Star Trek uno specchio dell'America
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- Cadetto
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Star Trek uno specchio dell'America
Un libro interessante sul fenomeno Star trek in America vedi..http://www.fantascienza.com/magazine/sp ... -fenomeno/
L'essenza della fantascienza è diventata cruciale per la nostra salvezza....semmai dovessimo essere salvati
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- TheGib
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Accanto a una dimensione avventurosa, che racconta l'esplorazione dello spazio, si affaccia, dunque, un'altra dimensione del tutto nuova per il genere: conoscitiva ed etica.
Questa è ben rappresentata dalla Prima Direttiva, che guida le azioni dei membri della Flotta Stellare: essa impedisce al personale e alle astronavi d'interferire nelle normali dinamiche delle civiltà con le quali vengono a contatto, al punto che sia gli effettivi sia la nave sono sacrificabili, pur di prevenire la violazione di tale regola. In verità, la Prima Direttiva subisce un certo numero di prevaricazioni nel corso della lunga vicenda di Star Trek, ma quello che conta è il monito nei confronti di una linea portante della politica estera americana sin dalla fine della seconda guerra mondiale: l'essersi autoeletti a guardiani del mondo. Questo ruolo, purtroppo, si è rivelato spesso necessario, ma viene gestito per proteggere gli interessi economici e politici statunitensi nel disinteresse per le civiltà altrui. Atteggiamento poco etico e per niente dedito alla conoscenza.
La nostra vera nazionalità è l'umanità. H.G.Wells
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"...c'è una certa drammatica ironia in tutto questo, una sincronia che sconfina con la predestinazione, si potrebbe dire..." R.Giles
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Eufemismo per dire che lo scopo della prima direttiva è di fornire l' ostacolo che il nostro eroe regolarmente aggira .In verità, la Prima Direttiva subisce un certo numero di prevaricazioni
Onestamente non so se ci sono arrivato guardando Picard o Bush , ma sono arrivato alla conclusione che la prima direttiva è profondamente sbagliata .è il monito nei confronti di una linea portante della politica estera americana
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Non sempre. E comunque senza sminuirne il valore.Originally posted by ormazad
Eufemismo per dire che lo scopo della prima direttiva è di fornire l' ostacolo che il nostro eroe regolarmente aggira .In verità, la Prima Direttiva subisce un certo numero di prevaricazioni
Guardando Bush, direi.Onestamente non so se ci sono arrivato guardando Picard o Bush , ma sono arrivato alla conclusione che la prima direttiva è profondamente sbagliata .è il monito nei confronti di una linea portante della politica estera americana
- spones
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In effetti, spesso la trama a mio avviso é costruita in modo da lasciare alla sensibilità personale il giudizio sulla validità di questa Prima Direttiva.
"Those people who think they know everything are a great annoyance to those of us who do."
Isaac Asimov
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Denny Crane
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Lo penso anch'ioOriginally posted by spones
In effetti, spesso la trama a mio avviso é costruita in modo da lasciare alla sensibilità personale il giudizio sulla validità di questa Prima Direttiva.
Anzi, il bello è proprio questo.
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La prima direttiva è sbagliata perchè parte da un concetto di alterità e di paternalismo
Alterità perchè presuppone un NOI e un LORO con strade diverse che non si devono incrociare ( contaminare ) mentre le culture grazie a dio si evolvono anche per contaminazione . Strano che gente che pensa peste e corna di Bossi poi finisca per ragionare alla stessa maniera .
Paternalismo perchè vi è una distinzione tra società mature , che hanno raggiunto la curvatura , e società "giovani " , da proteggere , tutte quelle che non hanno ancora navi ftl .
Che poi giudicare una cultura dal suo sviluppo tecnologico è per lo meno limitato .
Alterità perchè presuppone un NOI e un LORO con strade diverse che non si devono incrociare ( contaminare ) mentre le culture grazie a dio si evolvono anche per contaminazione . Strano che gente che pensa peste e corna di Bossi poi finisca per ragionare alla stessa maniera .
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Che poi giudicare una cultura dal suo sviluppo tecnologico è per lo meno limitato .
- spones
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Non sono convinto, sai? Io non sono mai stato un convinto sostenitore della Prima Direttiva, ma, parlando di Star Trek (e non di Bush o di Stati Uniti in generale), una regola fa bene ad esserci. Insomma, la contaminazione va bene quando si é quasi pari a livello di progresso, ma le culture meno "forti" possono venire colpite duramente. Persino perdersi o accelerare eventuali processi più o meno autodistruttivi... insomma, la regola, a mio avviso, é bene che ci sia. Certo, credo sia anche giusto che venga gestita con molta serenità, più alla Kirk che alla Picard, insomma...
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Chiaro che ci vuole sensibilità e moderazione ma la Prima Direttiva per tutto Star Trek è raccontata come un assoluto . E' Prima di nome , un capitano deve sacrificare nave e equipaggio piuttosto che infrangerla.....
Poi Voy ha creato una direttiva ancora più prima della Prima con la Omega , ma questo è uno dei tanti motivi per cui la serie non mi entusiasma .
Lasciando da parte Bush jr. credo sia ovvio che la P.D. e il risultato del pensiero degli anni 60\70 sul colonialismo visto come un fenomeno completamente negativo . Ora possiamo giudicare anche il postcolonialismo e farci un idea forse diversa .
Poi Voy ha creato una direttiva ancora più prima della Prima con la Omega , ma questo è uno dei tanti motivi per cui la serie non mi entusiasma .
Lasciando da parte Bush jr. credo sia ovvio che la P.D. e il risultato del pensiero degli anni 60\70 sul colonialismo visto come un fenomeno completamente negativo . Ora possiamo giudicare anche il postcolonialismo e farci un idea forse diversa .
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Il postcolonialismo è figlio del colonialismo. Che è una contaminazione come può esserlo pisciare nell'acqua che si beve.
Quanto alla prima direttiva, parlare di paternalismo è assolutamente fuori luogo, dal momento che il senso della politica di non interferenza, è proprio quello di impedire l'instaurarsi di rapporti asimmetrici tra culture diversamente sviluppate. E non può essere paternalismo, l'atteggiamento di chi vuole impedire la subalternità, senza la quale il paternalismo non ha ragione di essere.
Quanto alla prima direttiva, parlare di paternalismo è assolutamente fuori luogo, dal momento che il senso della politica di non interferenza, è proprio quello di impedire l'instaurarsi di rapporti asimmetrici tra culture diversamente sviluppate. E non può essere paternalismo, l'atteggiamento di chi vuole impedire la subalternità, senza la quale il paternalismo non ha ragione di essere.
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- spones
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E questo é uno dei motivi per cui la Prima Direttiva non mi fa proprio impazzire. Per delucidazioni e spiegazioni consiglio vivamente Stargate. L'episodio con Quark in incognito (stagione 1, episodio 7) é piuttosto esplicativo, ma non é l'unico...Il paternalismo della prima direttiva sta proprio nel fatto che da per implicita l' esistenza di culture superiori e inferiori , con un gadget tecnologico a fare da discrimine .
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Il colonialismo non è contaminazione culturale, bensì sostituzione. Il fatto che sia un processo necessariamente imperfetto, non toglie che il principio di base sia del tutto diverso.
E a parte che il termine paternalismo ha implicazioni ben precise, che la semplice distinzione tra superiore e inferiore non ha, la prima direttiva si basa su un dato di fatto incontrovertibile, ovvero che la conoscenza è potere. Nella fattispecie, il motore a curvatura rappresenta la possibilità di andare a rompere le palle in giro per la galassia, e non la tecnologia necessaria per farlo.
Io la macchina in mano a chi conosce solo i veicoli a trazione animale, ad esempio, non la darei. E la mia prudenza non si basa certo su un giudizio antropologico. Considero la trazione animale, nei limiti del rispetto per la bestia, molto più umana dell'autotrazione.
E a parte che il termine paternalismo ha implicazioni ben precise, che la semplice distinzione tra superiore e inferiore non ha, la prima direttiva si basa su un dato di fatto incontrovertibile, ovvero che la conoscenza è potere. Nella fattispecie, il motore a curvatura rappresenta la possibilità di andare a rompere le palle in giro per la galassia, e non la tecnologia necessaria per farlo.
Io la macchina in mano a chi conosce solo i veicoli a trazione animale, ad esempio, non la darei. E la mia prudenza non si basa certo su un giudizio antropologico. Considero la trazione animale, nei limiti del rispetto per la bestia, molto più umana dell'autotrazione.
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- Comandante
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Bella frase . Significa anche qualcosa o ti piaceva soltato il suono delle parole ??Considero la trazione animale, nei limiti del rispetto per la bestia, molto più umana dell'autotrazione.
Io la macchina in mano a chi conosce solo buoi e cavalli gliela darei . Un breve corso su volante\frizione\cambio e poi gli darei la possibilità di andare là dove nessun cavallo è giunto prima .
Certo , contaminandoli .
By the way , la cultura indiana è stata "contaminata" o "sostituita" da due secoli di dominazione inglese ??
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- Tenente Comandante
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La trazione animale è più umana dell'autotrazione perché inquina assai meno l'ambiente in cui l'uomo deve vivere, e perché non innesca, o quasi, meccanismi dromocratici che lo estraniano perfino dai propri ritmi biologici. Questo ovviamente non significa che l'autotrazione sia una cosa negativa, e men che meno intrinsecamente negativa.
Quanto al resto, il mio post precedente contiene già tutte le risposte alle tue inutili questioni. Come sempre.
Quanto al resto, il mio post precedente contiene già tutte le risposte alle tue inutili questioni. Come sempre.
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