Sto ripetendo da due giorni che non condivido, l' idea di ignorare la volontarietà... e che quindi non equiparo le due cose.
Quindi significa che io non equiparo le due cose..... Ma non ritengo per questo, l' altro approccio barbaro, ma bensì solo sbagliato...
In caso di malore, credo che non si applichi il reato... giustamente.E chi si distrae un secondo alla guida? E chi ha un malore?
Cmq, non è un caso, che nei miei esempi e nei miei discorsi, ho inserito sempre le aggravanti... (tipo, droga, alcol, ecc...)
Il colpevole è solo un mostro (senza spazio).... o meglio, qualcuno che ha scelto di dare sfogo alla naturale inclinazione umana alla mostruosità...il colpevole di qualunque cosa, come un mostro venuto dallo spazio.
Cmq, come ho già detto prima, sono pronto a tendere una mano a chi non ha dato sfogo eccessivo alla sua mostruosità.. ecco perché credo più alle pene dure, che a quelle lunghe.
La punizione è sostanzialmente la colpa !!! come giustamente prevede le legge, quello che ho chiamato simbolico ed extra è il riaffermare il valore della vita. Quindi lo trovo importante per il condannato leggere sulla sentenza: 10 anni per la colpa (come tutti quelli che causano morte, nella stessa modalità e con le stesse raggravanti) + 5anni, perché sono morte due persone e non una, visto che in macchina era presente per sua sfortuna 2 persone e non 1 !!!Qualche anno in più... simbolico?!? Non ho parole, veramente. E poi, visto che parli di punizione, per cosa lo puniamo il tizio che per imprudenza (e già qui...) ne ha uccisi due, per il fatto che nell'altra macchina c'erano due persone anziché una?
Anche se incompatibile con la concezione giuridica attuale (e che quindi è un discorso teorico), ritengo che ricordare l' esistenza del danno (in modo simbolico) derivante dalla colpa, sia educativo per il colpevole e per la società...
Tipica estrmizzazione della realtà.... ma non mi sorprende.La differenza tra noi due è che io penso che la giustizia non contempli il sadismo di stato. La reclusione del reo è utile alla società. E anche se spesso è addirittura controproducente per quanto riguarda il recupero del suddetto, rimane la base del concetto di pena. I lavori forzati, invece, non servono a niente, se non a compensare in parte la delusione di chi amerebbe tanto vedere un essere umano torturato a morte sulla pubblica piazza la domenica mattina, appena uscito dalla messa.
Cmq Io credo, che solo attraverso la consapevolezza che le nostre azioni producono sofferenza sia a chi le subisce , sia a chi le attua (grazie le pene), si possa creare il rispetto e la cultura del rispetto reciproco e del valore dell'esistenza umana. Questa semmai è la differenza tra noi due.
Deen
Il concetto da te espresso... è molto importante, visto che molti lo ignorano e si fanno forviare dai giornali. Io stesso ho trovato grande difficoltà nel farlo capire...Nono, la scarcerazione per decorrenza dei termini è un obbrobrio giornalistico, e riguarda le misure cautelari, non la pena. La mirura cautelare si applica quando ci sono gravi pressuposti che fanno ritenere che il reo possa 1)reiterare il reato, 2)inquinare le prove 3)fuggire. La misura cautelare non è una pena anticipata, serve solo per trattenerlo prima e durante il processo, il quale magari lo assolverà. La decorrenza dei termini di custodia cautelare salvaguardia il principio secondo cui si è innocenti prima del terzo grado di giudizio, principio derogato dalle suddette regole sulla detenzione cautelare
Fare dei confronti con il passato e voler estrapolare verità in questo senso è molto forviante... visto che ci sono troppe variabili in gioco.È stato ampiamente dimostrato tra l'altro come l'elevazione delle pene edittali non ha mai comportato una iduzione del crimine, anzi s'è rivelato un nesso con il suo aumento in certi casi (come nell'inghilterra vittoriana, il famoso bloody code).
Prendendo ad esempio il caso dell' Inghilterra vittoriana, qualcuno potrebbe farti notare, che l' aumento dei crimini (per lo più violenti), non è da attribuire alle pene aumentate, ma alla situazione socio economica e culturale che il grosso della popolazione avversava.
Senza dimenticare il grande divario tra facie ricche e povere. (Inghilterra vittoriana era un bel posto in cui vivere, solo se eri benestante)
Tutti elementi, che a prescindere dalle condanne, portano alla brutalizzare l' individuo ed a diffondere la cultura della violenza.
Di conseguenza, qualcuno potrebbe ipotizzare che le pene durissime abbiano di fatto contenuto l'aumento che altrimenti sarebbe stato esponenziale, causato elementi che ho prima elencato...
Cmq non di meno è innegabile, che detenzioni lunghe, rendano difficile reintegrasi nella società... ecco perché dove è possibile, sono contrario alle detenzioni lunghe (quando viceversa si potrebbero renderle dure..) e poi ci si dovrebbe sforzare di trovare risorse per supportare e monitorare chi esce dalle carceri (ed eventualmente aiutarle...).