto interpersonale: ci rendiamo conto di cosa significherebbe al giorno d'oggi, di quanto sia limitante? Le storie si basano sui conflitti, come fai ad approfondire dei personaggi se i conflitti sono solo esterni? Nessuna introspezione, mai, per divieto... è una concezione un po' datata.
Non è proprio così, perché il rapporto di amore/odio tra Spock e McCoy è stato sin da subito uno caposaldo della serie
Inoltre, non è sempre vero che ci vuole un conflitto esterno per approfondire un personaggio: guarda a quale capitano aveva in mente, originariamente, Roddenberry. Quei 3 minuti di conversazione tra Pike e il Dr. Boyce, dipingono già perfettamente la personalità complessa del Capitano dell'Enterprise. Non è un caso che, quando Gene ci potè riprovare, utilizzò per Picard lo stesso schema psicologico del suo vecchio personaggio.
Per finire, i divieti sui toni di grigio erano limitati ai soli umani e alla sola Federazione, che doveva apparire ed essere assolutamente senza macchia. Ma anche questa è una fregnaccia, perchè di Commodori acidi ne abbiamo visti parechci anche nella Serie Classica, per non parlare del divieto alle donne di comandare una nave stellare. Insomma, Gene predicava bene ma razzolava spesso peggio di quanto lui stesso non credesse, secondo me. Il fatto è che quando ti vedi soffiato da sotto al naso la tua creatura da altri autori, allora è ovvio che un po' di spocchia verso quello che viene prodotto SENZA il tuo consenso, ti venga
Si, però è un po' come leggere i dati di ascolto della RAI quando ancora non esisteva Mediaset [:o)]
Voglio dire, a metà degli anni '80, chi faceva concorrenza a TNG? La Famiglia Robbinson? Era abbastanza facile catalizzare l'attenzione di una certa fetta di utenti amanti dell'avventura e della fantascienza. Gli si offriva una buona varietà di situazioni (anche se i classici non mancavno mai: vedasi l'alieno onnipotente - Q - sin dal pilota della serie o Data-clone-di-Spock) ma comunque quello passava la TV di nuovo, a livello fantascientifico, e quello si doveva guardare
Per il resto condivido la tua analisi sulla parabola discendente.
Gli autori erano spossati da una continua richiesta da parte della Paramount di nuove storie. Berman, in una intervista del 2007 (magari ve la linko da trekportal) ammise che era suo desiderio fermarsi a DS9 e non andare oltre per un pò di anni. Furono gli studi che pretesero un'altra serie da affiancare a DS9 (evidentemente per sfruttare lo strascico del successo di TNG). Anzi Berman ha confessato che addirittura si voleva che ENT incominciasse prima della fine di VOY.
Non me ne voglia Berman ma la colpa che gli attribuisco è quella di non essersi messo da parte, come fece a suo tempo Roddenberry. Non è un peccato criticare il creatore della saga. Roddenberry avrà sempre la mia graditudine ed il mio rispetto. Ma obbiettivamente, quando è iniziata TNG, il suo stile aveva fatto il suo tempo. Non so se per lungimiranza o per motivi di salute, diede lo show in mano ad uno nuovo, Rick Berman appunto, che insieme ad altri novellini di Star Trek seppero ampliare l'universo inventato da Roddenberry.
Ma la vita è una ruota che gira è come venne il momento di Roddenberry di mettersi da parte e far fare ai nuovi, dopo DS9 toccava a Berman mettersi da parte. Così non è avvenuto ed ad un certo punto si è incominciato apertamente a parlare di "stanchezza" dello show...
Aspetta: Roddenberry non era così contento di dover lasciare il timone, anzi è stato più volte estromesso. Una delle rotture più clamorose risale addirittua al quinto film che lui stesso definì "non canon", per ripicca. C'è da dire che Roddenberry guardava ai giovani come suoi sostituti alla sceneggiatura (e Braga era uno di quelli a cui Gene fece i complimenti perchè si vantò di NON aver mai visto la Serie Classica, pensiamo un po'...)e per un periodo si accettavano anche bozze di sceneggiatura inviate da autori esterni. Berman e Braga entrarono in questo mondo grazie a questo meccanismo virtuoso.
Quello che B&B non hanno fatto, è ripeterlo. Però è sicuramente una responsabilità che va prima di tutto ricercata nelle logiche aziendali moderne che, vuoi per motivi di contratto, vuoi per motivi economici, vuoi per motivi di copyright, non hanno più permesso questa grande varietà di autori (professionisti e non) che potessero avvicendarsi su una serie sola. E onestamente non credo che esista una persona così disinteressata, per quanto ami il suo lavoro, da lasciare la sua comoda poltrona
La colpa di Berman, specialmente nell'epoca di internet, è quella di aver snobbato le critiche dei fan: hai già scarso ricambio generazionale all'interno del tuo staff, sei sottomesso a decisioni aziendali che non condividi, sai di aver esaurito la tua vena creativa, hai problemi di ascolti e ti permetti pure di non ascoltare o etichettare come "nostalgici" i suggerimenti e le critiche del pubblico che ti segue? E bhe, allora raccogli quello che semini; quando Berman disse in risposta alle lamentele dei fan: "se ENTERPRISE non vi piace, non ve lo guardate", ha praticamente firmato le sue dimissioni. Ma se parli con lui, lui ha tenuto saldo il marchio Star Trek al riparo da derive di altro genere. Vero, ma solo nel "metodo", come ho detto prima. Nel "merito", le derive ci sono state eccome.
Potere ai FAN![:mauri12]