"Giustificata"? Mmhhh.... per me no. Poi dopo aver visto i finlandesi o i giapponesi all'arrivo, un gesto come il suo é sembrato ancor più fuori luogo. Condivido in pieno ciò che hanno detto a caldo i commentatori di eurosport. Nell'atletica certi gesti di stizza non sono di casa, lasciamoli ad altri sport. Purtroppo, e non temo smentite, in Italia non esiste più il piacere di gareggiare per "partecipare", nemmeno negli sport più "decoubertainiani" e nemmeno da bambini. Mentre in altre nazioni (non in tutte, per carità) si é felici per aver partecipato e, ad esempio, per essere riusciti ad arrivare alla fine di una gara MASSACRANTE, qui c'é la cultura che se non vinci non sei nessuno. Non conta altro. E, ripeto, non esiste nessuna immagine e nessun dato che possa smentirmi (almeno in questo caso). Vedo un atleta finlandese che é felice come un bambino solo per essere arrivato settimo o un giapponese che, ciuco di fatica, entra nello stadio camminando (pur essendo stato probabilmente squalificato) e li comparo ad un tizio che appena arrivato tira via il cappellino e se ne va incaxxato nero. E tiro le mie conclusioni...
Onestamente non mi frega verso chi fosse diretta la sua rabbia. Se sei un pirla non c'é bisogno di farlo sapere a tutti con sceneggiate fuori luogo all'arrivo. Un po' di rispetto per gli altri atleti, per la disciplina della marcia e per lo sport in generale non guasterebbe. Ma purtroppo non é solo colpa sua, ma anche di tutto l'ambiente che lo circonda.
Ovviamente questa é la mia idea di sport.
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."
Isaac Asimov
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Denny Crane